Recuperate finalmente a pieno le forze, eccomi qui a fissare le impressioni di questa bellissima due giorni, che si può definire agevolmente con una singola parola:
intensa!
Innanzitutto per il gran numero di riconoscimenti assegnati, non solo da noi (ben quattro!) ma anche dall'Anafi, ad autori disneyani.
Poi per la presenza di tante bellissime persone, autori, forumisti, e amici vari con cui ho avuto modo di intrattenermi piacevolmente in questi giorni: eravamo tanti, ma non troppi, e bene o male è stato possibile interagire un po' con tutti: certo, per far le cose per bene ci sarebbe voluto almeno il doppio del tempo, ma già così il bilancio è più che soddisfacente.
Spazio anche al coinvolgimento "istituzionale", oltre che personale: nei limiti del possibile ho voluto contribuire anch'io alla buona riuscita della giornata, dando (almeno spero!) un po' di respiro ai prodi Alle, Gloria, Marco e Paolo nella gestione del banchetto, e mai come stavolta mi sono sentita coinvolta nell'entusiamo e nell'emozione generale al momento delle premiazioni.
Non ultimo, trasferta intensa anche dal punto di vista fisico: grazie agli orari mattutini degli aerei, il bilancio è di tre notti consecutive passate non dico in bianco… ma poco ci manca. Anche se la resistenza è stata parecchia, come sempre in queste occasioni la stanchezza tarda a farsi sentire, e in effetti il sabato sera ero ancora abbastanza carica. Il problema è stato, casomai, reggere da quando mi sono seduta in aereo la domenica mattina fino al primo pomeriggio, visto che come sono tornata a casa mi è toccato prepararmi quasi subito per un invito a pranzo: resistere fino al caffè è stata un'impresa!
Insomma, sicuramente è stata la trasferta più vissuta e coinvolgente da quando partecipo a questi raduni!
Raduno a cui in realtà guardavo già dallo scorso anno, quando ho dovuto rinunciare per vari motivi personali… e infatti quest'anno ho iniziato ad organizzarmi appena possibile, in modo da farmi trovare pronta e non affannarmi all'ultimo momento con l'organizzazione del viaggio. Aerei e passaggi in macchina prenotati da tempo, albergo a Reggio prenotato senza stare a pensarci due volte… tutto pronto, e organizzato in modo da godere a pieno dell'evento e della ormai rinomata cena trentina. Senonchè, a una settimana dalla partenza, la compagnia aerea mi avvisa che dopo l'incendio di Fiumicino hanno spostato i voli da Fiumicino a Ciampino. Cominciamo bene… fortuna che è stato davvero l'unico disagio (anzi, no, in realtà di disagi ce ne sono stati un altro paio, ma ci ritornerò dopo).
Atterrata quindi a Roma, con Paolo e Gumi ci muoviamo alla volta della stazione Tiburtina per arruolare anche Marco, dopodichè, recuperato anche Federico poco più avanti, iniziamo il viaggio verso Reggio, chiaccherando del premio, dell'associazione, del tempo (è stata la prima Reggio senza sole cocente!), della pronuncia Lila/Laila (è stato notato come una buona opzione potesse essere la pronuncia alla francese, peraltro... giusto per complicare ancora ulteriormente la scelta.
Anche se comunque si dice Lila.
). La sosta per il pranzo è servita anche per ricongiungerci con Alle e Gloria, partiti poco prima di noi, e con cui poi arriveremo in contemporanea in fiera nel primo pomeriggio. Sbrigate le pratiche burocratiche, ci dedichiamo all'organizzazione del banchetto per il giorno dopo: si vanno a recuperare i libri, si sistema il materiale, e poi finalmente giunge l'ora di andare in albergo a fermarsi un attimo.
Albergo di cui avevo già sentito parlare per il particolare arredamento, ma di cui ricorderò soprattutto l'inesistente prontezza di riflessi del portiere
quando, pochi minuti dopo il check-in, vado a riferirgli che nella camera che ci ha dato ci deve essere qualche fantasma, data la presenza in camera di una valigia di ignota proprietà.
