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Perché tutti in villette monofamiliari?

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    Re:Perché tutti in villette monofamiliari?
    Risposta #15: Giovedì 11 Giu 2020, 14:07:57
    i, dando una villa lussuosa a Gastone (inverosimile che abbia una casa identica a quella dei cugini spiantati)

    Perché lui non sa essere né parsimonioso né previdente e spende per il benessere immediato tutto quanto gli dà la fortuna. Così in rari momenti di sfortuna si è  trovato in difficoltà a pagare l'affitto.
    'Specchio magico, specchio rotondo, sono il piu' stupido di tutto il mondo?'
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    Maximilian
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      Re:Perché tutti in villette monofamiliari?
      Risposta #16: Giovedì 11 Giu 2020, 17:24:31
      Quanto a Pippo, non è certo per filosofia di vita che possiede la catapecchia.
      Le due cose non si escludono. E' vero che è abbastanza povero, ma è anche il tipo di persona che se avesse i soldi non userebbe per cambiare stile di vita dato che a lui piace così.

      Minni però ha un passato gottfredsoniano in una famiglia di poveri contadini, per cui mi riesce davvero difficile immaginarla di altra estrazione sociale.
      Accanto ai genitori di umili condizioni, ha anche uno zio ricco. Fra l'altro proprio in una storia di Gotffredson Topolino le dice esplicitamente: "Tu non hai mai avuto bisogno di lavorare."

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      dr. Paperus
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        Re:Perché tutti in villette monofamiliari?
        Risposta #17: Giovedì 11 Giu 2020, 18:04:19
        Quanto a Pippo, non è certo per filosofia di vita che possiede la catapecchia.
        Le due cose non si escludono. E' vero che è abbastanza povero, ma è anche il tipo di persona che se avesse i soldi non userebbe per cambiare stile di vita dato che a lui piace così.

        Sì questo l'avevo scritto, è proprio quello che succede nelle prime strisce di Topolino sosia di Re Sorcio.

        Accanto ai genitori di umili condizioni, ha anche uno zio ricco. Fra l'altro proprio in una storia di Gotffredson Topolino le dice esplicitamente: "Tu non hai mai avuto bisogno di lavorare."

        Questa non la ricordavo :30 Total shock: in che storia? Beh comunque nel caso di Minni, se dovessero mai recuperarla come protagonista, personalmente spero che le darebbero anche un lavoro; se non sbaglio qualcuno lo aveva svolto, in storie sul mensile Minni & Company.
        ex Paperinik il Templare e Volkabug, inventore dell'Immergrün; prima niubbo, poi lurkatore, adesso utente affezionato; secondo la monetazione antica TEMPLI*PAPERINICUS*E*PAPERIBUS*MIRUM

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        Maximilian
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          Re:Perché tutti in villette monofamiliari?
          Risposta #18: Giovedì 11 Giu 2020, 19:11:42
          Citazione da: Maximilian - Oggi alle 17:24:31
          Accanto ai genitori di umili condizioni, ha anche uno zio ricco. Fra l'altro proprio in una storia di Gotffredson Topolino le dice esplicitamente: "Tu non hai mai avuto bisogno di lavorare."

          Questa non la ricordavo  in che storia?
          Topolino agente della pubblicità

          Citazione
          Beh comunque nel caso di Minni, se dovessero mai recuperarla come protagonista, personalmente spero che le darebbero anche un lavoro
          Oppure potrebbe svolgere del volontariato; ha fatto anche questo, durante la guerra

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          dr. Paperus
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            Re:Perché tutti in villette monofamiliari?
            Risposta #19: Giovedì 11 Giu 2020, 20:21:13
            Topolino agente della pubblicità

            Oppure potrebbe svolgere del volontariato; ha fatto anche questo, durante la guerra

