C'è una questione che mi interessa molto.
Mettiamo pure che con l'iniziativa Digicomics si possa eventualmente avere accesso a storie vecchie, megaclassiche, magari anche a tesori introvabili mai (o quasi) ristampati. Il mercato ci sarebbe.
La domanda è: quali versioni verranno proposte di queste storie? Ho smesso di comprare Grandi Classici da un pezzo, ma nella maggior parte degli ultimi numeri che comprai, praticamente ogni storia era stata ritoccata in diversi balloon. Se pubblicassero in digitale il
Diabolico vendicatore, un megaclassico, mica vorranno proporre anche lì la versione editata?
La questione potrebbe avere un'importanza più grande di quanto si possa pensare nell'immediato, perché se così fosse, significherebbe che le versioni editate sono quelle che si vogliono tramandare per sempre anche nell'era digitale. La versione cartacea la puoi ritoccare ad ogni riedizione; la versione digitale non necessita di riedizioni perché il file è sempre quello e, se l'editore non ha altarini segreti o misteriose code di paglia, dovrebbe essere uguale per chi la scarica nel 2009 come per chi la scarica nel 2019.
Teoricamente, Digicomics potrebbe essere l'ultima grande occasione possibile di restituire al pubblico le storie nelle loro versioni originali, perchè è chiaro che nel cartaceo non hanno nessuna intenzione di farlo, a meno che non accada un miracolo e si decida di fare una testata apposita che ripubblica tutte le storie italiane come apparvero per la prima volta in edicola.
Un'altra cosa che non gradisco è la scelta delle piattaforme su cui funzionerà il sistema: si rischia che i Digicomics finiscano per essere un'iniziativa usa e getta, legata a tecnologie che tra pochi anni non saranno più quelle del 2009. Tutto ciò che è digitale è ad elevatissimo rischio d'obsolescenza e di cancellazione in tempi brevissimi. Il che conviene moltissimo a chi offre i prodotti, perché produzione e distribuzione, specie in questo caso, possono avvenire a costo zero per il fornitore ed essere interrotte in qualsiasi momento senza perdite, nel caso le vendite non fossero quelle sperate; ma per il consumatore la fregatura è sempre in agguato.
(insomma, la sostanza è che i Digicomics mi andrebbero bene se fossero dei PDF ottenuti da scansioni
eccellenti e
non modificate delle edizioni originali. Altrimenti è come pagare, a prezzo pieno e con limitazioni d'uso e di condivisione, un file audio compresso a 128 kb/s [LOL] da iTunes Store, la truffa del secolo a cui ovviamente hanno abboccato milioni di persone perché è tanto comodo e legale e poi l'Aipod ce l'hanno tutti :
)