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Storia e Gloria della Dinastia dei Paperi

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PolliceSu
    Re: Storia e Gloria della Dinastia dei Paperi
    Risposta #285: Sabato 20 Ago 2016, 14:25:00
    No, niente Mega. Cioè, l'avrò comprato qualche volta da bambino, ma chi si ricorda.  ;D
    Leggo riviste da edicola francesi e libri in inglese. Ogni tanto uscite italiane. Tutto qui. Ma di quello che chiamate "produzione straniera" mi interessano soprattutto gli americani, neanche per la produzione danese ho un particolare interesse. Bah insomma sono abbastanza ignorante di fumetto disney, non so se si è notato. Sto esplorando un po' più in questo periodo, onde la mia presenza su questo forum.  ;D

    Comunque recuperare storie di questo o di quell'autore specifico è un problema dovunque tu sia. Difficile da risolvere, a meno che non si giri per mercatini vari etc. In Italia per farsi un'idea della produzione straniera forse si possono cercare i vecchi numeri di zio paperone (per assaggiare il meno peggio) o i vecchi numeri di mega (se si vuole fare un salto nel buio nella produzione brasiliana e danese proposta senza filtri, anche il peggio del peggio, maneggiare con cautela  ;)).
    Ok pensavo che all'estero la produzione di omnie di vario tipo fosse più capillare e da questo il tuo commento

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      Re: Storia e Gloria della Dinastia dei Paperi
      Risposta #286: Sabato 20 Ago 2016, 14:50:26
      By the way, spero che, oltre S&G, tu legga anche il resto di Guido Martina e Rodolfo Cimino in italiano, (Scarpa e Barosso ancora ancora, ma questi due si fondano praticamente sulla lingua), no? :)

      Giusto un'osservazione a margine: la "verbosità" che imputi a difetto a Guidone io la trovo invece vincente. Non vale in generale, bada bene, ma boh, si vede che incontra le mie corde, perché la trovo quasi sempre vivace e valida, al punto da compensare il "non far succedere cose". Certo ci sono vette e picchi, ma in media la trovo buona. Purtroppo invece nei gialli con Topolino anche questa qualità progressivamente si insabbia, al netto di virtuose eccezioni (fra cui la "Calata degli Ufo" di cui sopra). Non è una critica alla critica, eh, capisco che possa essere recepita diversamente da palati diversi; giusto un'osservazione per la tangente.

      Invece per investigare un po' meglio riferimenti ed espedienti del primo Guido Martina, segnalo tre articoli di Special Mongo (per chi non lo sapesse, oltre che indagatore di Martina e Cimino, co-curatore fra le altre cose di un albo con tre annate di strisce di Al Taliaferro):
      https://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?num=1455041799/0#0
      https://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?num=1455045722/1#1
      https://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?num=1079794307/768#768
      « Ultima modifica: Sabato 20 Ago 2016, 14:52:12 da A.Basettoni »

        Re: Storia e Gloria della Dinastia dei Paperi
        Risposta #287: Sabato 20 Ago 2016, 15:33:59
        Ok pensavo che all'estero la produzione di omnie di vario tipo fosse più capillare e da questo il tuo commento

        No, fatta eccezione per Rosa che ha avuto o sta avendo una omnia un po' dappertutto (paesi scandinavi, Germania, Francia, US), per il resto il paese campione delle omnia è l'Italia, almeno da quando ci sono le iniziative del corriere.
        La prima omnia al mondo di Gottfredson è quella italiana (e quella americana attualmente in corso è già stata annunciata che non sarà ugualmente "omnia", perché non dovrebbe contenere i vent'anni di strisce autoconclusive). A parte una fatta in America credo negli anni '80 (o '90?), la prima altra omnia di Barks è quella italiana.
        Pensa che in Francia hanno tradotto (e vendono a prezzo di libreria, cioè al doppio) le suddette due omnia del corriere (proprio uguali uguali, compresi gli editoriali di Boschi etc...).  ;D



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          Re: Storia e Gloria della Dinastia dei Paperi
          Risposta #288: Domenica 21 Ago 2016, 12:27:45
          Qui si ritorna al discorso che facevo nei messaggi precedenti. La sospensione dell'incredulità che è alla base della narrazione ( e a cui quel nipotino ci invita nel secondo capitolo: "devi crederci, zio paperino") regge fin quando un autore mantiene una forma di apparente coerenza all'interno della storia che sta narrando. Anche seguendo logiche tutte interne alla storia stessa, il patto tra autore e lettore resta fin quando ognuno fa la sua parte. Martina qui tradisce la sua stessa storia
          Non sarei cosi' severo. Martina si preoccupa della coerenza all'interno del singolo episodio e basta; "Storia e Gloria" si legge come una serie di storie con in comune un vago sviluppo storico, dove il patto di credulita' fra lettore e autore e' (per cosi' dire) da rifondarsi ogni settimana. E' quanto avviene quasi in ogni storia di ampio respiro prodotta in Italia fino alla saga di PK (il cui effetto su concetti come "continuity" e' probabilmente molto sottostimato da certi lettori "antidonrosiani"); perfino le Paperolimpiadi di Scarpa non ne sono esenti, direi. Ad uno come te puo' rendere la storia illeggibile, ma e' come rimproverare ai classici del teatro francese di raccontare vicende in cui tutti hanno assurdi nomi greci e tutta la materia e' forzata in poche ore di svolgimento (ammetto che proprio per questo fatico molto a digerire il teatro francese).

