Sulla app Topolino digitale questo numero non esiste, eppure ogni martedì compare sempre puntualmente, qualcun altro ha il mio stesso problema? :30 Total shock:Hanno detto sulla pagina facebook che da adesso il Topo digitale uscirà il mercoledì, come la copia cartacea
Quasi mi son pentito di aver lasciato andare il mazzo rosso...Io li ho trovati entrambi in edicola, e il mio paesello è di 7000 abitanti: nel retro del cartoncino che tiene il mazzo blu c'è scritto «In edicola trovi ancora il mazzo di carte rosso!»
uno per collezionismoho fatto anch'io così, mi sembra molto più economico SmMickey
Una metropoli confronto al mioAddirittura? Però hai più di tre edicole, vero? SmZorro
Io li ho trovati entrambi in edicola, e il mio paesello è di 7000 abitanti: nel retro del cartoncino che tiene il mazzo blu c'è scritto «In edicola trovi ancora il mazzo di carte rosso!»Si in effetti avevo letto anche io ma non ho visto invece il mazzo, potevo chiedere ma appunto sono contento così... uno per collezionismo... Avessero avuto disegni diversi lo avrei preso già la settimana scorsa anche il rosso.
-ilFu
Addirittura? Però hai più di tre edicole, vero? SmZorro-ilFu
Non sono riuscito a capire la storia di young Donald Duck, più che altro la collocazione storica, però non vorrei spoilerare nulla!Non ha una collocazione storica precisa, è un sorta di passato ma con ambientazione contemporanea: la serie è indirizzata agli adolescenti di oggi e per far si che si possono immedesimarsi nei personaggi, non si possono tenere fuori videogiochi o smartphone. L'idea di base è la stessa usata nel magazine PP8 di qualche anno fa.
Dopo la pulizia delle matite di Marcuccio, ci troviamo Nicolino Picone e il suo tratto simil-intiniano che odio!Quando hai modo ci presenti i tuoi amici? Non sapevo li conoscessi così bene. :P
Ma quindi i due mazzi sono identici tranne che per il colore della scatola?
a me non va giù il font dei numeri e il retro, per il resto bellissimo quello rosso con i disegni di mottura!
ciò è assai opinabile, e a dire il vero in PP8, pur con qualche occasionale eccesso, ciò era realizzato molto meglio, tanto che lo stacco dalla serie regolare quasi non lo percepivoNon sono riuscito a capire la storia di young Donald Duck, più che altro la collocazione storica, però non vorrei spoilerare nulla!Non ha una collocazione storica precisa, è un sorta di passato ma con ambientazione contemporanea: la serie è indirizzata agli adolescenti di oggi e per far si che si possono immedesimarsi nei personaggi, non si possono tenere fuori videogiochi o smartphone. L'idea di base è la stessa usata nel magazine PP8 di qualche anno fa.
Domanda veloce: nella storia di Paperinik i due ospiti sono caricature dello staff del topo? Perché uno è Guido Martina, ma l'altro?:surprised: L'ho notato adesso!
La storia deve essere adatta ad un pubblico internazionale (per lo più da ragazzini) che con la tecnologia ci va a braccetto, non esistiamo solo noiciò è assai opinabile, e a dire il vero in PP8, pur con qualche occasionale eccesso, ciò era realizzato molto meglio, tanto che lo stacco dalla serie regolare quasi non lo percepivoNon sono riuscito a capire la storia di young Donald Duck, più che altro la collocazione storica, però non vorrei spoilerare nulla!Non ha una collocazione storica precisa, è un sorta di passato ma con ambientazione contemporanea: la serie è indirizzata agli adolescenti di oggi e per far si che si possono immedesimarsi nei personaggi, non si possono tenere fuori videogiochi o smartphone. L'idea di base è la stessa usata nel magazine PP8 di qualche anno fa.
Ciao a tutti!
È da tempo che seguo le discussioni del forum ed è questa l’occasione in cui ho deciso di iniziare a condividere con tutti voi la mia passione per il mondo Disney! Passione che proprio come il direttore ha scritto nell’editoriale di questo bel numero di Topolino, è iniziata tanti anni fa, in una calda estate passata in un paesino immerso nelle campagne dai nonni, proprio grazie ad un gadget estivo che mi incuriosí! Ed ecco che l’editoriale sembrava scritto da me...
