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Atomino_Bip_-_Bip
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PolliceSu

PolliceSu
    Topolino e la casa misteriosa
    Lunedì 31 Mag 2004, 22:16:23
    Non so quanti abbiano avuto il piacere di leggere questa storia della ditta Walsh-Gottfredson: credo che sia uno dei racconti più gotici che abbia mai letto in un fumetto della Disney. Topolino viene chiamato nel cuore della notte da un notaio per riscuotere l'eredità di suo zio Maximilian Mouse (di cui, credo, non si è più sentito parlare), scomparso senza lasciare tracce. Inquetanti presenze si aggireranno in quella casa... Topolino poi farà la conoscenza di Drusilla, una "donna del passato"... Quando l'atmosfera è troppo cupa arriva una gag di Pluto, di Pippo, di Orazio per diminuire la tensione. Credo che l'ultima ristampa di questa storia risalga al numero 57 di Topomistery del giugno\luglio 1997. Cosa ne pensate?

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    Grrodon
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    PolliceSu
      Re: Topolino e la casa misteriosa
      Risposta #1: Martedì 1 Giu 2004, 01:32:35
      ottima.

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      Samuele
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        Re: Topolino e la casa misteriosa
        Risposta #2: Lunedì 17 Set 2007, 09:45:55
        Riportiamo in alto questo dimenticato topic.
        Chi altro, avendo letto questa storia, ha vogli di commentarla un po'
        E' forse la storia Disney che non mi stanco mai di leggere...
        Un concentrato di dark e comicità perfettamente riuscito.
        La scomparsa del notaio nella villa è davvero inquetante... Drusilla è davvero un personaggio ben caratterizzato.
        Chissà se lo zio di Topolino non possa tornare in qualche altra storia di questo tipo ;)

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        feidhelm
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          Re: Topolino e la casa misteriosa
          Risposta #3: Mercoledì 19 Set 2007, 20:21:02
          tra l'altro questa storia è stata ripresa in un'avventura di Martin Mystere in cui si suppone che Drusilla sia esistita veramente, e che abbia ispirato il fumetto... (numeri 274 e 275)
                   
          In memoria di chi ci ha "cucinato" tante storie memorabili...

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            Re: Topolino e la casa misteriosa
            Risposta #4: Mercoledì 19 Set 2007, 20:26:42
            sì, anche se non ci ho capito niente, mi è rimasta la curiosità di leggere la storia originale che non ho mai visto (inciso, il BVZM è veramente buffo disegnato da Cavazzano...)

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              Re: Topolino e la casa misteriosa
              Risposta #5: Giovedì 20 Set 2007, 10:11:28
              L'ho letta ristampata in versione originale. Viene difficile pensare che un tempo si creassero storie simili con protagonista Topolino!
              "Coi dollari, coi dollari si compran le vallate / Così le mie ricchezze saran settuplicate" (da Paperino e l'eco dei dollari)

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                Re: Topolino e la casa misteriosa
                Risposta #6: Giovedì 20 Set 2007, 18:20:24
                Bellisima storia. Un giallo d'altri tempi.
                "DENTRO, spazzatura!"
                "UEF!"
                "FUORI, iettatura!"
                "UOFFF!"

                (G. Martina)

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                Darby
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                  Re: Topolino e la casa misteriosa
                  Risposta #7: Venerdì 26 Ott 2007, 22:07:49
                  Ma la particolarità in questa storia secondo me sta nella morte di un personaggio, che al posto di "scomparire" coma la maggior parte dei villain disney, viene mostrato ai lettori mentre muore in un incendio.
                  "Che discorsi son questi? Dove credi di essere, in parlamento?"
                  da "Darby O'Gill e il re dei folletti"( Robert Stevenson, 1958)

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                  MPana
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                    Re: Topolino e la casa misteriosa
                    Risposta #8: Giovedì 1 Nov 2007, 07:45:13
                    see è la storia che penso io è ottima

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                    Darby
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                      Re: Topolino e la casa misteriosa
                      Risposta #9: Mercoledì 7 Nov 2007, 18:48:08
                      Ricorda molto "Numero Diciassette" (1932) di Alfred Hitchock. La casa abbandonata, la donna misteriosa...
                      "Che discorsi son questi? Dove credi di essere, in parlamento?"
                      da "Darby O'Gill e il re dei folletti"( Robert Stevenson, 1958)

