Scusate, ma quando vedete Sweeney Todd o Moulin Rouge apprezzate o vi dà fastidio lo stesso che i personaggi inizino a cantare sapendo perfettamente a memoria le canzoni rovinando la sospensione di incredulità etc. etc.?[size=13]
Sia chiaro, ci sta tutto che qualcuno possa odiare le canzoni nei film: ci sta meno che lo si faccia solo per l'animazione disneyana, arrivando a desiderare che la Disney si adegui a tutti gli altri lungometraggi animati.[size=13]
Perché l'impressione che mi sembra è quella che alcuni provino imbarazzo e fastidio per alcune canzoni in questione, come fossero i balletti che si vedono alla Melevisione, mentre in realtà andrebbero viste come un Moulin Rouge in scala più universale (per grandi e piccini).
Anche perché i musical che trovate a teatro non sono di Laputa, Kung fu Panda o Coraline: trovate invece la Bella e la Bestia o la Sirenetta.
Anche io discordo spesso da Grrodon quando mi dice che la trama nei film Disney conta pochissimo, ma mi trovo a dargli ragione quando mi dice che quello che conta maggiormente sono le canzoni e la buona animazione. Senza uno di questi due fattori, è semplicemente un Disney sbagliato.[size=13]
Taron E' un film sbagliato. ;D
Atlantis è una piacevole eccezione ma è stato schifato da molti proprio per la sua non-disneyanità.
Mentre le canzoni in sottofondo (tipo Son of Man di Phil Collins) devo quotare che sono stupende, ma rappresentano pur sempre una minoranza.
Ma se la questione è proprio il detestare il musical, sappiate che la Disney più di tanto non può darvi.
@Paperinika: :PLieta di averti fornito l'ispirazione. ;D O è stato Zangief? Era un po' che non ne parlavamo, in chat... ::)
Veramente ho seguito il consiglio di Lavi-Schroeder, approfittandone per inglobare anche un sondaggio. Ti ho nominata per via di quel "non sai più cosa inventarti per i sondaggi"... :PLieta di averti fornito l'ispirazione. ;D O è stato Zangief? Era un po' che non ne parlavamo, in chat... ::)
Alla domanda del sondaggio per ora non rispondo perché sinceramente non ho capito il significato: "Siete pro o contro la sospensione d'incredulità nei film Disney?". Pacù, spiega meglio cosa volevi dire perché io non lo ho capito.Be', il titolo del topic (utilizzabile anche al di fuori del sondaggio) è chiaro, no? ;)
Devo mettere "cantatine" al posto di "sospensione d'incredulità"? Perché il discorso "sospensione d'incredulità" non si dovrebbe limitare alle sole canzoni.
non ritengo le canzoni un elemento imprescindibile in un Classico
Be', il titolo del topic (utilizzabile anche al di fuori del sondaggio) è chiaro, no? ;)Ok, parliampo delle sole canzoni allora. Beh, a me pare che si possa rispondere o "Sempre a favore" o "Dipende dai casi". Una risposta "Sempre contro" avrebbe senso solo come provocazione, sarebbe come chiedere film totalmente privi di colonna sonora (credo ne esistano meno di dieci in tutta la cinematografia internazionale :P).
Vorrei lanciare un mini-sondaggio in questo sondaggio: i film li Disney li guardate per la vicenda e la trama (la storia, tutto sommato) o vi interesa principalmente il lato artistico?Io ho sempre fatto attenzione sia alle storie (uso il plurale perché la maggior parte dei Classici sono comunque ripresi da fiabe, racconti o romanzi; mi è sempre piaciuto vedere in quali punti essi differissero) che al lato artistico, ma più ai disegni in sé che alla animazione (non sono esperta di animazioni, purtroppo, quindi per me sono praticamente tutte meravigliose, non saprei dire se ci sono punti in cui lasciano a desiderare o meno). Questo anche da piccola, perché ero una bimbetta che amava disegnare e leggere (mentre tutti gli altri bambini se la spassavano in giro per il paisiello).
Perché il musical disneyano è questo: un concentrato di arte e animazione combinato perfettamente con la musica per regalare le stesse emozioni di un dipinto o qualsiasi lavoro artistico.Bella questa tua definizione!
Ma visto che chi ha scritto il testo ha tirato in ballo la sospensione d'incredulità, faccio la bastarda e interpreto la domanda come meglio credo, in maniera più forte. Sono pro o contro alle canzoni, messe nel film in una maniera tale da provocare una forte sospensione d'incredulità? Qui casca l'asino. Messa così, voto "contro" senza troppi rimorsi :P :P :PStesso ragionamento che ho fatto io, anche se preciso che l'opzione "dipende" è arrivata dopo il mio voto.