            Hai ragione. Comunque ai tempi di Gottfredson molto semplicemente era assolutamente naturale che le donne restassero a casa, mantenute dai genitori o, chissà, anche dallo zio come in questo caso, mentre Topolino tirava avanti facilmente (tranne occasionali ristrettezze) grazie ai lavori che faceva tra un'avventura e l'altra, o alle ricompense che racimolava. Peccato che, dopo Gottfredson, venendo anche meno la continuità delle storie a strisce, un elemento che si è sacrificato è stato proprio l'approfondimento sulla quotidianità di Topolino e Minni (e le loro finanze).
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              Re:Perché tutti in villette monofamiliari?
              Risposta #20: Sabato 13 Giu 2020, 12:20:13
              Io la vedo diversamente, cioè se possono vivere di rendita, tanto meglio per loro: a me come lettore non cambia nulla. È da notare, peraltro, che Paperina (e probabilmente anche Minni) sostiene un'associazione di beneficenza, ed entrambe hanno fatto diversi lavori seppure non in modo duraturo. 
              Per quanto riguarda Pippo, 1666 dollari nel 1936 valevano più di 30000 di oggi, perciò è perfettamente normale che l'allora giovane Pippo non li avesse mai avuti tutti insieme. Non sarà ricco, ma non mi sembra che nelle storie venga evidenziato come un indigente. Come puoi ben notare, lo stesso Paperino, con tre nipotini a carico, viene mostrato continuamente squattrinato ma, nonostante ciò, mantiene la casa in condizioni dignitose.

              [...] non è che Pippo debba essere necessariamente indigente: non va certo a chiedere l’elemosina per strada, e tuttavia indossa sempre gli stessi vestiti perché ne ha pochi, e ci sta che se non stai bene economicamente tagli le spese di ristrutturazione, per cui la casa va in rovina (a questo va aggiunto che è un tipo disordinato di suo e che si è affezionato al suo modo di vivere).
              Il fatto che una persona svolga una vita misera non dimostra che abbia scarse possibilità economiche: io personalmente conosco diverse persone che si potrebbero definire benestanti ma che di fatto potrebbero mantenere le loro abitudini anche con una pensione di 400 euro. Pippo potrebbe benissimo avere un armadio pieno di ottimi abiti ma nonostante questo preferire il suo golfino rattoppato, così come potrebbe avere in banca un discreto capitale senza per questo sentire l'esigenza di ristrutturare la sua casa o di acquistare un'auto nuova. La gran parte degli indizi diffusi nelle storie vanno più in questa direzione che in quella della povertà ed impossibilità di alternative.

              Riguardo poi chi di voi parla del sostentamento economico dei vari personaggi che andrebbe reso noto, personalmente non lo considero un fatto importante. Addirittura, sarebbe anche di ostacolo per alcuni avere un lavoro fisso: ad esempio Paperino, se lo avesse, non potrebbe partire con lo zio per il mondo se non durante le sue ferie annuali. Analogamente, se Topolino ne avesse uno non potrebbe vivere molte delle sue avventure, e così Minni e Paperina non potrebbero essere sempre disponibili come sono effettivamente. Ecco perché il lavoro viene mostrato solo se funzionale alla singola storia.
              Vale, comunque, sempre il principio generale di non guardare i fumetti in modo troppo realistico. Sono fumetti, ma se fossero davvero realistici sarebbero altro. Vi sembra verosimile che Tex in oltre 700 numeri di avventure sia sempre sopravvissuto? È ben poco realistico che si salvi sempre, ma se morisse le sue avventure dovrebbero finire. Anche questa è un'esigenza narrativa.
              « Ultima modifica: Sabato 13 Giu 2020, 12:27:08 da Max »

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                Re:Perché tutti in villette monofamiliari?
                Risposta #21: Sabato 13 Giu 2020, 12:54:38
                [...] non è che Pippo debba essere necessariamente indigente: non va certo a chiedere l’elemosina per strada, e tuttavia indossa sempre gli stessi vestiti perché ne ha pochi, e ci sta che se non stai bene economicamente tagli le spese di ristrutturazione, per cui la casa va in rovina (a questo va aggiunto che è un tipo disordinato di suo e che si è affezionato al suo modo di vivere).

                Il fatto che una persona svolga una vita misera non dimostra che abbia scarse possibilità economiche: io personalmente conosco diverse persone che si potrebbero definire benestanti ma che di fatto potrebbero mantenere le loro abitudini anche con una pensione di 400 euro. Pippo potrebbe benissimo avere un armadio pieno di ottimi abiti ma nonostante questo preferire il suo golfino rattoppato, così come potrebbe avere in banca un discreto capitale senza per questo sentire l'esigenza di ristrutturare la sua casa o di acquistare un'auto nuova. La gran parte degli indizi diffusi nelle storie vanno più in questa direzione che in quella della povertà ed impossibilità di alternative.

