Ciao a tutti!
Possiedo la collezione completa dei Classici Walt Disney "Seconda edizione", cominciata nel lontano Febbraio 1977.
Una piccola correzione: i Classici Seconda serie iniziano nel gennaio 1977.
Infatti in copertina è dichiarata come la raccolta de "LE STORIE PIU' BELLE". In più la testata "I grandi classici" si è "sovrapposta" dopo appena qualche anno,
svalutando di fatto entrambe le collezioni...
Cosa pensate di questa situazione?
Io penso che i classici odierni debbano osare un po' di piu'. Ristampare storie particolarmente interessanti per il pubblico anche meno giovane prendendo in considerazione storie particolarmente vecchie, anche straniere, che non vedono ristampa dagli Albi della Rosa di 30/40 anni fa, oppure prendendo in considerazione storie anche piu' recenti (relativamente) ma gia' apparse a suo tempo nei primi classici. Sto pensando a storie come "Paperino e l'isola delle scimmie afflitte" di un Carpi magistralmente bravo, oppure la prima avventura di Luciano Gatto (non ristampata dal 1965) dal titolo "Paperino e il ciliegio rabdomante", oppure ancora andare avanti negli anni e pensare di ristampare le storie a due (o piu') puntate degli anni 80 come, giusto per citare, "Paperino e il vento del sud" e farci un fascicolo monotematico o quasi.
Insomma, modi per avere dei fantastici Classici (per i Grandi Classici vale lo stesso discorso) ce ne sarebbero pero', secondo me, in redazione immaginano che sia piu' facile prendere le storie gia' ristampate centinaia di volte proprio su quelle testate e riproporle senza pensare che, magari con mezza giornata di lavoro in piu' (do' tempi assolutamente fittizi dato che non so in quanto lavoro richiedano i Classici o i Grandi Classici), potrebbero ricreare piccoli capolavori.
Altro problema sono le copertine. Le copertine dovrebbero essere riferite alla storia d'apertura affinche' un lettore un po' piu' scafato degli altri capisca da subito che cosa si puo' aspettare da questo numero.
Insomma, secondo me, con modifiche minime le cose sarebbero molto migliori.
E più in generale dell'intera produzione della Walt Disney Company Italia?
I problemi di sempre. Ci sono autori che mi piacciono di piu' ed altri di meno. Penso, comunque, che dovrebbero puntare molto sui soggetti ma anche e soprattutto sui disegnatori. E far tornare, ovviamente, le storie a puntate molto in voga anni fa.
Un altro consiglio per fare un Topolino iperfantastico e' richiamare autori del calibro di Romano Scarpa, dargli carta bianca su soggetto e lunghezza storia, purche' lavori sul Topo, affinche' i lettori italiani possano ancora esser deliziati per primi dalle opere d'arte (perche' questo sono!) di questo fantastico autore.
Ciao.