Vabbè, ho capito... tolgo il sondaggio e non ne parliamo più, che tanto il topic funziona lo stesso, razza di pignoloni... (http://www.ilsollazzo.com/forum/images/smilies/10.gif)Non guardare me, stavolta... :P
Mi astengo dai sondaggi fino al 2011. [smiley=vrolijk_26.gif]
Chiarisco un punto (rivolgendomi non solo a Brigitta, ma in generale): non è questione di ritenere, le canzoni SONO un elemento imprescindibile di un Classico, in quanto fanno parte di quella formula consolidata e di quella struttura comune che hanno fatto la tradizione.
Che poi si amino o meno le canzoni, le si senta vicine o no al proprio feeling, il fatto che c'è chi ne farebbe a meno sono che la sospensione d'incredulità venga rovinata ad alcuni e ad altri no, sono invece fattori soggettivi e quindi legittimi. Ma la presenza delle canzoni è imprescindibile, che piaccia o no. ;)
Qui sento grosse cazzate, tipo che Bambi non ha canzoni e via dicendo.
E un'altra grossa cazzata è che negli anni 90 Biancaneve avrebbe avuto quelle canzoni cretine là. Non è così,
Gli esempi che citate quando provate a immaginare in versione musical film come Laputa o Atlantis sono musical da serie B, e di esempi se ne possono trovare a bizzeffe del tipo di musical che dite: il film di Tom e Jerry, la quasi totalità dei direct to video e via dicendo. Spesso anche i film di Bluth, opere in cui la colonna sonora davvero c'è perché ci vuole essere, in cui la musica pesa e svacca tutto. Equipararli sia pur inconsciamente con la musica Disney anni 90 significa non averla capita o non aver avuto voglia di ascoltarla senza orecchie velate dall'odio.Quoto ogni singola virgola. Anche io penso che il senso del musical disneyano immaginato negli esempi (sia pur scherzosi e/o provocatori) sia molto più associabile a prodotti del genere, per non dire filastroccume stile Melevisione.
[size=13]Sottoscrivo. Il punto non è che si schifano le canzoni tout court. Si schifa l'idea che per forza siano i personaggi a doverle cantare, trasformando la narrazione in un musical di Broadway, per usare i vostri termini. E anche lí c'è caso e caso, come già sottolineato. Posso digerire una Ariel per i motivi che ho già espresso. Può andarmi bene una Kala che canta la ninna nanna. Ma un cattivo che descrive i suoi piani di conquista facendo il coro e le coreografie con sfondo e tirapiedi - e ogni riferimento a Scar o Frollo non è casuale - mi appare semplicemente ridicolo, altro che pathos epico. Io uno cosí non riesco a prenderlo sul serio, e l'atmosfera "epica" se ne va a farsi benedire, non importa quanto sentita e profonda la si canti. Da questo punto di vista, Bambi davvero non ha canzoni, perché sono tutte cantate fuori campo, esattamente come quella de Il pianeta del tesoro o Tarzan. In Bambi non ci sono gli animali che si mettono a fare i cretini - e non mi citare la canzone d'amore degli uccelli perché è chiaro che non sono loro a cantarla ma è fatta in modo da dare l'impressione che possa esserlo. Se vedo una canzone in stile musical, automaticamente mi si crea una sensazione di ridicolo. Ora, se la canzone è fatta apposta per crearla, allora ben venga: la sequenza del Budino all'arsenico di Asterix e Cleopatra mi fa ancora spanciare, per citare un esempio extra-Disney. Per rientrarci, farei l'esempio della canzone alla taverna, proprio di Tangled. Tiana è un caso limite perché presuppone il credere che a New Orleans siano tutti tanto matti da prorompere in canti e balli per qualsiasi idiozia, e può anche starci... ma non puoi spacciarmi per credibile un leone sfregiato che sclera di quanto sarà fico il suo piano facendo i balletti a ritmo con fumarole, bocche vulcaniche e jene, dai. O un giudice di fine '400 che ha le visioni per il suo tormento interiore e lo fa... cantando. Eh beh. Giusto perché è un maniaco malato di mente, va... :P[/size]
Rispondo a te su questo topic perché più a tema, ma vale anche come risposta a Grrodon per questo (https://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?num=1290850975/21#21) messaggio.
Secondo me è imprescindibile la presenza della musica. Alla quale, non è un segreto, Disney in primis ha dato un'importanza fondamentale sin dall'inizio del suo lavoro. Ma "musica" non vuol dire ipso facto "canzone da musical". Disney è stato il primo a capirlo, il modo di inserire la musica in un cortometraggio e in un film non è la stessa. Biancaneve non è una Silly Simphony più lunga del solito. E NON è un musical in stile "La bella e la bestia" (*), già altri hanno fatto notare come i brani musicali abbiano perfettamente senso al suo interno. Nessuno dei lungometraggi a cui ha lavorato Walt è un musical alla Broadway. Grrodon dice che "il musical di broadway è la naturale evoluzione di tutto ciò". Naturale, forse. Necessaria ed inevitabile, no. Per il meglio, neanche. Irrinunciabile se si vuole essere "veri fan disneyani", neppure.