          L'uso inappropriato e abusato di Pippo come spalle di Topolino è uno dei tanti difetti del fumetto italiano. Pippo è un personaggio umoristicamente difficile da gestire, che gli autori dovrebbero avere il buon senso di usare di meno. Per rispetto verso il personaggio stesso. Gli autori bravi e avveduti, come Walsh e Scarpa (ma tutto sommato anche Faraci e Casty), se ne sono accorti, e hanno imparato a usarlo solo quando hanno una idea per mettere in scena il suo umorismo metalogico, appunto molto difficile. Anzi Walsh e Scarpa ne erano così consapevoli che si sono anche dovuti inventare spalle alternative al Topo (Walsh meglio di Scarpa ci è riuscito).
          Ho l'impressione che su come si debba usare Pippo siamo in disaccordo quasi totale: gli autori che citi come bravi ad usarlo sono quasi quelli che mi piacciono di meno (espressione esagerata, ma non ho tempo per cercare sfumature piu' precise). Tu che razza di idea hai di Pippo?

          Personalmente, trovo che l'aspetto piu' interessante di Pippo sia il fatto che tutto il suo essere fa a pugni con la razionalita' che conosciamo (en passant, ecco che vado di nuovo sull'epistemologia: in effetti, ritengo che sia uno dei benefici maggiori del leggere fumetti). Scarpa mi da' spesso l'impressione di voler ridurre questa caratteristica, e Casty di solito non la sviluppa piu' di tanto (entrambi sono molto piu' interessati a Topolino, ed al rapporto di amicizia tra i due); Faraci puo' essere estremamente divertente, ma il suo Pippo mi fa ridere senza farmi pensare. (Su Walsh non mi pronuncio, innanzitutto perche' non ho voglia di mettermi a cercare quali storie gottfredsoniane siano dovute a lui; e nel grande ciclo gottferdsoniano Pippo viene sviluppato con enorme ricchezza.)
          Il Pippo di Martina e' una fonte inesauribile di questa alterita': e' fondamentalmente altro rispetto a Topolino (ed al lettore, che di quest'ultimo condivide le coordinate mentali). Un'alterita' fisica in primis, e metafisica di conseguenza (mi scuso se la mia ignoranza filosofica mi porta ad usare termini indeguati). A Martina si puo' rimproverare di non gestire sempre nel modo migliore i rapporti tra i due (il che non significa che li gestisca sempre male - tutt'altro!); ma gli saro' sempre grato per come ha sviluppato ad esempio il tema della "soffitta".

            Re: Storia e Gloria della Dinastia dei Paperi
            Risposta #289: Domenica 21 Ago 2016, 15:50:09
            Da parte mia posso solo ripetere quanto ribadito da piu' parti e piu' volte.

            Trattandosi di una farsa in costume di logica e coerenza ce n'e' fin troppa per un' opportuna scorrevolezza. Il fatto che si tratti di una farsa non esclude momenti emotivi che toccano la ragione o il cuore al lettore
            - ne ho gia' parlato.
            Se viene letta col rigore matematico usato da Monkey apparira' sempre e solo una brutta storia, se viene letta con lo spirito spensierato e libero con cui Paperino e nipoti si lasciano trasportare dal fumo delle monete, e' un capolavoro e si gode in ogni minimo dettaglio.

            Letta cosi' tutte queste incoerenze contro cui ti accanisci diventano invisibili ! Pertanto se non riesci proprio a vederla con occhi diversi (mi rendo conto che la tua formazione e' diversa da quella di un vecchio come me e non te ne faccio una colpa!) ti consiglio di lasciarla perdere.

            E sempre ripetendomi per forza dico che non e' giusto condurre un' analisi su questa storia con i tuoi strumenti, calibro e bilancino di precisione.

