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Molto interessante questa parentesi storico-musicale, a me ignota e che tra l'altro conferma ciò che ho scritto altrove e cioè che le storie hanno al loro interno spunti ricavati dalle fonti più impensabili. Ed è bello scoprirne sempre di nuove.

Non dico che mi abbia deluso, però mi aspettavo qualcosina di più dai "Promessi Paperi": diverse trovate sono geniali, mi hanno fatto sorridere, però resto dell'idea che la storia si sia conclusa troppo rapidamente e facilmente. Ecco, il finale non mi soddisfa.
Purtroppo non ho mai letto i "Promessi Topi".

Mi è piaciuta di più la storia intitolata "I promessi topi"  :

i promessi topi

Si tratta di due storie completamente diverse, realizzate in due periodi completamente diversi e da autori completamente diversi.
I Promessi paperi (Segantini-Chierchini/Chierchini) è una classica parodia Disney d'altri tempi, in cui la trama del romanzo originale funge solo da spunto, per poi sviluppare una storia (molto spesso) completamente diversa.
I promessi topi (Sarda/Valussi) è, invece, molto più "ingenua" dell'altra, senza frecciatine satiriche, ma molto più fedele al romanzo.
Premesso questo, nel complesso preferisco la prima, illustrata con rarissima maestria da Chierchini e sceneggiata in modo molto ironico da Segantini; per quanto riguarda, però, il rapporto con l'opera manzoniana, preferisco la seconda, che non risulta comica come l'altra, ma è molto piacevole da leggere, proprio per questo suo stretto "rapporto" con l'opera originale, potendo, così, individuare più facilmente i diversi punti della trama parodiati, facendoci provare una piacevolissima sensazione nel veder presi in giro quei personaggi che ci hanno fatto penare sui banchi di scuola (un esempio, Sor Postino che consegna lettere e ritira le noci, lol).

Li ho letti entrambi, ma preferisco la versione coi paperi, essendo una parodia nel vero senso del termine.

Mi piace tantissimo "lo scoppio delle poste", "La scocciatrice di Monza", "Questo matrimonio s'ha da fare e al più presto", "Mainomato" (anche se non ho mai capito che significhi sto nome), ovvero tutte quelle parodie dell'originale Manzoniano che mi hanno fatto amare la storia in questione, allo stesso tempo in cui a scuola mi facevano odiare l'originale!

Beh... invece che Innominato, Mainomato.

Preferisco i Promessi Paperi, è sceneggiata e disegnata meglio (non dico che i Promessi Topi facciano schifo, ma tra Valussi e Chierchini c'è differenza, eccome se c'è differenza), e inoltre è una parodia nel vero senso del termine, cioè stravolge del tutto la storia originale lasciando solo lo spunto di base (in questo caso quasi nemmeno quello).
Visto che si parla di parodie, mi è venuto un dubbio: ma all'estero, come traducono i titoli di queste storie? Fanno finta che siano dei Paperino o Topolino e co. che vivono nel passato oppure tengono i riferimenti originali alla vicenda?

A  :)me piace più il mondo dei paperi,ma devo dire che i promessi topi erano più belli.i promessi paperi erano più divertenti

Meglio i promessi paperi che ho avuto modo di leggere l'altro ieri, anch'io avevo scambiato valussi per de vita, comunque chierchini lo batte (valussi).

i promessi paperi sono più buffi che istruttivi o simili al romanzo di Manzoni!Molto carini comunque

Meglio I promessi paperi

A me non fa impazzire nessuna delle due storie.
A parte qualcuna , le parodie non mi hanno mai entusiasmato molto.
Tra le due comunque preferisco di gran lunga "I promessi paperi", a mio giudizio molto più curata sul piano di testi e disegni.

Tra le due comunque preferisco di gran lunga "I promessi paperi", a mio giudizio molto più curata sul piano di testi e disegni.

è anche una vera parodia: scoppio della peste/scoppio delle poste; Questo matrimonio non s'ha da fare/questo matrimonio s'ha da fare... e al più presto!

Inoltre grazie a questa storia ho appreso il significato di impalmare

I promessi Topi è un'ottima storia e un'ottima parodia, una storia disneyana. I promessi Paperi è invece una storia che porta l'inconfondibile impronta di Chierchini, ed è completamente diversa. Come lettura preferisco probabilmente i Topi (e a me Valussi piaceva moltissimo), perché quella dei Paperi è una storia molto più pesante e oscura: vuole far ridere, ma è in qualche modo inquietante. Tuttavia I promessi Paperi meriterebbe l'Olimpo per le trovate: "poeta ditirambico a tassametro" è una dele definizioni più geniali e divertenti che abbia mai letto.