Cmq sono dettagli, la storia è stupenda :)
quando ho letto la storia per la prima volta (Grandi Classici #7)
Penso si possa supporre che quella dei 50 chili (ultimo ep), sia solo una teoria (errata) di ZP: non avendo toccato la moneta di Cleo (ep 2) e le successive assieme a Qui, Quo, Qua e Paperino, non può sapere come sono andate davvero le cose.
Comunque sia, mille o non più mille (sacchi), è davvero una storia favolosa che consiglio caldamente a chiunque non l'abbia ancora letta!
Sono d'accordo sul fatto che siano dettagli... pero' quando ho letto la storia per la prima volta (Grandi Classici #7) mi ha dato fastidio l'ultima puntata della safa dove la nascita e l'infanzia di Zio Paperone & Rockerduck sono state presentate in maniera veramente sciatta e poco dignitosa... ma dai: la prima parola "dollaro"... scava il filone con il becco.... ZP e Rockerduck coetanei... insomma, messa li' tanto per dare una fine alla saga ma veramente di poco valore...
In effetti c'è qualcosa che stona. Posto che Pah-Peh-Rheo abbia davvero portato via l'intero tesoro dall'Egitto, non si spiega come detto tesoro sia stato poi ritrovato nella piramide durante l'ultimo episodio
A parte quello anche a me è parso non consono alla vita di ZP e Rockerduck l'ultimo capitolo della saga, ma è fastidioso tanto questo quanto la nascita di Paperino di Marco Rota o qualsiasi altra storia in cui si parla di Nonna Papera come la sorella di ZP.
Visto che tu hai scritto la continuazione del terzo episodio, ci darai la soluzione a questo problema?;)
Visto che tu hai scritto la continuazione del terzo episodio, ci darai la soluzione a questo problema?
;)
Ciao.
Inoltre la storia è buona ma si oppone al totalmente diverso albero genealogico di Don Rosa(della saga di Paperon de Paperoni)...
Ho trovato in uno scatolone da mio nonno l'albo: Storia e gloria... del 1987 in buone condizioni. Devo ancora leggerlo, ma è uno speciale? A livello di mercatino quanto potrebbe valere (per semplice curiosità?)
Un consiglio: ci facciamo tante paranoie per sapere com'è davvero l'albero genealogico dei paperi, ma tutto sommato è tutta colpa di Don Rosa... è stato lui il primo a volerne codificare uno, e ha scatenato la voglia di imitarlo... :P perchè non facciamo finta che i paperi siano personaggi da leggenda le cui origini sono avvolte nel mistero? Il mistero è affascinante proprio perchè è tale... 8)
Ma il mini-Paperone che dice "dollaro" mi piaceva un sacco, mi faceva tenerezza ;)
Col cuore, lo preferisco mille volte a quello di Don ::) ;)
Ovviamente no! ;D
Non sono mica qui a risolvere i casini di Martina! ;D ;D ;D
Comunque è un 2bis, viene prima del Petronius Paperonius.
Ciao
Alb
Nell'episodio romano (quello che ci suscita la discussione se Pah-peh-rheo e Petronius Paperonius siano o no lo stesso personaggio) si parla anche della faraona Cleopaperina, nipote di Pah-peh-rheo, che adesso è sposata con un armatore greco e vive in un'isola dell'Egeo... non c'è un po' di iato temporale anche fra Egitto e Grecia, non solo fra Egitto e Roma?
ora pero' mi conviene aspettare a completarla.
Speriamo questa continuazione non tardi troppo ad uscire.
Nell'episodio romano (quello che ci suscita la discussione se Pah-peh-rheo e Petronius Paperonius siano o no lo stesso personaggio)
Lo sono, come si evince dal dialogo:
Qui (o Quo o Qua): "Se si sapesse ci chiuderebbero in carcere come spioni! Non è vero, zio Pah-Peh-Rheo?"
ZP: "Guapp! Dimenticate quel nome pericoloso!
IO qui sono Petronius Paperonius, arbiter Cucinarum!"
Ciao
Alb
Lo sono, come si evince dal dialogo:
Qui (o Quo o Qua): "Se si sapesse ci chiuderebbero in carcere come spioni! Non è vero, zio Pah-Peh-Rheo?"
ZP: "Guapp! Dimenticate quel nome pericoloso!
IO qui sono Petronius Paperonius, arbiter Cucinarum!"
Ciao
Alb
Si Martina poco logicamente ci dice cio' [MEGASNIP]
Questo sarebbe un anacronismo però!
[RIMEGASNIP]
Comunque questa improbabilità penso si poteva considerare trascurabile ai fini della trama!
Quoto entrambi.
Sono d'accordo sull'illogicità e sull'assurdità di certi improbabili riferimenti temporali della Saga originaria, semplicemente - dovendo inserirmi con un extra e non potendo né volendo in alcun modo rimettere a posto le cose negli episodi precedenti o successivi - mi sono adattato alla cronologia voluta da Martina.
Ciao
Alb
E perchè non puoi? Anche Don Rosa nella Saga ha modificato due date
Basterebbe semplicemente che nella tua storia dicessi che Petronius Paperonius ha ereditato il suo vero nome da un suo antenato egizio vissuto più di due secoli fa!
Io per "improbabilità trascurabile" intendevo che era trascurabile pensare che difficilmente la famiglia dei beduini del basso Nilo per secoli non fosse riuscita a rintracciare la famiglia del Pa pe Rheo !
Concordo l'importante è che la storia sia divertente e ben strutturata, non avrebbe senso seguire obligatoriamente puntigliosamente ed esclusivamente quello già impostato da altri indipendentemente che siano Barks Martina, Scarpa o Don Rosa.
Ogni autore giustamente realizza la storia a proprio gusto.
Se la storia è ben congeniata si puo' anche inventare un Paperone alieno sceso sula terra 3000 anni fa...e siccome è un alieno è vissuto per migliaia di anni senza invecchiare...quindi nessun avo ...era sempre Paperone.
La scuola Disney Italiana è cosi ampia che non ha qualcosa di "tipico" ci sono o ci sono stati autori fedeli a Gottfredson o Barks, altri solo in alcuni storie o fatti ben precisi , alcuni mai etc..
Se un autore modeno anche Italiano volesse fedelmente ampliare in alcune storie il contesto Don Rosiano sarebbe certamente libero di farlo perchè no...cosi' come sarebbe libero di prendere idee da autori brasiliani o argentini.
Secondo me non esiste un' universo Disney Italiano cosi' come non ne esiste uno Americano ... esistono migliaia di universi che a volte si intrecciano a volte no a seconda del gusto degli autori e dei lettori.
Andrea
E ridaje con 'sto cavolo di paragone che salta fuori ogni due per tre...
Argh!
Perché Don Rosa lavora a modo suo, in maniera cronologicamente ineccepibile e con stretto rigore filologico, bla bla bla bla, ma sforna una storia ogni morte di papa, scrivendosela e disegnandosela.
Noi in Italia, che siamo molti di più, che produciamo centinaia di tavole la settimana ed esportiamo decine di migliaia di tavole l'anno in tutta Europa e in mezzo mondo, che non abbiamo più alcun legame con l'opera di Barks perché abbiamo creato una "scuola italiana" non possiamo ogni due per tre rivedere e correggere quanto già fatto da chi ci ha preceduto. E' uno dei motivi per cui paragonare la sua (se volete, per i fan sfegatati, lo metto anche in maiuscolo "Sua") produzione con la nostra è semplicemente assurdo e concettualmente sbagliato.
Se io mi aggancio a Martina, rispetto ciò che ha scritto lui prima di me, cercando (sperando) piuttosto che di correggerlo puntigliosamente, di suscitare delle emozioni analoghe a quelle che ai tempi mi/ci/vi diede.
Noi facciamo entertainment, Don Rosa faccia come più gli aggrada.
[cut]
Non sarò stato cronologicamente /filologicamente / Donrosariamente corretto? Echisseneristrafrega!
[cut]
Quindi, per concludere (per quel che mi riguarda)...
Date pure a Don Rosa ciò che è di Don Rosa... ma non cercate in ogni modo di rifilarlo per forza a noi del Topo! ;D
Se un autore modeno anche Italiano volesse fedelmente ampliare in alcune storie il contesto Don Rosiano sarebbe certamente libero di farlo
Mi permetto di dire che secondo me non è assolutamente vero. Se poi fosse vero, mi farebbe piacere da un lato... ma mi dispiacerebbe constatare che evidentemente a nessun autore italiano piace Don Rosa ;)
premesso che rifiuto l'idea di una netta divisione tra scuola italiana/danese/americana/animazione e sogno utopisticamente una fusione armonica degli stili, mi chiedo perchè noi italiani dovremmo portare tutto questo rispetto a Don Rosa.
Il quale, sviolinamenti sulle nostre abitudini editoriali a parte, non ha mostrato un minimo rispetto nei confronti di ciò che avevamo fatto noi, strafregandosene e rifiutando, più per principio che per altro, di ammettere anche solo l'esistenza di personaggi e tematiche che non rientrassero nell'universo che aveva in mente lui.
con la locuzione "mancare di rispetto" è chiaro che non intendevo certo dire che Don Rosa ci abbia criticato aspramente.
ma più volte ho letto cose tipo:"considero tutto ciò che è non di barks apocrifo" oppure "Topolinia non esiste" e cose del genere.
inoltre il fatto che non abbia potuto leggere le nostre storie a mio avviso sono palle.
Scarpa è letto anche in America,
.
inoltre bastava un rapido giro di telefonate tra gli appassionati filologi papereschi per venire a conoscenza dell'esistenza di Gedeone & co.
.
poi dice che ci ammira, ma non ci legge. al massimo ci sfoglia e dice che disegnamo bene, nulla più...
.
La verità è che don rosa non è obbligato a prendere in considerazione la nostra produzione:
solo che non puoi farti problemi perchè in un autoconclusiva barksiana ZP afferma di essere stato un campione di baseball, con evidente sconvolgimento delle cose dette prima, e poi far finta che Scarpa non esista.
Si certo le due o tre storie che gli sono state pubblicate
Ma quale telefonate! e poi a chi! Don Rosa parla solo inglese. per usare un personaggio devi poter aver letto e capito la storia .
ed in ogni caso dove mai si è visto che un autore
prima di inventare una saga telefona in America od in Barsile per informarsi quali antenati o fratelli aveva Paperone o Paperino nella produzione di quel paese!? ...pretendere che un Autore faccia quello che nessun collega al mondo avrebbe mai fatto mi sembra quanto minimo una critica fine a se stessa poco realistica e costruttiva.
Per leggerle dovrebbero essere in Inglese... secondo te i nostri autori che comunque apprezzano anche i loro colleghi Danesi si prendolo la briga di leggersi in Danese le loro avventure? le leggono se queste vengono anche pubblicate e stampate in Italiano altrimenti per quale motivo dovrebbero farlo?
Ma che vuol dire Scarpa è un autore Disney tra i migliori come ce ne sono altri in vari paesi del mondo.
Per quale motivo Don Rosa avrebbe dovuto considerare Scarpa e non Branca? o Vicar? .
Ed in ogni caso in una intervista di molti anni fa un lettore fece presente a Don Rosa che Scarpa in una storia italiana aveva creato un fratello Gedeone Paperone, ebbene la risposta di Don Rosa fu semplicemente...peccato se lo avessi saputo lo avrei potuto anche inserire...
