un grande ho trovato diversi anedoti interessanti
Guido Martina diede inoltre saggio, sovente, di un poco lodevole qualunquismo.per esempio in Zio Paperone e la campagna elettorale (disegnata da De Vita nel 1979) il protagonista, nel tentativo di diventare sindaco di Paperopoli, non esita ad allearsi con uno scalcinato leader sindacale per ottenere il voto dei “sottoproletari”. In un altro caso, sempre datato 1979, Luciano Bottaro evitò di disegnare tre pagine della sceneggiatura de Il benemerito del lavoro , giudicandole volgarmente offensive nei confronti dei lavoratori disoccupati.
L'avventura[…] è l'ultima che il cartoonist di Rapallo disegna su testi di Guido Martina. La trama ruota attorno all'ingiusto licenziamento da parte di Paperone del segretario Casimir e alla sua opportunistica assunzione da parte di Rockerduck. Entrambi i magnati umiliano pesantemente il poveretto, che Martina presenta come mero oggetto passivo nella disputa tra i due: il tono generale della storia è di un cinismo impressionante. In particolare, le tre tavole che Bottaro rifiuta di consegnare dipingono i disoccupati come scansafatiche soddisfatti del loro stato di esclusi dal mondo del lavoro (Della Croce, Francescano, Salvatori, Spiritello 2000, p. 679).
in alcuni fra gli ultimi soggetti di Guido Martina c'era una tale carica di violenza assolutamente non più tollerabile. Una volta, le storie di Topolino descrivevano l'epoca mitica del proibizionismo, del gangsterismo: ci poteva anche essere il marchingegno per uccidere, come succede nell'episodio di Macchia Nera di Gottfredson… Ma da diversi anni a questa parte non è più possibile rappresentare questo tipo di cose, perché la violenza è diventata quotidiana. (romano scarpa)
Non mi piace guido martina ho sempre ritenuto che le storie non dovessero essere amorali. Ciò non significa, naturalmente, che debbano concludersi con una ‘morale', ma non è possibile che Paperone vinca dopo aver compiuto una truffa o qualcos'altro di disonesto” (Fossati in Boschi)