Mi accorgo solo adesso che manca un topic su questa Storia con la "s" maiscola, storia che ha segnato indelebilmente i miei gusti fumettistici e chi mi fece conoscere Gottfredson, che apprezzai enormemente nonostante la mia età.
Dunque, Topolino giornalista (
Mickey Mouse Runs His Own Newspeper o anche
Editor-in-grief*) si propaga sui quotidiani dal 4 marzo al 1 giugno 1935 (78 strisce) e vede Gottfredson ideatore del soggetto e dei disegni, Ted Osborne come sceneggiatore e Ted Thwaites come inchiostratore. In questa storia Topolino acquista da signor Linotopi il giornale "Eco del Mondo" (Daily War Drum), ma viene continuamente ostacolato dai gangster che vorrebbero offrire la loro "protezione". Ovviamente Mickey la rifiuta e, anzi, inizia a indagare su questa banda capitanata da un tal Portamentello (un Gambadilegno ispirato ad Al Capone) e scopre i legami tra questi e il commissario Hogg, il sindaco e altri pezzi grossi. Perciò incorre nei boicottaggi dei gangster che attenteranno alla sua tipografia e anche alla sua stessa vita... ma il coraggioso Topolino gottfredsoniano non si fa intimidire e, grazie alla propria astuzia e determinazione, riesce a smascherare gli accordi tra malviventi e istituzioni per possedere l'appalto della nettezza urbana.
Topolino è caraterizzato (come al solito, con Gottfredson) perfettamente; incarna i valori ideali dell'americano: si mostra intrapendente (un
self-made-man), determinato e onesto, fedele alla filosofia yankee che lo porta a battersi strenuamente sì per la giustizia ma anche per tutelare se stesso e i suoi amici.
Gambadilegno è un nemico di spessore, un capo dei gangster molto carismatico e "d'atmosfera" coadiuvato adi sottoposti Faccia d'Angelo, Monaco e altri che ne mantengono la caraterizzazione.
Orazio, Clarabella e Minni non spiccano troppo ma pur rimanendo nei loro ruoli abituali (sbruffone combina guai, pettegola, fidanzata apprensiva) recitano bene i loro ruoli.
Pippo è ovviamente l'autore di molte gag che sono significative riguardo la psicologia del personaggio; e anche Paperino (creato un anno prima, alla prima apparizione nelle strisce quotidiane) pur non avendo quasi una psicologia è autore di gag carine.
Da ricordare che in "Paperino e l'insolito remake", interamente di Cavazzano, i personaggi di questa storia la recitano per farne un film... e Donald è alquanto scontento del suo ruolo marginale!
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Perdonatemi l'OT, ma ho notato che molte storie del Maestro dello Utah hanno una doppia titolazione inglese, probabilmente dovuta all'assenza di un titolo originario... ma come mai ne esistono due diversi? Voglio dire: se una storia era già stata chiamata con un titolo parecchio dopo la pubblicazione, perchè poi inventarne un altro?