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Post - Giona

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Le altre discussioni / Quel maledetto giorno del 1945
« il: Martedì 19 Dic 2023, 18:45:28 »
Questo topic è un'ucronia che mi è stata ispirata da Quel maledetto giorno del 1962. Si basa sull'ipotesi che l'autore disneyano Federico Pedrocchi non sia morto nel mitragliamento del treno sul quale viaggiava durante la Seconda guerra mondiale ma abbia continuato la sua opera di fumettista per molti anni. Lascio ai lettori del forum il divertimento di discernere i dati storici da quelli di fantasia.

Nel generale clima di ricostruzione dopo la travagliata conclusione della Seconda guerra mondiale, nel dicembre del 1945 ripresero le pubblicazioni di Topolino nel formato giornale. A dirigerlo fu chiamato l'allora trentottenne Federico Pedrocchi, che aveva scritto diverse tra le prime storie italiane con personaggi disneyani (una tra tutte Paolino Paperino e il mistero di Marte) e che aveva già diretto alcune testate a fumetti della Mondadori. Come già avveniva nel periodo prebellico, il settimanale pubblicò storie americane, sia di quelle a strisce quotidiane sia di quelle concepite per i comic book opportunamente rimontate, non tutte di produzione disneyana, e storie che erano state sceneggiate da Pedrocchi negli anni precedenti ma che erano rimaste inedite a causa prima della trasformazione di Topolino in "Tuffolino" per motivi censori e poi della sospensione delle pubblicazioni.

Nel 1948 Pedrocchi ricevette, nel suo ufficio di Milano, la visita di un aspirante fumettista veneziano, di nome Romano Scarpa. Questi, notando una cesura nello stile in cui erano disegnate certe storie a strisce, pensò che allo "storico" disegnatore di Topolino (che fu poi indicato come Al Levin, prima che si conoscesse il suo vero nome di Floyd Gottfredson) ne fossero subentrati altri, e si propose come tale. Pedrocchi lo smentì immediatamente mostrandogli le strisce originali ancora da tradurre, ma rimase colpito dallo spirito d'iniziativa del giovane veneziano, al punto che decise di metterlo alla prova: lo incaricò di tradurre in immagini un suo soggetto con Biancaneve e i Sette Nani che teneva nel cassetto, Biancaneve e la fata della fonte argentata. Questa fu la prima storia di Romano Scarpa pubblicata su Topolino giornale; molte altre ne sarebbero seguite durante gli anni, con personaggi tratti dagli altri "classici" Disney (in particolare da Cenerentola e La Bella Addormentata nel bosco) e abitanti di Paperopoli e Topolinia, ai quali il sodalizio Pedrocchi-Scarpa avrebbe dato nuove creazioni o identità. Ne sono esempi Paper Kid (chiaramente ispirato a Nembo Kid) in cui Paperino, rivestito di una calzamaglia rossa e di un mantello blu, ottiene dei superpoteri dopo aver mangiato delle brustoline tratte da zucche extraterrestri cresciute nel suo orto, oppure Pippo Bat, una versione dark di Pippo che combatte il crimine nei bassifondi di Topolinia grazie ai marchingegni costruiti da suo nipote Gilberto. È opinione mai confermata che il merito della creazione di questi supereroi, che col tempo avrebbero conquistato un posto nel cuore dei lettori, sia stato anche dell'allora segretaria di redazione Elisa Penna.