Cosa che comunque non era certo obbligato a fare altrimenti perchè non inserire anche gli avi di Martina, i cugini di Branca, le zie di Vicar, i bisnonni di Carpi etc..
di Scarpa è stato pubblicato abbastanza, e il meglio della sua produzone.
lui stesso nella saga narra delle telefonate fatte ai filologi in giro per il mondo e la discussione di faccende riguardanti il fatto che paperone sapesse o meno che l'affondamento dell'oca d'oro fosse stato doloso.
abbiamo fatto trenta facciamo trentuno.
se parliamo del fatto che non conosce la lingua italiana, alora ha le spalle coperte.
ma tu, conoscendolo, pensi sul serio che se ne avesse avuto l'opportunità le avrebbe lette?
e poi l'altro giorno qualcuno su questo stesso forum gli ha chiesto di usare Brigitta in quanto personaggio amato da Barks e si è visto rispondere picche: "only barks"
con questo voglio dire che nessuno nega la bravura di don, ma non mi si venga a dire che non è chiuso mentalmente.
salimbeti io non condanno il fatto che don rosa non inserisca per forza paperoga e co. nelle sue storie, condanno il suo escludere realtà extrabarksiane a priori.
come brigitta. non ci sarebbe motivo per lui di non usarla, è conosciuta alla egmont e sarebbe integrabilissima con le sue storie.
potrebbe giocare col triangolo paperone/brigitta/doretta ma non lo fa perchè non è di Barks.
e allora io ti chiedo: ma sei proprio sicuro chge se don rosa potesse venire a contatto con realtà extrabarksiane se ne interesserebbe e ne terrebbe conto nel suo lavoro?
panchito e josé a parte.
ma sei proprio sicuro chge se don rosa potesse venire a contatto con realtà extrabarksiane se ne interesserebbe e ne terrebbe conto nel suo lavoro?
Guido Martina in "Storia e gloria" non aveva l'unico scopo di far divertire, se no perchè cita "specchi ustori", "civis romanus sum", "leoni nel colosseo", "pensacola", "nordisti e sudisti" rischiando di far diminuire il divertimento? Spero che anche Savini segua questa strada!
Spero che anche Savini segua questa strada!
Ma non si può condannare un autore solo per il fatto che non ha voglia o non sia interessato ad inserire nelle sue storie tali personaggi
Comunque Il fatto di non inserire certi personaggi non vuol dire in ogni caso negarne l'esistenza.
Don Rosa ha deciso di ambientare tutte le sue storie diciamo non piu' tardi del 1953 (scelta discutibile ma palusibile, perchè no..) I vari personaggi Italiani Brigitta, Paperetta, Paperinik, Gedeone etc.. sono semplicemente entarti nella "vita" di Paperone alcuni anni dopo le avventure narrate da Don Rosa
è chiaro che è fissato con Barks
e chi lo condanna? ho sempre detto di adorare questo autore, aspetto con ansia le sue storie e considero la saga la mia iniziazione al mondo disney di un certo livello.
.
ti ricordo della non esistenza di paperoga...
un personaggio si può ignorare e non utilizzare perchè non piace, ma da qui a proclamarlo non esistente ce ne passa.
.
e ce l'hanno fatta prima del decesso del ricco papero?
questo voler ambientare tutto al passato è un altro dei punti deboli dell'ottica donrosiana.
soprattutto per lui che si trova in situazioni assurde come ad esempio il caso Lillehammer (disconoscere una propria bellissima storia solo perchè non è ambientata negli anni 50...)
.
è qui che voglio arrivare, non mi piace sempre passare per il nemico di Don Rosa, ma è questo suo preconcetto che è alla base di tutto.
Un'altra cosa: Guido Martina in "Storia e gloria" non aveva l'unico scopo di far divertire, se no perchè cita "specchi ustori", "civis romanus sum", "leoni nel colosseo", "pensacola", "nordisti e sudisti" rischiando di far diminuire il divertimento? Spero che anche Savini segua questa strada!
Ciao e... Sursum Corda (astuta citazione martiniana) ;D
Alb
Oh, be'... ammesso e non concesso che resistano all'impietosa mannaia degli editor ;) , ci troverai "Sibilla", "Miles Gloriosus", "Tabula Rasa", ecc.
;D
Alb
Mannaia degli editor? A me più che taglialegna sembrano i vigili del fuoco di Fahrenheit 451... >:(
Credono forse che siano parolacce quelle parole in latino? Poveri noi...
mi sono piaciute le considerazioni di Salimbeti sul "sursum corda" nella storia di Paperinik
Beh, direi "Musrus Adroc" ;)
Credono forse che siano parolacce quelle parole in latino? Poveri noi...
Saranno anche italianizzati i nomi in latino? L'imperatore Pippus Augustus diventerà Pippo Augusto? ;)
alora gli editori censori ci sono!
Dove? Linka, linka che interessa!
Uh?
Ti riferivi a "Paperinik e la scuola del Krimen", vero?
Qui appariva il "Musrus adroc", come ben ricordato nella pagina che ha linkato Salimbeti.
Ciao
Tracce
ftp://http://www.salimbeti.com/paperinik/storia7.htm
E' il solito commentino che inserisco al fondo delle storie piu' significative riassunte nel sito di Paperinik.
Se hai tempo dai un'occhiata anche ai soggetti inediti..sicuramente offrono qualche spunto interessante per possibili storie sul Paperinik vecchio stile.
Andrea
... ho lì una quintalata di Aurora e Polar Lights made in Usa, sia originali che rifatti dai vecchi stampi che mi aspettano ansiosi da anni... sigh... prima o poi... casa degli Addams e di Psycho comprese... booo-wooo...)
Il settore soggetti inediti, finora l'ho sempre saltato a piè pari nonostante la curiosità, per evitare influenze. Vabbé, confidando nella mia memoria molto svizzera (nel senso dell'Emmenthal), in settimana darò un'occhiata.
Ciao
Alb
Libidine! i vecchi Aurora hanno anche un discreto valore come scatole da collezione.
Urca! io ho creato la sezione anche nella speranza di "influenzare" ed incuriosire qualche valido sceneggiatore... senza volerlo ho provocato l'effetto contrario.
Andrea
(segnalo, ormai in perfetto Off Topic, che su Amazon Usa ci sono 6 pregevoli cofanetti DVD http://www.amazon.com/exec/obidos/tg/stores/series/-/89348/dvd/ref=pd_serl_dvd/102-3667904-4267344 che comprendono tutti i migliori film di "mostri" in B/n della Universal a serie complete (quattro o cinque film a cofanetto!).
Il tutto al meraviglioso prezzo di una ventina di $ a cofanetto - ok, è zona 1, ma dezonare non è più un problema, almeno su PC.
La stessa serie, tanto per intenderci, sta cominciando a uscire anche in Italia - quindi zona 2 e con traccia ITA - al criminale prezzo di una sessantina di euro cadauno (più del triplo!).
Se masticate appena un po' di inglese - e ovviamente se vi piace il genere - boicottate i nostrani e prendetevelo tranquillamente in originale Usa! Ne vale la pena!
Un po' sì, almeno nel mio caso. ;)
Ciao
Alb
Ps. Gli off topic di questo thread cominciano a diventare imbarazzanti. ;D
non ci sono quei DVD su amazon.co.uk (la versione inglese del sito)? così avreste lo standard zona 2 e la lingua originale in un colpo solo!
"io ho creato la sezione anche nella speranza di "influenzare" ed incuriosire qualche valido sceneggiatore... "
Alla faccia della modestia. ;D
"non pretenderei ne' citazioni ne' tanto meno compensi ".
Già, qui la modestia non "centra" neanche per sbaglio. ::)
E sicuramente la modestia non centra, a meno che non ci sia un bel bersaglio...
il baule non c'entrava nulla
jarm e gort... le vostre risposte non mi sembrano frutto di una grossa con"centra"zione ;)
Dai, Gort, Maghetto ha capito benissimo. Tant'è vero che ha "centrato" la questione. ;D
x il simpaticissimo Grrodon :non cercare il pelo nell'uovo nelle opere di Don Rosa
la tua storia sarà etichettata come un capitolo bis o com un Parapolimeno della famiglia dei Paperi?
Che bello!
Tutti OT
::) ::) ::)
X salimbeti :davvero per Don la vita Di Donald è quella scritta nel tuo Bellissimissimissimo(prof d'ita ,mi spari ;D) sito : :o ?
a proposito... aggiorna la carriera di paperino con i nuovi cartoni!(che rompi ,eh? ;D ;D)
Inoltre da "ZP e il furto d'altri tempi" ho scritto e disegnato in tandem un avventura con uno sviluppo e un finale diverso"Zp e il ladro anni'30 " se qualcuno la vuole leggere domani scrocco lo scanner di un mio amico! ;D ;D
BYE BYE
Non mi ricordo di verla mai letta, quindi è meglio rimediare!!! Mi consigliate di comprarla? Se sì conviene comprare l'edizione che vende ora la Disney su catalogo? Ciao
Andrea
Costumi a parte, potrebbe essere ambientata prima della distruzione da parte dei francesi, no?
(Non riesco a trovare un accidenti sul web! Sarò io impedito... Chissà Martina dove ha preso lo spunto!)
a meno che non stai progettando una sceneggiatura sull'argomento ;)
.a me è sempre parsa una stonatura....
No... (non esattamente. La mia mente gira per conto suo, le idee sono sempre in fermento). In realtà è per un articolo.
Sono d'accordo sul fatto che siano dettagli... pero' quando ho letto la storia per la prima volta (Grandi Classici #7) mi ha dato fastidio l'ultima puntata della safa dove la nascita e l'infanzia di Zio Paperone & Rockerduck sono state presentate in maniera veramente sciatta e poco dignitosa... ma dai: la prima parola "dollaro"... scava il filone con il becco.... ZP e Rockerduck coetanei... insomma, messa li' tanto per dare una fine alla saga ma veramente di poco valore...
Ah, gli altri episodi, pero', mi sono piaciuti!
Anche a me ha dato FASTIDIO, sono uno che ama la continuità temporale e la precisione in queste cose, e sarebbe stato molto più semplice fare entrare rockerduck con un salto generazionale....magari come nipote e non figlio di Pyckerdock...
secondo Don Rosa, Rockerduck ha circa undici-dodici anni meno di PdP e sarei della stessa idea anche per il Rock italiano...peccato per la S&G
Beh diciamo che il racconto sprigionato dalla moneta di S&G non era perfettamente corrispondente alla "realtà", ma era un po' romanzato... forse anche perchè il subconscio dei nipoti ha voluto vederla in questo modo...
Ho acquistato da poco il cofanetto contenente i due piccoli volumetti.Bé, sai, io faccio parte dei suoi detrattori. E non perché non tenga presente di ciò che hanno detto Barks e Don Rosa, no. Ognuno, in fondo, ricrea l'universo Disney a modo proprio.
Non avendo mai letto questa storia vorrei sapere cosa ne pensate.Ho letto di sfuggita qualche parere discordante soprattutto in merito alla mancanza di coerenza con il lavoro Barksiano.
Non si potrebbe interpretare la storia come qualcosa a se stante che nulla ha a che fare con Barks e Don Rosa e dunque non rappresenta una ricostruzione del passato della famiglia dei paperi???
Ho acquistato da poco il cofanetto contenente i due piccoli volumetti.
