Realizzata da Don Rosa nel 2000, questa storia segna il ritorno nei fumetti di Panchito Pistolesi e José Carioca. I due compadres di Paperino, apparsi originariamente nei due lungometraggi "I tre caballeros" e "Saludos amigos", erano poi divenuti protagonisti di una serie di tavole domenicali realizzate da artisti del calibro di Murry e Moores che, però, li vedevano in azione separatamente. Per vedere un fugace ricongiungimento dei tre bisogno aspettare la storiella "I tre caballeros", ad opera di Carl Buettner, o le storie realizzate in Italia dai fratelli Barosso.
L'artista del Kentucky, ammiratore dei due lungometraggi firmati Walt Disney, decide di recuperare l'azzimato pappagallo brasiliano e il focoso galletto messicano, impiegandoli come spalle di Paperino nella lunga avventura "The three caballeros ride again". Don Rosa sfrutta l'occasione per indagare più approfonditamente la psicologia di Paperino, personaggio che precedentemente aveva in parte accantonato per concentrarsi sulla figura del suo ricco zio. Il ritratto che ci viene offerto di Donald è pervaso da una vena fortemente malinconica: il papero in blusa da marinaio appare profondamente solo, senza amici... Almeno finché non incontra i suoi due vecchi compadres, gli unici a trattarlo come un loro pari, pronti a riconoscerne le qualità, permettendo a Paperino di avere una diversa angolazione della propria vita che, in precedenza, considerava unicamente come un fallimento. Tutto ciò si accompagna a una delle tipiche cacce al tesoro donrosiane, ricche di interessanti riferimenti storici, in questo caso riguardanti le antiche missioni gesuite, ambientata in uno scenario di particolare suggestione ed effetto, la Barranca del Cobre. Particolare rilievo merita il villani, il bandito"Sombrero d'oro", rozzo sia graficamente che caratterialmente ma particolarmente riuscito, e quella che probabilmente è l'unica scena raffigurante una completa esecuzione musicale in un fumetto Disney. Se a ciò si aggiungono gag a ripetizione e particolarmente riuscite, ecco un'ottima vicenda pienamente godibile anche nei disegni iperdettagliati. Voi cosa pensate di questa storia?