                Riguardo poi chi di voi parla del sostentamento economico dei vari personaggi che andrebbe reso noto, personalmente non lo considero un fatto importante. Addirittura, sarebbe anche di ostacolo per alcuni avere un lavoro fisso: ad esempio Paperino, se lo avesse, non potrebbe partire con lo zio per il mondo se non durante le sue ferie annuali. Analogamente, se Topolino ne avesse uno non potrebbe vivere molte delle sue avventure, e così Minni e Paperina non potrebbero essere sempre disponibili come sono effettivamente. Ecco perché il lavoro viene mostrato solo se funzionale alla singola storia.
                Vale, comunque, sempre il principio generale di non guardare i fumetti in modo troppo realistico. Sono fumetti, ma se fossero davvero realistici sarebbero altro. Vi sembra verosimile che Tex in oltre 700 numeri di avventure sia sempre sopravvissuto? È ben poco realistico che si salvi sempre, ma se morisse le sue avventure dovrebbero finire. Anche questa è un'esigenza narrativa.

                Riguardo a Pippo è inutile discuterne oltre: Gottfredson ha mostrato che egli aveva difficoltà economiche, non con indizi ma con frasi esplicite; che poi si sia un attimo risollevato, lo si può dedurre dal fatto che non si fa più riferimento a difficoltà economiche di sorta, ma visto che in generale (a parte per Paperino, Paperone e Gastone) nei fumetti è scomparsa qualsiasi indicazione alle finanze dei personaggi, non credo ci siano basi per dire che Pippo sia "benestante" o "in difficoltà"; ognuno la pensa come vuole, io sono affezionato all'originale versione di Gottfredson che è stato l'unico a chiarire davvero la questione.

                Per quanto riguarda gli altri, non ho mai pensato a un mestiere fisso per i personaggi; ma qualcosa di saltuario ci starebbe, anche perché vedere Topolino e Minni che vanno in vacanza... da cosa? è un po' forzato. Ma sono sottigliezze, dopotutto i personaggi femminili non hanno mai molto spazio nelle storie per cui si possa approfondire la loro quotidianità, mentre Topolino passa più tempo in imprese in giro per il mondo che a Topolinia.
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                  Re:Perché tutti in villette monofamiliari?
                  Risposta #22: Lunedì 15 Giu 2020, 23:23:04


                  Riguardo a Pippo è inutile discuterne oltre: Gottfredson ha mostrato che egli aveva difficoltà economiche, non con indizi ma con frasi esplicite; che poi si sia un attimo risollevato, lo si può dedurre dal fatto che non si fa più riferimento a difficoltà economiche di sorta, ma visto che in generale (a parte per Paperino, Paperone e Gastone) nei fumetti è scomparsa qualsiasi indicazione alle finanze dei personaggi, non credo ci siano basi per dire che Pippo sia "benestante" o "in difficoltà"; ognuno la pensa come vuole, io sono affezionato all'originale versione di Gottfredson che è stato l'unico a chiarire davvero la questione. […[


                  Ma infatti è proprio quello che sostenevo anch'io, cioè l'impossibilità di stabilire con certezza la situazione economica di Pippo. Se ti va (eventualmente anche in un'altra discussione) potrebbe essere interessante citare queste fonti di Gottfredson in cui si fa riferimento a questo chiarimento che dici, ma che mi sfugge.

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                    Re:Perché tutti in villette monofamiliari?
                    Risposta #23: Martedì 16 Giu 2020, 10:37:23
                    Beh, riguardo sempre Topolino nella casa dei fantasmi, a me sembrano eloquenti alcune frasi:

                    1) Pippo dice che tutto ciò che supera un dollaro e mezzo gli è di ingombro; ok, forse è semplicemente abituato a uno stile di vita alquanto singolare, e mette da parte i soldi per il futuro pur avendoli a disposizione; questo spiegherebbe anche perché vive in una casa così malmessa come si vede in altre vignette della stessa storia, o perché abbia tasche e calzini bucati.

                    2) Però quando Topolino gli dà una parte dei soldi perché si compri ciò che vuole, non è che non sappia cosa farsene di quei soldi, anzi, è tutto elettrizzato come una persona che è abituata a non averli (e parliamo di 50 dollari); corre a comprarsi un vestito per le grandi occasioni (se era il suo più grande desiderio, l'avrebbe già realizzato se avesse avuto quei soldi).

                    E poi, nell'incipit di Topolino sosia di Re Sorcio, avendo a disposizione stavolta una quantità di denaro ben più consistente, Pippo spende e spande -anche se questo va contro il suo stile di vita "parco".
                    « Ultima modifica: Martedì 16 Giu 2020, 10:39:05 da Volkabug »
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