Insomma, con molta calma riusciamo, con Carlotta e Gingerin a fermarci un po' in camera, per poi recarci ad un veloce aperitivo, dove finalmente riesco a scambiare due parole con Casty: dopo aver mancato l'occasione per ben due volte, era senza dubbio l'incontro "autoriale" a cui tenevo di più.
Oltre a lui il gruppo si è poi infoltito con molte altre persone: Carlo Chendi e Frank su tutti, che ho rivisto volentieri, e poi Dippy Dawg, Paperenzo e la pattuglia giunta in treno.
Il poco tempo a disposizione è stato anche meno del previsto grazie all'enorme senso dell'orientamento del nostro navigatore :
, e come niente è poi giunta l'ora di recarsi al ristorante per la cena. Tardiamo un po' a giungervi in conseguenza di un imprevisto accorso a Chendi (con cui ero in macchina insieme a Frank e a Zekewolf), ma finalmente arriviamo a destinazione: siamo (quasi) gli ultimi, mancano solo V e piccolobush, causa ritardo del treno.
Miei vicini di tavolata il vivace Paperenzo, scrupoloso foto/video reporter della compagnia, nonchè indossatore di non so quante magliette, ognuna con una sua storia, il sempre simpatico Dippy Dawg (ho ancora le lacrime agli occhi per le risate!
), Carlotta, Federico e Sergio di Rio.
La serata scorre veloce tra ottime (e suggestive, oserei dire) portate tipiche trentine e tante chiacchere piacevoli: ho conosciuto, tra gli altri, il simpatico corregionale Martin61, ed è stato un vero piacere scambiare qualche parola praticamente con tutti i presenti (cosa che il giorno dopo, al momento del pranzo, sarebbe stato impossibile fare).
Rientrati con comodo in albergo, ci si congeda non senza ulteriori chiacchere (da ricordare oltretutto Frank che, nonostante il jet-lag si prodigava in quella che poteva essere una lezione di kendo… finchè non è intervenuto il portiere a metter fine alla performance
) e ci si da appuntamento alla mattina dopo per recarci in fiera.
La mattina dopo, in fiera, il centro nevralgico è stato per me il banchetto del Papersera: non avendo mancoliste da soddisfare, mi sono alternata tra il supporto "istituzionale" dietro al nostro banchetto e il tavolo dell'Anafi, dove riesco a mettermi in lista per avere un disegno da Fabio Celoni, a piacevoli chiaccherate con gli altri utenti che man mano arrivavano in fiera. Ho rivisto con immenso piacere Franka, con cui non ci vedevamo davvero da alcuni anni, e poi Brigitta, Pacuvio, Bramo e moltissimi altri.
Al momento di radunarci per recarci al Cigno, io (e V con me) sono ancora al banco Anafi con la speranza di riuscire a conquistare il disegno, e in sprezzo delle minacce dei grandi capi, piccolobush si offre gentilmente di aspettarci e di accompagnarci con la sua macchina al ristorante appena centrato l'obiettivo. Peccato che quando ormai mancava solo un altro nome prima di me, Fabio sia stato "requisito" per il pranzo. :(
Mentre siamo ormai in macchina che proviamo a capire in che direzione muoverci per il ristorante, ci si rende conto che in fiera c'è ancora Luciano Gatto: riusciamo a contattarlo e finalmente, saliti in macchina anche lui e Valerio Held (che sul momento non riconosco per niente
[) ci muoviamo verso il ristorante, dove, di nuovo, arriviamo per ultimi. E' un vizio, quest'anno!
Il tempo di sedermi a tavola e mi sposto per salutare chi ancora non avevo incrociato in mattinata: Markeno, Isa, Vito, Gladstone, Piccola Pker e molti altri. La mia attenzione è poi catturata da Luciano Gatto, che, con l'entusiasmo di un bimbo, appena seduto a tavola tira fuori carta e matita e si mette a disegnare: un entusiasmo travolgente, direi, ed è un vero piacere vederlo disegnare… piacere che raddoppia quando mi dedica il bel Paperone che stava disegnando.
Dopo la proclamazione e la presentazione del libro ad opera di Frank c'è tempo per una piccola fila per i primi autografi sul libro, e nel mentre riesco a farmi avanti e a chiedere un autografo a Valerio Held: come niente, gentilissimo anche lui, improvvisa sul retro della cartolina promozionale un bellissimo Paperoga.
