Doverosi quote agli interventi di Vito e Paperinika.
Ragazzi, non prendiamoci in giro. Qualche anno fa c'era chi difendeva a spada tratta il vhs contro l'avvento del dvd. Idem per decine e decine di altre innovazioni. Non voglio sostenere che sia una miglioria, questa del digicomic, solo che si tratta di un passo logico, consequenziale. Ma proprio senza mezzi termini.
Il mondo cambia, cambiano l'economia, il mercato, le domande, i desideri, le fruizioni stesse dei prodotti. Quanti oggi leggono il giornale on-line, una cosa che fa (o faceva!?!) orrore ai puristi della carta stampata? Una tesi interessante, a riguardo, è quella sostenuta da un mio professore di editoria. Secondo lui, storicamente, ad un aumento di tecnologia corrisponde, di solito, un aumento di praticità ma un calo di estetica. E' successo nel passaggio dal codice miniato al volume stampato a caratteri di Gutenberg, da questo ai libri stampati col laser, da questi agli e-book readers, e così via. Passi avanti senza precedenti, che comportavano nondimeno perdite immense a livello estetico.
Nessuno qui mette in dubbio il ruolo e la superiorità estetica, emotiva e fisiologica dei fumetti di carta. Perché tutti siamo cresciuti con essi, ci siamo appassionati al fumetto grazie ad essi. Eppure... eppure siamo qui che ne discutiamo su di una piattaforma on-line! Tra vent'anni, magari, le nuove generazioni considereranno il fumetto cartaceo un pezzo d'archeologia poetico quanto sorpassato, un po' come noi facciamo con il grammofono o le musicassette.
Tutto questo per dire che è giusto e sacrosanto il passaggio? No, semplicemente è inevitabile. Fa parte del gioco. Motivo per il quale non va accolto né con indignazione, né con spirito di condanna, bensì con tanta, tanta lungimiranza. A cui possiamo eventualmente aggiungere, ma qui sono ripetitivo, un pizzico di nostalgia.