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                      Maximilian
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                        Re:Topolino e la casa misteriosa
                        Risposta #10: Venerdì 30 Nov 2018, 11:20:40
                        Che magnificenza! (e dire che l'horror non mi ha mai attirato)

                        Mai si era visto un personaggio così terrificante come il prozio Maximilian. E riesce ad incutere paura senza mai comparire fisicamente,  ma solo come ritratto. 
                        Spoiler: mostra
                        E quando si manifesta si avvicina protendendo le mani come uno zombie. 


                        La prima parte è un concentrato di spaventi. I quadri. Il vapore.  Le schede sugli omicidi.  Le mani aeriformi.  Il custode.  Il coltello nella schiena.  La donna murata. Il traslocatori risvegliatosi con il cappio al collo. Il messaggio sul finestrino del camion.
                        Pure quel cane aveva un che di demoniaco (che scompare misteriosamente dalla narrazione dopo poche scene, assomigliando più ad uno spirito guardiano della dimora che ad un essere terreno)

                        Segue una fase centrale umoristica,  di cui ho apprezzato particolarmente il poliziotto (copia sputata di Jasper da "I topi d'albergo") si traveste da donna con tanto di rossetto lasciando però intatti i baffi.
                        In seguito si fanno piano piano nuovamente i toni cupi, soprattutto quando riaffiorano in Drusilla terribili ricordi e misteriosi eventi che riducono in uno stato di trance alcuni personaggi. Addirittura vediamo una disturbarte scena in cui Topolino arriva persino a dubitare di sé stesso.

                        Vorrei soffermarmi a questo punto su quanto grandiosamente viene tratteggiato Orazio. All'inizio vuole commettere un'azione un po' scorretta,  ovverosia "rubare" a Topolino delle esche per la pesca. Dopo lo critica aspramente per aver turbato il quartiere tramite la casa.  Quando tuttavia l'amico viene arrestato, commenta sdegnosamente "Non credo che Topolino abbia fatto niente di criminale" (atteggiamento ben diverso da quello della più volubile Clarabella).
                        Un personaggio quindi non buonista e non sempre ben disposto nei confronti dei suoi cari, tuttavia incrollabile nel suo ideale di amicizia.

                        Walsh evidentemente aveva voglia di raggiungere un nuovo record, dato che fa
                        Spoiler: mostra
                        morire
                        non una ma ben tre persone.

                        La dimora che conferisce il titolo alla vicenda è l'edificio più affascinante mai apparso in un fumetto disney;
                        Spoiler: mostra
                        a tal proposito è un peccato che tutti i luoghi tenebrosi vengano distrutti.


                        Spoiler: mostra
                        Al termine Maximilian commenta che Drusilla è arrivata dal passato e ora vi ritorna. Io invece direi che è giunta dall'inferno e adesso (rappresentato simbolicamente dal fuoco) ci ritorna.


                        Murry qui è al suo meglio: inizialmente le sue strisce mi parevano addirittura opera di Gottfredson. I disegni di Moores paiono sciatti (mentre in realtà sono più che distinti) non a causa di intrinseca bassa qualità ma del confronto con gli altri. Gli contesto soltanto l'aver modificato i ritratti del prozio e della ragazza, i quali dovrebbe restare identici, data la loro natura.

                        Forse non raggiunge le vette di alcune storie precedenti,  tuttavia mentre quei capolavori  arrivavano ad almeno 80/90 strisce, questa ne possiede solamente 66 (il numero del diavolo: sarà un caso?) perciò il rapporto qualità/quantità sale ulteriormente.

