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Post - Paper_Butler

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Non Solo Disney / Re:Tex
« il: Sabato 26 Feb 2022, 12:02:42 »
Non sono mai stato un appassionato di Tex, avevo letto giusto qualche numero diversi anni fa (cercando tra i vecchi scatoloni ne ho ritrovato solo uno, "Morte di un amico").
Nei giorni scorsi, però, ho letto "Patagonia" e mi è piaciuto molto: un lavoro davvero eccellente (e certosino) da parte degli autori, un'avventura ad ampio respiro, appassionante, con tanta azione ma anche momenti di importanti riflessioni.
Vorrei quindi ringraziare Paperinika, Dippy Dawg e Luxor che me l'hanno ottimamente consigliata, e la consiglio a tutti a mia volta! :)

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Topolino / Re:Topolino 3453
« il: Martedì 1 Feb 2022, 13:44:54 »
Concordo, davvero un bel numero, che mi ha intrattenuto piacevolmente dalla prima all'ultima storia.

La mia preferita, a sorpresa, è stata proprio l'ultima, quella di Gambadilegno, che mi ha strappato diverse risate. Molto azzeccate le vignette western, che si integrano alla perfezione con la vicenda (anzi, personalmente, ne avrei inserita anche qualcuna in più), e mi ha fatto piacere il cameo iniziale di "Mandrake". I miei complimenti a Francesco Vacca, per aver ideato una trama spassosa e frenetica, e a Graziano Barbaro, per averla ben resa nelle tavole.

Parecchie risate anche nell'avventura di Filo & Brigitta, con un Guerrini sempre in ottima forma. E poi il graditissimo ritorno-bis di Pezzin, un bell'episodio di "Pianeta Paperone" e la simpatica breve con Malachia... Sì, questa settimana sono rimasto proprio soddisfatto, e spero che, in mezzo alle ormai consuete e (per me) fin troppo frequenti saghe in più puntate, in futuro ci sia maggiore spazio per libretti del genere, fatti semplicemente di belle storie (con un inizio e una fine).

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Cinema, musica e letteratura / Re:Il romanzo giallo che preferite?
« il: Venerdì 14 Gen 2022, 14:49:26 »
Condivido in pieno l'entusiasmo per Poirot sul Nilo, che fu il mio primo libro di Agatha Christie. Lo lessi in due giorni, all'età di tredici anni, e passai la notte di mezzo a scervellarmi angosciato su come potesse essere andata... Ovviamente non ci andai nemmeno vicino!

Poirot a Styles Court e Dieci piccoli indiani sono altri due capolavori, e ricordo pure io con piacere l'ottimo Corpi al sole, anche perché è l'unico giallo della scrittrice inglese in cui, invece, grazie all'esperienza delle letture precedenti, sia riuscito a intuire le modalità del delitto!

Sono d'accordo su tutti gli altri titoli citati, aggiungerei i forse meno noti Tragedia in tre atti e Se morisse mio marito, altri due libri che lessi tanto tempo fa: non posso dire di ricordarli alla perfezione, ma di sicuro al termine mi lasciarono più che soddisfatto.

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Le altre discussioni / Re:Un nuovo collaboratore
« il: Venerdì 14 Gen 2022, 11:08:47 »
Wow, complimenti davvero! :)

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Topolino / Re:Topolino 3440
« il: Giovedì 28 Ott 2021, 10:35:37 »
Purtroppo fin da metà prima puntata era facile intuire chi fosse il deus ex machina dietro le azioni di John (d’ora in poi dobbiamo chiamarlo così, come d’improvviso, dopo sessant’anni, fa anche Paperone?). Anche a me la cosa non è piaciuta e poi, su,
Spoiler: mostra
capisco la promessa a Howard e tutto il resto, ma vi sembra possibile che Paperone regali quintali d’oro a Rockerduck per rilanciarlo? Quintali d’oro al suo rivale! Lui che impazzisce se perde una monetina qualunque!


Farò un esempio fin troppo “alto”, mi rendo conto, ma, per dire, Barks nella “Stella del Polo” ci sorprende con il gesto finale di Paperone nei confronti di Doretta. Ebbene, lo stupore e la fortissima emozione derivano anche dal fatto che si tratti pressoché di un “unicum”, almeno a questi livelli. Se Paperone si comportasse sempre così, le suggestioni scemerebbero in modo esponenziale. E poi parliamo del suo grande amore di gioventù, non del “pivello” antagonista! Mi chiedo dove andremo a finire se lo zione si mette a elargire quintali d’oro qua e là… Nel giro di quattro o cinque millenni potrebbe essere rovinato! ;D