Che coincidenzialmente ho rivisto ieri. E di cui confermo la mia opinione, il grande diseredato tra i film Disney, un gioiello prezioso e superiore a mio avviso al fior fior di Classiconi di cui tutti parlano (si mangia la Bella e la Bestia, a mio personale giudizio).La mia era ovviamente una provocazioncina, per vedere quanti si sarebbe scagliati contro questo film e quante volte avresti sguainato la Master Sword per difenderlo. Lo so che te sei pro In viaggio con Pippo!
E sì, gran belle canzoni. On The Open Road con tanto di morto che scappa dalla bara e si mette a ballare in autostrada è da applausi.
Tempo impiegato per fare il post: un'ora e mezza. Evviva :DBen spesa! [smiley=thumbsup.gif]
(Atlantis lo reputo la peggiore "cosa" nel panorama dei lungometraggi Disney)No, peggio le Mucche alla riscossa. :P
When there were songs in a picture in addition to the musical score, they were written and recorded very early, so they could be integrated carefully into the story development. Walt was admant about songs that stopped the flow of the story while some singer demonstrated his prowess, and he insisted that the only use for a song would be to pick up the tempo of the story and to tell it in another way, while adding to the emotional content of the sequence. A good song should make the audience feel more deeply about the situation.
1) La Bella Addormentata è così minore che è spettato a lei il compito di aprire le edizioni Blu-Ray dei Classici Disney. ::)
No, peggio le Mucche alla riscossa. :P
No perché in tutto questo discorso non penso si possano includere le villain songs in cui viene spiegato il piano del cattivo o le i want songs in cui si spiegano i perché e il percome del protagonista.
Poi è possibile (anzi spesso è certo, vedete Don Bluth), che non tutti i registi sanno darsi una regolata in merito; emblematica è Marina Del Rey, nella "Sirenetta 3" che canta canta canta... senza alcun motivo valido, anzi dilatando un concetto che poteva essere riassunto in una frase o due.
Ma poi si sa perchè non ci abbiano messo Ursula, al posto di quella squinternata?
Argh! COSA mi hai ricordato! Un vero incubo!
insomma, quindi, quando vedi "robetta" alla Mary Poppins o Tutti insieme appassionatamente, per te è morte sicura.. ;D perchè lì davvero cantano ogni 5 minuti!...detto tra parentesi, io invece li adoro ;)
Che è una vaccata.E' una sacrosanta verità e aggiungo che molti passaggi narrativi di numerosi film Disney sarebbero stati difficili, se non impossibili, da rendere in prosa. Penso, ad esempio, ad Hellfire del Gobbo che consente di mostrarci il travaglio interiore di Frollo con una potenza straordinaria e senza imbarazzi per il tema trattato. Tuttavia, la Disney ha dimostrato, specie negli ultimi dieci anni, di saper fare a meno di questa struttura che, alle volte, allontana il pubblico adulto dai cinema (quanti amici e/o conoscenti, pur interessati a qualche film, rinunciavano ad andarlo a vedere anche per questo motivo e, se lo facevano, rimanevano a volte delusi proprio per via della natura di musical).
Le canzoni hanno anche delle precise funzioni narrative. E esteticamente parlando valorizzano molto la sceneggiatura.
Non amo particolarmente i film che finiscono per diventare musical e quindi la questione sta nel non abusarne : parti cantate limitate, nei giusti momenti e funzionali alla trama.Quoto, soprattutto l'ultima parte. Le strumentali, reprise o originali, possono fungere da veri e propri jolly, a volte anche più incisivi di una canzone (basti pensare, ad esempio, alla Kingdom Dance di Rapunzel.
Certo i personaggi che, all'improvviso, si mettono a cantare rovinano la sospensione dell'incredulità ma se fatte nel giusto modo non rovinano lo svolgimento della vicenda. Ma se la cosa succede ogni cinque minuti rischia di essere una cosa imbarazzante o infantile.
Magari in certi casi si potrebbe sostituire lo spettacolo dei personaggi canterini con il tema della canzone, magari solo strumentale, in sottofondo.
Mary Poppins è una cosa un poì diversa. Li le canzoni sono parte integrante delle trama, cioè senza di quelle il film non funzionerebbe.
In molti lungometraggi animati invece, servono, appunto, per raccontare delle cose. E dove sono messe nei punti giusti sono assolutamente gradevoli.
Mi viene in mente ad esempio "Il Re Leone" dove c'è la canzone iniziale che serve da apertura, poi la canzone di Simba e Nala nella savana, quella di Scar che prepara l'omicidio del fratello, Hakuna Matata, la canzone della nascita dell'amore fra i due leoni, e poi la ripresa dellla canzone iniziale alla fine.
