Ringrazio anch'io per l'articolo.
Chissà quale sarà stata l'offesa di cinque lettere che un dipendente rivolse a Topolino, beccandosi il licenziamento da parte di Walt Disney (unico effettuato nella sua lunga carriera, fra l'altro). Non solo Disney non licenziava ma non mandava neanche in pensione, visto che chi ne aveva diritto voleva comunque continuare a lavorare in quel magico mondo.
Nelle interviste pubbliche Walt Disney evitava di menzionare momenti spiacevoli, ma la verità è che di licenziamenti ce ne sono stati parecchi durante tutta la sua carriera.
Il più celebre avviene dopo lo sciopero del 1941: Walt, che ma sopportava i sindacati, si vendicò licenziando la maggior parte di coloro che avevano aderito allo sciopero. Stiamo parlando di decine di persone, tra cui grandi nomi quali Art Babbitt, Bill Tytla e Walt Kelly.
Un altro episodio che mi viene in mente al volo è l'allontanamento, nel 1964, di Bill Peet, creatore della Carica dei 101 e gran sostenitore della tecnica Xerox, che a Walt non piacque.