Non avendo mai letto questa storia vorrei sapere cosa ne pensate.Ho letto di sfuggita qualche parere discordante soprattutto in merito alla mancanza di coerenza con il lavoro Barksiano.
Non si potrebbe interpretare la storia come qualcosa a se stante che nulla ha a che fare con Barks e Don Rosa e dunque non rappresenta una ricostruzione del passato della famiglia dei paperi???
Al contrario, l'ironia, il non prendersi sul serio, è un importante fattore della bellezza di questa magnifica 'storia e gloria', l'unico tipo di epopea semiseria adatta a questi personaggi. Snella, agile, divertentissima, fantastica e super- avvincente. Perfettamente adatta al loro carattere, soddisfa la nostra voglia di sapere il loro passato senza pretendere di scrivere un incontrovertibile quanto assurdo vangelo.
Ma forse è anche questo un "So Bad it's so Good": storia godibilissima dall'inizio alla fine, anche se intrisa di grandissime cavolate storiche ;D
Però, nell'ultima puntata, il far nascere Paperone e Rockerduck praticamente lo stesso giorno (coetanei dunque, quando sappiamo che proprio la loro differenza d'età è uno dei leitmotiv dei loro scontri "vecchio taccagno-giovane pivello") e a fine '800, non permettendo a Scrooge, per motivi anagrafici, di partecipare alla Corsa all'Oro in Klondike (suo autentico cavallo di battaglia) ma scrivendo di vaghe ricerche aurifere successiveRazionalmente, condivido pienamente le tue critiche. Ma quei due neonati sono cosi' carini (soprattutto il piccolo Paperone; e che la sua prima parola sia stata "oro" DEVE essere un fatto storico, anche se e' nato a Glasgow).
Razionalmente, condivido pienamente le tue critiche. Ma quei due neonati sono cosi' carini (soprattutto il piccolo Paperone; e che la sua prima parola sia stata "oro" DEVE essere un fatto storico, anche se e' nato a Glasgow).
Quotone. Io la considero tutta fanfic.Giusto, tutta fanfic, mica come don rosa!
il far nascere Paperone e Rockerduck praticamente lo stesso giorno (coetanei dunque, quando sappiamo che proprio la loro differenza d'età è uno dei leitmotiv dei loro scontri "vecchio taccagno-giovane pivello") e a fine '800, non permettendo a Scrooge, per motivi anagrafici, di partecipare alla Corsa all'Oro in Klondike (suo autentico cavallo di battaglia) ma scrivendo di vaghe ricerche aurifere successive, ecco, queste due cose non sono mai riuscito ad accettarle
Quotone. Io la considero tutta fanfic.
Qunidi se si da per buona la saga di Don Rosa come vuole essere (l'unica verità storica) per forza si digeriscono malamente tutte queste varianti CHE SONO INVECE IMPORTANTE PARTE DELLA RICCHEZZA E BELLEZZA DI QUESTI FUMETTI.
E' quindi evidente che zio Paperone è più vecchio e ben lo si sa, nessuno lo discute, PROPRIO PER QUESTO, Cornelius, farli nascere IRONICAMENTE lo stesso giorno aggiunge un importante fattore ulteriore di divertimento.
Eh si, anch'io la considero fanfic. Proprio perchè non riesco ad immaginarmi reale un Paperone che a 8 anni usa il becco a mo' di piccone ed altre trovate (a dir poco) fantasiose.
:o
Credevo di averle sentite tutte.
Invece adesso lego che una Saga in otto puntate scritta da Guido Martina e disegnata da Giovan Battista Carpi e Romano Scarpa (cioè, mica cotiche!) è considerata "tutta fanfic".
E perché poi? Perché non rispetta dei canoni, quelli della vita di ZP, che saranno fissati solo da Don Rosa più di vent'anni dopo?
Cioè, almeno rendiamoci conto di quello che diciamo...
Eh si, anch'io la considero fanfic. Proprio perchè non riesco ad immaginarmi reale un Paperone che a 8 anni usa il becco a mo' di piccone ed altre trovate (a dir poco) fantasiose.
Eh si, anch'io la considero fanfic. Proprio perchè non riesco ad immaginarmi reale un Paperone che a 8 anni usa il becco a mo' di piccone ed altre trovate (a dir poco) fantasiose.Curioso, nella mia (non eccelsa) esperienza di fanfic queste "trovate fantasiose" sono proprio quelle che mancano nelle fanfic, e che solo gli autori "veri" si concedono, forse perché non sentono di doversi prendere troppo sul serio ;)
Al di là delle valutazioni di verità storica che si possono fare, io non riesco proprio ad apprezzare la versione qui proposta da Martina.
E non perchè io sia influenzata da Don Rosa (pur adorando la sua Saga, ho abbastanza apertura mentale per apprezzare anche altre versioni, che secondo me possono coesistere tranquillamente), ma proprio per come ne viene rappresentato Paperone: come un supereroe, che neanche superman. Passi che sia nato lo stesso giorno di Rk (fa leggenda, quindi ok...), passi che la sua prima parola sia stata "oro" (anche questo contribuisce alla leggenda), passi che abbia saltato la corsa all'oro (in fondo ogni autore ci ha dato la sua versione sul suo arricchimento, da quella imho semiseria di Vitaliano al Paperone che faceva, a seconda dei casi, il postino, il mercante, il qualunque-altra-cosa atta a spennare i minatori) ma non ho mai potuto vedere le vignette in cui Paperone scava il suo primo milione di pepite con il becco. :-X
Ci saranno sicuramente delle trovate geniali, all'interno della storia, ma così come sono diluite non riesco proprio ad apprezzarle.
Innanzitutto, come già accennato, a noi lettori del 2000 fa strano leggere certe cose perché ormai abbiamo fissati dei canoni ufficiali sulla vita di Paperone che provengono da Carl Barks ma che furono "fissati" come tali solo da Don Rosa nella sua Saga e da lì in poi sempre, più o meno, rispettati: il fatto che Paperone sia di origini scozzesi e si sia arricchito durante la corsa all'oro del Klondike, e che Rockerduck sia più giovane e "inesperto" sono ormai dei dogmi indiscutibili.
Però, prima di Guido Martina, l'unico ad aver ufficialmente indagato la storia di Paperone era Carl Barks, tra l'altro in un periodo in cui gli autori non si firmavano e le storie che arrivavano da oltreoceano non godevano di così grande considerazione: e con questo voglio dire che magari nel 1970 il nome Barks era quello di un perfetto sconosciuto (tra l'altro se non sbaglio il nome di Barks fu "rivelato" per la primissima volta nel 1969 in Vita e dollari di Paperon de' Paperoni), e che a nessuno sarebbe mai venuto in mente di andarsi a ricercare aneddoti ufficiali sulla vita di Scrooge come avrebbe fatto Don Rosa in un periodo e in una mentalità completamente diversi.
Pertanto è chiaro che, non esistendo canoni fissati, ognuno si sentiva libero di scrivere ciò che voleva, così anche Martina si inventa una vita di Paperone che a noi sembra strana, ma probabilmente nel 1970 NESSUNO avrebbe avuto alcunché da ridire su questa versione dei fatti.
E il fatto che Paperone e Rockerduck nascano nello stesso giorno nell'economia della storia ha anche un valore simbolico, visto che l'intera saga è giocata sul fatto che ogni epoca veda la contrapposizione tra il Paperone e il Rockerduck di turno.
Per il resto trovo l'infanzia di Paperone abbastanza in character: non parteciperà alla corsa all'oro ma comunque si arricchisce nel Klondike grazie al duro lavoro (e su questo non ci piove: lo stesso Martina amava inserire in molte sue storie dei flashback sulle avventure di Paperone cercatore nel Klondike, pur se di un Paperone spesso molto meno onesto di quello barksiano e donrosiano); e poi questo giovane Scrooge non mi sembra più "supereroe" di quello di Don Rosa, che affrontava decine di uomini e belve feroci a mani nude... ::)
Insomma a me questa versione martiniana non dispiace, la considero come una piacevole bizzarria all'interno del panorama fumettistico disneyano nel quale secondo me, al contrario di quanto sostiene Cornelius Coot, il realismo e la continuity non sono mai esistiti ed è bene che continuino a non esistere se ciò deve in qualche modo inficiare la creatività degli autori. Cioè, via, Don Rosa sarà stato anche un grande narratore ma quante pippe mentali si faceva per far "combaciare" tutti i tasselli? ;)
Guido Martina questi problemi non se li è mai posti.
libertà narrativa e di una bellezza grafica sostanzialmente esente da divismo (risultato non scontato dato i pesi massimi in campo) in un costante e delizioso allegro vivace
Tu ad esempio dici che i canoni ufficiali fissati da DOn Rosa son stati poi più o meno rispettati, Bacci è di avviso contrario.
Qualsiasi paragone con la saga di don rosa non ha senso perchè nascono da presupposti completamente diversi e da due autori quasi agli antipodi nel modo di concepire l'universo disney
Secondo me gli eventi universalmente riconosciuti del passato Zio Paperone sono la corsa all'oro nel Klondike, il fatto che sia un self-made-man e certi aspetti caratteriali (a volte così sfaccettati da poter quasi sembrare antitetici, ma ci sono) e poche altre cose,
Ops! Mi accorgo adesso di aver scritto quasi le stesse cose di testaquadramento!
Paolo, aboliamo 'sti pollicioni!
Già, però intanto ti sei preso quattro pollicioni (di cui uno mio) e io manco uno...
fatto sta che sicuramente hai qualcosa che ha me manca: il dono della sintesiSintesi? Io? Ma se sono ai limiti del logorroico! Qui chi ha il dono della sintesi è grrodon :P
Sintesi? Io? Ma se sono ai limiti del logorroico! Qui chi ha il dono della sintesi è grrodon :PDiciamo che hai il dono di saper rendere molto bene quello che pensi. :)
Qualsiasi paragone con la saga di don rosa non ha senso perchè nascono da presupposti completamente diversi e da due autori quasi agli antipodi nel modo di concepire l'universo disney
Intendiamoci, ognuno paragona quel che vuole ;)
Lungi da me voler paragonare Storia e Gloria con la Saga di Don Rosa, posso soltanto dire, sempre secondo il mio parere che mentre Storia e Gloria quando la lessi, mi divertì molto, la Saga di Don Rosa mi ha "elettrizzato".
Diciamo che hai il dono di saper rendere molto bene quello che pensi. :)Grazie! Troppo buona!