Giunge quindi il momento di tornare in fiera per la premiazione, e mi ritrovo in macchina proprio con Silvia Ziche!
Dopo le consuete premiazioni Anafi è il momento di Paolo: Silvia Ziche sapeva, ma la sorpresa di Fabio Celoni e la commozione di Luciano Gatto saranno difficili da dimenticare!
Una grande soddisfazione per Paolo e per tutti noi che abbiamo contribuito, anche in minima parte, alla riuscita di tutto.
Ritorno in fiera, dove, dopo l'assalto post premiazione, saremo raggiunti da Silvia e da Luciano al nostro banchetto, e il pomeriggio continua come la mattinata, tra chi comincia a ripartire, foto di gruppo, chiacchere e quant'altro di piacevole si possa fare in queste occasioni.
Ad un certo momento, vero la fine della giornata, l'altro evento clou della giornata: c'è Marco Rota, ed ecco che una piccola delegazione capitanata dal prode Alle si muove per consegnargli, dopo ben quattro anni, la statuetta raffigurante MacPaperin. Anche questa volta il premiato si dimostra molto felice, e non possiamo che esserne contenti anche noi che siamo lì in quel momento.
Iniziamo poi a sbaraccare il tutto, a caricare scatoloni in macchina e a salutarci con chi non è ancora scappato in stazione.
Dopo la strategica sosta-parmigiano, ci salutiamo anche con Alle e Gloria e io, Paolo, Frank e Gumi riprendiamo la strada del ritorno per la capitale, sperando, una volta giunti nelle vicinanze della destinazione, di riuscire a scaricare la macchina evitando il sempre più imminente acquazzone: ci riusciremo per un pelo.
Dell'abilità di Frank negli incastri avevo già sentito parlare, ma devo dire che dal vivo ha l'effetto di annullare (o quasi) la stanchezza della giornata. E meno male, perchè in previsione dell'orario della sveglia la mattina dopo non c'era molto da stare pimpanti.
Una trasferta riuscitissima, per me, sotto tutti i punti di vista: tanti amici, chiacchere piacevoli, stacco dal solito tran-tran… cosa volere di più?
Volevo però spendere ancora due parole per ringraziare alcune persone.
Innanzitutto Paolo per il prezioso supporto logistico, e per la stoicità nel farmi giungere in aeroporto di prim(issim)a mattina; allo stesso tempo grazie anche ad Enza per aver sopportato con pazienza e allegria l'invasione a tarda ora della sera prima.
Matteo, Federico, Marco e Frank, compagni di avventura in macchina, che hanno allietato il viaggio con aneddoti, curiosità e piacevolissime chiaccherate.
Carlotta e Gingerin, compagne di stanza in quel di Reggio: alla fine abbiamo passato insieme meno tempo di quanto avrei voluto, ma mi auguro di rimediare alla prossima occasione.
Alle e Gloria, sempre di una cortesia e disponibilità uniche: alla prossima!
Piccolobush per avermi portato la stampa di Civitelli che gli avevo chiesto.
Franka che mi ha abbracciato come se non ci vedessimo da una vita (ed in effetti era da tantissimo) e con cui abbiamo chiaccherato come se non ci vedessimo da un paio di giorni.
Dippy Dawg per la solita incontenibile allegria e spensieratezza, e per i consigli fumettistici.
Luciano Gatto per il contagioso entusiasmo che ha dimostrato in tutta la giornata: una persona stupenda!
Silvia Ziche, Fabio Celoni e Valerio Held, gentilissimi e disponibili tutti e tre nonostante l'assedio a cui sono stati sottoposti.
Casty per la simpatia e gli aneddoti di cui ci ha fatto partecipi, e per avermi finalmente "obliterato" il librone dell'anno scorso, che ho fatto la pazzia di portarmi dietro.
E tutti gli altri con cui ho scambiato anche solo un semplice "Ciao": il tempo in queste occasioni non basta mai, ma sono contenta di avervi rivisto.
E grazie anche ai pazzi che avranno avuto il coraggio di leggere tutto questo papiro interminabile.
Detto questo, io sono già proiettata al prossimo anno!