E come perdersi questo che più che un gadget estivo è una vera opera d’arte! Veramente uno spettacolo, i disegni sono particolareggiati e vanno fatti i complimenti all’autore Mottura per il grande lavoro!
Ora vorrei proporre un piccolo sondaggio!
Quale è la vostra carta preferita?
Io non ho dubbi! Il J di cuori!
Quale è la vostra carta preferita?L'Asso di Fiori e i Re Rossi (sia di cuori che di quadri)! :)
Però Picone si chiama così davvero, gné, gné! :PMarcuccio e Nicolino!Quando hai modo ci presenti i tuoi amici? Non sapevo li conoscessi così bene. :P
Perché semplicemente non ambientare la vicenda a Paperopoli, con Ortensia, Quackmore e Della?Perché Artibani non è Don Rosa.
Perché Artibani non è Don Rosa.
Hanno seguito Pp8 e, poiché in quel ciclo di storie Paperino viveva dalla nonna, hanno continuato così.
Nel topic delle Anteprime (credo) c'era un utente che pensava "con Young Donald azzereranno Paperino Paperotto": il ''''ragionamento'''' non era sbagliato, perche YD è continuazione di PP8.
-ilFu
perché YD è continuazione di PP8.Aggiungo: senza contare che YD è perfino in aperta contraddizione con PP8, in quando in PP8 (presumibilmente ambientato cronologicamente prima) Zio Paperone visita spesso Elvira, e Paperino non cova per lui nessun astio particolare. Quindi suona quanto mai strano che il Paperino di YD affermi: "Per me, nemmeno sa che esisto". Ma come, se in PP8 viene alla fattoria ogni due per tre... di cosa stiamo parlando dai.
Per raccontare le storie di PP8 non basta PP8?Sono due prodotti diversi, uno racconta Paperino alle elementari, l'altro... Paperino alle medie. È diverso.
Degli amici storici di Paperino neanche un vago accenno, così come di qualunque altro comprimario iconico della saga. Dalla prossima puntata, addirittura, anche Quacktown scomparirà dalle scene. Mi sembra un prodotto molto autonomo, non capisco davvero perché vincolarlo alla "continuity" di PP8, se di "continuity" possiamo parlare.Io mi sono fatto un'idea: PP8 arriva fino ai sette anni --- Paperino finisce le elementari --- Young Donald.
In ogni caso, credo che presentare i genitori e la gemella di Paperino sia qualcosa che esula dal Don e dal suo operato. Paperino due genitori deve pur averli avuti, così come una sorella. Ribadisco, senza pensare al Don che in realtà ci mostra solo della vita di Paperone, perché non approfittare di YD per raccontare qualcosa di veramente inedito?Io creo due scuole di pensiero: chi crede che Donald sia vissuto con i genitori, come **fa intendere** Rosa, e chi pensa che Paperino abbia vissuto dalla nonna, come **mostra** la saga di Pp8. Io sono della seconda. I genitori possono essere, chessò, morti, e Della ospitata da Matilda.
Aggiungo: senza contare che YD è perfino in aperta contraddizione con PP8, in quando in PP8 (presumibilmente ambientato cronologicamente prima) Zio Paperone visita spesso Elvira, e Paperino non cova per lui nessun astio particolare. Quindi suona quanto mai strano che il Paperino di YD affermi: "Per me, nemmeno sa che esisto". Ma come, se in PP8 viene alla fattoria ogni due per tre... di cosa stiamo parlando dai.Hai ragione... Boh?
possono saltarla o leggerla con rilassatezzaIo l'ho letta di relax e l'ho apprezzata tanto. Davvero piacevole :).