Bravo, guarda che ti marco stretto, eh! ;DAnche per quello lascio perdere, se no tu ti metti a difendere don rosa invece di lavorare e poi ritardi le consegne :P
Sul paperone di don rosa "umano" potrei scatenare l'ennesimo flame sul tema, ma oggi è lunedì e non ho la forza ;D
quarant'anni fa non c'era l'attenzione filologica che c'è oggi (bei tempi, mi verrebbe da dire ;D)
Fuor da ogni timor filologico io trovo questa saga un miracoloso e irripetibile momento di incontro di tre massimi vertici della produzione Disney che collaborano a creare un meccanismo tutto sommato coerente e armonico, pur con le debite eccezioni segnalate sopra, in una positiva ricerca di una libertà narrativa e di una bellezza grafica sostanzialmente esente da divismo (risultato non scontato dato i pesi massimi in campo) in un costante e delizioso allegro vivace
Un consiglio spassionato: leggetevela senza farvi problemi di continuity.Chi non ha mai letto questa storia abbia naturalmente cura di tener presente questo tuo saggio consiglio ma mi sentirei di aggiungere che è bene ricordare che il problema di doverla leggere senza il famoso assillo è venuto dopo! Ad es. quando la lessi io da bambino (ho quasi 48 anni) questo problema neppure me lo posi ed è inutile ricordarne le motivazioni, sappiamo bene perchè questa necessità didattica sia sorta qualche anno dopo. Anzi arrivo addirittura a pensare che, se riuscissimo a non aver più bisogno neppure delle raccomandazioni che il buon Avv. Photomas fa, logicamente in massima buona fede, allora si che potremmo avere la speranza di liberare per sempre questa (che ne è un po la capofila) ed altre storie dall'assillo della continuity, disarmando finalmente quest'assurda querra santa e finendo addirittura per far, non dico interessare ma quantomeno incuriosire della continuity pure chi non la sopporta o non ne sente il bisogno (e fra costoro mi colloco io). ;)
è bene ricordare che il problema di doverla leggere senza il famoso assillo è venuto dopo! Ad es. quando la lessi io da bambino (ho quasi 48 anni) questo problema neppure me lo posi ed è inutile ricordarne le motivazioni, sappiamo bene perchè questa necessità didattica sia sorta qualche anno dopo. Anzi arrivo :-/ addirittura a pensare che, se riuscissimo a non aver più bisogno neppure delle raccomandazioni che il buon Avv. Photomas fa, logicamente in massima buona fede, allora si che potremmo avere la speranza di liberare per sempre questa (che ne è un po la capofila) ed altre storie dall'assillo della continuity, disarmando finalmente quest'assurda querra santa
Ho appena finito di leggere Storia & Gloria.Hai dimenticato la cosa più assurda: paperi civilizzati che parlano e ragionano ::)
Che fuffata incredibile.
[...]
Non si spiega come facciano Paperino e il trio di nipotini ad avere avi e discendenti tutti uguali e tutti nipoti dell'avo di Paperone, quando invece per le origini di Paperone e Rockerduck vengono create appositamente le loro mamme.
I personaggi chissà come sanno cosa succederà nel futuro, vedi il Manuale delle GM che sa chi vincerà la guerra o la regina che sa che Colombo scoprirà l'America.
[...]
E la cosa più grave.
Il nonno e il padre di Paperone (chiamato "Paperon Papà ancor prima che si sposi, sic) erano dei ladri sfacciati che rubavano al nonno e al padre di Rockerduck senza vergogna alcuna. E Paperino e i nipotini del presente, invece di scandalizzarsi o di chiedere a Paperone cosa ne pensa di essere il discendente di una famiglia di ladri e truffatori, fanno finta di nulla.
Il divertimento autentico e le riflessioni – in buon punto – che quelle annate continuano ad offrirci mi fanno rifiutare l’impostazione 1) diametralmente opposta (quasi un tradimento) soprattutto allorchè si assolutizza e pretende di essere – come da sua natura ‘verista’ del resto – quella corretta.
E' certamente un mio limite la passione tale per quell' impostazione fantastica che non digerisco la serieta` successiva, tuttavia tieni presente che l'elasticita' di allora per sua stessa natura era piu tollerante dell' impostazione rigorosa successiva che per forza entra in contrasto con quello che la contraddice.
Per quanto riguarda la presentazione della Storia e Gloria andiamo a vederci i topolini in cui apparve e vediamo che l importanza giustamente attribuita per il suo ampio respiro e' direttamente proporzionale all autoironia sulla sua epicita'.
Ecco forse un altro nocciolo: l incapacita' di una impostazione seria di essere autoironica di sapersi prendere in giro.
Non si spiega come facciano Paperino e il trio di nipotini ad avere avi e discendenti tutti uguali e tutti nipoti dell'avo di Paperone, quando invece per le origini di Paperone e Rockerduck vengono create appositamente le loro mamme.
Mi ha sempre colpito questa "saga". La considero abbastanza ben studiata ma Martina ha commesso l'errore di "far nascere" lo zione e il suo rivale Rockerduck nel Klondike. Barks,invece,aveva ritratto in "Donald Duck's Christmas on Bear Mountain" un vecchio zio SCOZZESE( ::) ::)) che aveva fatto fortuna nel Klondike.
Per il resto una saga veramente fantastica e comica,con degli antenati molto divertenti,anche se non rientranti nella genalogia "ufficiale". Don Rosa ha successivamente "creato"(o,meglio,preso in prestito dalle storie di Barks) i 'veri' antenati dei Paperoni e Paperini ma,se non si è pignoli,si può leggere questa storia ed apprezzarla come merita.
Fino agli anni novanta non esisteva alcun canone, nè di Barks nè di altri, riguardo la storia di Paperone o altro.
Molto semplicemente, poichè egli ha inventato il pesonaggio gli ha dato un' origine scozzese e gli ha fatto fare i soldi nel Klondike. Nel fare ciò ha dato solo brevi cenni in quanto, come d'uso, non si dovevano fissare paletti troppo stretti essendo ogni autore libero di dare la propria interpretazione, Barks stesso in molteplici aspetti della vita di Paperone non ha problemi a contraddirsi da una storia all'altra. Ovviamente, il ricorrere in più autori nel corso di più anni di alcuni, rarissimi, punti (Scozia, Klondike), ha fatto sì che diventassero senza volerlo punti fermi, ma senza mai il crisma della certezza su carta bollata. Infatti spesso si rilevava che Paperone i soldi li avesse fatti altrove, e fino a quel punto nessuno aveva niente da obiettare.
La Saga di Don Rosa negli anni novanta da un lato è venuta a risollevare il successo dei personaggi, che nel corso degli anni ottanta è declinato vivendo in calando della precedente linfa così vitale.
Ma dall'altro lato ha imposto un'ottica del tutto differente, che oggigiorno purtroppo come tutti i vostri interventi dimostrano, viene presa come l'unica corretta e possibile, il riferimento assoluto per questi personaggi.
Perchè Don Rosa ha preso i brevi cenni di Barks e, a differenza di costui e di ogni altro autore, vi ha impostato sopra una vicenda romanzesca seria, dettagliatissima, e come tale virtualmente inconfutabile, che ha avuto un grande successo. Risultato : è apparso radicarsi in Barks, che nel frattempo è stato riscoperto - è apparso scrivere la vera storia di Paperone ripresa dall'originario creatore - ha reso ogni variante non conciliabile con la sua Saga apparentemente insensata.
DIO GRAZIE. Finalmente qualcuno che lo espone.
La mia opinione è che c'e' stata in ciò molta furbizia, soprattutto nel presentarsi come l'erede di BarksDon Rosa non si è mai presentato così: semmai, sono stati alcuni lettori, appassionati delle sue storie, a definirlo tale.
Fino agli anni novanta non esisteva alcun canone, nè di Barks nè di altri, riguardo la storia di Paperone o altro.Quello che dici è vero solo in parte: l'origine scozzese, nell'edizione originale suggerita già dal cognome McDuck, è presente sin dalle prime storie barksiane ed è stata citata continuamente senza essere mai stata contraddetta; lo stesso vale per la fortuna nel Klondike citata per la prima volta in "Zio Paperone e la disfida dei dollari", approfondita in "Zio Paperone e la Stella del Polo" e da allora divenuta un tema ricorrente nelle storie dello stesso Barks e di molti autori contemporanei. I riferimenti alla carta bollata o iperboli simili mi sembra che spostino il discorso altrove: è vero che Barks non ha costruito una storia completa per Paperone, ma va notato che dei punti fermi (nascita in Scozia, fortuna nel Klondike...) in Barks esistono e non sono soggetti alle contraddizioni che citi nella tua frase "Barks stesso in molteplici aspetti della vita di Paperone non ha problemi a contraddirsi da una storia all'altra". Certi elementi non sono nati negli anni Novanta.
Molto semplicemente, poichè egli ha inventato il pesonaggio gli ha dato un' origine scozzese e gli ha fatto fare i soldi nel Klondike. Nel fare ciò ha dato solo brevi cenni in quanto, come d'uso, non si dovevano fissare paletti troppo stretti essendo ogni autore libero di dare la propria interpretazione, Barks stesso in molteplici aspetti della vita di Paperone non ha problemi a contraddirsi da una storia all'altra. Ovviamente, il ricorrere in più autori nel corso di più anni di alcuni, rarissimi, punti (Scozia, Klondike), ha fatto sì che diventassero senza volerlo punti fermi, ma senza mai il crisma della certezza su carta bollata. Infatti spesso si rilevava che Paperone i soldi li avesse fatti altrove, e fino a quel punto nessuno aveva niente da obiettare.
Barks (vedi anche il suo giudizio su D.Rosa)Secondo me su questo tema occorre andare con i piedi di piombo, dato che è un tema su cui c'è molta disinformazione e su circolano numerose bufale. In casi come questo citare le fonti è indispensabile, perchè solo così si possono distinguere quelle attendibili da quelle farlocche.
Quello che dici è vero solo in parte: l'origine scozzese, nell'edizione originale suggerita già dal cognome McDuck, è presente sin dalle prime storie barksiane ed è stata citata continuamente senza essere mai stata contraddetta; lo stesso vale per la fortuna nel Klondike citata per la prima volta in "Zio Paperone e la disfida dei dollari", approfondita in "Zio Paperone e la Stella del Polo" e da allora divenuta un tema ricorrente nelle storie dello stesso Barks e di molti autori contemporanei. I riferimenti alla carta bollata o iperboli simili mi sembra che spostino il discorso altrove: è vero che Barks non ha costruito una storia completa per Paperone, ma va notato che dei punti fermi (nascita in Scozia, fortuna nel Klondike...) in Barks esistono e non sono soggetti alle contraddizioni che citi nella tua frase "Barks stesso in molteplici aspetti della vita di Paperone non ha problemi a contraddirsi da una storia all'altra". Certi elementi non sono nati negli anni Novanta.Be' no.
[...] L&T ne vede 10 in USA (Don profeta in patria?), [...]E no: ci sono l'edizione sugli Uncle Scrooge, quella in una sorta di piccola omnia di Don Rosa, una prima edizione Deluxe, un'edizione brossurata, una cartonata in due tomi, e poi quelle "attuali", cioè la stampa a tavole separate simili alle originali (con anche cover variant), e l'Omnia di Don Rosa. Sono 7, non 10. 8 se magari conti la variante dell'edizione Deluxe. Il problema è che nell'edizione Artist's, cioè quella in formato simile alle tavole originali, è presente due volte: una sotto forma di storyboard, una completa di inchiostrazione (entrambe però senza colore).
Be' no.In he senso "be', no"?
L'origine scozzese, a parte che in Storia&Gloria è mantenuta (gli ultimi paperi prima delle puntate ambientate in America sono in Scozia, e si chiamano McPaperon) in tutto Barks è citata sì e no tre volte, e comunque credo che non sia mai stato detto da Barks che Paperone fosse nato lì.
La fortuna nel Klondike, poi, Storia&Gloria non è che la neghi, anzi: viene addirittura detto che Paperone sia nato lì, e che sin da piccolo trovi filoni d'oro facilmente.
prendendo per ognuna una singola puntata (dal momento che sono sempre state pubblicate in blocco, nelle varie edizioni).Stranamente non è così: il numero di pubblicazioni varia da episodio a episodio.
Io ho l'impressione che Barks abbia tradotto (e quindi letto seriamente) le storie di Barks non molto oltre i primi anni 50.Immagino intendessi dire Martina.
