@Inthenight
Ho moderato il tono del mio intervento ma non il mio pensiero. Credo che mai nella storia Disney - almeno quella italiana - sia stato dato un calcio al secchio del latte come ne "Le Cronache della Frontiera". Per me rimane un affronto che un autore che appartiene all'empireo, un fabbricante di sogni, un genio della sceneggiatura abbia visto quest'opera sia maltrattata da matite insufficienti (con le uniche eccezioni di Gula e Turconi) sia da scelte redazionali che l'hanno spezzata di ben due anni (l'episodio "Di nuovo insieme" fu pubblicato il 28 novembre del 2000, quello successivo "Missione Impossibile" il 22 ottobre del 2002).
Per prima cosa, voglio dirti che apprezzo molto che tu abbia apportato le giuste modifiche al tuo messaggio iniziale.
Quanto al resto, lungi da me spingerti a cambiare idea a proposito di questa serie, o meglio, della sua realizzazione grafica.
Personalmente, la ricordo con molto piacere: una serie diversa e originale per i motivi che hai giustamente evidenziato, dalla caratterizzazione dei personaggi che va formandosi alla perfetta continuità che fa delle cronache un vero e proprio romanzo.
Ma anche graficamente la apprezzo molto: trovo che ad una saga "fresca" come fu questa, ben si siano prestate le matite poco tradizionali dei vari autori che l'hanno realizzata.
Un autore più affermato (sia De Vita o un altro) avrebbe dato un tono più classico a questa che invece era una serie "giovane" di fantascienza. Basti pensare ai Signori della Galassia: c'è tutto un altro respiro, tutta un'altra atmosfera.
Riguardo invece alla "frattura" che si verificò nelle pubblicazioni, sono d'accordo con te. La serie sparì da un giorno all'altro per poi ricomparire quando risultava in fondo difficile ricordare bene le puntate precedenti. Ma anche in questo caso, vedo il bicchiere mezzo pieno: nei 3000 numeri di Topolino è capitato, purtroppo, che alcune serie, dalla prosecuzione già annunciata, non abbiano mai visto le stampe.
Qui, invece, anche se c'è stato qualche problema, oggi possiamo fortunatamente godercela nella sua completezza! E sarebbe stato un vero peccato se così non fosse stato.