In quanto a parodie Marconi ha sicuramente fatto di meglio e non c'è dubbio. Trovo tuttavia personalmente esagerate le stroncature, più o meno forti, di questa storia che ho letto su questo thread e su
quello del DAO #10. La storia è gradevole, ben sceneggiata e non tradisce comunque imho lo spirito umoristico di Villaggio.
Non parlerei oltretutto di uno snaturamento di ZP dato che qui il ribaltamento dei ruoli (che come espediente narrativo può poi piacere o meno, per carità), in base al quale Paperone diventa proprio ciò che non è solito del suo personaggio, è palese e dichiarato nell'ampio prologo e non può quindi imho dare l'impressione di forzatura e straniamento, come può invece succedere con il Topolino di "Ho sposato una strega" (di cui ebbi già modo di parlare tempo fa
qui). Va da sè che quindi per me è stata una soluzione migliore investire qualche pagina in un prologo ben fatto che non iniziare in medias res, cosa che sì ci avrebbe, imho, lasciati stupefatti.
Il fatto che poi sia, ovviamente, ad uso e consumo principalmente del pubblico italiano non mi disturba, è così per tutte le storie vip che abbiamo tuttora e, secondo me, ancora maggiormente giustificabile nell'epoca in cui è uscita, quando Topolino era quasi un'istituzione del nostro paese.
Ad ogni modo concordo che, forse anche in virtù della commistione di citazioni, non esclusivamente fantozziane, la storia perda per strada un po' della carica satirica, specialmente riguardo alla società italiana, tipica e fondante delle opere a cui si ispira. Altro punto debole poi, ma sono sottigliezze, è stato l'abuso, imho, dei verbi sbagliati. E inoltre penso anche io che gli sia stato dato troppo peso sul DAO #10 su cui in apertura avrebbero potuto dare spazio a ben altre storie del periodo. Ma di qui a dire che si tratta di una schifezza da cestinare, secondo me, ce ne corre