Ma nel frattempo era successo anche un altro evento di fondamentale importanza: il passaggio dal formato "giornale" al formato "libretto", imposto dall'editore per potere sfruttare a pieno le rotative di Selezione dal Reader's Digest, di cui aveva iniziato l'edizione italiana. Quest'imposizione fu mal digerita da Pedrocchi, che non amava il formato del libretto, che per lui non valorizzava adeguatamente le tavole. Per questo motivo da quel momento fu solito dirottare le sue storie e quelle tratte dai comic book americani (tra le quali quelle del "bravo autore dei paperi", noto poi come Carl Barks) sulla testata parallela degli Albi d'Oro, che vide le sue vendite impennarsi quando pubblicava materiale disneyano, mentre il "libretto" restò per un certo periodo sotto le aspettative.
In quel periodo si verificò un addio tra le polemiche: quello di Guido Martina, detto "il Professore", già autore di una storia dai tratti molto surreali, Topolino e il Cobra Bianco, la cui pubblicazione era iniziata sul "giornale" ed era terminata sul "libretto". Quando Pedrocchi bocciò il soggetto di Martina per L'Inferno di Topolino, una parodia della cantica dantesca nella quale avrebbero trovato posto gran parte dei personaggi disneyani concepiti fino a quel momento, il Professore decise d'interrompere la collaborazione con la Mondadori. Passò a scrivere storie per Il Vittorioso, sul quale ottenne una certa popolarità la sua serie Lo Zione d'America, in cui l'avaro miliardario Giovanni Nattani (per gli americani "Jonathan"), che aveva fatto la sua fortuna oltreoceano, costringeva lo squattrinato nipote Aldino a seguirlo nei viaggi e nelle imprese più bizzarri alla ricerca di tesori perduti; una serie in cui molti hanno voluto vedere  un'influenza del rapporto tra Paperon de' Paperoni e Paperino. Fu solo dopo il 1968, col pensionamento di Pedrocchi, che tornarono ad essere pubblicati su Topolino dei suoi soggetti disneyani, in particolare le cosiddette "grandi parodie" di classici della letteratura, della musica e del cinema, affidate per lo più alle matite di Giovan Battista Carpi; anche se tra gli appassionati rimane tuttora il rammarico dell'Inferno di Topolino che non vide mai la luce.
Come accennato, all'età di sessant'anni, nel 1968, Pedrocchi lasciò la Mondadori e la direzione di Topolino, che fu affidata al suo vicedirettore e collaboratore di vecchia data, Mario Gentilini. Quello di Gentilini fu più che altro un interregno, poiché dopo qualche anno passò le redini a Gaudenzio Capelli, che pur nella difficoltà di un mutato contesto socioculturale (con l'arrivo anche in Italia della televisione a colori e l'esplosione dei canali privati, molti dei quali trasmettevano inedite serie animate con cui catturavano l'attenzione del pubblico più giovane), riuscì a portare il settimanale a tirature record, anche grazie alla mossa di allegargli dei gadget. Nuove storie scritte da Pedrocchi continuarono a comparire anche negli anni successivi: l'ultima, scritta alla ragguardevole età di 87 anni, fu una storia corale pubblicata in occasione delle Olimpiadi di Atlanta del 1996, che vide ancora Romano Scarpa ai disegni.
Federico Pedrocchi morì nella sua casa di Castiglione Olona, in provincia di Varese, il 20 gennaio 2000, all'età di 92 anni. Gli sono stati intitolati una piazza in un'area di nuova urbanizzazione a Roma e il Museo del Fumetto di Lucca.

