Proprio non potro' mai capire questa smania successiva di fissare legami precisi.
Questi precisi legami parentali nel mondo dei paperi ci sono sempre stati, fin dagli inizi: Osborne e Taliaferro nel '38 presentarono QQQ come nipoti di Paperino, figli di sua sorella Della; nel '43 sempre Taliaferro introdusse Nonna Papera come nonna effettiva di Donald e nipoti. Negli anni successivi Barks affiancò loro uno zio (Paperone) e un cugino (Gastone). Poco dopo Scarpa ci fece conoscere un fratello di Paperone, Gedeone, e in seguito un nuovo cugino di Paperino, Sgrizzo, parallelamente ad un altro cugino creato da Kinney e Hubbard (Paperoga).
Anni dopo Don Rosa si focalizzò sulla linea Taliaferro-Barks, tralasciando Kinney e Scarpa, anche perché le loro storie erano circolate in Europa e non negli States. Dopodiché, prendendo spunto da storie e appunti di Barks, ricostruì la famiglia originale di Scrooge, creando anche familiari mai visti e sentiti prima.
In Italia questi originari legami americani sono sempre stati confermati, ne sono stati creati dei nuovi, ne sono stati confusi altri (la fratellanza Elvira-Paperone, per molti anni). Le 'novità' donrosiane sono state riprese solo marginalmente e da pochi autori. Non possiamo certo dire che il fumetto italiano, in questi ultimi 25 anni, sia stato 'profondamente' influenzato dal ciclone Don Rosa. Anche perché aveva già una sua 'scuola' storica e di successo.
Nella risposta di Elisa Penna sono scritte cose oggettivamente esatte e anche positive: il descrivere Nonna Papera una 'nonna' per tutti (e cioè, immagino, anche per Archimede, Paperina, Brigitta, Emy, Ely, Evy, Paperetta, Ciccio - quest'ultimo considerato allora come semplice 'aiutante' e non nipote effettivo) da il senso della famiglia allargata (sebbene nel '74 non ci fosse ufficialmente questo concetto) e, con essa, dell'affetto e del rispetto che si può provare per una persona più anziana, per una 'matriarca'.
Parallelamente a questo aspetto (positivo) c'è però un voler mantenere il freno su rapporti di parentela oramai ufficialmente acquisiti da almeno trent'anni (all'epoca della lettera all'Almanacco, il 1974).
Perché nella sua rubrica Paperino dovrebbe rispondere ad una lettrice che "Nonna Papera è da
noi tutti chiamata Nonna per un senso di riguardo, stima e affetto" e che "non è il caso di star lì a sottilizzare sulla parentela" ?
I lettori dell'epoca avrebbero dovuto sapere che per Donald e QQQ Nonna Papera era veramente la loro nonna. Perché confonderli? Era così imbarazzante ammettere un vero rapporto nonna-nipoti?