Il prodotto young Donald è pensato per un pubblico internazionale, non esistiamo solo noi italiani abituati a paperino paperotto. Basta con sta storia della continuity
Non capisco perché un pubblico internazionale dovrebbe aver problemi a comprendere chi sono gli amici storici di Paperino, ne' perché questi debbano essere totalmente eliminati dalla vicenda senza neppure un vago accenno della loro esistenza.Anche perché PP8&Friends sono stati pubblicati in diversi paesi europei, per cui i lettori dovrebbero conoscerli. Forse il problema è con l'America che però potrebbe rimediare ai suoi (oramai) cronici ritardi in materia fumettistica disneyana. La presenza di Meo Porcello mi fa pensare a ciò (forse ricordato dagli americani per i cartoni anni '30 di Donald Duck). Ad ogni modo questo 'itinerario' sull'adolescenza e la gioventù di Paperino sembra interessante: si è partiti con il suo più 'vecchio' amico (per la storia massmediologica) che però segue i veri primi amici (Tom, Louis, Betty Lou, Millicent), sempre a Quack Town (gli americani la conosceranno?) e passando da un tempo indefinito del passato ad uno molto presente ('presentissimo'), nonostante Meo lo si colleghi agli anni '30.
Domanda veloce: nella storia di Paperinik i due ospiti sono caricature dello staff del topo? Perché uno è Guido Martina, ma l'altro?In effetti l'altro non si capisce... Genoveffo Antamoro non sembra un nome storpiato.
non mi tornaQuesto avviene anche in Paperinik e il diabolico vendicatore, anche se sono d'accordo che ciò contraddice in parte l'impostazione data da Barks al personaggio.Spoiler: mostra
La vicenda in se scorre tranquilla e senza grandi emozioni. Peccato per Kranz: la sua presenza non aggiunge davvero nulla alla vicenda, poteva offrire MOLTO di più. Tra l'altro, da quando Kranz soffre della sindrome dell'eterno secondo? Non confondiamolo con Rockerduck, non mi pare che Kranz provi qualcosa di particolare nei confronti di Pipps, ne' bene ne' male; le sue azioni dovrebbero essere mosse da puro opportunismo: riconosce l'incredibile capacità di Pipps come archeologo, per questo lo pedina costantemente, per impadronirsi più facilmente dei reperti, mica per tentare di surclassarlo e compensare qualche strano complesso di inferiorità.Io vedo la rivalità tra Indiana Pipps e Kranz in modo simile a quella tra Martin Mystère e Orloff nel fumetto della Bonelli: entrambi studiosi di grande talento e capacità, ad un certo punto uno è rimasto sulla "retta via" per amore della scienza, mentra l'altro è stato traviato dalla smania di ricchezza.
Soprattutto quelli che, essendo abituati a caratteri bonariamente edulcorati, saranno rimasti 'scioccati' nel leggere tanta cattiveria (anche gratuita, la più dolorosa) in personaggi che, evidentemente, non conoscevano bene.La "cattiveria" di Paperone è comunque stata attenuata dalla circostanza che lo stesso
Soprattutto quelli che, essendo abituati a caratteri bonariamente edulcorati, saranno rimasti 'scioccati' nel leggere tanta cattiveria (anche gratuita, la più dolorosa) in personaggi che, evidentemente, non conoscevano bene.La "cattiveria" di Paperone è comunque stata attenuata dalla circostanza che lo stessoSpoiler: mostra
Soprattutto quelli che, essendo abituati a caratteri bonariamente edulcorati, saranno rimasti 'scioccati' nel leggere tanta cattiveria (anche gratuita, la più dolorosa) in personaggi che, evidentemente, non conoscevano bene.La "cattiveria" di Paperone è comunque stata attenuata dalla circostanza che lo stessoSpoiler: mostra
Anche perché un Paperone così cattivo, al giorno d'oggi non sarebbe più credibile come lo era negli anni 60
La "cattiveria" di Paperone è comunque stata attenuata dalla circostanza che lo stessoSpoiler: mostra
Anche perché un Paperone così cattivo, al giorno d'oggi non sarebbe più credibile come lo era negli anni 60In una situazione identica in quel periodo i tre nipotini, sacco in spalla e bici, andarono mestamente alla fattoria di Nonna Papera: Paperone non pensò di ospitarli nel suo Deposito, in effetti. Comunque, in altre occasioni che non ricordo nello specifico ma in generale (molteplici in quegli anni sono state le 'prepotenze' dello ziastro verso il nipote), Paperone tendeva ad essere comprensivo verso QQQ, sottolineando la differenza fra loro e Paperino.