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Toon Studios & altra animazione / Re:Disney in TV
« il: Venerdì 15 Dic 2023, 17:42:59 »
https://www.zerounotv.it/cartoni-disney-natale-2023-quando-vanno-in-onda/

Da prendere con le pinze, ma lo stesso palinsesto lo trovo riportato su vari siti.
Grazie della segnalazione. Tra qualche giorno preparerò il topic apposito con i film indicati in vari colori secondo la loro tipologia, com'è tradizione del forum.

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Mostre, Fiere e esposizioni / Re:Lucca Comics and Games 2022
« il: Domenica 12 Nov 2023, 19:59:21 »
Pensavo di non scrivere della mia esperienza di quest'anno, dato che stavolta non aveva toccato il mondo Disney, ma non potevo mancare agli appelli di Sergio di Rio, di cui vedo un gradito ritorno sul forum, e di Topdetops.
Questa per me è stata la quarta volta a Lucca Comics & Games, dopo il 2007, il 2015 e il 2018. Per motivi personali ho fatto la sola giornata di sabato 4 novembre; temendo il caos dei treni (cosa che temevo ancor prima che ci fosse purtroppo l'alluvione in Toscana - e in effetti la linea tra Prato e Pistoia in quei giorni è stata interrotta) questa volta ho scelto di andare col pullman. Tramite il sito "eventinbus.com" ho visto che c'era un pullman che passava da Ferrara alle 6,15 di mattina, proveniente da Treviso; l'unica pecca è che ha dovuto parcheggiare parecchio lontano dalle mura.
Quando siamo arrivati, per entrare dalla porta Sant'Anna per i controlli di sicurezza c'era una fila lunga centinaia di metri; fortunatamente uno dello staff ha detto che alla porta San Donato, dall'altra parte del bastione, era molto più corta. Allora sono andato là e sono riuscito a entrare praticamente subito.
Essendo sabato, c'era molto affollamento; a causa delle file assurde ho rinunciato al Palabonelli e al Palapanini (perdendo la possibilità di vedere Don Rosa, anche se solo per un "firmacopie", ma i miei tempi erano troppo ristretti) e sono andato subito al padiglione di Piazza Napoleone. Lì ho comprato le riedizioni dei due volumi "omnibus" di Monster Allergy, che anni fa erano andati presto esauriti. Ero incerto se comprarli subito (cosa che significava portarsi in giro per Lucca l'equivalente di due mattoni) oppure a un eventuale ripassaggio, ma alla fine ho deciso per la prima opzione, in modo da cautelarmi contro eventuali imprevisti.
Alle 11 sono andato alla Cappella Guinigi, vicino all'ex chiesa di San Francesco, per un incontro a tema cosplay; nel primissimo pomeriggio, dopo aver mangiato un panino al volo, sono andato a mettermi in coda per il terzo degli incontri col mangaka Naoki Urasawa, al Teatro del Giglio. Non avevo la prenotazione e temevo di non riuscire a entrare, ma alla fine sono stati ammessi anche tutti i non prenotati, che hanno trovato posto in loggione. L'incontro con Urasawa è stato molto emozionante: prima c'è stata un'intervista condotta da due "addette ai lavori", poi il sensei ha cantato e suonato la chitarra e ha disegnato. Ha eseguito un pezzo di 20th Century Boy dei T-REX (da cui ha preso il titolo un suo celebre manga), altre cover (come la "canzone delle bacche rosse", di cui avevo fatto la conoscenza nel film anime L'isola di Giovanni, visto su Prime Video) e paio di brani suoi.
All'uscita, verso le 16, aveva iniziato a piovere. Ho girato ancora un po' per il centro storico, visitando qualche altro padiglione e la mostra su Dino Battaglia alla Chiesa dei Servi. Alle 18 mi sono messo in cammino verso il parcheggio dei pullman. Mi sarebbe piaciuto presenziare a qualche altro evento, ma non potevo rischiare di perdere la corriera, tanto più che la mia marcia era rallentata dalla necessità di tenere in mano e in spalla ombrello e borse per gli acquisti, al punto che due giorni dopo avevo ancora un po' d'indolenzimento.
Alle 19 siamo ripartiti e siamo arrivati a Ferrara insperatamente prima delle 22; avevo centrato gli obiettivi che mi ero prefissato, quindi posso dire di aver compiuto la missione!
Anche se non ho incontrato degli altri paperseriani, è stato per me molto gratificante il fatto di poter rivivere in presenza un'atmosfera come quella lucchese che non si ritrova in nessun'altra fiera del fumetto in Italia, e di aver assistito alla performance di colui che ritengo uno dei più grandi fumettisti viventi, che è riuscito a darmi delle forti sensazioni durante la lettura delle sue opere.

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Giochi / Re: L'utente dopo di me...
« il: Domenica 5 Nov 2023, 14:55:39 »
Sì.

L'utente dopo di me ha mai letto qualche numero del periodico disneyano francese Le Journal de Mickey ?
Sì.
L'utente dopo di me è (o è stato) all'edizione di Lucca Comics & Games di quest'anno?

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Romano Scarpa forever! / Re:Topolino e il Pippotarzan
« il: Martedì 31 Ott 2023, 22:56:27 »
Citazione da: Grande Tiranno
Veramente le Isole Sandwich sono un'altra cosa rispetto alle Hawaii: https://it.wikipedia.org/wiki/Isole_Sandwich_Australi
Le isole Sandwich Australi. Nell'Atlante Mondiale pubblicato dalla De Agostini nel 1962 (quindi praticamente coevo alla storia di Scarpa) leggo, sulla tavola dell'Oceania, "isole Hawaii o Sandwich".

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Romano Scarpa forever! / Re:Topolino e il Pippotarzan
« il: Martedì 31 Ott 2023, 18:31:52 »
Una piccola riflessione collaterale, riguardo al cugino Peppo alle isole Sandwich.
Il fatto che Scarpa abbia scelto questo arcipelago (chiamandolo col suo nome desueto invece che con quello ufficiale di "Hawaii") potrebbe essere una citazione indiretta da Topolino e il bel gagà, che nella striscia del 13 novembre 1930 (YM 30-11-13), vede Minni leggere un telegramma in cui sta scritto "Vostro zio [Volabasso] si trova nelle isole Sandwich a caccia di salami selvatici... per tre mesi mi sarà impossibile raggiungerlo" (traduzione da Gli anni d'oro di Topolino n°31).

