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TopoTravel - Paperopoli, guida della città

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Cornelius
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    TopoTravel - Paperopoli, guida della città
    Sabato 2 Ago 2014, 18:56:14


    Mi sembrava giusto aprire un apposito topic per l'ottimo lavoro del bravo Blasco Pisapia, autore di testi e disegni, coadiuvato da Barbara Garufi.
    In questo particolare redazionale che troviamo nel Topo attualmente in edicola, osserviamo il primo di una serie di itinerari (9 pagine di deliziose illustrazioni e curiosità) che ci porterà a scoprire cose note e meno note (se non del tutto sconosciute) della capitale del Calisota (la cui popolazione è arrivata a 1.316.000 abitanti).

    Sottolineo subito quelle che secondo me sono alcune incongruenze:
    nella panoramica generale della città il quartiere di Paperino viene indicato con una freccia nel retro della Collina del Deposito, sebbene in tutte le storie passate e presenti la casa di Donald si affacci di fronte al Money Bin.
    Tra le info iniziali sulla città viene messo il 1818 come anno di fondazione anche se in un successivo articolo su Cornelius Coot è scritto che egli la fondò nel 1861; in quest'ultimo anno, in realtà, fu solo cambiato il nome : dal vecchio Fort Drakeborough all'attuale Duckburg:
    Sempre nel panorama generale urbano il Deposito e il Distretto Finanziario sembrano essere sullo stesso lato del fiume Tulebug quando in una piantina passata collegata a PK il Money Bin e la down town metropolitana erano divisi dallo stesso fiume.
    Nel tour più specifico del quartiere di Paperino viene descritta la casa-laboratorio di Archimede ma non quella di Bum Bum Ghigno che sappiamo vivere proprio in quella zona: cosà penserà Mastantuono?
    La casa di Paperino sezionata piano per piano è fantastica, sebbene il soggiorno, che in genere vediamo subito all'ingresso, qui viene spostato sul retro.
    Della Ducklair Tower si è già scritto circa la sua assenza, giustificata dalla recente distruzione non vista in 'Potere e Potenza' o dal non voler miscelare la città pikappica con quella più tradizionale (che per me coincidono senza problemi).

    Nelle pagine di apertura si può vedere anche la piantina della città (magari poteva essere ingrandita) dove il Tulebug la attraversa da est a ovest, con il Deposito posto sul lato nord del fiume. Si ricorda Carl Barks, vero fondatore di Paperopoli che assunse in Italia questo nome dopo esser stata chiamata Paperinopoli e Paperlandia. Si parla del primissimo insediamento risalente al 1579, quando Sir Francis Drake fece costruire il Forte su quella Collina che in seguito verrà chiamata AmmazzaMuli (prima) e Motori (poi).



    Itinerario 1 - Quartiere di Paperino.
    Si ammira la bellissima Stazione ferroviaria ed è scritto che il progettista pare si sia ispirato a quella di Milano (sarà contento Marco Rota);
    un notevole primo piano della casa di Archimede, il cui tetto è pieno di varie antenne e parabole;
    una delle tante botteghe di cui Paperino è debitore (Fruits & Veggies), con tanto di proprietario minaccioso di fuori.
    Leggiamo che l'Aeroporto cittadino si chiama Paperonia.
    Le linee della metropolitana sono 12 (realizzate grazie ai finanziamenti di Rockerduck - il cui grattacielo è altissimo - e del Sindaco).
    La tangenziale è lunga 70 km con 55 uscite.
    Vediamo illustrata la scuola dove vanno QQQ come anche il parco cittadino dove, oltre alla famosa statua di Coot (una delle tante sparse in città, la più grande delle quali ospita addirittura la Biblioteca di Studi Storici degli "Amici di C.C." ), c'è anche un totem indiano donato da Paperone, in uno degli angoli verdi preferiti da Paperino.
    Paperino che ci consiglia i migliori posti dello street food: l'Hot Dog di Joe, Quack Pizza, Chez Anatrelle (con crèpes e croissant deliziosi, causa di lunghe file)...

