In effetti i nativi americani credo siano la etnia più rappresentata nel fumetto disneyano (dopo la bianca, ovviamente). Spesso e volentieri nelle storie dei paperi (ma anche dei topi), sia americane che italiane, le varie comunità residenti nei dintorni di Paperopoli e Topolinia sono spesso coinvolte negli affari dei nostri personaggi. In storie di Cimino lo zione ha sovente chiesto udienza a dei 'grandi saggi' per chiarire alcuni misteri riguardanti tesori o leggende. E anche nelle sue storie giovanili ha avuto spesso contatto con loro.
Lo stesso Cornelius Coot avrebbe avuto una love story con una certa Duckahontas, nativa calisotiana.
https://univerduck.fandom.com/fr/wiki/DuckahontasSotto questo aspetto gli autori sono stati abbastanza realistici, forse influenzati dalla popolarità di tanti film western e dal fatto che le terre del Pacifico, come quelle di tutte le Americhe, sono state esclusivamente amerindiane fino all'arrivo degli europei. Anche le infinite storie nei paesi sudamericani (primo fra tutti il Perù) vedono protagonisti abitanti indigeni del luogo, a cominciare da quelli di Testaquadra.
Restando in Calisota, gli autori dovrebbero considerare anche la grande percentuale di popolazione asiatica (di antica immigrazione ottocentesca) che vive lì e, ad oggi, l'unico ricordo che ho in tal senso riguarda Kim Don Ling delle Paperolimpiadi scarpiane, non a caso un papero coreano abitante a Paperopoli, magari uno dei tanti geni della Silicon Valley. Purtroppo mai ripreso nella storia d'amore con Chen Dai Lem che, appena iniziata alla fine dei giochi di Seul, dovrebbe continuare felicemente (si spera) proprio nella città dei paperi.
Eppure personaggi antropomorfi con occhi a mandorla sono rari e, nel caso, fanno da 'sfondo'. Come i neri che, nel caso, compaiono solo in serie particolari come quelle della Baia (Nina) o pikappiche (Mary Ann Flagstarr). Proprio per ovviare a questa evidente assenza Francesco Guerrini decise di disegnare spesso dei personaggi neri (poliziotti ma non solo), sia corvini (e il colore del piumaggio era scontato, come per Gancio) che paperi. La varietà antropomorfa dei characters del Topo non deve essere una scusa per non sottolineare anche quella etnica in personaggi umani tartufati, canidi, paperi/gallinacei e di altro tipo.
Il Calisota è uno stato multietnico (come la maggior parte di quelli americani) e un ragazzino italiano 'nativo', abituato ormai a vivere anch'egli in una situazione similare, deve riconoscere nei personaggi che vede e legge ciò che lo circonda nella quotidianità reale. Altrimenti il fumetto sembrerà dedicato esclusivamente a quelli come lui, chiari di pelle, e non a tutti gli altri che vivono insieme a lui sia in paesi reali che, si spera, in quelli di fantasia.