                        Mi resta però un dubbio: è normale che una casa sia spostata in quel modo?
                        « Ultima modifica: Lunedì 10 Dic 2018, 10:39:39 da Maximilian »

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                          Re:Topolino e la casa misteriosa
                          Risposta #11: Domenica 2 Dic 2018, 19:27:07
                          Si tratta certamente di una delle mie storie preferite dedicate a Topolino. Non è un capolavoro assoluto; forse non è neanche un capolavoro nel senso pieno del termine ma, ha dalla sua, il fatto che è certamente la più orrorifica di tutte le storie dedicate a Topolino ed è anche la più gialla se, per giallo, intendiamo un racconto dove il mistero dell'individuazione del colpevole si accompagna ad uno o più morti assassinati.
                          Tutto questa atmosfera per uno come me, da sempre amante del giallo e anche dell'orrore a dosi accettabili, fece sì che, quando la lessi agli inizi degli anni 70 nella sua seconda ristampa su Albo d'oro del 1953, abbia provato per lei da subito un profondo affetto e stupore, riscontrando nella sua atmosfera un qualcosa che andava ben oltre ad ogni aspettativa che potevo avere nei confronti dei canovacci topoliniani.
                          Segue una fase centrale umoristica,  di cui ho apprezzato particolarmente il poliziotto (copia sputata di Jasper da "I topi d'albergo") si traveste da donna con tanto di rossetto lasciando però intatti i baffi.

                          Quello che tu scrivi è indubbiamente vero. Sta di fatto però che, nelle ristampe successive italiane, almeno fino al Topolino d'oro n. 33 del 1974, in Italia, questo ispettore era chiamato Manetta. In effetti qualche rassomiglianza ci può essere - se penso poi a come lo disegnò per la prima volta Pier Lorenzo De Vita in Eta Beta e il comando marziano, lì sì era veramente un altro personaggio col nome di Manetta  - ma da almeno un quarto di secolo gli è stata ridata la sua vera personalità
                          Vorrei soffermarmi a questo punto su quanto grandiosamente viene tratteggiato Orazio. All'inizio vuole commettere un'azione un po' scorretta,  ovverosia "rubare" a Topolino delle esche per la pesca. Dopo lo critica aspramente per aver turbato il quartiere tramite la casa.  Quando tuttavia l'amico viene arrestato, commenta sdegnosamente "Non credo che Topolino abbia fatto niente di criminale" (atteggiamento ben diverso da quello della più volubile Clarabella). Un personaggio quindi non buonista e non sempre ben disposto nei confronti dei suoi cari, tuttavia incrollabile nel suo ideale di amicizia.

                          Sinceramente mi sembra un po' esagerato dire vuole "rubare" delle esche per la pesca; in realtà egli vuole entrare nel terreno libero da edifici dell'amico per procurarsi, dalla terra, dei lombrichi per andare a pesca, cosa che, visto i rapporti di amicizia con Topolino, può essere considerata come una normale routine.
                          Piuttosto è invece interessante domandarsi che tipo di amico sia Orazio e, in definitiva, perché Pippo lo abbia surclassato nelle preferenze di Topolino.
                          Già in altro momento ho messo in rilievo come dopo Topolino e il tesoro di Clarabella, il personaggio abbia poi sempre svolto solo delle funzioni di comparsa nelle storie delle strisce. Questa fu una scelta, ovviamente, degli autori ma, se noi volessimo dare una spiegazione psicologica dell'allontanamento di Topolino da Orazio e del suo avvicinarsi sempre più a Pippo, penso che dobbiamo individuarlo in un motivo legato alle cosiddette"affinità elettive". Orazio, fin dalla sua prima comparsa del 3 aprile 1930, in Topolino nella valle infernale, riesce a fare a piangere Minnie e, Topolino lo definisce un guastafeste. L'atteggiamento che attraversa il comportamento del Cavallo, sarà sempre ambivalente nei confronti degli amici, da un lato un'amicizia sostanzialmente sincera e indiscutibile che però è accompagnata da un sarcasmo un po' "cattivo", che lo porta spesso ad un atteggiamento critico fino ad arrivare, come in questo racconto, a vederlo schierato prima contro Topolino poi, in seguito, a difenderlo.
                          Ma interessantissima, per capirne l'ambivalenza psicologica, è poi la parte che Orazio fa in Topolino e la banda dei piombatori, quando ad un Topolino in cerca di lavoro nasconde il fatto di cercare un commesso per il suo negozio e, poi in seguito, una volta che Topolino scopre la cosa, come egli, con estremo imbarazzo, cerchi di giustificare questo suo atteggiamento con lo scarso stipendio. In realtà quello che, sotto sotto si intuisce è che lui lì, nel suo negozio, Topolino non lo vuole.
                          Murry qui è al suo meglio: inizialmente le sue strisce mi parevano addirittura opera di Gottfredson. I disegni di Moores paiono scatti (mentre in realtà sono più che distinti) non a causa di intrinseca bassa qualità ma del confronto con gli altri. Gli contesto soltanto l'aver modificato i ritratti del prozio e della ragazza, i quali dovrebbe restare identici, data la loro natura.