    La Casa di Paperino
    Pezzo forte di questo Itinerario 1, sezionata in diversi disegni particolareggiati del piano terra, secondo piano, soffitta e, naturalmente, rifugio sotterraneo di Paperinik raggiungibile con un 'silenziosissimo' ascensore che, partendo dalla camera da letto (dietro l'armadio sopra il quale è una telecamera di controllo), passa attraverso le canne fumarie (accanto al caminetto del soggiorno) per arrivare a destinazione sotto la casa.
    QQQ hanno un letto a castello e le loro coppe, medaglie, onorificenze da GM non si trovano nella loro camera bensì su una mensola alta del soggiorno, sopra la libreria e la tv. In soffitta è segnalata la presenza di un quadro raffigurante l'illustre antenato Dr. Paperus.
    L'amaca in giardino è disegnata proprio tra le due pagine del libretto per cui risulta quasi invisibile (a meno di rischiare di scollare l'albo).

    Il Deposito di Paperone verrà presentato nell'Itinerario 3: nella perfetta illustrazione di Pisapia molto bello anche il colore datogli, un celeste pastello (sicuramente meglio del solito azzurro). Nella prossima settimana il secondo itinerario ci porterà anche in casa di Pico de Paperis.

    Queste splendide prime 9 pagine su Paperopoli spero vengano considerate anche da altri autori per alcuni edifici in particolare, come la Stazione ferroviaria e la Scuola dei nipotini. Mi piacerebbe, qualora venissero riproposte nelle prossime storie, rivederle così come in queste illustrazioni del bravissimo Blasco Pisapia. :)

    PS  Se qualcuno postasse i disegni del Duckburg TopoTravel farebbe cosa buona e giusta! ;D
    « Ultima modifica: Sabato 5 Giu 2021, 11:57:56 da Cornelius Coot »

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      Re: TopoTravel - Paperopoli, guida della città
      Risposta #1: Sabato 2 Ago 2014, 18:59:35
      Sono d'accordo: eccellente lavoro di Pisapia, illustrazioni magnifiche a dir poco. Blasco dovrebbe essere molto più presente sul Topo.

      Peccato che però nessuno prenderà mai come modello questo servizio, così come nessuno ha mai seguito un modello fisso.

      Così ci ritroviamo con uno stesso luogo rappresentato in 1000 modi diversi, anche nello stesso numero, con lo stesso disegnatore...

        Re: TopoTravel - Paperopoli, guida della città
        Risposta #2: Sabato 2 Ago 2014, 19:20:07
        Citazione

        Così ci ritroviamo con uno stesso luogo rappresentato in 1000 modi diversi, anche nello stesso numero, con lo stesso disegnatore...
        È proprio questo il bello, ogni autore fornisce una propria visione originale  di Paperopoli e delle case dei paperi. :) :) Rinnovo i complimenti a Pisapia che ha svolto  davvero un ottimo lavoro  ;D
        « Ultima modifica: Sabato 2 Ago 2014, 19:28:02 da ele684 »

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          Re: TopoTravel - Paperopoli, guida della città
          Risposta #3: Sabato 2 Ago 2014, 20:12:17
          Io vorrei tanto che in tutte le versioni oltre al deposito venga rappresentata la sede citata sopra dedicata al fondatore di Paperopoli.
          Per mille bobine di Tesla!l'antenato, quel che bee cicoria
           

            Re: TopoTravel - Paperopoli, guida della città
            Risposta #4: Sabato 2 Ago 2014, 23:30:20
            Mi aggiungo anche io ai complimenti a Pisapia per l'ottimo lavoro grafico e accuratezza nel rappresentare Paperopoli e suoi edifici

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              Re: TopoTravel - Paperopoli, guida della città
              Risposta #5: Sabato 2 Ago 2014, 23:39:05
              Proprio un bel lavoro e trovo ingiusto stare a sindacare su particolari che cambiano da storia a storia.

              L'unico neo è forse la casa di Paperino nel retro del Deposito, quando mi pare che in tutte le storie italiane vi sia la visuale di Paperino e QQQ che arrivano, a piedi o in 313, di fronte al Deposito partendo da casa.