Li sono tutte nei punti giusti e non eccessive secondo me, e sono fondamentali perchè la colonna sonora è uno dei punti di forza del film - non a casao Can You Feel The Love Tonight ha vinto l'Oscar.
Sbaglierò, ma spesso ho come l'impressione, parlando di queste cose, (parlo in generale, eh, non ce l'ho con te ;)) che il solo e vero discrimine sia davvero solo il fatto che siano cartoni animati. Mary Poppins è diverso, quindi è ok. No, invece, sono entrambi film musicali. Per non parlare di musical non-disney e considerati quindi più "seri" e alti.Applausi.
Il tema della sospensione dell'incredulità vale anche per Les Misérable? Moulin Rouge? Grease? my fair lady? West side story?
Nemmeno lì sarebbe "normale" che la gente all'improvviso si metta a cantare invece che parlare o fare elaborate coreografie di gruppo...lì tutto ok. E giustamente. Sono musical, e il registro deve essere quello.
Ma per i musical Disney perchè non usiamo lo stesso metro di giudizio? Forse semplicemente, sotto sotto, un pò ci vergognamo? non so..forse pur essendo appassionati Disney, li consideriamo pure noi, inconsciamente "roba" per bambini, da guardare dall'alto in basso?
il target di questi film è necessariamente quello dell' infanzia.
Rendiamoci anche conto che questo dell'odio per i musical è un problema tutto italiano, lì in America li amano.
non lo so, io non la vedo poi così diversa come cosa. Soprattutto se prendiamo, ad esempio, proprio la decade del cosiddetto "rinascimento", '89-'99, i film sono concepiti, pensati e realizzati come dei veri e propri musical. Tutti i vecchi disney, chi più chi meno, sono ricchi di canzoni, ma qui siamo davvero all'ennesima potenza, la cosa è palese e voluta. E quindi le canzoni sono parte integrante della trama. Non li vedo come orpelli che, pur carini e gradevoli, si possano togliere o saltare a piacimento. Sono importanti, per la narrazione e per lo spirito del film.
Sbaglierò, ma spesso ho come l'impressione, parlando di queste cose, (parlo in generale, eh, non ce l'ho con te ;)) che il solo e vero discrimine sia davvero solo il fatto che siano cartoni animati. Mary Poppins è diverso, quindi è ok. No, invece, sono entrambi film musicali. Per non parlare di musical non-disney e considerati quindi più "seri" e alti.
Il tema della sospensione dell'incredulità vale anche per Les Misérable? Moulin Rouge? Grease? my fair lady? West side story?
Nemmeno lì sarebbe "normale" che la gente all'improvviso si metta a cantare invece che parlare o fare elaborate coreografie di gruppo...lì tutto ok. E giustamente. Sono musical, e il registro deve essere quello.
Ma per i musical Disney perchè non usiamo lo stesso metro di giudizio?
La vedi 'sta ceppa!
I film di animazione non sono musical - tranne dove diversamente specificato. Sono dei lungometraggi animati con delle canzoni all'interno, ma quello per cui uno li va a vedere è il film in sè.
Ma per dire, Aladdin o La Bella e la Bestia hanno belel canzoni, avrebbero avuto lo stesso fascino se i personaggi si fossero limitati a cantare questi o altri pezzi dalll'inizio alla fine?
Secondo me qui li odiamo troppo poco... :PGrande Zangief! ;D (in questa battaglia siamo sempre sullo stesso fronte).
Scusa ma questo è un discorso diverso. Anche a me piacciono i musical.
Ma mi piacciono proprio quelli che sono "musical" per definizione, cioè nascono come quel particolare genere cinematografico in cui si canta, si canta, e si canta ancora. Vedi Grease : a scuola ce lo fecero vedere proprio come esempio di genere "musical". Alla fine fu apprezzato da tutti soprattutto per le canzoni - che del resto sono famosissime.
Per dire, chiunque oggi saperebbe riconoscere una canzone tratta da Grease - ma non tutti saprebbero raccontarne la trama.
Poi però ho visto Pocahontas ed ho cambiato completamente idea. In quel cartone si esagera veramente. E non tanto, appunto, per la due canzoni del cattivo o per quelle vere e proprie di Pocahontas, ma per le irritanti (a mio parere) volte in cui i personaggi cominciano o continuano un discorso cantando testi che possono benissimo essere detti, fino ad arrivare all'apoteosi della canzone di Nonna Salice della durata di due secondi...Forse Pocahontas risente maggiormente dello stile musical che aveva caratterizzato già La Bella e la Bestia. Detto questo, però, non ho mai avvertito il tuo disagio e aggiungerei che, in fin dei conti, le canzoni di Pocahontas non sono musicalmente memorabili ma vantano sequenze animate scenograficamente eccezionali, Colors of the Wind in primis. Anche se sì, il padre di Pocahontas che canta è terribilmente imbarazzante, ma più per il doppiatore italiano che per altro :P
Ho una ferrea convinzione: le canzoni Disney, non vanno tradotte. Odio quando vengono stravolte (tipo Ev'rybody wants to be a cat)
Er mejo der Colosseo è una piacevole eccezione. Io penso che sia meglio sottotitolare i testi originali.