Vabbeh, se Paperone non avesse specificato che faceva dormire i nipoti da se non avrebbero mai pubblicato la storia di Gervasio. Necessità di questi tempi moderni...Però a me sembra normale che Paperone inviti QQQ a stare con lui al Deposito... non è una 'necessità' dei tempi moderni.
Soprattutto quelli che, essendo abituati a caratteri bonariamente edulcorati, saranno rimasti 'scioccati' nel leggere tanta cattiveria (anche gratuita, la più dolorosa) in personaggi che, evidentemente, non conoscevano bene.La "cattiveria" di Paperone è comunque stata attenuata dalla circostanza che lo stessoSpoiler: mostra
Anche perché un Paperone così cattivo, al giorno d'oggi non sarebbe più credibile come lo era negli anni 60
Dici? Non credo che la cattiveria si sia estinta... magari non sarà molto accettabile.
Oppure si potrebbe dire che non è molto credibile rispetto al Paperone che gli altri autori oggi ci propongono. Ma a quel punto de gustibus... piuttosto trovo poco credibile Gastone, nel senso che proprio chi glielo porta a fare lo scassac***i con il cugino per fargli perdere da casa, proprio lui che c'ha la dea bendata dalla sua? Ma anche questo è in linea con il Gastone anni '50-'60...
Però a me sembra normale che Paperone inviti QQQ a stare con lui al Deposito... non è una 'necessità' dei tempi moderni.Non so, io ricordo solo Rodolfo Cimino che caratterizzava Paperone con un marcato occhio di riguardo verso i nipotini. Altrimenti mi sembra che per Qui, Quo e Qua ci fossero solo Nonna Papera o il campeggio delle Giovani Marmotte. Però magari è solo una sensazione mia.
Ripeto, al di là dell'episodio da me ricordato nel quale i nipotini 'precedettero' (nel caso) un eventuale invito dello zione andando subito dalla Nonna (anche perché potevano giustamente avercela con lo 'ziastro'), anche in quei tempi 'sospetti' Paperone aveva comunque un occhio di riguardo verso tre piccoli 'innocenti', nonostante ce l'avesse a morte col nipote 'più grande'.
Beh, il Paperone di oggi si è sicuramente "raddolcito" rispetto al Paperone di Martina. Un Paperone che arriva a sbattere fuori di casa i nipotini ad oggi, anche per il lavoro fatto da alcuni autori passati, non rientra più nelle sue cordeEppure, ti dirò, io ricordo uno speciale di Natale di qualche anno fa: Era una storia divisa in tre parti, dove un pacco gigante incombeva su Paperopoli e Topolinia. In quella storia Paperone sfrattava Paperino e nipoti a Natale, senza neppure preoccuparsi di dove avrebbero passato le feste, una vera canaglia! Ma parliamo di prima del passaggio alla Panini, mi sa
Beh, il Paperone di oggi si è sicuramente "raddolcito" rispetto al Paperone di Martina. Un Paperone che arriva a sbattere fuori di casa i nipotini ad oggi, anche per il lavoro fatto da alcuni autori passati, non rientra più nelle sue corde
Non è solo una questione di personaggi politicamente corretti: il vero carattere di Paperone non prevede di comportarsi da disonesto o come una carogna qualsialsi. Forse la versione martiniana di Paperone piace di più, ma è comunque sbagliata. Per non parlare di Paperino, da decenni viene trattarlo come un fannullone che dorme tutta la mattina e non ha un soldo in tasca.
strizzando l'occhio un po' alle trame da telefilm per teenager americani e un po' a quello che mi pare un contesto da anni '90, tanto da non spaesare noi già vecchi dentro.
Contesto anni ‘90? Con gli smartphone?Smartphone? Io ho notato un telefonino con tastiera e antennina sporgente nelle mani di zio Paperone.
Contesto anni ‘90? Con gli smartphone?
