Papersera.net

Comunque c'è da dire una cosa: noi siamo proprio strani. Si, perchè se invece di 30 anni fa Perego disegnasse oggi i prologhi, ora non staremmo qui a, nonostante tutto, osannarli, ma a screditarli e a considerarla robaccia di serie A.
Perego è sicuramente uno dei peggiori, e noi nonstante tutto lo amiamo, e invece quelli moderni del Topo, che, anche il peggiore di tutti, almeno rispetta le proporzioni, li odiamo a morte.

Vi prego non bannatemi!

ELOGIO DI GIUSEPPE PEREGO E DEI SUOI PROLOGHI
Invece è verissimo tutto quello che dici. Io credo che in tutto questo centri l'aura mitica e pioneristica che avvolge gli autori del passato, e quel periodo straordinario del Topo, quando non c'erano cellulariInternetMp3Playstati on e il Topo era davvero un passatempo per i ragazzi, e le storie amate e seguite da tantissimi. E poi Perego ha uno stile, che piaccia o meno, ma uno stile, personalissimo. Un po' infantile (e con un cognome così forse non poteva essere altrimenti..) che richiama l'età in cui tutti noi sogniamo senza preoccuparci del domani. E il fatto che lo vedessi, da ragazzino, su così tante copertine, prologhi, storie, illustrazioni interne, me l'ha fatto "amare" subito, perché è stato uno dei primi autori che ho riconosciuto. Io ancora mi diverto come un pazzo a vedere il suo Anacleto che sembra un bambino. Ancora vado a cercarmi le sue "uova di struzzo" dove Paperino ha un testone sproporzionato. Ancora cerco, nelle sue storie, le mitiche faccine che inseriva nei "cartelli temporali", tipo "Qualche giorno dopo", "E così"... Il suo Paperone che non si capisce se è arrabbiato o piange. I balzi pazzeschi dello Zione (almeno un metro e mezzo da terra) quando scopriva qualcosa o s'infuriava.

No, Duck, non siamo strani. Siamo appassionati.

Via con le lacrimucce...

Grazie, Damon Lindelof!
Volevo scrivere un post (ma oggi mi sento più pigro del solito... ) e tu mi hai preceduto, dicendo più o meno quel che intendevo dire.
Condivido tutto!
E grazie per avermi risparimiato la fatica...

Comunque c'è da dire una cosa: noi siamo proprio strani. Si, perchè se invece di 30 anni fa Perego disegnasse oggi i prologhi, ora non staremmo qui a, nonostante tutto, osannarli, ma a screditarli e a considerarla robaccia di serie A.
Perego è sicuramente uno dei peggiori, e noi nonstante tutto lo amiamo, e invece quelli moderni del Topo, che, anche il peggiore di tutti, almeno rispetta le proporzioni, li odiamo a morte.

Hai perfettamente ragione. Infatti, come sempre, è giusto dare il giusto contesto alle cose...

Perego si merita l'aura del mito perchè è un pioniere. Quando disegnava lui, non c'erano i maestri Disney, non c'era l'accademia...quasi non c'era nemmeno nessuno da cui potevi "imparare" qualcosa.

Perego era il braccio, il sudore, il lavoro sporco. Era quello che tappava i buchi che disegnava il disegnabile e l'indisegnabile...

Ma poi mica solo lui bisogna contestualizzare. Se oggi uno sceneggiatore osasse portare alcuni plot che scriveva Martina probabilmente verrebbe internato..

L'avete mai letta "Topolino e il Cobra Bianco"?

I prologhi erano inutili e addirittura "dannosi" alla storia a cui si riferivano, che era nata in un contesto autonomo e non aveva bisogno di alcun orribile codazzo per collegarla ad un'altra, anch'essa compiuta e indipendente.  Odierei i prologhi anche se li avesse ideati Barks, figuriamoci Perego, che viene rivalutato solo perchè "vecchio", pur non avendo alcun pregio; un po' come i filmetti di serie C con Lino Banfi e la Fenech, che sono diventati cult movies perchè risalgono agli anni 70.  Restano comunque delle cretinate galattiche.

I prologhi erano inutili e addirittura "dannosi" alla storia a cui si riferivano, che era nata in un contesto autonomo e non aveva bisogno di alcun orribile codazzo per collegarla ad un'altra, anch'essa compiuta e indipendente.  Odierei i prologhi anche se li avesse ideati Barks, figuriamoci Perego, che viene rivalutato solo perchè "vecchio", pur non avendo alcun pregio; un po' come i filmetti di serie C con Lino Banfi e la Fenech, che sono diventati cult movies perchè risalgono agli anni 70.  Restano comunque delle cretinate galattiche.

ma lascia stare che l'allenatore nel pallone, eccezzziunale veramente e attila flagello di dio fanno ridere ancora oggi

ma lascia stare che l'allenatore nel pallone, eccezzziunale veramente e attila flagello di dio fanno ridere ancora oggi

