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Non ho letto questa storia, ho invece letto quella che in teoria ne sarebbe l'antecedente, la martiniana Paperinik e la scuola del Krimen, anche se dubito che la storia con Pico e i Bassotti raggiunga la durezza della storia del buon Guido.

Quello che volevo domandare è come mai nell'inducks ci siano due tavole diverse come inizio della storia e sembrano anche suggerire un prosieguo nelle tavole successive ben diverso tra le due versioni.

https://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+2830-5P

Quello che volevo domandare è come mai nell'inducks ci siano due tavole diverse come inizio della storia

Probabilmente perché simboleggiano i frontespizi della prima e della seconda parte nelle quali è suddivisa la storia. 
L'ho riletta anch'io di recente e trovo geniale l'idea di vedere un personaggio come Pico, da molti considerato stereotipato, sotto una luce nuova, completamente diversa dal solito. Bella la trama e valida la sceneggiatura, scritta a quattro mani da Alessandro Mainardi e Gaya Perini, gradevoli i disegni della Mighelli. Non ha molto a che vedere con la martiniana di Paperinik, tuttavia è un buon omaggio. [smiley=voto3.gif]

Topolino08

Probabilmente perché simboleggiano i frontespizi della prima e della seconda parte nelle quali è suddivisa la storia. 
Topolino08

Infatti se si nota bene sulla seconda immagine c'è scritto seconda parte

La storia di cui "Pico e il ritorno alla scuola del Krimen" è il sequel è "Paperinik e la scuola del Krimen" da Topolino n° 835 del 28 novembre 1971 e 836 del 5 Dicembre 1971.

A mio avviso, tuttavia, "Pico e il ritorno alla scuola del Krimen" è memorabile solo per il tentativo di rinnovare Pico, qui in un ruolo non proprio classico (per il suo personaggio). Anche se, dopotutto, non è una brutta storia.

Mi sono interrogato per anni sul perché sul titolo della storia stesse scritto "ritorno", e solo ora ne comprendo la ragione: c'era una storia passata di cui ignoravo l'esistenza, e che spero di poter recuperare in qualche modo (soprattutto se è di Martina, maestro indiscusso e assoluto della spietatezza Disney) 

Da ciò si può capire come conservi un buon ricordo di questa storia, forse perché Pico ormai non compare più sulle pagine del topo salvo qualche rara eccezione dove ricopre lo stereotipato ruolo del tuttologo e nulla più, e quindi con una storia di questo genere lo avevo visto sotto una luce diversa, soprattutto perché interagisce coi Bassotti.

Non un capolavoro, non memorabile, ma comunque sfiziosa, seppur non sia stata supportata da disegni di valido dinamismo che, secondo me, l'avrebbero impreziosita più del dovuto.