Contesto anni ‘90? Con gli smartphone?
Ho scritto che è ai giorni nostri, però non lo so, ammetto che contesto è una parola sbagliata, ma percepisco nella storia un'atmosfera novanteggiante... il tipo di trama che si sta delineando, il vestiario dei ragazzini, il berretto portato all'indietro da Meo, persino la loro camera mi pare proprio tipicamente da 90s, il cellulare di Paperone proprio stilisticamente di quegli anni... è attuale ma con influenze immaginifiche di quel periodo. Può essere che me lo immagino solamente, però sono sensazioni mie...
perché YD è continuazione di PP8.Aggiungo: senza contare che YD è perfino in aperta contraddizione con PP8, in quando in PP8 (presumibilmente ambientato cronologicamente prima) Zio Paperone visita spesso Elvira, e Paperino non cova per lui nessun astio particolare. Quindi suona quanto mai strano che il Paperino di YD affermi: "Per me, nemmeno sa che esisto". Ma come, se in PP8 viene alla fattoria ogni due per tre... di cosa stiamo parlando dai.
Stiamo parlando di personaggi che hanno 80 anni di storie, anche basta con sta continuity a tutti i costi. Don Rosa vi ha completamente rovinato sotto questo punto di vista. Vorrei anche ricordare che YD è un prodotto destinato a tutto il mondo e magari. e sottolineo magari, non tutti sono a conoscenza di PP8, non tutti sono fissati con il Don e Barks e non tutti si interessano alla continuity.perché YD è continuazione di PP8.Aggiungo: senza contare che YD è perfino in aperta contraddizione con PP8, in quando in PP8 (presumibilmente ambientato cronologicamente prima) Zio Paperone visita spesso Elvira, e Paperino non cova per lui nessun astio particolare. Quindi suona quanto mai strano che il Paperino di YD affermi: "Per me, nemmeno sa che esisto". Ma come, se in PP8 viene alla fattoria ogni due per tre... di cosa stiamo parlando dai.
Perfettamente d'accordo. E' proprio questo che non mi va giù...se volevano fare le cose fatte bene un vero e proprio sequel di PP8 sarebbe stato l'ideale, non una storia che si trova a metà tra un prodotto che elude completamente dal precedente e un'epopea ormai avviata. Va bene che è destinato al pubblico americano, però un minimo di coerenza da Artibani me l'aspettavo...
E come hai detto precedentemente, l'idea innovativa sarebbe stata inserire Della e i genitori di Paperino, collegandosi eventualmente alle trame di Don Rosa, il quale mi pare un autore molto più apprezzato dal pubblico di ragazzini al quale è destinato un prodotto del genere, al contrario di svariati autori italiani contemporanei che un ragazzino di 13 anni nemmeno si fila, soprattutto dopo che hanno tentato di infantilizzare il target del magazine l'anno scorso... SmShame2
Parla un ragazzo di 17 anni, innamoratosi di Barks e Rosa ormai 5 anni fa.
Stiamo parlando di personaggi che hanno 80 anni di storie, anche basta con sta continuity a tutti i costi. Don Rosa vi ha completamente rovinato sotto questo punto di vista. Vorrei anche ricordare che YD è un prodotto destinato a tutto il mondo e magari. e sottolineo magari, non tutti sono a conoscenza di PP8, non tutti sono fissati con il Don e Barks e non tutti si interessano alla continuity.Applausi di 90 minuti, supplementari, rigori e speciale di Rai Sport.
Stiamo parlando di personaggi che hanno 80 anni di storie, anche basta con sta continuity a tutti i costi. Don Rosa vi ha completamente rovinato sotto questo punto di vista. Vorrei anche ricordare che YD è un prodotto destinato a tutto il mondo e magari. e sottolineo magari, non tutti sono a conoscenza di PP8, non tutti sono fissati con il Don e Barks e non tutti si interessano alla continuity.