                Re: TopoTravel - Paperopoli, guida della città
                Risposta #6: Sabato 2 Ago 2014, 23:56:47
                se non ricordo male, c'è qualche storia dove il deposito e la casa di Paperino non sono proprio così vicinissimi come ad esempio questa

                http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL++822-AP

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                  Re: TopoTravel - Paperopoli, guida della città
                  Risposta #7: Domenica 3 Ago 2014, 00:05:51
                  A volte vanno direttamente a piedi al deposito.Generalmente quando i personaggi si riferiscono a Paperone si tende sempre a dare l'immagine del Deposito che quindi è nelle vicinanze
                  « Ultima modifica: Lunedì 4 Ago 2014, 15:04:47 da PAPERMAIU »
                  Per mille bobine di Tesla!l'antenato, quel che bee cicoria
                   

                    Re: TopoTravel - Paperopoli, guida della città
                    Risposta #8: Domenica 3 Ago 2014, 00:18:04
                    Avvolte vanno direttamente a piedi al deposito.Generalmente quando i personaggi si riferiscono a Paperone si tende sempre a dare l'immagine del Deposito che quindi è nelle vicinanze

                    a volte con una v e staccato, sei intervenuto anche nel topic sul linguaggio dicendo che è giusto far notare l'uso corretto delle parole. :P

                    Detto questo tantissimi complimenti a pisapia per l'ottimo lavoro grafico, davvero accurato. :)



                    « Ultima modifica: Domenica 3 Ago 2014, 00:22:18 da miriam »

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                      Re: TopoTravel - Paperopoli, guida della città
                      Risposta #9: Domenica 3 Ago 2014, 00:19:24
                      nel tour più specifico del quartiere di Paperino viene descritta la casa-laboratorio di Archimede ma non quella di Bum Bum Ghigno che sappiamo vivere proprio in quella zona: cosà penserà Mastantuono?
                      Esattamente la stessa cosa che ho pensato anch'io, potevano citarlo almeno. La stessa cosa, anzi forse ancora più insolita, riguarda la totale assenza di qualsiasi riferimento al vicinastro di Paperino, Anacleto Mitraglia.

                        Re: TopoTravel - Paperopoli, guida della città
                        Risposta #10: Domenica 3 Ago 2014, 00:19:38
                        se non ricordo male, c'è qualche storia dove il deposito e la casa di Paperino non sono proprio così vicinissimi come ad esempio questa

                        http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL++822-AP
                        Aldilà della distanza, alla fine quando arrivano al Deposito l'edificio è sempre visto in una prospettiva dove la facciata anteriore è sempre in primo piano... non ricordo ora vignette dove si vedesse il retro del Deposito.


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                        Cornelius
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                          Re: TopoTravel - Paperopoli, guida della città
                          Risposta #11: Domenica 3 Ago 2014, 01:33:55

                          Pisapia scrive che le linee della Metro sono 12: peccato che nelle storie paperopolesi non si vedano mai (o quasi). Sarebbe divertente osservarle sia dall'esterno (con la scritta M, se non U, visto che in Calisota si parla inglese) che dall'interno, con treni, biglietterie e quant'altro.
                          Chissà se il Blasco nei prossimi itinerari tornerà a parlarne, magari specificando colori e nomi delle 12 linee, facendoci vedere da dove partono e dove arrivano e quali quartieri attraversano.
                          Sulla Linea $ (gialla) la fermata 'Deposito' è d'obbligo! ;D
                          « Ultima modifica: Domenica 3 Ago 2014, 01:34:05 da leo_63 »

                            Re: TopoTravel - Paperopoli, guida della città
                            Risposta #12: Domenica 3 Ago 2014, 10:37:05
                            Come già detto, mi piace tantissimo questo speciale . Per i prossimi numeri ce ne saranno degli altri, e speriamo siano nuovi spunti per nuove future storie ..

                              Re: TopoTravel - Paperopoli, guida della città
                              Risposta #13: Domenica 3 Ago 2014, 14:04:25

                              Sulla Linea $ (gialla) la fermata 'Deposito' è d'obbligo! ;D

                              Una fermata della metro davanti al Deposito? Questa mi mancava...

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                              Cornelius
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                                Re: TopoTravel - Paperopoli, guida della città
                                Risposta #14: Mercoledì 6 Ago 2014, 20:42:17
                                Itinerario 2 - Centro Storico
                                Il secondo itinerario all'interno del Topo 3063 privilegia i luoghi preferiti da Pico de Paperis situati nel centro storico cittadino attraversato dal fiume Tulebug.
                                Nelle stradine della Vecchia Duckburg sono stati recuperati vecchi edifici in legno precedentemente sotterrati dall'innalzamento del suolo stradale dovuto ad una trasformazione rapidissima e radicale dei luoghi.
                                Ciò mi fa venire in mente una storia di Don Rosa in cui ci si inoltrava nelle viscere della città sotterranea, con vecchi scali ferroviari, antichi empori e saloon, tutti abbandonati e in rovina. Chissà se Pisapia si sia ricollegato a ciò.



