Si tratta di due storie completamente diverse, realizzate in due periodi completamente diversi e da autori completamente diversi.
I Promessi paperi (Segantini-Chierchini/Chierchini) è una classica parodia Disney d'altri tempi, in cui la trama del romanzo originale funge solo da spunto, per poi sviluppare una storia (molto spesso) completamente diversa.
I promessi topi (Sarda/Valussi) è, invece, molto più "ingenua" dell'altra, senza frecciatine satiriche, ma molto più fedele al romanzo.
Premesso questo, nel complesso preferisco la prima, illustrata con rarissima maestria da Chierchini e sceneggiata in modo molto ironico da Segantini; per quanto riguarda, però, il rapporto con l'opera manzoniana, preferisco la seconda, che non risulta comica come l'altra, ma è molto piacevole da leggere, proprio per questo suo stretto "rapporto" con l'opera originale, potendo, così, individuare più facilmente i diversi punti della trama parodiati, facendoci provare una piacevolissima sensazione nel veder presi in giro quei personaggi che ci hanno fatto penare sui banchi di scuola (un esempio, Sor Postino che consegna lettere e ritira le noci, lol).