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Fenomenale show di Roberto Benigni questa sera su Rai 1. Si è letto (alternando il tutto con piacevoli intermezzi comici) il V canto della Divina Commedia, Paolo e Francesca.
Oltre alla solita straordinaria bravura d'attore, Benigni ha sfoggiato una notevole sensibilità nell'intepretare il testo dantesco.
Rai 1 si risolleva pienamente dunque dopo il fiacco one man show di Celentano di Lunedì, certo non memorabile.

L'unico dubbio che mi rimane è: le 13 serate annunciate saranno una di fila all'altra (settimanalmente) o saranno distribuite per tutto l'arco della stagione invernale?


Tra l'altro, chiedo ovviamente ogni tipo di vostro parere/commento.

No, le 13 puntate saranno solo indicativamente una volta alla settimana: in verità, la prossima dovrebbe essere il 5, poi altre ancora il 25 e 26 dicembre e l'1 e il 2 gennaio, le altre ancora da programmare.
Mi aspetto molto da queste serate, più dello show di ieri, che poi è stato molto simile a quello fatto a Roma dal vivo, sempre sul V dell'Inferno, molto simile anche nella parte comica, sebbene quello di ieri parecchio più lungo.

No, le 13 puntate saranno solo indicativamente una volta alla settimana: in verità, la prossima dovrebbe essere il 5, poi altre ancora il 25 e 26 dicembre e l'1 e il 2 gennaio, le altre ancora da programmare.
Mi aspetto molto da queste serate, più dello show di ieri, che poi è stato molto simile a quello fatto a Roma dal vivo, sempre sul V dell'Inferno, molto simile anche nella parte comica, sebbene quello di ieri parecchio più lungo.

Sì, ieri più che altro ha creato atmosfera, anche se certe interpretazioni  (e la rilettura finale dell'intero canto) sono state davvero commuoventi; la parte comica, poi, si è ovviamente dilatata: Berlusconi tira (numericamente parlando) più di Dante.

Comunque è stata una prova convincente: Benigni solitamente in televisione si barcamena fra l'essere "il re degli ignoranti", come dice Dipollina di Celentano, e un fenomenale poeta; stavolta ha decisamente prevalso la seconda opzione.

Mi aspetto molto da queste serate, più dello show di ieri, che poi è stato molto simile a quello fatto a Roma dal vivo, sempre sul V dell'Inferno, molto simile anche nella parte comica, sebbene quello di ieri parecchio più lungo.

A parte le variazioni di attualità che avrà aggiunto nel frattempo, credo che quello di ieri non fosse altro che lo show teatrale riproposto in tv, per questo così simile.

A parte le variazioni di attualità che avrà aggiunto nel frattempo, credo che quello di ieri non fosse altro che lo show teatrale riproposto in tv, per questo così simile.

Ovviamente è così; e non ci vedo nulla di male: ha fatto cento repliche di TuttoDante (e io purtroppo non sono riuscito a vederne neanche una) e ne aggiunge una per tutta l'Italia.

Ovviamente è così; e non ci vedo nulla di male: ha fatto cento repliche di TuttoDante (e io purtroppo non sono riuscito a vederne neanche una) e ne aggiunge una per tutta l'Italia.

Assolutamente nulla di male, anzi! Spettacoli del genere fatti in tv, senza una sola interruzione pubblicitaria (se non alla fine, solo per dare respiro ad una sorta di giustissima auto-promozione), fanno solo che il bene del teatro, oltrecché della letteratura.
Questo sì che è un buon servizio pubblico da parte della Tv di Stato! Che guarda prima alla qualità che non al profitto (leggete su LaStampa una considerazione di carattere economico: operazioni di questo tipo sono solo d'immagine, o di servizio pubblico se volete, ed hanno un ritorno economico bassissimo).

Sì, ieri più che altro ha creato atmosfera, anche se certe interpretazioni  (e la rilettura finale dell'intero canto) sono state davvero commuoventi;

Si, interpretazioni molto belle (e come lui dice, la bellezza diventa verità); la lettura finale è di grande effetto (vidi uno dei suoi spettacoli anche a Firenze, lì fu qualcosa di eccezionale), però in quello ritengo che possa migliorare ancora molto; insomma, sono un suo grande fan però, dopo aver sentito qualche lettura di Vittorio Gassman, devo dire che c'è una bella differenza..

Parte iniziale divertentissima (servita più che altro come riscaldamento), considerazioni su ciò che ha inventato nel tempo il nostro paese fantastiche (ti fa tornare un vecchio piacere patriottico che credevi dimenticato da tempo), una lezione sull'amore poetica e con una punta filosofica con citazioni dantesche godibilissima (il mio professore mi concilia il sonno, lui mi ha conciliato il sogno) e, nel finale, una lettura di uno dei canti più belli dell'intera opera emozionante e commovente che sapeva coinvolgere lo spettatore rendendolo parte dell'opera (lo so, Gassman era più bravo, ma è più che altro un fatto di voce e musicalità di dizione, che Benigni non ha per semplice diversità di tono). Io nel finale mi stavo commuovendo.. Insomma un'ottima serata che finalmente mi riporta un certo desiderio di mettermi lì di fronte al televisore per guardare un programma che sappia emozionare (la luce in mezzo a tanta spazzatura).
GRAZIE ROBERTO!