E' vero, qualche risata la strappano ancora, ma i prologhi di Perego, o "Delle Sproporzioni" fanno davvero piangere (per gli alberi tagliati che sarebbero diventati carta che li avrebbe ospitati)
 

E' vero, qualche risata la strappano ancora, ma i prologhi di Perego, o "Delle Sproporzioni" fanno davvero piangere

Io non sarei così drastico nel giudizio. Per me non sono affatto da buttare, anzi... costituiscono un tentativo carino per presentare più storie come fossero una sola: un po' come gli specials televisivi degli anni '50 e '60. Con esiti variabili, certamente.
E poi sono di Dalmasso; Perego è solo l'operaio manuale.   :

A parte i rari casi in cui perego ha dovuto modificare le storie  stesse presenti nei classici, tipo Acapulco o altro, a me i prologhi e i fili conduttori piacciono molto, è un bel tentativo di faren una storia unica e lunga. Poi basta avere un po' di raziocinio e si capisce subito dove finisce l'una e dove inizia l'altro. C'è del lavoro artigianale in Dalmasso nell'incastrare tutte le storie (e tante volte si tratta solo di un labilissimo filo conduttore, tipo i Gialli di Topolino e le storie viste come singole trasmissioni televisive, ma lì non c'è nessun rimaneggiamento delle stesse).
Al solito, de gustibus...

a parte rari casi come quello ormai famoso dell'avventura sottomarina con paperino che ripesca il ricordo di Reginella e lo vende, dico che mi sono sempre piaciucchiati i prologhi. il più recente che mi ricordi è quello del volume Historia Papera, anche se non mi sembra modifichi le storie...

a parte rari casi come quello ormai famoso dell'avventura sottomarina con paperino che ripesca il ricordo di Reginella e lo vende, dico che mi sono sempre piaciucchiati i prologhi. il più recente che mi ricordi è quello del volume Historia Papera, anche se non mi sembra modifichi le storie...

E qui ti quoto. Non conosco i prologhi dei Classici d'epoca, non avendone mai avuto uno in mano, però i classici che spesso c'erano ai supermiti o ai Disney Libri erano proprio carini. Deiana li disegnava quasi sempre (così ho conosciuto l'autore) e spesso ai testi c'era Marconi! Quindi il mio giudizio è positivo.

A quanto pare non sono l'unico pazzo a cui sono piaciuti i prologhi dei vecchi classici, ricordo che non tutti erano disegnati da Perego, la stramaggioranza si ma non tutti.
A proposito ricordo che ci fu un numero che presentava una storia disegnata da Perego, dato che era inserita al centro e dato che il prologo era sempre di Perego, a oggi non sono ancora riuscito a capire dove finisce realmente la storia, ma ricordarsi il numero, bho, chissà qual era?

Io li saltavo sempre, chiunque li avesse scritti o disegnati.  Mi sembrano un'inutile intrusione.  Infatti, col tempo sono stati aboliti.  Credo che il gradimento fosse bassino, ed è comprensibile: fu una trovata senza alcun senso

A quanto pare non sono l'unico pazzo a cui sono piaciuti i prologhi dei vecchi classici, ricordo che non tutti erano disegnati da Perego, la stramaggioranza si ma non tutti.
A proposito ricordo che ci fu un numero che presentava una storia disegnata da Perego, dato che era inserita al centro e dato che il prologo era sempre di Perego, a oggi non sono ancora riuscito a capire dove finisce realmente la storia, ma ricordarsi il numero, bho, chissà qual era?

Paperino e la scuola modello.
Per anni mi sono domandato la stessa cosa, e la ristampa su GC non ha migliorato la situazione, dato che sono stati utilizzati i medesimi impianti.

Paperino e la scuola modello.
Per anni mi sono domandato la stessa cosa, e la ristampa su GC non ha migliorato la situazione, dato che sono stati utilizzati i medesimi impianti.

Non credo, era una storia post '60, il classico dovrebbe essere della seconda serie e di conseguenza anni '70, ricordo benissimo che i due stili non si riuscivano a distinguere, perciò credo che il prologo sia stato creato al massimo due annetti dopo la storia (ma potrei anche sbagliarmi).

Infatti, col tempo sono stati aboliti.  Credo che il gradimento fosse bassino, ed è comprensibile: fu una trovata senza alcun senso

Io credo di no. Sono durati ben 25 anni e penso che furono interrotti per altri motivi: redazionali (sia Perego, sia Dalmasso smisero di lavorare in quegli anni) ed economici (produrre nuove tavole di collegamento era e rimane dispendioso). Il loro successo è dato, anzi, dalla ristampa di quasi tutta la prima serie nella seconda e dalle buone vendite. Esportati in mezzo mondo, li sta tuttora ristampando (per l'ennesima volta) la Egmont e non è detto che la cosa non sia presa in considerazione, prima o poi, dalla Disney Italia (come disse una volta Boschi).
Quindi onore e gloria ai Prologhi de "I Classici"!