Ripeto un concetto: io non applaudo allo sperimentalismo fine a sé stesso.
O, meglio, approvo che si sperimenti, ma ho il coraggio di dire che bisogna riconoscere come a volte gli esperimenti non abbiano successo.
Ho votato "sì, mi piacciono" non perché i disegni di Lavoradori siano "belli", né perché sono originali (e in questo sposo appieno il pensiero dell'Avvocato che riporto). Ho votato "sì, mi piacciono" perché pur mancando (intenzionalmente) tante qualità come la proporzione, l'espressività dei volti, la morbidezza, etc. ve n'è una che si propone per sostituirle. Difficile da definire, potrei parlare di gusto per la scomposizione e ricomposizione (che, badate bene,
non è casuale: provate a farlo voi e vedrete
); potrei parlare di espressionismo, nel senso di frantumazione del quadro realistico; insomma Lavoradori gioca con le immagini per restituirci un quadro non realistico, non aggraziato, ma coerente, armonico nel senso non della grazia ma dello stile, e indubitabilmente molto curato.
Lo so, non è facile spiegare. Non sono uno di quelli che vanno a guardare le gallerie di arte moderna e commentano estasiati i vari incroci fra una piovra e una bicicletta. Forse con un esempio posso chiarire: prendete Tosolini, disegnatore certamente non realistico, non "tondeggiante", non armonioso. Non è certamente Lavoradori, è meno "estremo", tutto sommato si capisce subito il disegno. Ecco, a me Tosolini, con tutto il rispetto, non piace: lo trovo solo "esagerato", "abbozzato"; sarà intenzionale, eh, non credo che non sappia disegnare, ma a me non dice nulla. E allora perché Lavoradori sì? Ecco, Lavoradori è tanto strano, tanto curato nella stramberia, tanto inventivo insomma, che
mi fa ridere. Sì, il suo per me riesce ad essere disegno comico; e sto parlando di quello su Topolino, non delle variazioni carpiane postate da Conker.
Non così Tosolini e Mazzarello, per dire. Lavoradori dà l'idea di divertircisi e impegnarcisi come un Bottaro o uno Scarpa.
E poi, io ho di Topolino una percezione diversa, per dire, di Tex: su Tex se un orecchio non sembra un orecchio ma un manico di tazzina (è successo) mi dà fastidio, perché in quel contesto non mi farà mai ridere né è inteso che lo faccia (poi chiaro, anche lì lo sperimentalismo può essere funzionale, ma un orecchio-manico al massimo fa ridere, appunto). Non così su Topolino.
Non voglio però ignorare un'ipotesi sensata: ok, ti diverte, ma ti sembra uno stile da Topolino? Per dire, se tutti disegnassero così, ti starebbe bene?
Ecco, la risposta è sì alla prima e no alla seconda. Un po' come Faraci: lui lo
adoro, ma credo che il suo stile sia, appunto, "suo", e che troppi cerchino di riprodurlo, allontanando il settimanale dal "giusto mezzo" fra ingenuità e dissacrazione. Lavoradori, con questa sua idea della decomposizione, è arrivato primo, nemmeno Bottaro si era spinto su questa strada. È
una voce di Topolino, per me divertente e che mi piace vedere di tanto in tanto. Ma per il suo stesso bene, perché idee folli come questa possano risultare altrettanto convincenti in futuro, deve restare personale. Un Topolino in "Lavoradori style" sarebbe ancor peggio di un Anders And "in Barks style", ammettiamolo!