[1972] Paperino e l’Avventura Sottomarina (Cimino/Cavazzano)
“Ho sempre cercato di far vibrare le corde che suonano dentro tutti noi”, ha detto Rodolfo Cimino. E c’è sempre riuscito, dico io. E certe volte è persino andato oltre, intonando una maestosa melodia che ci ha portato ad evocare pensieri, emozioni, ricordi: è il caso de L’Avventura Sottomarina. Una storia che inizia come tante, ma che nel corso del suo svolgimento si rivela unica, tanto da giustificare un intero ciclo di sequel negli anni a venire.
Perchè in questa avventura si sogna, attraverso gli occhi di un Paperino perdutamente innamorato della dolce Reginella, che coglie in Donald quella purezza che Cimino gli ha sempre attribuito come caratteristica principale, ancora prima della sfortuna cronica voluta dalla tradizione italiana e delle tendenze autodistruttive con le quali Barks lo ha reso celebre. Ci si emozione ad assistere agli affettuosi sentimenti della coppia, ma mentre la storia prosegue si resta anche sulle spine chiedendosi se lo status quo verrà ripristinato e in che modo. Così non si può fare a meno di rimanere colpiti mentre Paperino osserva con distacco i nipotini immobili alla disperata ricerca del loro zio. E ovviamente non si può non commuoversi nell’ultima, fantastica vignetta in cui Paperino getta negli abissi il medaglione regalatole dalla regina, congedandosi da lei promettendo tuttavia di non dimenticare -al pari del lettore- degli idilliaci momenti trascorsi.
L’intera storia sentimentale viene trattata con grande naturalezza, senza tuttavia dimenticarsi di Paperina; la sua menzione solo nel finale non risulta straniante, grazie alla perizia di Cimino che imbastisce dei ritmi del tutto realistici che si adattano efficacemente alla trama dagli invidiabili equilibri.
Cavazzano d’altro canto riesce a catalizzare ottimamente le emozioni e la comunicatività del testo di Rodolfo (fantastiche le espressioni di Paperino nelle sequenze finali) e nonostante sia ancora legato allo stile del maestro Scarpa presenta già notevoli picchi di personalità che lo porteranno a raggiungere il magnifico stile degli anni ottanta, che si evolverà infine nel celebratissimo tratto odierno.
Sono queste le Storie che hanno fatto la Storia.