            E' tutto un fumo dichiaratamente magico a cui, simpaticamente, bisogna credere, come appunto un nipotino afferma. Gli autori sono ben consci di questo; perche' vivisezionarli con mezzi realistici lontani dai loro dichiarati scopi farseschi ? A che pro mi chiedo ? Questo si e' un nonsense che mi interessa e preoccupa.
            'Specchio magico, specchio rotondo, sono il piu' stupido di tutto il mondo?'
            'No Paperotto, tu sei intelligente come tanta altra gente'

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              Re: Storia e Gloria della Dinastia dei Paperi
              Risposta #290: Domenica 21 Ago 2016, 17:44:38
              Uff. Ti ho già detto che l'ho letta anche io con spirito spensierato e libero. Come un bambino, aperto a ogni possibile magia, a ogni possibile risvolto insensato e balordo, a ogni volo pindarico narrativo (d'altronde, se non così, come si fa a leggere Guido Martina?). Non c'è nessuno "rigore matematico". Non c'è nessuna "vivisezione con mezzi realistici".
              Ti ho già fatto notare, inoltre, che dire a qualcuno che non è in grado di apprezzarla in quel modo è offensivo.

              Ma leggere con spirito spensierato e libero non significa spegnere il cervello e chiudere gli occhi nei confronti delle cose che non ti tornano. Anche la storia più fantasiosa deve rispondere di una qualche coerenza interna. Anzi, più un prodotto narrativo è orientato verso la libertà più la sua coerenza interna deve tenere, è un fatto di equilibri. Non so più come spiegarlo. Ci provo un'ultima volta con un esempio estremo, poi mi arrendo. Prendiamo il film Fantasia, quanto di più libero e magico ci possa essere. Ebbene, anche quel film deve rispondere a una qualche logica interna. Perché se improvvisamente nel mezzo del film l'ippopotamo ballerina prende un lanciarazzi e spara a Topolino facendogli esplodere la testa in mille pezzi, con sangue e organi interni che schizzano dappertutto, io spettatore, pur in modalità "aperto a ogni fantasmagoria", lì mi fermo e dico "wow...calma...qui c'è qualcosa che non fa in questo punto della sceneggiatura di 'sto film..."

              Ora, nessuno ha fatto saltare la testa a nessun altro stile film di Carpenter in questa Storia e Gloria, e io non mi sto accanendo contro nessun dettaglio di incoerenza. Però se ci sono avrò il diritto di segnalarlo e di dire che l'autore non mi pare, diciamo, il più attento degli scrittori?
              « Ultima modifica: Domenica 21 Ago 2016, 17:46:41 da Monkey_Feyerabend »

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                Re: Storia e Gloria della Dinastia dei Paperi
                Risposta #291: Lunedì 22 Ago 2016, 07:45:14
                Ok.
                Se parliamo di offese a questo punto permetti di dire, da parte mia, che sulla base di un' analisi inadatta all' oggetto, tu hai sopra dato giudizi a dir poco offensivi su autori che 1. Hanno costruito il vero successo dei paperi 2 hanno avuto un successo incomparabilmente superiore ai colleghi odierni (sia detto col massimo rispetto per costoro) 3 Continuano ad essere apprezzati nei decenni. 4 Hanno fornito e forniscono ispirazione per le vicende dei paperi perche' interpretano mafnificamente quella loro insostituibile verve che qualcuno ha chiamato - con termini azzeccati - da 'commedia dell' arte'
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                  Risposta #292: Lunedì 22 Ago 2016, 11:34:21
                  Ma davvero per te le critiche - espresse in maniera pacata e ragionata, tra l'altro -  sono offese?

                  Buon proseguimento di vita.
                  Anzi buona fortuna, ne avrai bisogno.
                  « Ultima modifica: Lunedì 22 Ago 2016, 11:35:19 da Monkey_Feyerabend »

                    Re: Storia e Gloria della Dinastia dei Paperi
                    Risposta #293: Lunedì 22 Ago 2016, 12:54:26
                    Il Pippo di Martina e' una fonte inesauribile di questa alterita': e' fondamentalmente altro rispetto a Topolino (ed al lettore, che di quest'ultimo condivide le coordinate mentali). Un'alterita' fisica in primis, e metafisica di conseguenza (mi scuso se la mia ignoranza filosofica mi porta ad usare termini indeguati). A Martina si puo' rimproverare di non gestire sempre nel modo migliore i rapporti tra i due (il che non significa che li gestisca sempre male - tutt'altro!); ma gli saro' sempre grato per come ha sviluppato ad esempio il tema della "soffitta".


                    Precisiamo che sulla faccenda di Pippo non criticavo certo Martina, il cui uso del personaggio mi è poco noto. Infatti se noti nella risposta all'altro utente scrivevo:

                    L'uso inappropriato e abusato di Pippo come spalle di Topolino è uno dei tanti difetti del fumetto italiano.[...] Non sapevo che anche questo difetto della scuola italiana venisse da Martina.