Poi questo sentimentalismo che si trova ultimamente in diversi personaggi comincia ad apparirmi eccessivo, ai limiti del melenso. L’idea di andare oltre le apparenze, di realizzare anche storie più introspettive, mi trova sostanzialmente d’accordo (anzi, devo dire che suscita in me un certo interesse), ma mi sembra che si stia un po’ esagerando.
In generale, se ben costruiti, mi piacciono i finali poetici, ma di questo passo rimpiangerò Paperone che insegue Paperino con un randello nell'ultima vignetta! :)

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Mostre, Fiere e esposizioni / Re:Romics - 30 settembre / 3 ottobre 2021
« il: Venerdì 1 Ott 2021, 17:49:30 »
Ieri sono stato a Romics, arrivando già all'apertura e fermandomi fino al primo pomeriggio. Il desiderio di tornare a respirare aria di fiera fumettistica era grande, dopo questo lungo periodo di forzata astinenza.

Ho avuto il piacere di incontrare - ovviamente nel padiglione 7, quello incentrato sui fumetti - il nostro presidente, che nel suo ottimo articolo ha illustrato alla perfezione le modalità di organizzazione, dall'entrata in avanti, e le differenze con il passato.

In effetti, stavolta c'era molto più spazio per muoversi rispetto alle consuetudini, a causa dell'assenza di parecchi stand: non solo quelli più blasonati ma anche, appunto, altri "minori", tra cui uno che speravo di ritrovare, avendo fatto buoni affari negli anni passati. A livello Disney le possibilità in questo senso erano minori, ma comunque ho approfittato dello stand citato da Paolo per accaparrarmi alcuni Topolini degli anni Sessanta a cinque euro l'uno e in un altro ho comprato un Topo con una storia ciminiana che cercavo da un po'.

In generale, al di là di tutto, sono rimasto soddisfatto della rinnovata esperienza. Negli ultimi due anni le fiere mi erano mancate e avere la possibilità di tornarvi, seppure con indosso la mascherina e tutte le precauzioni del caso, è stata una bella sensazione. Ritrovare quella caratteristica atmosfera "festosa", muoversi tra banchi colorati e pieni di fumetti, mi ha dato una certa "carica", cosicché la stanchezza e i piccoli inconvenienti sono passati in secondo piano.

Speriamo che non si tratti di un fuoco di paglia, ma possa essere una vera "ripartenza" per questo settore, che - come purtroppo tanti altri - sta pagando un prezzo molto alto per la difficile situazione che viviamo.

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Topolino / Re:Topolino 3435
« il: Sabato 25 Set 2021, 12:19:32 »
Ho trovato davvero brillante la conclusione di "Siamo serie!".
Felipe Flanella si conferma personaggio spassosissimo e grande mattatore, ma mi ha divertito tanto anche Frida Foyer nel suo momento di "folle rabbia", resa alla perfezione dai dinamici disegni di Silvia Ziche.
Oltre ai nuovi innesti (cui in questo episodio si aggiungono l'ex stuntman Jumpiero Triplosalti e lo sceriffo Claus O'Cavill, entrambi molto azzeccati), ho trovato ottima la gestione dei personaggi già noti, a partire da Paperina, che mi è piaciuta molto in questa caratterizzazione, senza dimenticare Chiquita, che qui trova una sua dimensione. Impossibile non affezionarsi un po' a tutti!

Insomma, per quanto mi riguarda, la serie è promossa a pieni voti, essendo andata oltre le aspettative e avendomi conquistato sempre più lungo il corso delle settimane.
Complimenti a Sergio Badino, veramente ispirato, che dev'essersi divertito un mondo a scrivere questa storia ed è riuscito a trasmettercelo in pieno, e a una Silvia Ziche semplicemente perfetta per questo genere di avventure.
Mi fa piacere che sia in programma una seconda stagione, non vedo l'ora di immergermi nelle sue pagine e ridere ancora di gusto!

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Topolino / Re:Topolino 3434
« il: Sabato 18 Set 2021, 13:39:47 »
A me il terzo episodio di "Siamo serie!" è piaciuto molto, fin qui è quello che ho preferito della serie.
Ho riso di gusto più volte, con lo sfondamento della quarta parete, con il ritorno del cartonato, con il pesce pagliaccio "kinghiano" e in generale con l'esilarante Felipe Flanella...
E poi ho apprezzato la citazione al cinema espressionista tedesco, con la scenografia "sghemba" de Il caminetto del dottor Calamari. Anzi, a questo proposito, visto che ormai siamo in una sorta di enorme continuity,  prima o poi mi piacerebbe conoscere i retroscena di come il set del celebre film muto fosse finito in un magazzino di Paperone: potrebbe venirne fuori una storia divertente! :)

Su "Zio Paperone e la Regina del Mare" sono d'accordo con quanto scritto da Samu riguardo alla genuinità e alla freschezza. D'accordo, non sarà il massimo dell'originalità, ma mi ha intrattenuto piacevolmente, lasciandomi soddisfatto e di buonumore al termine della lettura.

