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Ang Lee trionfa a venezia.

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joe mango
Gran Mogol
PolliceSu

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PolliceSu
    Ang Lee trionfa a venezia.
    Lunedì 10 Set 2007, 16:50:10


    Dal sito www.repubblica.it

    VENEZIA - Come nel 2005: a due anni da "Brokeback Mountain", la Mostra è di nuovo ai piedi di Ang Lee. Leone d'oro di questa edizione numero 64 con "Lust, caution", thriller erotico ambientato nella Cina occupata dai giapponesi. Frutto di una discussione soffertissima, con diversi capovolgimenti di fronte, da parte della giuria di tutti registi presieduta dal suo connazionale Zhang Yimou. Questo perché, almeno secondo le indiscrezioni, alcuni componenti del gruppo (composto da Emanuele Crialese, Ferzan Ozpetek, Catherine Breillat, Jane Campion, Alejandro Gonzalez Inarritu, Paul Verhoeven) avrebbero preferito far trionfare il dramma giudiziario-politico di Nikita Mikhalkov, "12". Che ottiene, invece, il Leone speciale per l'insieme dell'opera. Il tutto in un festival che passa alla storia anche per aver dato il premio per la migliore attrice a una donna, Cate Blanchett, che interpreta un uomo, Bob Dylan. E quello per l'attore al più glamour tra i divi hollywoodiani, Brad Pitt.

    Premi maggiori. Il premio speciale della giuria va, ex aequo, ad Abdellatif Kechiche, autore del dramma franco-magrebino "La graine et le mulet", molto amato qui alla Mostra; e a "I'm not there" di Todd Haynes, che scompone in sei personaggi la complessa personalità dylaniana. Il Leone d'argento per la migliore regia va all'autore della più innovativa tra le pellicole in concorso, "Redacted" di Brian De Palma, che guarda molto da vicino il conflitto iracheno.

    Attori. Outsider di lusso, nemmeno sbarcata al Lido per presentare il film, la camaleontica e androgina Cate Blanchett di "I'm not there", in cui incarna con straordinario mimetismo Bob Dylan, si aggiudica la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile. Al suo posto, ritira il premio Heath Ledger, anche lui nella pellicola. Tra gli uomini, invece, trionfa "Brad Pitt", protagonista di "The assassination of Jesse James by the coward Robert Ford": ma anche lui qui non c'è.

    Altri riconoscimenti. Per la sceneggiatura, premiato "In questo mondo libero..." di Ken Loach; per la fotografia, "Lust, caution". Il premio Mastroianni al talento d'attore emergente se lo aggiudica Hafsia Herzi, bellissima interprete di "Le graine et le mulet". La sezione Orizzonti viene vinta dall'estone Veiko Ounpuu, con "Sugisball"; quella Orizzonti doc da "Wuyong" dal cinese Jia Zhang-Ke, Leone d'oro 2006 con "Still life"; il Leone del futuro Luigi De Laurentiis per la migliore opera prima da "La zona" di Rodrigo Plà, inserito nel programma delle "Giornate degli autori". Infine, il riconoscimento per il miglior cortometraggio va a "Dog Altogether" di Paddy Considine.

    Ingiustizie. Molti sono rimasti delusi dal fatto che la giuria ha ignorato un film bello, piaciuto sia alla critica che al pubblico, come "In the Valley of Elah" di Paul Haggis. In particolare, in molti avrebbero voluto un riconoscimento alla straordinaria interpretazione di Tommy Lee Jones.

    Cerimonia. La cerimonia di chiusura, troppo lunga e con troppi ringraziamenti interminabili, è stata trasmessa in diretta su Raisat, con la conduzione di Massimo Sebastiani. E con Stefania Sandrelli (vestita con un sontuoso abito scuro Armani) nel ruolo di madrina. Tra i momenti clou, Bernardo Bertolucci che riceve il Leone d'oro speciale per il settantacinquesimo anniversario della Mostra.

    Contrasti. Le decisioni della giuria principale sono state particolarmente sofferte: "Effettivamente c'erano due gruppi", ammette Ferzan Ozpetek ai microfoni di Raisat. Sembra che il Leone d'oro, tra ieri e oggi, sia stato cambiato. Che ancora più all'ultimo momento siano stati invertiti i premi di Mikhalkov e De Palma. E che ci siano state interpretazioni opposte del regolamento, su se il premio speciale della giuria potesse essere dato ex aequo. Alla fine, il risultato è quello che conosciamo: trionfa Ang Lee.


    (8 settembre 2007)


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    Tutto ciò non sono in grado minimamente di commentarlo, non avendo affatto seguito il festival.
    Posso solo complimentarmi con il grande Ang Lee, ormai maestro.


    Ciao.
    Rockstar Chef
                                   <><>Blog-scritti-liriche-ricette

     

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