La traduzione di Gaspa è senz'altro di buona qualità, ma mi dà l'impressione di un lavoro fatto un po' troppo in fretta, magari per esigenze di lavorazione. Da qui non solo gli errori per i quali alcuni personaggi cambiano nome all'interno delle stesse storie, ma anche il fatto delle traduzioni dei nomi dei personaggi stessi, che nell'edizione Comic Art erano stati lasciati tutti in originale. Per l'edizione della Gazzetta sono state fatte scelte non omogenee, privilegiando nomi di tradizione italiana ma fino a un certo punto. Trovo inspiegabile l'aver voluto mantenere i nomi italiani Poldo, Olivia, Barbaspina salvo poi chiamare l'oste Bettolacci, quando questi da noi era ormai storicizzato come Casagrossa, anche più fedele all'originale. Le traduzioni italiane di molti nomi di personaggi sporadici non sono aderenti a quelli originali, e spesso poco riusciti. Anche molte espressioni ("che mi venghi" invece di "che mi venga", "strega di mare" anziché "strega del mare" (ma perché?) non sono molto efficaci...)
Anche confrontando le due edizioni si può notare come Guidobaldi, il traduttore degli anni '80, sia riuscito a trasporre in modo migliore diverse vignette topiche, rendendo e distribuendo meglio le storpiature. Non me ne voglia perciò il buon Gaspa se ritengo migliore il lavoro del suo predecessore, pur riconoscendo la validità di entrambe le traduzioni.