Io non ce lo vedo Martina nei primi anni '60 a sedersi in poltrona a leggere (e lasciarsi influenza dal)l'ultimo bonario e moralmente quasi ineccepibile Scrooge di Barks (tra l'altro è in quel periodo che Barks delinea meglio le sue origini, no?).Non vorrei andare OT, ma il Paperone che definisci "bonario e moralmente quasi ineccepibile" di fatto nasce con la testata Uncle Scrooge che parte nel 1952, ben prima degli anni '60. E le storie in cui si delineano maggiormente le sue origini sono "Zio Paperone e la disfida dei dollari" (1952) e "Zio Paperone e la Stella del Polo" (1953).
Non vorrei andare OT, ma il Paperone che definisci "bonario e moralmente quasi ineccepibile" di fatto nasce con la testata Uncle Scrooge che parte nel 1952, ben prima degli anni '60. E le storie in cui si delineano maggiormente le sue origini sono "Zio Paperone e la disfida dei dollari" (1952) e "Zio Paperone e la Stella del Polo".
Ciascuno a modo suo ha attinto dal proprio background per reinventare l' universo Disney.
Entrambi "riscrittori", sono Artisti nonché Inventori, in quanto in grado di "rovesciare la realtà perché dotati di un' audacia strepitosa" (Michel Tournier).
Personalmente, da bimbetto ho adorato Storia & Gloria perché mi ha fatto fantasticare; da adulto mi sono commosso leggendo la Saga.
Sempre citando Eco: ero un lettore ingenuo, sono un lettore critico.
Niente impedisce, nella vita, di adottare un registro piuttosto che l' altro.
P.S.: scusate se non ho sparato cifre e dati come negli ultimi post di questo topic, ma so bene che la Guerra dei Cent' Anni cominciò per molto meno, ed io non dispongo di un' adeguata, risolutiva cavalleria pesante...
Questo è un dato che sfugge spesso nelle discussioni recenti: la grande abilità di riscrittura e invenzione. Gli apologeti di Rosa basano la loro difesa dell'autore sulla sua grande costanza e attaccamento all'opera di Barks, imponendo quindi come criterio di validità l'attaccamento alle origini. Di contro utilizzano come critica quello che viene visto come un merito dagli ammiratori di Martina (tra i quali mi annovero anche io) il suo essere essenzialmente un "battitore libero" rispetto alle storie americane. Questo introducendo un conflitto sostanzialmente inesistente tra i due, come fossero antitetici, e presupponendo l'esistenza di una organica e strutturata pianificazioni barksiana nella stesura delle storie. Rosa, invece, proprio in contrasto con quello che sostengono i suoi fans, ha dalla sua una straordinaria capacità inventiva (e non capisco perchè non venga più spesso sottolineata da chi vuole esaltarne l'opera) in quanto da quelli che sono spesso semplici cenni riesce a costruire (senza il prefisso ri-) una saga enorme e che è riuscita, a torto o a ragione, a imporsi come canone nell'immaginazione collettiva di tantissimi lettori.
2) quelli che leggono fumetto con un occhio un po' più critico, e che sanno individuare i veri motivi per cui il Don è un gigante: il ritmo funambolico, la finezza dei suoi meccanismi narrativi, l'umorismo a cavallo tra slapstick e commedia umana, un tizio che viene lanciato con tutta la vasca fuori dalla finestra nel bel mezzo di una rissa nel west etc. Non le cosette da bassa lega tipo Paperone che baciucchia Doretta o Paperone che rinuncia a una grossa pepita non mi ricordo più in quale capitolo della saga.Se ne parlava anche nel topic di Don Rosa.
Comunque ora che Giunti la ristampa a poco prezzo me la leggo anche io questa Storia e Gloria. Non vedo l'ora di parlarne male in questo thread. :D
Ma sì che mi divertirò. Alla fine a suo modo Martina mi diverte anche quando non mi piace.;D Quel tipo di divertimento malato, nel mio caso, fa già parte del fatto che una storia mi piaccia.
Eppoi è qui che c'è il famoso cameo di Topolino che fa il generale suddista? Questa idea da sola vale tutta l'opera a scatola chiusa.Sì.
Eppoi è qui che c'è il famoso cameo di Topolino che fa il generale suddista? Questa idea da sola vale tutta l'opera a scatola chiusa.Perché?
Vero Vero :) :) Ma ogni vignetta è una trovata esilarante, chi avrebbe mai pensato di vedere zio Paperone servire due spaghetti arrotolati (doppia razione) al centurione romano Gambadilegno, tra azzeccatissime battutacce in romanesco ?
ottime storie entrambe, semplicemente la saga di Don Rosa racconta avvenimenti, mentre storia e gloria è da considerarsi un elseworld, ben scritto ma un elseword !
ottime storie entrambe, semplicemente la saga di Don Rosa racconta avvenimenti, mentre storia e gloria è da considerarsi un elseworld, ben scritto ma un elseword !Si potrebbe dire anche il contrario, e si avrebbero anche più motivi per farlo: Storia&Gloria è perfettamente calata nel mondo dei fumetti Disney, mentre la Saga è spiccatamente realistica.
esattamente Spia !!! e' certamente la Saga fuori posto col suo realismo nel.mondo.FANTASTICO disney. Negare questa fantasia vuol dire cancellare tutto il successo, la storia di questi fumetti fino agli anni novanta . ai tempi della Storia e Gloria la tiratura di topolino era 5 - 7 volte quella attuale. vedete un po voi. eppure tanto ha potuto la Saga, financo imporre i suoi principi sovversivi come gli unici corretti. questi interventi continuano a dimostrarlo. sad. :-(
esattamente Spia !!! e' certamente la Saga fuori posto col suo realismo nel.mondo.FANTASTICO disney. Negare questa fantasia vuol dire cancellare tutto il successo, la storia di questi fumetti fino agli anni novanta . ai tempi della Storia e Gloria la tiratura di topolino era 5 - 7 volte quella attuale. vedete un po voi. eppure tanto ha potuto la Saga, financo imporre i suoi principi sovversivi come gli unici corretti. questi interventi continuano a dimostrarlo. sad. :-(Questo "realismo fuori posto" per me è proprio uno dei punti di forza della saga. Infatti ritengo che certe esagerazioni del "fantastico Disney" abbiano finito col porre i personaggi in un mondo talmente irreale che il lettore fatica a riconoscervisi. Invece Rosa ha, per così dire, "umanizzato" ancora di più i paperi, avvicinandoli così ai lettori. La sola differenza tra i personaggi delle storie di Don Rosa e le persone che vivono nella realtà sta nel becco, nei piedi palmati e nelle piume (o nel naso a tartufo e nelle quattro dita per mano). Tanto per dire, io non ho apprezzato più di tanto La prigioniera del fosso dell'Agonia Bianca (https://coa.inducks.org/story.php?c=D+2005-061) perché mi è sembrato che l'autore abbia, per così dire, fatto di Paperone un superuomo, eccedendo proprio là dove aveva mostrato in precedenza un ammirevole senso della misura.
Questo "realismo fuori posto" per me è proprio uno dei punti di forza della saga. Infatti ritengo che certe esagerazioni del "fantastico Disney" abbiano finito col porre i personaggi in un mondo talmente irreale che il lettore fatica a riconoscervisi. Invece Rosa ha, per così dire, "umanizzato" ancora di più i paperi, avvicinandoli così ai lettori.Ti do ragione anche se penso che Paperotto (sarà poi lui a precisare meglio) per 'fantastico Disney' non intendesse la 'fiaba' di per se (magari stucchevole) ma certe 'follie papere' tipiche dei decenni che entrambi amiamo particolarmente (i Sessanta e i Settanta) che sono frutto di fortunate convergenze di grandi talenti italiani nei campi della scrittura, della sceneggiatura e del disegno. I soggetti di allora erano particolarmente attraenti per lettori di tutte le età anche perché parlavano di situazioni molto più vicine alla realtà di quanto siano i soggetti odierni. Il linguaggio ricercato, elaborato e non semplificato come l'attuale era un ulteriore 'polo di attrazione' per i milioni di lettori di allora (e per le centinaia di migliaia di oggi che scoprono questi 'tesoretti' nei GC come nei Vatt).
Anche qui solito discorso: uno è canonico e l'altro è un what if o un else world? perchè? Cosa li distingue?Storia e gloria è una raccolta di vicende in costume, le quali sono, per forza di cose, alternative all'universo standard. Che la Saga sia canonica o meno è un altro discorso sul quale ci sarebbe da discutere (in un altro topic)
e' certamente la Saga fuori posto col suo realismo nel.mondo.FANTASTICO disneyTi sbagli. Nel mondo disney ci sono sempre state sia storie fantastiche sia realistiche (che a te non piacciano è un altro discorso): le seconde si possono trovare già in Gottfredson e Barks, mica le ha introdotte Don Rosa. E, aggiungo, è proprio questo il bello.
Vorrei tornare invece (finalmente) a parlare dell'argomento che da il titolo alla discussione. Volevo chiedere: quando è stato scritto il primo episodio l'allunaggio era già avvenuto? Il periodo più o meno era quello.
Seguiranno commenti sugli altri capitoli, man mano che avanzo (sì, è una minaccia ;D).
Vediamo comparire Arkimedes Pitagorikon (di cui scopriamo aver prodotto specchi ustori durante le guerre puniche, cosa che ci permette di piazzare la storia tra il 212 A.C. (anno dell’assedio di Siracusa durante la seconda guerra punica) e il 30 A.C. (fine del regno di Cleopatra, iniziato nel 51 A.C.) e il regno di Cleopatra (per quanto sia dubbio penso Martina abbia usato il nome Cleopatperina per dare un’idea di familiarità al lettore, in quanto le due date sono inconciliabili).
Inizio a sospettare che sia un problema di disegnatori. Martina doveva essere - ipotesi mia, non ne ho le prove - uno che non scriveva sceneggiature nel senso corrente del termine del mondo fumettistico (cioè, per usare la terminologia del cinema, facendo sceneggiatura + regia + montaggio). Secondo me le sue erano sceneggiatura nel senso classico teatrale/cinematografico del termine: vaga descrizioni della scena della vignetta e dialoghi. Senza particolari riferimenti a come i personaggi dovessero essere posizionati, mossi, inquadrati. Questo lavoro di regia doveva dunque finire nelle mani del disegnatore.*
Ciò spiega perché trovo le storie Martina/Scarpa un pelino più leggibili delle storie Martina/Carpi. E ciò nonostante il fatto che esteticamente io trovi i paperi di Carpi un fantastiliardo di volte più belli di quelli di Scarpa! Ma Carpi era più statico, e non riusciva a dare grande movimento alle baracconate di Martina. O almeno non sembra farlo al meglio in questa storia.
Eeesatto. Questo è il vero problema delle storie di Guido Martina. Che pure si salvano alla grande per tutto il resto. Ma sì, questo è quello che distingue Guido Martina da uno sceneggiatore, se vogliamo. :P
No, su questo Martina è stato storicamente coerente: dice che Cleopatperina è la bisnonna della vera Cleopatra, verosimilmente vissuta ai tempi del vero Archimede storico.
Per la prima volta ho la tentazione di mettere un 7/10 nell'inducks a una storia di Martina e la cosa mi spaventa. Sto invecchiando.
