Da avere.
Ma tanto sono le storielle che trovo gratis sul blog!
Zitto! Compra il libro lo stesso!
E no, non solo per i capitoletti a colori che collegano tra loro le storie, per quanto sicuramente costituiscono un quid in più interessante e gradevole da avere. Ma anche per l'operazione in sé. Il materiale che Zerocalcare ha prodotto sul blog che gli ha fatto aprire Makkox circa due anni orsono è di una qualità media pazzesca per idee, sceneggiature, umorismo e capapcità di fotografare una certa realtà attuale, condivisa da una certa fetta di pubblica che vi si è ritrovata alla grande. A questo, si affianca uno stile grafico accattivante, simpatico, riuscito, cartoonesco in modo delizioso. Su quel blog Michele ha costruito un mondo che è il suo mondo trasfigurato in una realtà alternativa-ma-non-troppo di carta, che è diventato poi il mondo di migliaia di altre persone.
Un successo di apprezzamento e fama con pochi precedenti in Italia, che vede buona parte del suo epicentro proprio in quelle storielle periodiche. Esse costituiscono quindi un patrimonio importante per l'attuale panorama del fumetto italiano e per inquadrare al meglio il fenomeno Zerocalcare, e questo è il motivo per cui spendere 16 euro per accaparrarsi questo volume e metterlo in libreria accanto alla
Profezia dell'Armadillo e al
Polpo alla Gola è un'azione motivata, sensata e storicamente importante.
Avere a portata di mano, cartacee, perle come quella dei vecchi col pc, di Trenitaja, del demone dello spoiler e tante altre è un'opportunità giusta, e quindi ancora una volta un "brava!" alla BAO ci sta tutto. Perché starà anche capitalizzando il fenomeno, ma finché viene fatto con onestà e trasparenza non c'è assolutamente nulla di male. Anzi, fa girare l'economia del fumetto.
E la BAO del resto sforna anche stavolta un'edizione di tutto rispetto: fisicamente simile e complementare ai precedenti due libri,
Ogni Maledetto Lunedì (su due) si presenta con una bellissima copertina, con le eleganti alette e con le tavole di raccordo, come si diceva. Ermetiche, non sono sicuro di averle del tutto comprese a parte l'ovvio tema della malinconia, ma comunque affascinanti e divertenti. Anche da brividi, per come fotografano una generazione (io per esempio mi sono ritrovato tantissimo nella riflessione dei giovani in cerca di lavoro che nel contempo temono di trovarlo e avere meno tempo per sé... è un concetto strano, delicato, difficile da esprimere e Zero l'ha piazzato in poche vignette).
Da avere.