L'ho avuta eccome... il momento della premiazione speciale è stato quanto di più emozionante potesse offrire il Papersera a Luciano, e presto con l'ausilio video lo si potrà constatare...
Tengo a ringraziare pubblicamente Luciano Gatto per la commovente emozione che ci ha regalato nell'accettare il nostro modesto omaggio con tale appassionato trasporto.
La sera precedente, durante la cena al rifugio del Crucolo (anzi no: al ristorante amici del rifugio Crucolo) in via della Gattalupa, i tre funzionari supremi dell'Associazione, appartatisi a un altro tavolino, mi avevano gentilmente pregato di declamare una suadente poesia nel corso della premiazione dell'indomani. Avevo immediatamente accettato, onorato di impersonare quello che nel mio immaginario era il ruolo del "poeta comunale" che il mai dimenticato Rodolfo aveva inventato per la celebre storia dei Ki-kongi. Quando si tratta di cazzeggiare non mi tiro mai indietro.
Mai avrei supposto, però, che la lettura di quella pergamena avrebbe sortito un tale travolgente effetto sull'interessato. Mentre declamavo, facendo del mio meglio per risultare il più aulico e più scemo possibile (quest'ultima mi riesce bene), cercavo di capire dove fosse Gatto nella platea, perché avrei voluto guardarlo negli occhi al momento di proclamare il suo nome, ma non potevo concedermi altro che fugacissime occhiate altrimenti avrei perso il segno sul foglio. Quindi l'ho visto solo alla fine, quando si è alzato ed è venuto al palco nell'applauso generale.
Sbalordito, sbigottito, estasiato, totalmente spiazzato dalla sorpresina che gli avevamo preparato, Luciano ha cominciato a dire qualche parola e poi si è commosso, girandosi verso di noi (Paolo ed io) sul palco per stringerci la mano e quasi abbracciarci, cosa peraltro resa obiettivamente impossibile dal tavolone/podio/cattedra che c'era di mezzo. Lui emozionato fino quasi alle lacrime, noi contentissimi di essere riusciti a farlo felice.
Era venuto a Reggio spontaneamente, senza inviti, giusto per il piacere di stare con noi. Aveva passato il pranzo circondato da numerosissimi ammiratori, passando più tempo a disegnare per i medesimi che non a degustare le squisitezze del Cigno. Non aveva la più lontana idea che lo avremmo premiato. Si è concesso con la generosità e l'entusiasmo di un bambino ai tanti altri bambini cresciutelli che lo circondavano. Ed è stato bello celebrare questa mutua spontaneità fanciullesca con gli allegri ottonari da scuola elementare (opera del Dominatore delle nuvole, peraltro assente) che ho avuto l'onore di offrire verbalmente al Nostro, e con il bel disegno a due mani di Davide e Fabio.
Luciano, sei forte! Te lo sei proprio meritato! Premiare te dà veramente soddisfazione