Per il resto, buono l'avvio del "Centounesimo Canto": Sisti è una garanzia e in questo episodio Perina ci delizia anche con splendide vedute di Forlì.
Poco da dire sulla breve con Indiana Pipps, nella media.
"Ducktopia", a essere onesti, non mi prende molto, personalmente seguo le vicende (pur ben scritte e ottimamente disegnate) senza grande partecipazione: in effetti capita spesso che il fantasy non mi faccia impazzire, anche se in passato ci sono state delle illustri eccezioni... Comunque, il finale del secondo episodio sembra preludere a una svolta interessante e suscita curiosità per gli sviluppi.

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Commenti sugli autori / Re:Carlo Chendi
« il: Lunedì 13 Set 2021, 10:47:47 »
Molto, molto triste...
Un grandissimo del fumetto, che per tanti anni ci ha intrattenuto con estro, ironia, fantasia (oltre che tecnica sopraffina), e continuerà a farlo.
Ringrazio il Papersera per aver avuto l'occasione di conoscerlo e apprezzarne anche le profonde qualità umane.

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Topolino / Re:Topolino 3433
« il: Sabato 11 Set 2021, 13:52:20 »
Qualche pensiero su Paperbridge…

A me la saga di Gervasio piace, tanto che sono stato tra coloro che hanno contribuito a farle vincere il TopoOscar tra i paperi dell’anno scorso. Proprio per questo, l’annuncio del direttore nell’editoriale della settimana scorsa mi aveva stupito. “Oltre a mettere definitivamente la parola fine alle vicende degli studenti di Paperbridge”…: addirittura una “fine definitiva”, insomma, tanto per rafforzare il concetto!

Ora Gervasio ha comunicato che invece a furor di popolo la serie continuerà e non capisco perché in precedenza si fosse deciso di interromperla in modo così brusco, in controtendenza rispetto a quanto accade ultimamente nel settimanale. Questo fatto di aver dovuto chiudere rapidamente trame e sottotrame si percepisce.

Secondo me (parere personalissimo) Paperbridge non aveva bisogno di Cuordipietra Famedoro, era già “forte” di suo, con i propri personaggi nuovi di zecca, e non necessitava del richiamo di un nome già affermato al suo interno. Nel momento in cui lo si usa, però, nei lettori nascono delle aspettative, e onestamente non si può dire che nell’episodio conclusivo della seconda stagione il futuro tycoon sudafricano faccia una gran figura… Il fatto è probabilmente da attribuire alla necessità imprevista di chiudere velocemente questo e altri cerchi, come il rapporto tra Quacky e Beth e anche quello fra Tommy e Bill Bull. In questi ultimi due casi mi è piaciuto come si arrivi a una sorta di “epilogo” (seppure divenuto ora provvisorio), in entrambi i casi efficace, ma il tutto mi ha dato l’idea di essere un po’ affrettato. La storia resta piacevole e interessante, ma davvero mi sfugge il perché di questa fine annunciata (e poi smentita), che ha portato a una simile urgenza…

Ora mi fa piacere che ci sarà una terza stagione, nella quale l’autore avrà il giusto spazio per dipanare ed eventualmente portare a compimento le trame di un progetto complesso. L’aspetto che preferisco di Paperbridge sono le dinamiche tra i vari studenti e studentesse, rese ottimamente, e continuerei a puntare molto sulla loro evoluzione. Poi, ovvio, mi auguro che Famedoro possa tornare a essere un villain temibile e credibile, come nelle sue corde. Attenderò con curiosità.

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Topolino / Re:Topolino 3432
« il: Domenica 5 Set 2021, 12:42:33 »
A me il libretto di questa settimana è piaciuto parecchio, più di quanto immaginassi. Sì, in apparenza è il classico numero “nella media”, ma si tratta di una media alta: è vero che non ci sono picchi clamorosi, che manca la storia memorabile in assoluto, ma ho trovato tutte le avventure presenti godibili e ben fatte.

La sorpresa è “Young Donald Duck”: “Errore di sistema” è, a mio avviso, di gran lunga la storia migliore di un ciclo che ci aveva purtroppo abituato a standard ben più bassi. A me non era dispiaciuta neanche la precedente estiva da zia Topolinda, ma questa mi ha proprio divertito: brillante il connubio tra la sceneggiatura di Ferrari, ricca di trovate, e i disegni di Intini, dinamici e ironici.