                                Il centro storico presenta il bel municipio nel cui lato sinistro è inglobata la statua del generale Stonewall Duck mentre nel piazzale antistante si erge quella del fondatore Cornelius Coot: in suo onore i pinnacoli agli angoli del tetto del Municipio hanno forma di pannocchia!
                                Il Blasco scrive che una consolidata tradizione vuole che il Sindaco si affacci dalla Torre del Carillon per dare il via, con un rullo di tamburo, all'annuale parata celebrativa.
                                Dietro al municipio è l'alto Palazzo di Giustizia (ripreso da Ottavio Panaro nella storia seguente "Zio Paperone e il processo numismatico"). Non lontano è la Biblioteca, considerata un piccolo gioiello, 'ampliata con una luminosa addizione moderna'; superato il fiume (sarebbe interessante vedere i ponti che collegano le due parti del centro storico) si arriva alla famosissima cattedrale di Notre Duck dove ammiriamo all'esterno la fonte nella quale qualunque cosa immersa rimarrà intatta per sempre (secondo la leggenda) e i diversi mostri e gargoyle che arricchiscono archi e guglie. All'interno si vedono affreschi di Paperardo da Sguinci e si parla del famoso passaggio segreto che condurrebbe alle segrete dove si troverebbe un modellino della cattedrale fatto di monete.

                                                                                   

                                Pico de Paperis consiglia i 5 musei più belli di Duckburg:
                                Museo delle Belle Arti, palazzo marmoreo la cui leggiadra facciata ha quattro coppie di colonne, ognuna delle quali regge una musa piumata; a lato dello scalone d'ingresso si trova il Monumento all'Artista Senza Ispirazione, opera tarda del celebre Fanfaronio Scopiazzi:
                                Museo della Città di Paperopoli, dove si possono vedere i bigodini della consorte di Cornelius Coot (Duckahontas?), il tram a cavalli che serviva la Main Street, il Cannone Numero Uno della guarnigione inglese e le tarme del primo vessillo delle GM;
                                il Cutie Hark, antico veliero perfettamente restaurato dopo due secoli di onorato servizio sulla rotta delle Indie; la polena ha fattezze papere; è ormeggiato sulle rive del Tulebug;
                                Villa Museo Duchessa Paperosia del Duckshire, piena di tesori d'arte, dove tutto è rimasto come un secolo fa: un autentico tuffo nella quotidianità dei primi del Novecento;
                                Museo di Scienze Papere, dove si percorre l'evoluzione della specie, dal Paperus Erectus al Paperus Sapiens Sapiens.

                                Villa De Paperis
                                Il Blasco da il meglio di se nella particolareggiata illustrazione della villa di Pico che è divisa in due parti ben separate e riconoscibili: l'abitazione con il tetto a forma di libro e la torre-biblioteca, sormontata da un 'tocco' da laureato (il classico cappello che hanno sia Gilberto che Intellettuale 176).
                                Le origini austriache del De Paperis vengono subito tradite da elementi architettonici che richiamano i secessionisti viennesi del primo Novecento.
                                La torre, nei suoi due piani, ha stanze centrali molto ampie con sala di lettura inferiore (con saggi umanistici, elegante scrivania con antico lume e vicino mappamondo) e superiore (con saggi scientifici, scrivano di fronte ad ampia vetrata, un violino poggiato alla parete)), caratterizzate da splendidi lampadari antichi; ai due lati ci sono stanze molto strette dove troviamo archivi e schedari, ripostigli per hobby abbandonati, una statua di Paperardo da Sguinci; infine, nella soffitta della torre è il laboratorio con telescopio e tavoli per esperimenti in corso.
                                La casa vera e propria è comunque una biblioteca,con librerie ricolme lungo il corridoio del piano superiore, con infiniti testi poco consultati sparpagliati in soffita, la Sala delle Lauree, incorniciate e appese sulle pareti dove è un camino; in un salottino attiguo è una comoda poltrona dove il professore legge solitamente volumi di narrativa. Nella camera da letto, quest'ultimo è circondato dietro e davanti da scaffali ricolmi di schedari e libri, mentre pile di volumi cartacei si ergono ovunque. 

                                                                                                         
                                « Ultima modifica: Domenica 6 Giu 2021, 15:17:43 da Cornelius Coot »

                                 

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