Riesumo questo antico e meritevole topic.
Ho letto quest'opera proprio ieri per la prima volta ristampata nell'Oscar Mondadori La nera di Topolino, che ieri lodavo qui sul forum.
Una vera signora storia, forse l'incipit più eccellente e ben fatto per una serie che (mi fido del giudizio altrui) è stato un effimero capolavoro. Quella che si chiama atmosfera adulta, temi forti, criminalità organizzata e il personaggio di Topolino, scaraventato senza mezzi termini in una realtà più grande di lui, in cui le sue capacità sono ben poca cosa se non affinate. E mentre si trova a dover venire a patti con la mafia locale, Topolino entra in un giro che ritengo essere estremamente intrigante: quello del bar di Little Caesar, il tipico bar americano dove i pochi avventori si conoscono tutti e si danno una mano a vicenda, soprattutto in questo caso. Forse l'unico luogo in cui si respiri familiarità nella caotica e dura Anderville. Una lettura davvero mozzafiato, senza mai togliere gli occhi dalle pagine a leggere le didascalie in prima persona e ad ammirare le splendide tavole di un Cavazzano in forma con non mai, che poche volte come questa, ha cercato di contaminare il suo tratto con il disegno realistico. Un'opera eccezionale che sono certo rileggerò molte e molte volte e che mi fa rimpiangere di non essere stato presente (ancora non sapevo leggere all'inizio) mentre usciva. E forse sono solo l'ultimo di quelli che invano aspettano se non una ripartenza del progetto, una ristampa. Dopotutto sono solo 12 magnifici numeri...