Anche questa storia con l'incontro-scontro indiretto tra Fantomius e Paperone ("Il Ladro e il Miliardario") è andata e resta, come nelle occasioni precedenti, quel sapore misto di emozione, stupore, sogno e realtà (d'epoca) in atmosfere gialle e noir, gotiche e 'moderne' (relativamente ad un decennio comunque rivoluzionario rispetto al passato). Il tutto a partire dalle copertine, splendide vetrine di ciò che troveremo all'interno del fantastico emporio MG: quel Fantomius in volo sopra il Deposito in una bellissima notte stellata paperopolese è già tutto un programma (illustrando una scena più simbolica che reale, oltretutto, considerando quel giovane Paperone che lo guarda preoccupato appoggiandosi sulla cupola).
Spero vivamente che questa serie non termini in tempi relativamente brevi, ma che prosegua con ulteriori 'contaminazioni', considerando il periodo storico e altri personaggi che potrebbero essere coinvolti, data l'età: Nonna Papera (magari con il marito 'Nonno Papero' - come lo chiamò Don Rosa - ovvero Humperdink e i figli Daphne e Quackmore - quest'ultimo fidanzato di Ortensia e futuro padre di Paperino), Capitan/Nonno Bassotto, Cacciavite (figlio di Copernico), Doretta Doremì (non sono passati poi tanti anni dal periodo del Klondike), Cuordipietra (anche lui oramai tra i paperi più ricchi del mondo fra oro e diamanti in Sud Africa)...
Peccato che poi tutto finirà comunque con il crack di Wall Street: anche Fantomius vittima dei tempi che vive, dal Grande Gatsby alla Grande Depressione.
Magari avrebbe lasciato questa sua "attività" comunque, considerandola un "peccato di gioventù", data anche la ricchezza della famiglia (sempre che non sia stata coinvolta nella crisi del '29). Strano però il fatto che abbia abbandonato la sua Villa Rosa, lasciandola andare in rovina, andando a vivere chissà dove: ma questa è un'altra storia (quella degli anni '30 e oltre) che chissà se in futuro Gervasio avrà voglia di raccontarci.