                          In realtà, in effetti, all'inizio i disegni sono opera di Gottredson e, dunque, avevi visto bene.
                          La distribuzione dei disegni a matita di questa storia sono molto più complessi e, per questo si vedono le differenze varie di stile: penso in particolare all'Orazio di Murry rispetto a quello di Gottfredson. Mentre invece la differenza dei ritratti si deve invece imputare allo stesso Gottfredson, in quanto è lui che disegna la striscia del 19 dicembre dove vengono riproposti.
                          La scaletta dovrebbe essere la seguente:
                          dal 3 novembre  al 2 dicembre 1944: Gottredson
                          dal 4 dicembre al 9 dicembre 1944: Gottfredson con Murry
                          dal' 11 dicembre al 15 dicembre 1944: Murry
                          16 dicembre 1644: Gottredson con Murry
                          dal 18 dicembre al 23 dicembre 1944: Gottfredson
                          dal 25 dicembre al 30 dicembre 1944: Waiss
                          dall'1 gennaio all'8 gennaio 1945: Gottfredson
                          dal 9 gennaio al 12 gennaio 1945: Moores
                          dal 13 gennaio al 17 gennaio 1945: Waiss
                          dal 18 gennaio al 27 gennaio 1945: Moores
                            Mi resta però un dubbio: è normale che una casa sia spostata in quel modo?

                          Trattandosi di una casa in parte in legno e in parte in muratura dubito che sia possibile ma ... questo giudizio lo lascio a chi ne sa più di me. Comunque anche se fosse una bizzarria, nelle varie storie Disney ce ne sono a iosa e dunque, non mi formalizzerei affatto su questo particolare.
                          Interessante è invece vedere come quest'idea sarà poi ripresa da Guido Martina nella storia Topolino e l'anno di un solo giorno, quando Pippo e Topolino per fuggire al rumore dei picconi di Paperone e Paperino che scavano anche di notte nel giardino che  fu di Pippo perché lui lo ha regalato al ricco papero che è convinto che lì ci sia un tesoro, mettono le ruote alla casa e partono per una vacanza in Florida
                          « Ultima modifica: Domenica 2 Dic 2018, 19:33:58 da doppio segreto »
                          Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

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                          Maximilian
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                            Re:Topolino e la casa misteriosa
                            Risposta #12: Domenica 2 Dic 2018, 20:39:41
                            Non è un capolavoro assoluto; forse non è neanche un capolavoro nel senso pieno del termine
                            Per me lo è: d'altronde non potevo proprio io essere di diversa opinione

                            è anche la più gialla
                            Non sono tanto d'accordo perchè per me il giallo implica un mistero che viene svelato grazie a ragionamenti deduttivi, che qui mancano: tutto ciò che si scopre viene confessato dai personaggi alla fine, senza che sia stato il protagonista a ricostruire la trama. Inoltre qui vari aspetti restano insoluti

                            Quello che tu scrivi è indubbiamente vero. Sta di fatto però che, nelle ristampe successive italiane, almeno fino al Topolino d'oro n. 33 del 1974, in Italia, questo ispettore era chiamato Manetta. In effetti qualche rassomiglianza ci può essere - se penso poi a come lo disegnò per la prima volta Pier Lorenzo De Vita in Eta Beta e il comando marziano, lì sì era veramente un altro personaggio col nome di Manetta  - ma da almeno un quarto di secolo gli è stata ridata la sua vera personalità
                            Ciò deriva dal fatto che secondo me diversi autori successivi per tratteggiare Manetta si siano ispirati ad ambedue i personaggi, creando una sorta di ibrido. Infatti colui che compare qui (così come il suo sosia de Topolino e i topi d'albergo) è meno massiccio e alto di Manetta, porta i baffi e possiede arrotondate invece che a punta, caratteristiche riscontrabili in diverse versioni italiane dell'ispettore.
                            Comunque, a titolo di curiosità, il poliziotto di questa vicenda è chiamato in originale Mac Dougall.