Insomma un'ottima serata che finalmente mi riporta un certo desiderio di mettermi lì di fronte al televisore per guardare un programma che sappia emozionare (la luce in mezzo a tanta spazzatura).

E spero anche di rileggere Dante!  

E spero anche di rileggere Dante!  

Eh, eh! Logico

Andatevi a vedere una lectura dantis di Sermonti e poi mi direte... L'abisso di qualità è evidente.

Andatevi a vedere una lectura dantis di Sermonti e poi mi direte... L'abisso di qualità è evidente.

Può essere. Ma vedo che qua si è innescata una discussione (tecnica) sulle capacità di lettura di Dante, che non credo sia il terreno sul quale abbia senso valutare Benigni e il suo spettacolo, piano su cui gli si può solo fare un torto, sminuendone il senso
Benigni è un istrione, divulgatore, canzonatore, giullare, che mostra con ironia come tutto sia arte e vita, senza distinzione tra sacro e profano, tra intellettuale e volgare, usando tutto se stesso e la sua passione per farlo. Il suo senso di cultura è sanguigno e popolare, ma non per questo meno nobile o colto. Non è la tecnica che lo rende superiore alla maggior parte degli artisti, ma il trasporto che riesce a creare.
E se anche ci sono lettori di Dante (come Gassman o Sermonti, o chi altri) molto migliori di lui, la fascinazione e l'attenzione che riesce a creare e mantenere non hanno decisamente pari.

Ok, è ovvio che esistono molti lettori di Dante che possono essere qualitativamente e dizionalmente più perfetti di quanto non sia stato Benigni ieri sera (inchino di fronte a Gassman), ma ciò non toglie il fatto che è stato uno show veramente stupendo e a mio parere ben riuscito! e forse show non è la parola giusta per definirlo, forse non è confezionalbile in una categoria di programma televisivo e per questo è risaltato ancora di più...
Benigni è un mostro, la prima orta è volata tra le risate, con battute a go go su tutti i temi politici d'attualità (i Savoia come "familgia indigente", Belrusconi grande amatore, Storace, Calderoli ecc.) che non erano fini a se stessi ma tutti inquadrati in un'ottica che si basa sul fatto che la commedia umana la stiamo vivendo tutt'oggi, qui, in Italia, che nonostante tutti i suoi problemi ha anche tante luci in innumerevoli campi e che per questo può dare l'oppoirtunità ad ogni italiano di essere orgolgioso di esserlo! Il contrario, spesso, di quanto passa da alcuni TG...
Poi la lettura con spiegazione del V canto, uno dei più belli e più famosi, per toccare l'altro tema che gli stava a cuore: l'amore. Le differenze tra amore e lussuria, accenni all'amore ai tempi di Dante e oggi e tutte le sfaccettature di questo sentimento.
Un misto di sentimenti di solito dimenticati o sminuiti qui messi in risalto senza buonismo o ipocrisia, l'amore che fa soffire e che ci fa stare bene e davvero vivi, l'importanza dei momenti di crisi...
E poi la lettura finale del canto dall'inizio alla fine è stato il capolavoro...
Ho sofferto davvero nei punti in cui si doveva soffrire, ho riso quando dovevo ridere e e ho riflettuto con la mia testa quando c'era da farlo... quanti programmi sono capac di ciò?
L'importanza qua non è la precizione tecnica, ma il fatto che quando Benigni spiegava la Divina Commedia e la leggeva alla fine si vedeva che ne era trafitto profandamente, ci si  abbandonava dentro, e questa è la cosa meravigliosa...
La Rai ne ha finalmente fatta una giusta, questo è il programma che molti volevano, dove lo trovi uno che legge e commenta un'opera come questa in prima serata e tiene incollati allo schermo milgiaia di spettatori?... altro che i programmi da 4 soldi che spacciano come "quelli che la gente vuole" per giustificarsi quando li accuasno di pochezza (vari reality ecc.)...
La serata più bella della settimana!

cut

Come forse si sarà capito dal mio post, inviato poco prima solo perché molto più breve e meno profondo, sono assolutamente d'accordo con te!  

Io non sono riuscita a vederlo ma lo ho registrato... sono riuscita a vedere in diretta solo la parte in cui effettivamente recitava il canto (ho perso l'introduzione comica e la spiegazione del canto che mi vedrò nei prossimi giorni).
La recitazione mi è parsa molto buona, fra l'altro nel finale sembrava sinceramente commosso. Anche io amavo molto le letture di Gassman (non me ne persi una a suo tempo) ma pure Benigni non è male. Più che altro queste letture dantesche mi meravigliano sempre per come riescono a far sembrare perfettamente comprensibile la lingua dantesca anche ad una non filologa come la sottoscritta (ho studiato Dante a liceo e mi era pure piaciuto, ma non sono certo una addetta ai lavori). Eppure ricordo come a tratti risultasse incomprensibile quando lo leggevo al liceo. Eh, potenza di una buona interpretazione...