Comunque questa storia doveva fare un effetto incredibile sui lettori (sia adulti che bambini) del 1970. Mai come per questa storia si deve tenere conto del contesto storico della pubblicazione. In quel momento, a pochi mesi dall'allunaggio, 'sta storia doveva avere un fascino portentoso. Non sto dicendo che adesso è datata. Ma posso capire l'affetto che nutre chi l'ha letta in quel periodo.
.
Su inducks non ci sono i mezzi voti. Se metto più di 7 a questa, come faccio a distinguerla dalle Sette città di Cibola (8/10), dal Mistero degli Incas (9/10) o dal Fantasma del vecchio Castello (10/10)?
A proposito. Fuor di metafora, gli insegnanti che mettono i voti più bassi di quanto uno meriti non esistono, se non nella testa degli studenti. Te lo dice...un insegnante ;)Che non esistano dubito, per via della enorme difficoltà del dare un voto equilibrato. Che siano molto meno di quello che gli studenti credono, è sicuro. E che anche quelli che lo fanno siano in buona fede, è praticamente sempre vero.
Oddio, a sforzarsi un attimo qualche domanda sulla coerenza uno può porsela lo stesso:La risposta in realtà la conosco: Martina non guarda alla coerenza interna dell'Egitto che sta narrando. Sta letteralmente proiettando i personaggi Disney in quell'Egitto di cartapesta. È come se i bassotti, Paperino, i nipoti fossero appena arrivati in quel mondo, come gettati a calci su un palcoscenico. EccoSpoiler: mostra. La cosa di per sé ha un certo fascino.Spoiler: mostraVabbè, se si continua così non se ne esce, basta... ;DSpoiler: mostra
Semplice. Dài 10 a tutte queste ultime. :P
E che senso ha a 'sto punto dare i voti?
Collasso tutto Barks e Gottfredson a 10/10, e mi perdo il divertimento di ragionare sulle piccole differenze narrative o umoristiche (o semplicemente di mio gusto personale) che trovo tra le varie storie migliori. Che è il solo motivo per cui spendo qualche minuto della mia vita a pensare "a questa storia metto un 8 o un 9?".
Donrosianismo? In questo forum la reattività sintattica di base si chiama donrosianismo? Mah... :-?
Comunque credo sia più sensata la mia spiegazione di narrativa "teatrale" che quella di "gag", ma poi ognuno la legga come vuole, per carità. Non fosse altro perché se è una gag, beh...posso azzardarmi a dire che non si capisce tanto senza essere tacciato di donrosianismesimocalifragilisticaspiralitoso? ::)
a me le assurdità martiniane hanno sempre fatto ridere in quanto tali, oltre ad aprirmi mondi alternativi in cui la banale logica aristotelica non ha importanza, e che sono affascinanti proprio per questo. Altro che fantasy e fantascienza :PInfatti secondo me la differenza di opinioni, in questo caso, nasce dal momento in cui viene letta la dinastia (e l'opera di martina in generale). E' chiaro che se la leggi a 30, 40, 50 anni con tutto un passato da lettore e da studente alle spalle, finisci per perderti in una serie di analisi che a 8, 10, 15 anni non fai. Se la leggi a quell'età, che ti frega del meccanismo delle gag o della reattività sintattica di base o di quale voto devi dargli? La leggi per quello che è, una storia divertente, strampalata il giusto, con un pizzico di nozioni storiche sparse qua e là.
Sarà che ci son cresciuta insieme... ;)
Infatti secondo me la differenza di opinioni, in questo caso, nasce dal momento in cui viene letta la dinastia (e l'opera di martina in generale). E' chiaro che se la leggi a 30, 40, 50 anni con tutto un passato da lettore e da studente alle spalle, finisci per perderti in una serie di analisi che a 8, 10, 15 anni non fai. Se la leggi a quell'età, che ti frega del meccanismo delle gag o della reattività sintattica di base o di quale voto devi dargli? La leggi per quello che è, una storia divertente, strampalata il giusto, con un pizzico di nozioni storiche sparse qua e là.
Poi magari la riprendi a distanza di anni e ne fai una esegesi per trovarne tutte le pecche, ma intanto almeno te la sei goduta ;)
così da impiegare ancora un altro po' di questo tempo infame che mi separa dalla fine.
Poi magari la riprendi a distanza di anni e ne fai una esegesi per trovarne tutte le pecche
d accordissimo con feidhelm. specifichiamo innanzitutto che le storie hanno una coerenza e un filo logico di base che e' indiscutibile, sul quale si innestano le apparenti incoerenze che sono in realta gag comiche, la vera e ricercata bellezza della stori a e gloria. il tutto e' voluto ed appunto ricercato in modo consapevole : paperino dice ' sicche dovrei credere che una nostra antenata era faraona d egitto' il nipotino ribatte 'bisogna crederlo'. a partire dal titolo altisonante storia e gloria, che ovviamente indica subito l evidente autoironia ! se letta con gli occhi troppo seriosi donrosiani l analisi come qui si vede disserta sullo spaccare il capello sulla coerenza e non coerenza e discetta se votare sei o sette su queste basi. ma la logica qui parte dal mondo papero com era allora e come su queste basi e' stato possibile creare un capolavoro storico IRONICO
8-)
Mi sa che più ancora del donrosismo ha fatto danni il blooperismo photomasiano :P ::) ;D ;D ;D
@Paperotto il mozzo: :-*
Ribadisco: tentare di analizzare questa storia in maniera tradizionale è un errore (a meno di non voler semplicemente evidenziare qualche errore "tecnico", come quello della moneta a cui porrà rimedio salvini una trentina d'anni dopo), è come con le storie di fanton, si prende così com'è se piace, altrimenti meglio dirigersi altrove ;D ;D
E io ribadisco, poi mi taccio [...]
E io ribadisco, poi mi taccio: il problema è che trattate come uno scemo una persona perché non sta continuamente a ripetere questa cosa (come se non ci fosse arrivato da solo, il meschino, lo sciagurato, il don rosiano), e magari nello scrivere un commento prova a dire qualcosa oltre l'ovvio.
Uno come Guido Martina, secondo me, riderebbe di molti di voi. Ma parecchio eh. Saluti.
qualche errore "tecnico", come quello della moneta a cui porrà rimedio salvini una trentina d'anni dopo)Nell'episodio extra di "Storia e gloria della dinastia dei Padani"? ;)
E io ribadisco, poi mi taccio: il problema è che trattate come uno scemo una persona perché non sta continuamente a ripetere questa cosa (come se non ci fosse arrivato da solo, il meschino, lo sciagurato, il don rosiano), e magari nello scrivere un commento prova a dire qualcosa oltre l'ovvio.Non ti ho preso per scemo, si stava discutendo e, se ti sei sentito offeso, chiedo scusa perchè non era mia intenzione. Forse dovevo mettere qualche faccina in più...
Uno come Guido Martina, secondo me, riderebbe di molti di voi. Ma parecchio eh. Saluti.
Il blooperista, come è stato chiamato sopra, qui presente ha letto la storia, e di blooper "veri" ne ha trovati giusto due.
oltre ad intervenire altri paperi nei ruoli che a loro piu' si confanno, sono presenti anche Topolino e co. in piccole parti, sempre consone al loro tipo (l indimenticabile Pippo Augusto, l assertivo generale Topolino...). Tutte parti marginali, a ben rappresentare la loro stagnazione : tra l' altro l unico della compagnia che ha un ruolo incisivo e' proprio Gambadilegno, nemico giurato di Topolino !Stagnazione? Mi sembra un'interpretazione un po' forzata ...
QUESTA e` la loro saga, ne' ne RIconosco altre :-)Anche perché Life & Time è la saga solo di Paperone, è la sua vita, come da titolo originale. I suoi primi 80 anni (1867-1947) dove gli antenati sono solo accennati o sono dei fantasmi (e comunque sono personaggi 'autonomi' e non copie del character principale).
hai difficolta' con una tastiera nuova? Scusa se lo chiedo, ma i tuoi ultimi interventi sono spesso di faticosa lettura per problemi di spazi e apostrofi
mi scuso x minuscole e punteggiatura , sto usando un piccolo cellulare
Mi chiedevo come mai personaggi all'epoca già molto famosi da circa un decennio (Amelia, Brigitta, Paperoga, Pico) non fossero entrati nel cast di Martina: ora che ci penso, ho l'impressione (magari errata) che anche nelle storie 'normali' il Prof li abbia utilizzati poco se non per niente.
Anche seguendo logiche tutte interne alla storia stessa, il patto tra autore e lettore resta fin quando ognuno fa la sua parte. Martina qui tradisce la sua stessa storia (ma dico...che ci vuole a tornare indietro un attimo a risfogliare la propria sceneggiatura? ), dando prova ancora una volta di essere quello che era: uno che scriveva fumetto solo per portare la pagnotta a casa. Legittimo, per carità, ma il prossimo che me lo mette tra i grandi del fumetto italiano - anche solo quello disney - vado a prendere la balestra.
Monkey, ho la forte sensazione che una letta a "Topolino e i segreti di Casadiavolo", "Zio Paperone e il segreto di Villa Mistero", "Paperinik e il binocolo di scappamento" ti potrebbe far capire molte cose.Basterebbe anche dire è stato il creatore di Paperinik (su idea di Animalista Penna), il creatore del Pippo moderno con bis-bis e bizzarrie, un co-creatore con Gott e Scarpa del Topolino-detective, il creatore delle Grandi Parodie, colui che ha recuperato per primo i personaggi di Macchia Nera e Rockerduck, per non parlare di come ha impostato l'uso da commedia dell'arte che per decenni si è fatto dei paperi in Italia.
Ma soprattutto, cerca un'integrale non censurata di "Zio Paperone e la campagna elettorale". Poi ne riparleremo.
Basterebbe anche dire è stato il creatore di Paperinik (su idea di Animalista Penna), il creatore del Pippo moderno con bis-bis e bizzarrie, un co-creatore con Gott e Scarpa del Topolino-detective, il creatore delle Grandi Parodie, colui che ha recuperato per primo i personaggi di Macchia Nera e Rockerduck, per non parlare di come ha impostato l'uso da commedia dell'arte che per decenni si è fatto dei paperi in Italia.
Panandrea, certo che...Per il grande Guido, ma è così difficile il mio pseudonimo? ;D
I fumetti non sono teatro.
Panandrea, certo che Martina è la base fondamentale del fumetto Disney italiano! E infatti il mio giudizio generalmente negativo su Martina non mi pare in contraddizione col mio giudizio generalmente negativo sul fumetto Disney italiano. ;)Non so se ti è già stato chiesto in passato da qualcuno, Monkey, ma quali sono gli autori italiani - contemporanei e storici- che apprezzi (ovviamente tralasciando, visto che parliamo di sceneggiatori, quelli che si sono occupati esclusivamente di disegno)?
Detto così però non vorrei sembrasse che ne do la colpa a lui, sarebbe ingiusto. Credo abbia fatto più danni quello bravo, Cimino, che il professore.
nessuno si è accorto almeno della mostruosa incongruenza del cofano pieno di storia e gloria della dinastia che d'improvviso diviene...solo un cofano di monete egizie?!? O si deve intendere che quello era il cofano di 50 kg di monete egizie con in più qualche una manciata di altre monete dalle generazioni successive? Ma in tal caso, le otto monete cadute nell'astronave sono incredibilmente tutte non egizie (a parte una)?Non ho ben capito questo passaggio ma il cofano affondato nell'oceano che contiene tutte le monete storiche degli antenati dei paperi (di tutte le epoche) e trasportato di paese in paese dai vari protagonisti non ha nulla a che fare con il tesoro del Pha-Peh-Rheo che restò in Egitto ben nascosto all'interno di una piccola piramide fatta costruire per l'occasione.
