Giusto per chiarire un paio di punti perchè è bello e giusto discutere, ma almeno conoscendo alcuni dettagli:
Luciano Gatto scrisse una lettera in redazione il 10 gennaio 2018 chiedendo chiarimenti sul suo lavoro, lettera che si può trovare nella sua pagina Facebook. Questa lettera è rimasta senza risposta per 16 mesi fino a quando il Maestro, vedendo una foto fatta in redazione di una riunione di lavoro con diversi autori coinvolti, ha pensato bene di chiedere chiarimenti in proposito alla sua lettera.
Questa precisazione occorre solo per specificare che è ingiusto criticare gli attuali responsabili del Topo, insediati da pochi mesi e che si sono ritrovati questa situazione scottante tra capo e collo senza preavviso. Siamo tutti d'accordo nel fatto che Gatto meritasse una risposta chiara ed immediata, ma non puntiamo subito il dito senza conoscere i fatti.
Sulla decisione di Andrea Freccero, poi, ci andrei molto cauto perchè dubito sia stata semplice e sono pronto a scommettere gli sia costata molto perchè di certo non è facile comunicare ad un Maestro come Gatto l'interruzione del suo lavoro presso Disney, ma, come recita il famoso motto di Peter Parker, da un grande potere deriva una grande responsabilità.
Tutti noi, umanamente, avremmo lasciato Gatto in redazione, ed è fuor di dubbio che la veneranda età non sia un ostacolo per lui dal punto di vista professionale, basti vedere le commissioni su Facebook per rendersene conto e incontrarlo e parlarci dal vivo a Reggio mi ha solo confermato quanto sia ancora vispo, arzillo e sempre pronto alle novità. Ma poi c'è da fare i conti con la realtà e quella del settore editoriale non attraversa un buon momento, sono stati necessari molti tagli e si è dovuto ricorrere a decisioni difficili.
A costo di apparire cinico, parliamoci chiaro e con schiettezza. In ogni settore, prima o poi, le figure storiche devono cedere il posto ai giovani, è fisiologico e fa parte della vita, inutile girarci intorno. Come ho scritto prima, dal punto di vista umano avrei continuato a far lavorare Gatto perchè ne è ancora in grado, eccome, ma non posso non pensare ai giovani che sognano anche loro una lunga carriera in Disney e che giustamente ambiscono ad entrare in redazione. Gli si dia il tempo e il modo di farsi le ossa e magari tra qualche anno li celebreremo come facciamo con i mostri sacri con i quali siamo cresciuti, come auguro al nostro Bacci che a Reggio ha vinto un importante e meritatissimo premio.
Personalmente trovo azzeccata l'idea di un supervisore artistico e credo che Freccero sia davvero la persona adatta allo scopo, lasciamolo lavorare in pace e auguriamoci che il suo lavoro e quello del nuovo direttore Bertani possano rilanciare il Topo come merita.