Non posso che unirmi al coro di meritatissime lodi per questa fantastica storia. Mi è tornata alla mente qualche giorno fa, vedendo che le è dedicata la copertina del nuovo numero dei Grandi Classici, e subito mi sono affrettato a rileggerla sui due Topolini originali.
Beh, che dire? Forse l'ho trovata ancor più bella di quanto mi ricordassi (e già ne avevo un ottimo ricordo!). Soggetto e sceneggiatura sono degni di una pellicola cinematografica hollywoodiana (di quelle ben fatte): un misto di azione, thriller e ironia da far invidia a tanti celebrati autori.
Tutto è curatissimo fin dall'inizio, che vede un ribaltamento dei canoni tradizionali, visto che in apertura si presenta una situazione che normalmente troviamo solo alla fine delle vicende. Poi le gag spassosissime con Topolino rintronato (e non solo), l'arrivo del cugino Samuele con tante piccole scene di vita quotidiana, semplici eppure vagamente inquietanti, e di base una solida storia gialla dalla splendida atmosfera, con un misterioso enigma da risolvere e tanti dubbi che aleggiano nell'aria.
Insomma, Mezzavilla fantastico, supportato in modo sublime da Scarpa. Anche sui disegni del Maestro veneziano vi siete già espressi in parecchi, e sottoscrivo ogni riga. In particolare, sono d'accordo con Slam, quando scrive che per essi prova quasi un'attrazione. È ciò che succede anche a me: in certi momenti non riesco a staccarmene, mi trovo a riguardare certe tavole o vignette quasi estasiato. Una vera meraviglia che sono sempre felice di poter ammirare.