Sì mi è stato chiesto mille volte, credo di averne parlato fin troppo per esempio nel topic sugli autori italiani e i loro legami alla tradizione americana. Conosco poco gli autori italiani, o almeno nessuno di essi in maniera completa. Diciamo che i miei preferiti sono Faraci e il primo Scarpa. Ma non sono di quelli che ritengono tutte le storie di Scarpa dei primi anni dei capolavori inarrivabili. Buone storie e basta. Poi mi piace Artibani e soprattutto il primo Casty ( sono un noto critico del Casty recente, e critico è un eufemismo). Poi ci sono tanti autoriche mi hanno regalato momenti gradevoli di lettura, come Pezzin, Mezzavilla, e di recente Gagnor e Radice. Ma di questi autori so poco per esprimermi seriamente, potrei aver semplicemente pescato bene tra le loro storie.E come ti specializzi e recuperi ciò che non è italiano?
Comunque in generale diciamo che se fosse per gli autori italiani non avrei interesse per il fumetto Disney.
Che significa mi specializzo? Non conosco in maniera specialistica nessun autore di fumetti.Cioè la curiosità era relativa al come procuri opere Disney di autori stranieri. Fai leva principalmente sulle ristampe italiane o all'estero il mercato è differente?
Vivo all'estero, comunque.
Cioè la curiosità era relativa al come procuri opere Disney di autori stranieri. Fai leva principalmente sulle ristampe italiane o all'estero il mercato è differente?Dal 1932 al 2008 esisteva una mensile chiamato Mega che racchiudeva solamente storie straniere, forse se le procura in questo modo. Purtroppo non esce più ed è un peccato, spesso si trovavano storie brasiliane che a mio avviso dopo quelle italiane sono tra le migliori.
Non ho ben capito questo passaggio ma il cofano affondato nell'oceano che contiene tutte le monete storiche degli antenati dei paperi (di tutte le epoche) e trasportato di paese in paese dai vari protagonisti non ha nulla a che fare con il tesoro del Pha-Peh-Rheo che restò in Egitto ben nascosto all'interno di una piccola piramide fatta costruire per l'occasione.
Mai sentito parlare di Mac Guffin?
Eh, appunto. Il cofano contiene monete da tutte le epoche. Almeno così fino alle ultima decina di pagine. Ma nell'episodio finale Paperone si mette alla lavagna a far di conto, e dal ragionamento che fa ne emerge che (almeno secondo lui) nel cofano affondato ci sono 50 kg di monete egizie trasportate a Roma di Pha-Peh-Rheo.
L'incoerenza è appunto che noi lettori sappiamo cosa c'è nel cofano, ma Paperone sembra non averlo ben capito. E Martina, che termina la saga lodando giustappunto l'intelligenza sopraffina di Paperone, ci lascia col dubbio che lui stesso da autore non abbia ben deciso cosa diavolo c'è nel cofano.
No, niente Mega. Cioè, l'avrò comprato qualche volta da bambino, ma chi si ricorda. ;DOk pensavo che all'estero la produzione di omnie di vario tipo fosse più capillare e da questo il tuo commento
Leggo riviste da edicola francesi e libri in inglese. Ogni tanto uscite italiane. Tutto qui. Ma di quello che chiamate "produzione straniera" mi interessano soprattutto gli americani, neanche per la produzione danese ho un particolare interesse. Bah insomma sono abbastanza ignorante di fumetto disney, non so se si è notato. Sto esplorando un po' più in questo periodo, onde la mia presenza su questo forum. ;D
Comunque recuperare storie di questo o di quell'autore specifico è un problema dovunque tu sia. Difficile da risolvere, a meno che non si giri per mercatini vari etc. In Italia per farsi un'idea della produzione straniera forse si possono cercare i vecchi numeri di zio paperone (per assaggiare il meno peggio) o i vecchi numeri di mega (se si vuole fare un salto nel buio nella produzione brasiliana e danese proposta senza filtri, anche il peggio del peggio, maneggiare con cautela ;)).
Ok pensavo che all'estero la produzione di omnie di vario tipo fosse più capillare e da questo il tuo commento
Qui si ritorna al discorso che facevo nei messaggi precedenti. La sospensione dell'incredulità che è alla base della narrazione ( e a cui quel nipotino ci invita nel secondo capitolo: "devi crederci, zio paperino") regge fin quando un autore mantiene una forma di apparente coerenza all'interno della storia che sta narrando. Anche seguendo logiche tutte interne alla storia stessa, il patto tra autore e lettore resta fin quando ognuno fa la sua parte. Martina qui tradisce la sua stessa storiaNon sarei cosi' severo. Martina si preoccupa della coerenza all'interno del singolo episodio e basta; "Storia e Gloria" si legge come una serie di storie con in comune un vago sviluppo storico, dove il patto di credulita' fra lettore e autore e' (per cosi' dire) da rifondarsi ogni settimana. E' quanto avviene quasi in ogni storia di ampio respiro prodotta in Italia fino alla saga di PK (il cui effetto su concetti come "continuity" e' probabilmente molto sottostimato da certi lettori "antidonrosiani"); perfino le Paperolimpiadi di Scarpa non ne sono esenti, direi. Ad uno come te puo' rendere la storia illeggibile, ma e' come rimproverare ai classici del teatro francese di raccontare vicende in cui tutti hanno assurdi nomi greci e tutta la materia e' forzata in poche ore di svolgimento (ammetto che proprio per questo fatico molto a digerire il teatro francese).
L'uso inappropriato e abusato di Pippo come spalle di Topolino è uno dei tanti difetti del fumetto italiano. Pippo è un personaggio umoristicamente difficile da gestire, che gli autori dovrebbero avere il buon senso di usare di meno. Per rispetto verso il personaggio stesso. Gli autori bravi e avveduti, come Walsh e Scarpa (ma tutto sommato anche Faraci e Casty), se ne sono accorti, e hanno imparato a usarlo solo quando hanno una idea per mettere in scena il suo umorismo metalogico, appunto molto difficile. Anzi Walsh e Scarpa ne erano così consapevoli che si sono anche dovuti inventare spalle alternative al Topo (Walsh meglio di Scarpa ci è riuscito).Ho l'impressione che su come si debba usare Pippo siamo in disaccordo quasi totale: gli autori che citi come bravi ad usarlo sono quasi quelli che mi piacciono di meno (espressione esagerata, ma non ho tempo per cercare sfumature piu' precise). Tu che razza di idea hai di Pippo?
Il Pippo di Martina e' una fonte inesauribile di questa alterita': e' fondamentalmente altro rispetto a Topolino (ed al lettore, che di quest'ultimo condivide le coordinate mentali). Un'alterita' fisica in primis, e metafisica di conseguenza (mi scuso se la mia ignoranza filosofica mi porta ad usare termini indeguati). A Martina si puo' rimproverare di non gestire sempre nel modo migliore i rapporti tra i due (il che non significa che li gestisca sempre male - tutt'altro!); ma gli saro' sempre grato per come ha sviluppato ad esempio il tema della "soffitta".
Precisiamo che sulla faccenda di Pippo non criticavo certo Martina, il cui uso del personaggio mi è poco noto. Infatti se noti nella risposta all'altro utente scrivevo:L'uso inappropriato e abusato di Pippo come spalle di Topolino è uno dei tanti difetti del fumetto italiano.[...] Non sapevo che anche questo difetto della scuola italiana venisse da Martina.
Parlando sempre di Pippo... In un colpo solo, Martina lo fa diventare un pecorone e un guerrafondaio.Anche se all'inizio del quarto capitolo la 'vera natura' di Pippus Augustus (la prima che hai detto) esce fuori con una fuga poco dignitosa, in gran parte dovuta alla fine dei sesterzi di Paperonius, costretto a finanziare la campagna ma riuscendo comunque a guadagnarci con le sue cucine da campo.
Non ho letto niente di De Vita (immagino intendi come autore unico). Quello di Bottaro, per quel poco che ricordo da quel poco che mi è capitato per le mani una vita fa, mi stava simpatico. Oggi dovrei rileggerlo per farmi un'idea.
Ma smetterla di chiedermi opinioni su cose che non conosco? Io frequento questo forum per avere informazioni e opinioni da voi che ne sapete di più, non viceversa.
Nel frattempo sottolineo quanto detto a vario titolo da ML.Grazie. Vista la domanda di Eli (anche se non era rivolta a me), aggiungerei che collocherei tanto De Vita che Bottaro (o Bottaro-Chendi) tra gli autori che piu' hanno sviluppato l'alterita' di Pippo.
Non ho letto niente di De Vita (immagino intendi come autore unico).
Non c'entra ovviamente nulla, ma l'immagine di ML che procede a grandi falcate fuori dalla stazione di Shanghai con l'albetto cinese de La Spada di Ghiaccio come unico segno di riconoscimento e' fra i miei ricordi in ambito di topofilia maggiormente indelebili.
Cerca di recuperare almeno la spada di ghiaccio
Cerca di recuperare almeno la spada di ghiaccio (https://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+1411-BP) (non dovrebbe essere difficile).
Non è per niente difficile, ce l'ho in casa (in Italia) da quando è uscita in allegato con Repubblica, cioè dal 2004. ;D
Non l'ho mai letta però, l'ambientazione fantasy non mi ha mai fatto venir voglia di tirarlo fuori dalla mia libreria.
Occhio, perché se non ti metti subito a studiare il suddetto fondamentale, subirai la più atroce delle punizioni che il direttorio del forum possa irrogare: discutere con me di errori, side stories, ipotesi ipotetiche ed elucubrazioni elucubrative, nonché di bronzine sbronzate, relativamente al mondo di Pkna, Pk2 e Pkne.
Vuoi davvero correre questo rischio? Davvero davvero? 8-)
Avvocato, fai prima ad ucciderlo con una raffica delle tue barzellette ;D
Brav'uomo, perdonami: e il gusto godurioso del piacere della tortura? Dove lo lasci, scusa? ;D
E le tue barzellette cos'altro sono? :P [smiley=rotflbuona.gif]
Vabbe' ... Vogliamo non rimanere 'offesi' ? ;-)
colui che ha recuperato per primo i personaggi di Macchia Nera e Rockerduck
tal Michele Gazzarri (?)
Ignoravo l'esistenza di questi Paralipomeni collegati a Storia e Gloria (o forse li avevo visti ma non collegati alla saga).
Il procedimento pare filare liscio ma apre una porta: fino a quanto è espandibile una cosa del genere? Se queste storie sono comunque considerabili paralipomeni, perchè non anche la parodia di "Guerra e Pace" che quantomeno con "Storia e Gloria" condivide uno degli autori? Ci sono troppe storie che sarebbero di diritto inseribili nell'opera originale.
la discriminante dovrebbe essere "la moneta che racconta" ;)
Vero, ma in quanto dei parapolimeni compaiono le monete?