                            Sinceramente mi sembra un po' esagerato dire vuole "rubare" delle esche per la pesca; in realtà egli vuole entrare nel terreno libero da edifici dell'amico per procurarsi, dalla terra, dei lombrichi per andare a pesca, cosa che, visto i rapporti di amicizia con Topolino, può essere considerata come una normale routine.
                            Ovviamente non si può parlare di furto vero e proprio (ho scritto rubare con le virgolette). Tuttavia nemmeno può dirsi normale routine, dal momento che nella prima vignetta in cui compare Orazio si preoccupa di sgattaiolare nel prato senza essere visto: se si fosse trattato di qualcosa di limpido limpido non si sarebbe fatto problemi a lasciarsi scoprire.

                            Per quanto riguarda i disegni, è tutto segnato sulla pagina inducks della quale noto solamente ora l'assenza.
                            La mia edizione riporta informazioni molto più approssimative, evitando perfino di citare George Waiss; a proposito, che era costui?
                            Noto altresì che tutte le strisce di Murry sono state coprodotte con Gottfredson: ora tutto si spiega...
                            Comunque, l'ultima settimana è stata realizzata da Floyd e direi che si vede

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                              Re:Topolino e la casa misteriosa
                              Risposta #13: Domenica 2 Dic 2018, 21:35:32
                              evitando perfino di citare George Waiss; a proposito, che era costui?
                              Qui trovi sue notizie.
                              Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

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                                Re:Topolino e la casa misteriosa
                                Risposta #14: Mercoledì 5 Dic 2018, 12:46:42
                                Mentre invece la differenza dei ritratti si deve invece imputare allo stesso Gottfredson, in quanto è lui che disegna la striscia del 19 dicembre dove vengono riproposti.
                                Avevi ragione tu, ho controllato (almeno su questo tutte le fonti sono concordi). Eppure ho da subito avuto l'impressione che, per quanto bello, il tratto di quella settimana possedesse qualcosa di diverso da quello del summenzionato autore. In particolare il "mio" ritratto incute minor terrore e trovo l'espressione meno convincente rispetto alle prime strisce.

                                evitando perfino di citare George Waiss; a proposito, che era costui?

                                Qui trovi sue notizie.
                                Ti ringrazio, sicuramente interessante.
                                Però pone un nuovo problema: quel sito riporta che ha inchiostrato la storia, mentre sia inducks sia la mia edizione attribuiscono le chine al solo Moores. Beh, gli storici del fumetto non si annoieranno

                                Volevo discutere sullo strano rapporto fra Topolino e Drusilla.
                                Cosa prova la seconda per il primo?
                                Spoiler: mostra
                                Ella non si fa scrupoli a volersene sbarazzare,  ma solamente dopo che il protagonista trova il medaglione. Allora afferma "Mi dispiace che sia andata così"; a quel punto decide liberarsi di Topolino perché questi sa troppe cose.
                                Ma se non fosse andata così, probabilmente la ragazza avrebbe avuto altri piani per lui. Quel "mi dispiace" fa pensare che in fondo teneva alla propria vittima: magari un sentimento inizialmente imprevisto nato in quei giorni in cui il personaggio si era preso cura di lei, credendola sola e spaventata.


                                E invece Topolino che sentimenti ha nei confronti di Drusilla?
                                Spoiler: mostra
                                Quando quest'ultima perisce nell'incendio, lui commenta sospirando "Poverina". Vederlo manifestare pietà per una dei suoi nemici (nonché dei più crudeli e pericolosi) è stata una vera sorpresa.
                                Che anche lui le si fosse affezionato, malgrado tutto?
                                « Ultima modifica: Mercoledì 5 Dic 2018, 12:49:14 da Maximilian »

                                 

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