Però doppiosegreto, ogni borghese che si rispetti ha una sua passione, un suo passatempo preferito, ebbene quello di Topolino è quello di risolvere casi polizieschi. E tanta è la passione che ci mette anima e corpo, similmente Hercule Poirot, pur in pensione, è attratto dai casi delittuosi come da una calamita.
Il fatto che difenda, almeno nelle storie del passato che io conosco, sempre maggiorenti di fronte a furfanti squattrinati dalla parte del torto, me lo fa vedere come conservatore.
E' assai riduttivo dire che Topolino ha un passatempo preferito che è quello di risolvere i casi polizieschi. In realtà Topolino - quello vero e non quello artefatto che ci descrive Cornelius
- è un personaggio che ha un continuo bisogno di gettarsi in storie che, possono avere spesso risvolti polizieschi, ma anche risvolti avventurosi o entrambe le cose associate. Questo era il Topolino di Gottfredson e dei suoi autori, poi di Murry, poi di Scarpa e poi di Casty e cioè, la quintessenza delle storie di Topolino. Passato remoto, passato prossimo e presente, sostanzialmente. E, ovviamente, senza volere scordare altri grandi nomi che di lui si sono interessati e gettando alle ortiche tanta - troppa - feccia che lo ha degradato e svilito.
Topolino è un conservatore che vota repubblicano? Da come lo sento e lo vedo io, sicuramente è sostanzialmente conservatore, ma è un conservatore di stampo ampiamente Liberale e dunque, non è certamente un reazionario. E per questo io lo vedo votare Roosevelt, Kennedy ... e anche Obama. Ovvio che ha votato anche per Hillary Clinton alle ultime elezioni.
I delinquenti che Topolino fronteggia non sono degli squattrinati - o se vogliamo dei poveri sfigati - ma, in linea di massima, sono dei criminali immatricolati.
Questo a cominciare dai suoi più diretti avversari. Ma anche quelli che hanno vita in una sola storia, sono spesso scienziati folli - che come vedi non sono solo amici - o anche nobili - quanti ne ho visto di nobili pessimi nelle storie di Topolino a cominciare da Topolino sosia di re Sorcio, dove il cugino del re, è un terribile criminale - oppure, per l'appunto, appartenenti alla classe media che hanno solo una grande sete di denaro e di potere.
Nelle storie di Topolino non si affacciano i derelitti per delinquere. In realtà, l'unica storia che ho in mente e in cui questi fecero la loro apparizione è
Topolino e il re dei mendicanti che fu per questo messa nel dimenticatoio per tantissimo tempo dalle solite forche caudine della censura. Qui - al pari come avviene oggi per gli emigrati - un'organizzazione di tipo mafioso capeggiata da Macchia Nera sfruttava i poveri mendicanti, rendendoli tutti alla stregua di ladri e delinquenti.
Una storia che, proprio per questo motivo, ancora oggi, rivista e riletta col senno del poi, ha un valore molto importante e dove Topolino, colpisce esclusivamente il criminale assoluto - Macchia Nera - salvando tutto il resto, compreso il povero Gambadilegno che è anche lui, vittima di questo enorme meccanismo delinquenziale.