Va bene, allora spiegami la presenza di Miss Witchcraft piuttosto che dirmi su. SmKoCitazione, così come quella di Meo Porcello. L'episodio uno è un prologo, e "introduce" alla serie vera, dove suppongo sparirà anche Meo - non è che qualche utente vive in Germania? ::)
Va bene, allora spiegami la presenza di Miss Witchcraft piuttosto che dirmi su. SmKo
Non ha una collocazione storica precisa, è un sorta di passato ma con ambientazione contemporanea: la serie è indirizzata agli adolescenti di oggi e per far si che si possono immedesimarsi nei personaggi, non si possono tenere fuori videogiochi o smartphone. L'idea di base è la stessa usata nel magazine PP8 di qualche anno fa.
Ma che paragone è?Non ha una collocazione storica precisa, è un sorta di passato ma con ambientazione contemporanea: la serie è indirizzata agli adolescenti di oggi e per far si che si possono immedesimarsi nei personaggi, non si possono tenere fuori videogiochi o smartphone. L'idea di base è la stessa usata nel magazine PP8 di qualche anno fa.
Adesso capisco perché oggidì non sanno nemmeno chi fossero Napoleone Bonaparte o Giacomo Leopardi!!! :30 Total shock: :30 Total shock: :30 Total shock: :30 Total shock: :30 Total shock: :30 Total shock: :30 Total shock: :30 Total shock: :30 Total shock: :30 Total shock:
GioReb
Adesso capisco perché oggidì non sanno nemmeno chi fossero Napoleone Bonaparte o Giacomo Leopardi!!! :30 Total shock: [...]Be chi si immedesima in loro? :P
GioReb
Leggendo certi commenti mi chiedo come facciano ad apprezzare topi, cani e anatre antropomorfe che fanno robe. Quello è congruente e logico?
Meo Porcello è un personaggio "one shot", lo riconosci? Buon per te. No? Amen. Vedere, per un solo episodio, personaggi che hanno un ampio background non avrebbe senso.Leggendo certi commenti mi chiedo come facciano ad apprezzare topi, cani e anatre antropomorfe che fanno robe. Quello è congruente e logico?
Gli animali antropomorfi fanno parte della premessa narrativa che uno accetta prima di leggere le storie Disney. L'incoerenza storica e con le opere precedenti, giustificata al grido di "Eh, ma è una storia internazionale", no.
Anche perché continuo davvero a non comprendere perché un pubblico internazionale dovrebbe:
1) Aver difficoltà a capire subito chi sono i personaggi principali e iconici di PP8
2) Non apprezzare i suddetti personaggi, che invece hanno saputo dimostrare di essere dei comprimari divertenti e carismatici.
3) Preferire a Tom, Louis, Betty, Millicent (ragazzi come lui) l'oscura figura di Meo Porcello.
4) Perché un ragazzino moderno debba necessariamente e assolutamente ritrovarsi in un contesto a lui famigliare con videogiochi e Nintendo Swich. Ma la lettura non è anche fatta proprio per scoprire e meravigliarsi con esperienze esotiche, lontane nello spazio e nel tempo?
Comunque lungi da me da pretendere che i vari cicli narrativi siano coerenti fra di loro, o che si presti cura al contesto storico, o che si tenti di utilizzare personaggi interessanti come Della, che avrebbe avuto con Paperino un rapporto assolutamente inedito e inesplorato, invece che i soliti Pippo e Topolino. Solo che, personalmente, una storia senza nessuna di queste premesse così non mi interessa affatto.
Meo Porcello è un personaggio "one shot", lo riconosci? Buon per te. No? Amen. Vedere, per un solo episodio, personaggi che hanno un ampio background non avrebbe senso.Sono d'accordo che non leggano neanche sotto tortura, ma non sono convinto che mettere modernità senza criterio sia un'esca allettante. Mia sorella, che ha sempre disdegnato i miei fumetti disney, sta ora iniziando a leggere manga impregnati di concetti propri della cultura giapponese. Credo che sia stata catturata anche dall'atmosfera esotica che si respira leggendoli.