E poi: la nuova storia dell’ottimo Rudy Salvagnini, molto simpatica, con in evidenza la sintonia tra Pippo, Topolino e Orazio; l’accoppiata Gagnor-Held in chiusura di numero, con la riuscita avventura sulla regata storica (davvero ben fatte le vedute di Venezia, ma non c’erano dubbi visto il disegnatore); il primo spassoso episodio della serie di Badino-Ziche, che sembra promettere bene; il secondo episodio della nuova stagione di Paperbridge, magari un po’ interlocutorio ma sempre interessante e in grado di creare il giusto hype per la conclusione. Da buon contorno fanno la breve con zio Paperone e persino la one page finale con Ciccio.

Alla fine, personalmente, ho deciso attribuire quattro stelle al Topo 3432: mi rendo conto che possa apparire una valutazione po' generosa, ma intende premiare un numero che mi ha lasciato con una bella sensazione di allegria e positività.

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Commenti sugli autori / Re:Caterina Mognato
« il: Martedì 31 Ago 2021, 12:50:18 »
Splendida idea, complimenti a Gumi e a Paolo per averla concepita e realizzata con una simile qualità (ovviamente aiutati dalla disponibilità e dalla generosità di Caterina Mognato)!
L'intervista è davvero bellissima, interessante e toccante: giusto rendere omaggio a questa coppia di grandi artisti Disney!

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Topolino / Re:Topolino 3431
« il: Lunedì 30 Ago 2021, 12:08:52 »
Paperino: "A Paperopoli mi aspetta la papera più dolce del mondo".
Però non dice "dell'universo"... ;)

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Topolino / Re:Topolino 3430
« il: Mercoledì 18 Ago 2021, 17:23:00 »
Questo numero suscitava in me forte attesa: in un colpo solo il "vero" Macchia Nera, Paperinik vendicatore e Reginella, troppa grazia! :)

Tralasciando le vicende della sovrana di Pacificus (in attesa di completamento), parto da Macchia.
A me la prima puntata era piaciuta: una bella atmosfera noir, scene d'impatto, qualche situazione in un certo senso "disturbante" (mi aveva colpito quando Minni non riconosce Topolino), un piano diabolico che ancora giustamente non veniva svelato ma lasciava supporre grandi cose.
Nella seconda (e ultima, sottolineo) parte, invece, accade ben poco: ho avuto più o meno la stessa sensazione di quando lessi la seconda parte della prima storia di Mr. Vertigo... Sembra proprio che lo sviluppo sarà simile, e magari per sapere cosa Macchia ha davvero in mente e arrivare alla resa dei conti dovremo attendere un anno, o giù di lì.
A me piace leggere delle belle storie con un inizio, uno svolgimento e una conclusione: non riesco ad apprezzare questo modo di intendere la serialità. Mi rendo conto, però, che è un mio limite e che anche il mondo del fumetto sta evolvendosi in questa direzione. Evidentemente, con questo metodo di "fidelizzazione" a lungo termine il direttore sta ottenendo buoni risultati, specie tra i lettori più giovani, e allora a me, ampiamente "fuori target", non resta che alzare le mani!
Sempre magnifici, comunque, i disegni di Casty!

Ho gradito, invece, la storia di Paperinik, a partire dalla prima tavola, che mi ha strappato una risata di gusto. E poi sentir riparlare di usucapione, come già la settimana scorsa, non ha potuto che riportarmi alla mente "Il matrimonio di Zio Paperone" di Massimo De Vita, una storia che fece epoca... ;)
Comunque, anche qui abbiamo una "continuity" con altre avventure, e non solo dello stesso Gervasio (si veda la distinzione tra Qui, Quo e Qua). Però la storia si può leggere anche a sé stante: ha un inizio, uno svolgimento e una conclusione. Poi, magari, in futuro si ricollegherà ad altre, ma in ogni caso resta comprensibile e godibile anche da sola. Per quanto mi riguarda, l'ho trovata interessante e divertente: ancora una volta, a mio parere, avventure meno pubblicizzate si rivelano più soddisfacenti di altre presentate in pompa magna.

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Mi associo all'entusiasmo generale, è davvero un Classico da non perdere!

E, per non rischiare di perderlo, l'altro pomeriggio ho girato in lungo e in largo per la mia zona e per quelle limitrofe: parecchie edicole, tra le quali quella da cui vado di solito, erano chiuse; in un paio d'altre il Classico era esaurito (buon segno, comunque!). Quando finalmente l'ho trovato, a diversi chilometri da casa (ma a Roma in questo periodo non c'è traffico, che sollievo...), ho assaporato una bella sensazione, già pregustavo la lettura.

Lettura che ha rispettato in pieno le aspettative, forse andando persino oltre, e non era facile...
Frame story perfettamente inserita tra avventure di alto livello, racconto illustrato ben fatto, emozioni, spessore, un finale che non si dimentica.

Leggendo che Giorgio Pezzin afferma di essersi "decisamente scosso dal letargo creativo" e non esclude che possano esserci nuove storie, non posso che essere felice.

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