                      Re: Storia e Gloria della Dinastia dei Paperi
                      Risposta #294: Lunedì 22 Ago 2016, 13:01:21


                      Precisiamo che sulla faccenda di Pippo non criticavo certo Martina, il cui uso del personaggio mi è poco noto. Infatti se noti nella risposta all'altro utente scrivevo:

                      L'uso inappropriato e abusato di Pippo come spalle di Topolino è uno dei tanti difetti del fumetto italiano.[...] Non sapevo che anche questo difetto della scuola italiana venisse da Martina.



                      In realtà, specie nel Martina anni Cinquanta, è Topolino a fare da spalla a Pippo... ;D

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                      Maximilian
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                        Re: Storia e Gloria della Dinastia dei Paperi
                        Risposta #295: Lunedì 22 Ago 2016, 15:06:56
                        Siamo ot, ma poichè non saprei dove scriverlo lo dico qui: vorrei sapere cosa pensa Monkey del Pippo usato da De Vita e Bottaro.

                          Re: Storia e Gloria della Dinastia dei Paperi
                          Risposta #296: Lunedì 22 Ago 2016, 15:52:38
                          Non ho letto niente di De Vita (immagino intendi come autore unico). Quello di Bottaro, per quel poco che ricordo da quel poco che mi è capitato per le mani una vita fa, mi stava simpatico. Oggi dovrei rileggerlo per farmi un'idea.

                          Ma smetterla di chiedermi opinioni su cose che non conosco? Io frequento questo forum per avere informazioni e opinioni da voi che ne sapete di più, non viceversa.  ;D   
                          « Ultima modifica: Lunedì 22 Ago 2016, 15:54:21 da Monkey_Feyerabend »

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                          Maximilian
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                            Re: Storia e Gloria della Dinastia dei Paperi
                            Risposta #297: Lunedì 22 Ago 2016, 19:31:42
                            Parlando sempre di Pippo e cercando di tornare in topic, in Storia e gloria lui vuole conquistare la Scozia "perchè tutti i cesari prima di me hanno conquistato qualcosa". In un colpo solo, Martina lo fa diventare un pecorone e un guerrafondaio.

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                            Cornelius
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                              Re: Storia e Gloria della Dinastia dei Paperi
                              Risposta #298: Lunedì 22 Ago 2016, 20:14:26

                              Parlando sempre di Pippo... In un colpo solo, Martina lo fa diventare un pecorone e un guerrafondaio.
                              Anche se all'inizio del quarto capitolo la 'vera natura' di Pippus Augustus (la prima che hai detto) esce fuori con una fuga poco dignitosa, in gran parte dovuta alla fine dei sesterzi di Paperonius, costretto a finanziare la campagna ma riuscendo comunque a guadagnarci con le sue cucine da campo.

                              Passando al suo eterno e storico rivale (in questo contesto è l'aggettivo ideale) Rockerduck, da notare che, fra gli otto personaggi coniati per l'occasione, è quello con la 'carriera' più breve (nove anni nel 1970, sette dal suo rilancio italiano) rispetto agli altri creati fra la fine degli anni '20 (Topolino) e la fine dei '40 (Paperone). Anche i Bassotti e Archimede hanno avuto come protagonisti diversi antenati ma non sono stati coniati per Storia e Gloria (come anche Gastone e Gambadilegno, protagonisti però di un solo episodio).
                               
                              Un merito di Martina è sicuramente quello di aver contribuito, insieme ad altri autori italiani, a portare al successo un papero che, a soli pochi anni dal suo rilancio, si vedeva già effigiato come i personaggi più famosi e popolari (e dal curriculum più lungo).
                                  
                              « Ultima modifica: Venerdì 26 Ago 2016, 20:58:39 da leo_63 »

                                Re: Storia e Gloria della Dinastia dei Paperi
                                Risposta #299: Lunedì 22 Ago 2016, 20:20:48
                                Non ho letto niente di De Vita (immagino intendi come autore unico). Quello di Bottaro, per quel poco che ricordo da quel poco che mi è capitato per le mani una vita fa, mi stava simpatico. Oggi dovrei rileggerlo per farmi un'idea.

                                Ma smetterla di chiedermi opinioni su cose che non conosco? Io frequento questo forum per avere informazioni e opinioni da voi che ne sapete di più, non viceversa.     

                                Di questo passo ci affideremo al tuo giudizio sulla questione palestinese e la fame nel mondo. ;D


                                Ho un paio di "articoletti" in mente su autori che abbiamo trattato poco in queste settimane (tipo i Barosso e i loro satelliti, sottovalutati ma talvolta molto validi, tipo Mazzanti), ma dovrai pazientare un paio di settimane per vederli (sono in territorio di guerra, vale a dire in tempo di esami). ;)


                                Nel frattempo sottolineo quanto detto a vario titolo da ML.
                                « Ultima modifica: Lunedì 22 Ago 2016, 20:29:36 da A.Basettoni »

                                 

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