Sull'ultimo punto: i ragazzi di oggi non leggono più come una volta, quindi se non trovano qualcosa di famigliare non sono invogliati. Già i miei coetanei (dovrei avere la tua età) non leggono neanche sotto tortura, figuriamoci i più piccoli che hanno altri passatempi
Concordo con te, però guardandomi intorno non posso far altro che notare ciò che ho scritto sopra. Non nego, ovviamente, che le eccezioni ci sianoMeo Porcello è un personaggio "one shot", lo riconosci? Buon per te. No? Amen. Vedere, per un solo episodio, personaggi che hanno un ampio background non avrebbe senso.Sono d'accordo che non leggano neanche sotto tortura, ma non sono convinto che mettere modernità senza criterio sia un'esca allettante. Mia sorella, che ha sempre disdegnato i miei fumetti disney, sta ora iniziando a leggere manga impregnati di concetti propri della cultura giapponese. Credo che sia stata catturata anche dall'atmosfera esotica che si respira leggendoli.
Sull'ultimo punto: i ragazzi di oggi non leggono più come una volta, quindi se non trovano qualcosa di famigliare non sono invogliati. Già i miei coetanei (dovrei avere la tua età) non leggono neanche sotto tortura, figuriamoci i più piccoli che hanno altri passatempi
Ricordo che ai tempi mi avvicinai al fumetto disney grazie a Barks, e solo dopo iniziai a comprare il Topolino. Del maestro dell'Oregon adoravo le sue avventure di ampio respiro, scoprire questi luoghi lontani come città d'oro o imperi subacquei, popoli spaziali ed eden celesti. Era la meraviglia a catturarmi, leggere di cose lontane ed aliene al mio quotidiano. Quindi, per quella che è la mia limitata esperienza, punterei proprio sul fascino che suscita ciò che è lontano, meraviglio e distante per tentare di attirare nuovo pubblico.
Ma che paragone è?
Ma che paragone è?
Scusa, si sta proponendo di snaturare il passato per attirare i più giovani perchè se no non leggerebbero. Ammetti che c'è da avere paura, altro che Orwell!!! :30 Total shock: :30 Total shock: :30 Total shock:
Se negli anni '30 non esistevano i telefonini nè i videogiochi, debbo per forza di cose far credere il contraro ai miei cuginetti perchè se no se ne disinteressano?
Io da piccolo leggevo le storie di Al Taliaferro che riproduceva con estrema cura la sua America contemporanea e proprio grazie alle sue illustrazioni potevo già farmi una cultura su come fossero gli Stati Uniti di quell'epoca e il loro contesto (per esempio l'oscuramento, la campagna per la donazione del ferro per la Grande Guerra, i pneumatici a rischio confisca per l'esercito, ecc.). E nulla mi importava se allora non esistevano i trenini elettrici di cui andavo matto.
Ogni epoca ha avuto le sue scoperte, i suoi contesti, i suoi sviluppi oppure i suoi regressi, ecc. ecc. e come tali vanno rispettati, anche in un fumetto. Anzi, in questo caso a maggior ragione proprio perchè indirizzati anche ai più giovani.
Pertanto, se cominciamo col far credere a loro che ai primi del secolo scorso esistevano già cose ben lungi dall'essere scoperte, non meravigliamoci se poi crescono con le idee confuse. La lettura va invogliata con idee e spunti giusti coadiuvate con illustrazioni degne di nota (anche per questo sono molto severo con i disegnatori).
Penso di essermi spiegato.
Felice serata!
GioReb
È stato detto più volte nel topic (riportando anche le parole dello stesso Artibani) eppure non hai capito che non è il sequel di pp8, ma semplicemente una serie che vuole mostrare l'adolescenza di un personaggio in tempi moderni. Non si sta parlando di tex che vive in un'epoca ben definita, ma di personaggi senza tempo che vivono sempre la realtà che ci circonda. Vuoi leggere qualcosa di cristallizzato e con una continuity serrata? Esiste Don Rosa. YD evidentemente non è un prodotto che fa per teMa che paragone è?
Scusa, si sta proponendo di snaturare il passato per attirare i più giovani perchè se no non leggerebbero. Ammetti che c'è da avere paura, altro che Orwell!!! :30 Total shock: :30 Total shock: :30 Total shock:
Se negli anni '30 non esistevano i telefonini nè i videogiochi, debbo per forza di cose far credere il contraro ai miei cuginetti perchè se no se ne disinteressano?