Esempio recente: "Love is an open door" diventa "La mia occasione" [smiley=facepalm.gif]
i film Disney non sono musical?!?
Temo di non essere concorde con la domanda iniziale perché da già per assodato che il fatto di essere un musical influenzi, positivamente o negativamente, la sospensione nell'incredulità.Ottimo, ottimo appunto!
Perché essa venga rovinata da una canzone occorre che la canzone non funzioni. Altrimenti essa ne esce rafforzata.
Se sembra una musica adatta al contesto ed eternizzabile, una volta accettato il genere (cosa che occorre fare anche con l'opera classica), essa non rovina affatto la sospensione di incredulità creando problemi allo spettatore, ma modula bene il ritmo del film e da ulteriore forza ad alcune scene.
Bisogna adeguarsi al genere, ma questo come dissi è un problema vario e non specifico.
Prendete Aladdin tanto per fare un esempio.
Riuscite ad immaginarvi la grandezza del genio e la possibilità di fare tutto ciò che sa fare espressa senza "Un amico come me"? O la bellezza del volo intorno al mondo senza il canto degli innamorati?
O, cambio film, la maestosità della savana senza "il cerchio della vita"? L'unica alternativa in questo caso sarebbe comunque un eccelso pezzo di colonna sonora che ne faccia le veci...
La sospensione di incredulità si genera se musica e scenario non sono capaci di ben mescolarsi, ad esempio se le canzoni fossero troppo pop e troppo legate all'anno di uscita del film, cosa che con i film disney di solito non accade.
Oppure si genera se i personaggi stessi cominciano a far risaltare come il canto di uno degli altri sia anomalo.
Ma come dissi nei classici di animazione sono problemi che di solito non si pongono.
Inoltre sono d'accordo sulla necessità di una versione italiana. A parte il fatto che in alcuni casi l'italiana supera l'originale (Gigi Proietti canta molto meglio) secondo me il passaggio ad un testo con sottotitoli rovinerebbe la sospensione d'incredulità, obbligando lo spettatore ad impersonarsi (falsamente) in un personaggio che non capisce il linguaggio altrui.
Tanto che con aaa zibegna, vuelie e tatou fougata folau non ci sono sottotitoli: sono parti vocali di una canzone che non abbisognano di esser tradotte.
Arriva il Bastian Contrario, e precisamente il sottoscritto.Secondo me non è una questione assoluta: la versione ridoppiata chiaramente non è quella originale, ma ci sono dei casi in cui, se proprio non la batte, quantomeno eguaglia l'originale. E sì, sto parlando di Ivana Spagna, nello specifico. Anzi, sono sicura di aver letto da qualche parte (vatti a ricordare dove e quando) che lo stesso Elton John la definiva come il miglior ridoppiaggio della canzone tra tutti quelli fatti.
A me le canzoni sono sempre piaciute molto poco... e poi ho scoperto il perché: semplicemente perché tradotte perdono moltissimo.
Niente niente mi volete dire che Proietti (con tutto il rispetto, sia ben chiaro) è meglio del rimpianto Robin Williams? che Ivana Spagna è meglio dell'incredibile coro assemblato da Hans Zimmer (ed Elton John)?.
(Fortunatamente Phil Collins si è ri-cantato in italiano da solo).
Voglio esser come te (risultato comunque decente) secondo voi è meglio della trascinante I wanna be like you cantata dal grande e mitico Louis Prima?
No, direi che non possiamo esserci proprio. In italiano - ammettiamolo, suvvia - il testo diventa di una banalità sconcertante con effetti risibili. Mi urtavano da bambino, figuriamoci ora. Già allora mi dissi che sarebbe stato meglio lasciare la canzone originale, però sottotitolata in italiano e, badate bene, sono uno di quelli da sempre favorevole al doppiaggio.
Comparate In fondo al mar con Under the sea... siamo onesti, non c'è proprio paragone.
La canzone del gatto Romeo? infatti è una di quelle che non mi ha mai detto niente, con buona pace dell'ottimo Renzo Montagnani, scusatemi.
