Papersera.net

Per  chi è interessato vi è una rivista chiamata
"Storia e problemi contemporanei"edizioni clueb dove nel n°44 del1/01/07
vi è un articolo con il titolo:
"Walt Disney e la propaganda bellica"scritto da Concetta Blasi.
Voi cosa ne pensate su questo argomento?
A me ha fatto piacere sapere che i nostri beneamati hanno partecipato ad una tale operazione.
Avevo visto in passato anche delle copertine di film e cortometraggi al riguardo che mi hanno fatto capire come sono stati importanti e al tempo stesso strumentalizzati principalmente Topolino e Paperino.
Forse anche in questo modo hanno aumentato la loro popolarità?

A tal proposito è interessantissimo il cofanetto dvd "On the front lines" della serie Walt Disney Treasures che raccoglie tutti i cortometraggi e non prodotti negli anni della guerra dagli studi Disney. In Italia non lo pubblicheranno mai e infatti l'ho preso su Amazon.com. Veramente affascinante vedere i nostri personaggi preferiti in questa atmosfera di propaganda per invogliare gli americani a contribuire alla causa americana!  

Questo topic può essere utile all'argomento:

https://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?num=1149841349

Avevo visto in passato anche delle copertine di film e cortometraggi al riguardo che mi hanno fatto capire come sono stati importanti e al tempo stesso strumentalizzati principalmente Topolino e Paperino.
Forse anche in questo modo hanno aumentato la loro popolarità?

Piuttosto penso che sia il contrario Topolino e co. erano già molto popolari ed è per questo che sono stati usati per la propoaganda, se fossero stati dei personaggi chiunque non sarebbero stati scelti per tale compito...

Piuttosto penso che sia il contrario Topolino e co. erano già molto popolari ed è per questo che sono stati usati per la propoaganda, se fossero stati dei personaggi chiunque non sarebbero stati scelti per tale compito...

Beh, sì, penso anche io che sia andata proprio così!

Mi avete frainteso(o forse mi son spiegato male!):
ho scritto che forse in questo modo hanno AUMENTATO la loro popolarità.
Cioè persone che non avevano la passione dei fumetti(o magari non disponevano del budget necessario per acquistarli)si sono visti manifesti ovunque ed hanno conosciuto questi nuovi personaggi.
Stessa cosa per chi non aveva mai visto un cartone animato Disney,in quanto li riteneva superati per la loro età.

Mi avete frainteso(o forse mi son spiegato male!):
ho scritto che forse in questo modo hanno AUMENTATO la loro popolarità.
Cioè persone che non avevano la passione dei fumetti(o magari non disponevano del budget necessario per acquistarli)si sono visti manifesti ovunque ed hanno conosciuto questi nuovi personaggi.
Stessa cosa per chi non aveva mai visto un cartone animato Disney,in quanto li riteneva superati per la loro età.

No, non ti avevo frainteso... penso che se anche sarà stato possibile che qualcuno sia venuto a conoscenza dei personaggi Disney per via delle loro campagne a favore del sostegno bellico, questo sia stato un fattore trascurabile, e che quindi sia vero l'incontrario, ovvero---come diceva Carioca---che la loro popolarità sia servita a trasmettere il messaggio, senza uscirne né rinforzata né indebolita...
O, almeno, questo è quanto credo!
E poi non so (ma potrei essere smentito) se c'erano tutti questi manifesti o campagne extra-fumetti, ma piuttosto credo che sia accaduto che DENTRO ai fumetti si sia iniziato a martellare sul sostegno alla causa patriottica, con ciò rimanendo all'interno dello stesso bacino d'utenza

E poi non so (ma potrei essere smentito) se c'erano tutti questi manifesti o campagne extra-fumetti, ma piuttosto credo che sia accaduto che DENTRO ai fumetti si sia iniziato a martellare sul sostegno alla causa patriottica, con ciò rimanendo all'interno dello stesso bacino d'utenza

I fumetti disneyani erano pieni di riferimenti alla guerra in corso; non solo, come ben sappiamo, quelli di Gottfredson, ma anche quelli di Taliaferro, dove Paperino spesso aveva problemi legati al razionamento di benzina o di gomme per le ruote.

I fumetti disneyani erano pieni di riferimenti alla guerra in corso; non solo, come ben sappiamo, quelli di Gottfredson, ma anche quelli di Taliaferro, dove Paperino spesso aveva problemi legati al razionamento di benzina o di gomme per le ruote.

Bellissime le strisce di quel periodo! Oltre al razionamento della benzina e dei pneumatici c'erano riferimenti ai "Mercoledì senza carne", alle campagne per sostituire le pentole di acciaio con quelle di alluminio, e reiterati inviti all'acquisto dei "buoni di guerra".

Ho sempre trovato interessantissime quelle strisce, perché presentavano la guerra dal punto di vista dell'uomo comune rimasto a casa in America, un punto di vista che raramente si trova nei film o nei romanzi, che di solito preferiscono narrare le vicende del fronte. Noi europei abbiamo vissuto la guerra in maniera molto diversa (dico "noi" anche se io ovviamente all'epoca non ero ancora nata, ma mia nonna e i miei genitori me ne hanno parlato tanto che un'idea me la sono fatta), in America non c'era il campo di battaglia sul luogo ma, a giudicare da quei raccontini, la guerra era comunque molto sentita e finiva per incidere anche sensibilmente sulla vita quotidiana della gente.

Certo la sola lettura delle strisce di Taliaferro non basta a farsi un'idea completa, ma un abbozzo sì. Non si trova nessun riferimento, per esempio, all'esistenza di campi di concentramento per cittadini di origine giapponese, ma il comune sentimento di diffidenza verso chiunque avesse lineamenti orientali si avverte.

I fumetti disneyani erano pieni di riferimenti alla guerra in corso; non solo, come ben sappiamo, quelli di Gottfredson, ma anche quelli di Taliaferro, dove Paperino spesso aveva problemi legati al razionamento di benzina o di gomme per le ruote.

Purtroppo, ora non è più così si tende molto a nascondere le cose, mentre prima il lettore si poteva identificare in Topolino & co. (che rappresentavano i tipici americani/italiani/etc.. medi), ora invece e come se vivessero in un universo completamente diverso, ciò è vero, ma io preferisco di più come si ambientavano le storie prima (ovvero fino agli anni 60/70), vorrei tanto che si scrivessero le storie alla "vecchia maniera"  /