Io da piccolo leggevo le storie di Al Taliaferro che riproduceva con estrema cura la sua America contemporanea e proprio grazie alle sue illustrazioni potevo già farmi una cultura su come fossero gli Stati Uniti di quell'epoca e il loro contesto (per esempio l'oscuramento, la campagna per la donazione del ferro per la Grande Guerra, i pneumatici a rischio confisca per l'esercito, ecc.). E nulla mi importava se allora non esistevano i trenini elettrici di cui andavo matto.
Ogni epoca ha avuto le sue scoperte, i suoi contesti, i suoi sviluppi oppure i suoi regressi, ecc. ecc. e come tali vanno rispettati, anche in un fumetto. Anzi, in questo caso a maggior ragione proprio perchè indirizzati anche ai più giovani.
Pertanto, se cominciamo col far credere a loro che ai primi del secolo scorso esistevano già cose ben lungi dall'essere scoperte, non meravigliamoci se poi crescono con le idee confuse. La lettura va invogliata con idee e spunti giusti coadiuvate con illustrazioni degne di nota (anche per questo sono molto severo con i disegnatori).
Penso di essermi spiegato.
Felice serata!
GioReb
Artibani, sulla sua pagina Facebook, ha più volte specificato che la vicenda NON è ambientata negli anni '30 ma, al contrario, nei primi anni 2000 . L'autore ha detto che si immagina il Paperino odierno come un trentenne, che era adolescente, appunto, nei primi anni 2000La sua immaginazione lascia perplessi: nei primi 2000 non c'erano smartphone, Nitendo Switch oppure youtuber. Forse non è ferrato in questa materia??
Artibani, sulla sua pagina Facebook, ha più volte specificato che la vicenda NON è ambientata negli anni '30 ma, al contrario, nei primi anni 2000 . L'autore ha detto che si immagina il Paperino odierno come un trentenne, che era adolescente, appunto, nei primi anni 2000La sua immaginazione lascia perplessi: nei primi 2000 non c'erano smartphone, Nitendo Switch oppure youtuber. Forse non è ferrato in questa materia??
(...) e lo stesso PP8, per quanto gradevole, è sempre stato un'anomalia a tutte le forme di continuity, in primis quella donrosiana...
Manca pertanto il seguito con Quackmore e Ortensia - che suppongo periranno prematuramente, magari in un incidente - e della sorella Della che certamente non è cresciuta con la nonna ma ha avuto il suo destino altrove (in qualche collegio, magari, laddove il piccolo Paperino è stato subito sbattuto fuori per indisciplina cronica e affidato appunto alla nonna, l'unica che sapesse tenerlo a bada).Non credo che Quackmore, Ortensia e Della debbano tutti morire prematuramente.
Anche Della, poveretta, farà la medesima fine dei genitori assieme al marito (nuovo personaggio da creare...) lasciando orfani i tre nipotini che saranno affidati dal giudice (anche questa citazione vien da più storie del passato!) al giovane e scapestrato zio che nonostante i suoi innumerevoli difetti farà le veci dei genitori.
Insomma, se stesa bene e ponderata fino all'ultimo dettaglio viene un continuum di tutto rispetto che non deluderebbe nessuno, anzi.
Ciao
Nigro è un autore piuttosto sottovalutato, soprattutto quando imbastisce trame di questo stampo con le quali si trova molto a suo agio.
Non credo che Quackmore, Ortensia e Della debbano tutti morire prematuramente.
Penso che PP8 e Rosa non dovrebbero essere mischiati, sono stati chiaramente creati del tutto scollegati l'uno dall'altro, e ci sono evidenti differenze tra i due canoni.
La prima e più immediata e il rapporto drasticamente diverso con Zio Paperone nei due universi narrativi.
La questione "dove sono i genitori di qui, quo, qua/tip e tap?" è un nodo inscioglibile per gli standard Diseny. Presentare i loro genitori dal nulla dopo decenni oppure spiegare che sono deceduti creano solo problemi.
L'unica soluzione è non risolverla, facendo finta che non ci sia il problema.