C'è da dire che ultimamente, con la questione talent, non sempre la ciambella è riuscita con il buco (eh sì, Rapunzel ci è venuto proprio male!). Ma imputare ad un Proietti delle 'deficienze' (inteso come mancanze) nei confronti di un Robin Williams, seppur tu l'abbia detto con tutto il rispetto, mi sembra alquanto ingeneroso nei confronti del nostro.Ma infatti mi pare che Ser Soldano lamenti la minor bellezza delle canzoni tradotte, ma non che ne dia la colpa agli interpreti. Anzi mi sembra che fra le righe non dia neppure la colpa tanto agli adattatori/traduttori quanto proprio alla difficoltà oggettiva di rendere in italiano ciò che non è stato pensato per la nostra lingua.
Arriva il Bastian Contrario, e precisamente il sottoscritto.Sto notando sempre più come noi italiani viviamo sia in una sudditanza autoimposta nei confronti delle lingue straniere (svalutando abitualmente la nostra e dimenticandoci della sua bellezza) sia come la generazione sotto i quarant'anni tenda ad assolutizzare l'inglese come grande lingua.
A me le canzoni sono sempre piaciute molto poco... e poi ho scoperto il perché: semplicemente perché tradotte perdono moltissimo.
Niente niente mi volete dire che Proietti (con tutto il rispetto, sia ben chiaro) è meglio del rimpianto Robin Williams?Ebbene sì. Il rimpianto Robin Williams nel fare il Genio fu un genio per davvero, improvvisando sulla scena quasi tutto il suo ruolo in Aladdin direttamente in fase di registrazione. Quindi nulla si tolga a lui come attore e come doppiatore.
(Fortunatamente Phil Collins si è ri-cantato in italiano da solo).Fino ad un certo punto. Onore al merito per essersi ricantato in tutte le lingue del mondo.
Voglio esser come te (risultato comunque decente) secondo voi è meglio della trascinante I wanna be like you cantata dal grande e mitico Louis Prima?Per Louis Prima c'è un problema di fondo. Re Luigi è Louis Prima in forma di primate. Tanto da non essere apparso nel sequel proprio perché la vedova ha chiesto di non farlo. Lì il personaggio era ricalcato pari pari sul cantante, con ovvie difficoltà per chiunque altro al mondo.
In italiano - ammettiamolo, suvvia - il testo diventa di una banalità sconcertante con effetti risibili. Mi urtavano da bambino, figuriamoci ora. Già allora mi dissi che sarebbe stato meglio lasciare la canzone originale, però sottotitolata in italiano e, badate bene, sono uno di quelli da sempre favorevole al doppiaggio.Talvolta è vero, per renderla in italiano si perdono molte parti di significato. L'esempio di titolo che meno ha reso è "il mondo è mio" al posto di "a whole new world".
La canzone del gatto Romeo? infatti è una di quelle che non mi ha mai detto niente, con buona pace dell'ottimo Renzo Montagnani, scusatemi.La scelta di render Romeo er mejo del colosseo fu un'idea interessante per trasformare un gatto gallese o irlandese in un gatto romanaccio, ma il risultato fu infelice.
il Gobbo italiano ritengo sia un capolavoro, in confronto a quello originale, per dire.Se per "Gobbo" intendi Notre Dame, mi sa che non possiamo incontrarci: raramente ho sentito una colonna sonora disneyana così irritante.
Il genio di Proietti se lo mangia a colazione quello di Williams, non diciamo fesserie.Premesso che un po' di netiquette non sarebbe male, mi sa che l'hai detta proprio tu.
Ma la presenza delle canzoni è imprescindibile, che piaccia o no.Solo un sith vive di assoluti!
E' il come te le cucinano a suon di musica e animazioni a rendere questi film così preziosi.Secondo, l'aspetto fondamentale di un qualunque film (disney o no) è l'avere dei contenuti. Il resto, per quanto importante, viene dopo.
Vi rendete conto che avremmo potuto perderci quella perla di Romeo er mejo der colosseo?Ah, quella sarebbe una perla? Mi è sempre sembrata una cosa senza senso buttata a caso.
Ah, quella sarebbe una perla?
Qui sento grosse cazzate, tipo che Bambi non ha canzoni e via dicendo.Non sono d'accordo io in un film o in un qualsiasi prodotto non valuto quasi mai la forma ma la sostanza: quindi trama suspense comicità personaggi colpi di scena il modo in cui i personaggi escono da situazioni complicate la morale ecc. Il resto contribuisce alla godibilità del prodotto ma non salva un film che pecca in altre cose
E un'altra grossa cazzata è che negli anni 90 Biancaneve avrebbe avuto quelle canzoni cretine là. Non è così, quello è lo sterotipo di ciò che sono i musical, roba da Come D'Incanto, volutamente ironico. Ma le canzoni Disney non sono questo, sono belle, epiche quando ci vuole (Hellfire del Gobbo) e sghignazzevoli (Ho un Sogno Anch'io di Rapunzel), sanno quando prendersi sul serio e quando no. E, no, Koda a parte, non sono messe a cazzo. Gli esempi che citate quando provate a immaginare in versione musical film come Laputa o Atlantis sono musical da serie B, e di esempi se ne possono trovare a bizzeffe del tipo di musical che dite: il film di Tom e Jerry, la quasi totalità dei direct to video e via dicendo. Spesso anche i film di Bluth, opere in cui la colonna sonora davvero c'è perché ci vuole essere, in cui la musica pesa e svacca tutto. Equipararli sia pur inconsciamente con la musica Disney anni 90 significa non averla capita o non aver avuto voglia di ascoltarla senza orecchie velate dall'odio. Quindi, no, non penso che in Altantis le canzoni non ci volessero, ci potevano stare anche molto bene se trovavano chi le sapeva scrivere e inserire.