Per quanto riguarda "La quinta moschettiera" (il genere è femminile, visto che al maschile fa mosqueteirO ;) ), è considerato un episodio vero e proprio in Brasile, numerato come 6 (per cui tutti gli altri scalano di una unità) e presente in OGNI ristampa della saga nel paese di Josè Carioca!Mai avrei immaginato che Storia e Gloria fosse pubblicata in Brasile con capitoli extra considerati ormai 'ufficiali'.
la discriminante dovrebbe essere "la moneta che racconta" ;)Però nella Calata dei Barbari, non segnata come Paralipomeno ma ufficialmente capitolo bis della terza puntata di S&G (a detta dello stesso autore Savini) non c'è una 'moneta parlante'.
L'aver letto l'inizio della storia della Quinta Moschettiera in italiano cosa vuol dire?
non saprei... ne ho uno solo, ma è sotto una pila di fumetti per cui non mi va di controllare! ;D
Mi pare di ricordare che quella su Atene non avesse una moneta all'interno.Le uniche monete coniate sono le otto degli episodi originali. Anche in Brasile, dove la saga sembra essersi ufficialmente allungata da tempo, all'interno del Mercado Livre (l'ebay brasiliano), sono state riproposte solo le otto monete uscite in Italia in una versione argentata.
Tra l'altro ce n'era una decisamente interessante, che ho scoperto ora far parte di un'altra serie, e cioè -> https://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+2105-4Però non basta che un soggetto storico sia decente per poterlo inserire all'interno della saga: può essere divertente a livello di gioco fra appassionati ma una certa ufficialità ci vuole.
Però non basta che un soggetto storico sia decente per poterlo inserire all'interno della saga: può essere divertente a livello di gioco fra appassionati ma una certa ufficialità ci vuole.
I Paralipomeni della Dinastia dei Paperi (tre episodi) oltre alla storia di Savini della Calata dei Barbari (che già nel sopra titolo riprende ufficialmente la famosa saga martiniana) sono gli unici soggetti che possono essere considerati episodi extra (un quinto può essere la storia brasiliana che, come scrive Andrea, compare in tutte le edizioni oltre oceano della saga).
Allora è doveroso ringraziare il "Qualcuno" che sta provvedendo amatorialmente!
che QUALCUNO ::) la sta traducendo amatorialmente per ovviare a questa mancanza!
al momento ci sono solo 7 su 21 tavole in italiano, ma presto... chissà... ;)
Io avevo capito che era una traduzione amatoriale di Andrea... :-?
Cioè?
Cioè, come ha confermato Andrea, la storia in italiano non esiste e la sta traducendo lui dal portoghese
Perché tutto questo impegno?
È una storia importante?
@Andrea
Se ti serve una mano, ormai già sai come me la cavo con fotoritocchi, quindi cancellare il testo in portoghese e mettere quello italiano non dovrebbe essere un problema
comunque grazie per la gentile offerta, ma ho già finito!
In Brasile hanno eliminato la moneta di Paperino (il fuorilegge di Pensacola) sostituendola con quella di Paperina, quinta moschettiere.
Non so se questa sostituzione coinvolga anche l'intero episodio che si svolge in Florida nel 1600, nell'allora America coloniale. Secondo Andrea l'episodio della Quinta Moschettiere (che potrebbe svolgersi in Francia nello stesso periodo) viene aggiunto agli altri otto originali, mantenendo dunque quello di Pensacola, anche se l'incongruenza della moneta mancante si dovrebbe sentire, visto che ogni episodio ne vede coinvolta una specifica.
In ogni caso questa sostituzione di moneta fatta vedere nella vignetta precedente (oltre all'episodio extra inserito di forza) lo ritengo un grave stravolgimento di un'opera originale: è vero che anche in Italia molte storie straniere hanno subito ritocchi vari nel corso degli ultimi 85 anni, ma una cosa del genere, così profonda e radicale, penso dovrebbe portare la Panini (attuale editore delle storie Disney in Italia) a contattare la Abril (l'editore brasiliano delle medesime) per una chiarificazione e un eventuale ripristino dell'opera originale. Non solo per la moneta in se ma anche per il capitolo aggiuntivo inserito di forza e, probabilmente, senza alcuna comunicazione con l'editore originale per un eventuale 'permesso'.
In nessuno, a memoria. :)
Vero, ma in quanto dei parapolimeni compaiono le monete?
E poi, scusate, la serie dei Diari delle antenate che c'entra, con Storia&Gloria?
Dal link ho visto che il nuovo episodio locale della Quinta Moschettiere non è stato 'inserito' cronologicamente ma 'aggiunto' alla fine insieme agli altri italiani, mantenendo così una certa originalità dell'opera di Martina, Scarpa e Carpi.
Dalla vignetta della foto in cui una moneta originale è palesemente sostituita da una 'apocrifa' si poteva evincere che anche l'episodio brasiliano avesse sostituito quello originale oppure che fosse stato inserito di forza, magari con delle tavole di raccordo create ad arte per collegarlo meglio con l'episodio precedente e successivo.
Gli episodi 'extra' restano dunque tali anche se quella moneta sostituita non mi convince affatto: perché cancellare quella del fuorilegge di Pensacola quando un qualsiasi disegnatore avrebbe potuto aggiungere una nona moneta con l'effige della moschettiera Paperina? Sarò che ritengo 'sacre' quelle monete che posseggo dal lontano 1970 che vederle 'violentate' in tal modo mi fa sobbalzare dalla sedia! :o
-cut-
50° di Storia e Gloria della Dinastia dei Paperi
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In questo periodo di mezzo secolo fa uscivano le prime puntate di Storia e Gloria che copriranno complessivamente, in otto uscite, aprile e maggio del 1970 (dal 5 aprile col n. 749 al 24 maggio col n. 756 di Topolino). Forse sono un record le 11 ristampe italiane che in questi 50 anni si sono susseguite per questo lungo racconto storico e senza tempo, valido per tutte le stagioni passate, presenti e future, vista la qualità dei soggetti, delle sceneggiature (di Guido Martina) e dei disegni (di Romano Scarpa e GB Carpi).
Senza contare le pubblicazioni straniere, numerose soprattutto in Brasile, Portogallo, Grecia, Germania e Spagna. Stranamente in Francia questa saga non è mai stata pubblicata: cosa si sono persi i cugini transalpini! Per non parlare degli Stati Uniti che magari con la IDW potranno recuperare il tanto tempo perduto.
https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_e_gloria_della_dinastia_dei_paperi
https://paperpedia.fandom.com/it/wiki/Storia_e_gloria_della_dinastia_dei_paperi
https://inducks.org/subseries.php?c=Duck+Dynasty
https://www.ventennipaperoni.com/2019/01/15/storia-e-gloria-dei-paperi/
https://www.icollezionisti.com/blog/operazione-miliardo-storia-e-gloria-della-dinastia-dei-paperi/
(https://www.icollezionisti.com/blog/wp-content/uploads/2018/11/operazione-miliardo.jpg)
(https://inducks.org/hr.php?normalsize=1&image=https://outducks.org/webusers/webusers/2007/10/it_om_1133a_001.jpg)
(https://inducks.org/hr.php?normalsize=1&image=https://outducks.org/webusers/webusers/2006/11/it_om_1134a_001.jpg)
(https://inducks.org/hr.php?normalsize=1&image=https://outducks.org/webusers/webusers/2006/08/it_gcd_007a_001.jpg)
(https://inducks.org/hr.php?normalsize=1&image=https://outducks.org/webusers/webusers/2007/09/it_gcdc_02aa_001.jpg)
(https://inducks.org/hr.php?normalsize=1&image=https://outducks.org/webusers/webusers/2019/07/it_dlf_200311ba_001.jpg)
(https://inducks.org/hr.php?normalsize=1&image=https://outducks.org/webusers/webusers/2009/04/it_tsd_002a_001.jpg)
(https://inducks.org/hr.php?normalsize=1&image=https://outducks.org/webusers/webusers/2014/04/it_dged_01a_001.jpg)
(https://inducks.org/hr.php?normalsize=1&image=https://outducks.org/webusers/webusers/2014/06/it_gsd_022a_001.jpg)
(https://inducks.org/hr.php?normalsize=1&image=https://outducks.org/webusers/webusers/2016/08/it_pbss_02a_001.jpg)
(https://edicola.shop/media/catalog/product/cache/1/image/9df78eab33525d08d6e5fb8d27136e95/i/m/image_340_1_23186.jpg)
questo lungo racconto storico e senza tempo, valido per tutte le stagioni passate, presenti e future, vista la qualità dei soggetti, delle sceneggiature (di Guido Martina) e dei disegni (di Romano Scarpa e GB Carpi).
Che meraviglia le copertine e i gadget! Non ho mai avuto il piacere di leggere la Saga, ma in questo momento mi fa più gola l'idea di mettere le mani sulle leggendarie monete.
Bravo Cornelius a celebrare questa ricorrenza !
CAPOLAVORO ASSOLUTO SENZA TEMPO davvero, e sempre attuale.
Simbolo vero dell' altissima ed irripetibile qualità delle storie di Paperino e c. di quel periodo, per trame, disegni, divertimento sagace ed ironico alla massima potenza che non si preclude nulla. Si alimenta di ogni ispirazione vivida, effettiva e senza ipocrisie, del mondo reale che
ci restituisce nel mondo papero-fantastico nei panni adorati e su misura dei nostri personaggi JUST LOVE IT.
In questa tragica Pasquetta auguri di un po' di allegria con Storia e Gloria.
Leggila appena puoi, certo l'impulso collezionistico è difficile da controllare ed io ne so qualcosa ma, se passi prima dalla lettura di queste splendide spassosissime storie nel ricercare poi i gadget sarai di certo anche più soddisfatto! ;)
Non vorrei andare OT, ma il Paperone che definisci "bonario e moralmente quasi ineccepibile" di fatto nasce con la testata Uncle Scrooge che parte nel 1952, ben prima degli anni '60. E le storie in cui si delineano maggiormente le sue origini sono "Zio Paperone e la disfida dei dollari" (1952) e "Zio Paperone e la Stella del Polo" (1953).
Allora... alla fine non ho i gadget ma in compenso ho letto la storia!
Storia e Gloria rappresenta l'apogeo della produzione Disney italiana. Il momento più vicino alla perfezione. Questo è il mio modestissimo parere. Il termine "italiana" è doveroso in questo caso, perché rappresenta i tratti tipici portati all'estremo della scuola di casa nostra.
I disegnatori hanno dato il meglio, e personalmente adoro questo Scarpa perché quello dal 1976 in poi, per quanto più “perfetto” e classico, fu un po’ meno dinamico e meno variegato nelle espressioni dei personaggi.
Infatti il periodo d'oro del 'mio' Scarpa lo pongo dal 1968 al 1978.
I disegnatori hanno dato il meglio, e personalmente adoro questo Scarpa perché quello dal 1976 in poi, per quanto più “perfetto” e classico, fu un po’ meno dinamico e meno variegato nelle espressioni dei personaggi.
Infatti il periodo d'oro del 'mio' Scarpa lo pongo dal 1968 al 1978.
Infatti il periodo d'oro del 'mio' Scarpa lo pongo dal 1968 al 1978.
Direi pure il mio. Soprattutto sulle sceneggiature di Martina penso si sbizzarrisse particolarmente, dato l'alto tasso di comicità un po' da commedia dell'arte. Ammetto però che ho sempre avuto un debole per lo Scarpa "sperimentatore" (anche se probabilmente a quanto ho capito, semplicemente lavorava più rapidamente per questioni economiche) del periodo 1963-1965, caratterizzato da un tratto dinamicissimo e "schizzato" che precorre il futuro Cavazzano e i suoi epigoni. Mi fermo però per non andare OT.