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Off Topic / Re:Buon compleanno 2023
« il: Lunedì 23 Ott 2023, 19:22:55 »
Grazie!

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Off Topic / Re:R.I.P.
« il: Sabato 21 Ott 2023, 17:15:59 »
È morto Sergio Staino, l'autore di Bobo. Anche se politicamente mi ritenevo distante da lui, gli riconoscevo di essere un umorista acuto e graffiante, oltre che un disegnatore con uno stile personale e accattivante.

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Non Solo Disney / Re:Peanuts
« il: Venerdì 20 Ott 2023, 17:05:00 »
Per chi fosse interessato, segnalo questa mostra: https://artemagazine.it/2023/09/11/linus-tutti-i-numeri-dal-1965-in-mostra-al-castello-estense-di-ferrara/
Io l'ho già visitata e dico che fumettisticamente merita!

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Giochi / Re: L'utente dopo di me...
« il: Venerdì 20 Ott 2023, 16:57:16 »
No.
L'utente dopo di me ha visto il film del 1943 Victory Through Air Power?

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Le altre discussioni / Re:Bloopers nei fumetti Disney...
« il: Domenica 8 Ott 2023, 17:35:45 »
infatti

Adesso che vedo scritto il numero, posso dire che non mi pare neanche così grosso?  :rotfl:


Comunque, mi ricorda molto "Paperino nel mondo della matematica"...  :thankYou:
Lo stesso strategemma compariva in Zio Paperone e l'insegnamento di Sissa, su Topolino 1068 del 1976.

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Giochi / Re: L'utente dopo di me...
« il: Sabato 7 Ott 2023, 11:08:42 »
Sì.
L'utente dopo di me ha visto il cortometraggio di Topolino Plane Crazy?

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Le altre discussioni / Re:Eco del Mondo
« il: Giovedì 28 Set 2023, 20:42:58 »
Per quanto riguarda la questione sulla famiglia Pitagorico e le supposte date di nascita dei personaggi, posso dire che fin dalle prime storie del ciclo di Fantomius di Marco Gervasio sono stato molto perplesso che come "inventore di fiducia" gli fosse stato affiancato Copernico Pitagorico, poiché sarebbe stato molto anziano all'epoca in cui sono ambientate le vicende. Avrei trovato più consono che quel ruolo fosse ricoperto da Cacciavite.

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Commenti sulle storie / Re:Pippo cervello del secolo
« il: Martedì 19 Set 2023, 20:36:56 »
Questa storia mi è venuta in mente vedendo il recente film Oppenheimer diretto da Christopher Nolan. Vi viene mostrato che il protagonista aveva una passione per la poesia dell'antica India, ed era in grado di leggere il sanscrito. Probabilmente Walsh e Gottfredson per ideare uno dei "passatempi" di Pippo nelle vesti del Dottor X (comporre poesie in sanscrito con la mano sinistra, mentre esegue calcoli infinitesimali con la destra) si erano ispirati a una caratteristica reale del celebre fisico.

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Il sito del Papersera / Re:20 anni di Papersera!
« il: Mercoledì 13 Set 2023, 21:34:58 »
Per me in questi giorni ricorrono i 19 anni dall'iscrizione a questo forum. All'epoca avevo terminato da poco l'università e, tra le varie cose che avevo rinviato durante il corso di studi, c'era il proposito di "tappare i buchi" della mia collezione di Topolino libretto, partendo da quelli in cui si trovavano degli episodi di storie a puntate che mi mancavano. Cercai quindi un sito che contenesse una lista sistematica delle storie e così trovai il Papersera.
Per alcuni anni sono stato molto attivo sul forum; la partecipazione poi si è ridotta, ma ho continuato a osservare gli aggiornamenti, le nuove iniziative e i dibattiti più interessanti. Ma oltre ad aver ampliato le mie conoscenze del mondo Disney, sono grato a questo sito anche e soprattutto per avermi fatto conoscere persone con cui altrimenti non avrei mai avuto la possibilità d'incrociare le reciproche strade, dai "semplici" appassionati con cui ho partecipato alle redazioni dei volumi per i premi Papersera, agli autori e agli studiosi (non solo Disney) incontrati in occasione delle varie fiere, in primis quella che per molti anni si è tenuta a Reggio Emilia.

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