Sulla presunta evoluzione delle vecchie colonne sonore discordo pure: non mi sembra che fossero poi molto diverse, c'era il cantato fuori campo (Bambi, Dumbo), c'era il cantato in prima persona con inquadrature "che distraggono" (Biancaneve). E questi trucchetti sono tutt'ora in uso, non è cambiato molto se non forse la vostra età mentre ne fruivate, e la vostra voglia di scendere a patti con l'animazione Disney. Se volete vedere un film dove le canzoni davvero pesano e sembrano davvero innaturali guardate Elliott, con i personaggi che cantano sempre inquadrati.
E cmq sì, io penso che la trama di un film Disney conti quasi zero. Dev'essere bella, ben fatta, va saputa raccontare bene ma è solo il pretesto che ti porta al cinema. Perché sinceramente chissenefrega delle principesse, delle fiabe e via dicendo. E' il come te le cucinano a suon di musica e animazioni a rendere questi film così preziosi. Pensate davvero che un Rapunzel o un Aladdin non musicali avrebbero avuto il minimo senso in casa Disney?
per me vuol dire avere una visione molto limitata di ciò CH è disney
Si ho visto le sue recensioni e tutto e che è un grand esperto infatti mi ha stranito tantissimo leggere quel commento per me è dato come se un grande matematico avesse detto che la matematica è tutta calcoli meccanici e basta e vorrei capire il perché di ciò forse sono stato troppo diretto mi scuso è che mi ha fatto stranissimo
Dire una cosa del genere a Grrodon?
Hai firmato la tua condanna. ;D ;D ;D
Ah, benvenuto! :)
Ho modificato l'avevo scritto di impulso e rischiavo di essere frainteso p.s. ma su questo forum non arrivano le notifiche?
Dire una cosa del genere a Grrodon?
Hai firmato la tua condanna. ;D ;D ;D
Ah, benvenuto! :)
Niente niente mi volete dire che Proietti (con tutto il rispetto, sia ben chiaro) è meglio del rimpianto Robin Williams?
che Ivana Spagna è meglio dell'incredibile coro assemblato da Hans Zimmer (ed Elton John)?.
sarebbe stato meglio lasciare la canzone originale, però sottotitolata in italiano e, badate bene, sono uno di quelli da sempre favorevole al doppiaggio.
... l'incredibile sudditanza che abbiamo verso l'estero e il mondo anglofono in particolare, e che credo sia alla base di queste considerazioni, che ci porta per principio a considerare pessima qualunque traduzione/interpretazione di prodotti stranieri, anche quando pari se non migliore dell'originale.non è questione di sudditanza, è solo che in inglese le canzoni suonano meglio e hanno testi meno scemi, tutto lì.
Bisogna che qualcuno se ne faccia una ragione.Dissento. (https://www.youtube.com/watch?v=RZbGgt2Nt4M) Fortemente. (https://www.youtube.com/watch?v=bf1vuBi9yX4)
Inoltre, qualora non fosse chiaro: una versione italiana non potrà mai essere in nessun caso pari o migliore all'originale. Al massimo massimo massimo arriverà al 50%, perché la lingua italiana non è fatta per la musica anglosassone, che ha una diversa scansione ritmica, qualunque compositore e studioso di musica potrà confermarlo.
non è questione di sudditanza, è solo che in inglese le canzoni suonano meglio e hanno testi meno scemi, tutto lì.
La rima baciata con la vocale elisa alla Rabagliati, sinceramente, nun se pò sentì più.
Ecco il motivo; e se poi la gente intorno sbuffa e dice "maròòòò che pizza queste scemenze in italiano", insomma, vuol dire che la cosa non è più gradita al pubblico. Se mai lo è stata, visto che io ho sempre sentito questi commenti al cinema, dagli anni '60 in poi.
Bisogna che qualcuno se ne faccia una ragione.
Inoltre, qualora non fosse chiaro: una versione italiana non potrà mai essere in nessun caso pari o migliore all'originale. Al massimo massimo massimo arriverà al 50%, perché la lingua italiana non è fatta per la musica anglosassone, che ha una diversa scansione ritmica, qualunque compositore e studioso di musica potrà confermarlo.
Dissento. (https://www.youtube.com/watch?v=RZbGgt2Nt4M) Fortemente. (https://www.youtube.com/watch?v=bf1vuBi9yX4)Mi dispiace, ma puoi sfidarmi tranquillamente e vincerei comunque facilmente.
E ho citato giusto le prime due che mi sono venute in mente.
Sfido chiunque a dire che siano inferiori alla versione originale (soprattutto la prima)!
Ser Soldano, è solo la tua opinione.Ripeto, NON è una mia opinione e, secondo, la rima baciata in inglese, intesa come quella italiana, con le sdrucciole e tutto il resto alla Sanremo, assolutamente no. Chiedere ad uno studioso di testi di canzoni, please.
E la rima baciata esiste anche in inglese.
Mi dispiace, ma puoi sfidarmi tranquillamente e vincerei comunque facilmente.
Basta far sentire la versione originale e quella tradotta a una giuria di addetti ai lavori (addetti ai lavori che peraltro si sono già espressi illo tempore, basta leggere i commenti e le recensioni dei film sulla stampa specializzata o quelle delle colonne sonore).
Per cui... a questo punto non è più una mia opinione ma una opinione generalizzata. Quando Gino Paoli cantò il verso "come il Sole ad est" fu preso a sonore pernacchie dalle recensioni. Non lo ricorda nessuno?
Ripeto: avete mai sentito i commenti del pubblico durante le canzoncine? Si va dagli sbuffi di noia a commenti molto più pittoreschi, che di solito fanno scoppiare le risate fra gli spettatori. Succede solo in Toscana? Mi sento di escluderlo.
Ripeto, NON è una mia opinione e, secondo, la rima baciata in inglese, intesa come quella italiana, con le sdrucciole e tutto il resto alla Sanremo, assolutamente no. Chiedere ad uno studioso di testi di canzoni, please..
Esistono le rime che sono eredità delle folksong inglesi dei secoli scorsi, ma sono metriche e rime completamente differenti da quelle italiane, sviluppatesi con le canzoni di inizio '900. No davvero, siamo lontani anni luce
Comunque, quando anche fosse solo una mia opinione (e non lo è), forse che non ho il diritto di manifestarla? devo per forza dire "Oh, In Fondo al Mar, qual sublime poesia, qual meraviglia letteraria, invece di quell'orrida Under the sea"?
Scusate, ma chi l'ha detto che la versione di Montagnani di Romeo non ebbe successo ? Si trattava di rendere l'irlandese Phil Harris ( Baloo e Little John ) in modo accattivante e comprensibile per il pubblico italiano. Il buon Renzo fece un capolavoro, non essendo neppure romano di nascita !!! Amo quella canzone!Concordo pienamente! La canzone di Romeo è una delle canzoni Disney più famose in Italia, tanto da essere ripresa anche extra Disney (nel celebre "Promessi Sposi in 10 minuti") e in generale essere perfettamente riconoscibile dalla maggioranza delle persone :)
Ma veramente, pare che Ser Soldano consideri le musiche originali al pari di Mozart e Beethoven. Ridicolo.A quanto pare lo sport nazionale è farmi dire delle cose che mai mi sarei sognato di dire: questo sì che è veramente ridicolo.
In quanto agli esperti che mi si accusa di voler tirare in ballo chiedendo "chi sono?", come ho già detto basta leggere le recensioni dei film sulle riviste del settore, e scoprire che una delle frasi più ricorrenti è "purtroppo la brutta abitudine di tradurre le canzoni con testi infantili non è ancora tramontata".
Leggete, leggete pure: la cosa non è un segreto e non è certo un mio problema.
Due contestazioni:Si noti bene: il mio post non era in contrasto col precedente ma in generale un commento rispetto alla discussione e rispetto a rischi che vedevo in generale serpeggiare tra i vari post. Non mi stavo riferendo a te in particolare :)
- È sacrosanto che i film vengano doppiati, soprattutto per chi, come i bambini, non è in grado di fruire l'opera in lingua originale.E anche per gli adulti che non hanno studiato inglese a scuola e per cui esso talvolta è ragione di fastidio (non fa piacere a tutti vedere pezzi di film in cui si è obbligati a capire per sottotitoli senza afferrare mezza parola).
Specificato ciò, la mia opinione rimane quella espressa nel post precedente. In Potenza non può esserci paragone. Certo, se poi l'interpretazione originale è carente è un altro tipo di discorso.Volevo far notare come le critiche che vedo rivolte al doppiaggio italiano siano spesso rivolte ai testi originali dal pubblico che fruisce meglio di noi di quella lingua.