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Le Pubblicazioni => Topolino => Topic aperto da: Cornelius - Mercoledì 18 Mar 2020, 11:45:22

Titolo: Topolino 3356
Inserito da: Cornelius - Mercoledì 18 Mar 2020, 11:45:22
STORIE
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Topolino. Le Origini - Vita vera                                                       (24 tavole)
Danilo Deninotti - Fabrizio Petrossi     
Area 15 - Qui Quo Qua e la collezione dei ricordi                      (22 tavole)
Roberto Gagnor - Claudio Sciarrone       
PippoSpot - Alta pressione                                                             (12 tavole)
Alessio Coppola     
La Banda Bassotti e la concorrenza di quartiere                      (20 tavole)
Gabriele Paolini - Claudio Limido       
Paperino e l'approdo sfortunato della 'Dollaro bucato'           (12 tavole)
Marco Rota     
19999 leghe sotto i mari   (seconda parte)                                  (26 tavole)
Francesco Artibani - Lorenzo Pastrovicchio       
TopoGulp - Le strade di Topolinia                                                    (1 tavola)
Massimiliano Valentini - Gigi Piras
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Cosa state per leggere - Un capitano molto... profondo!
Barbara Garufi
Posta & Risposta - W la festa del papà
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Titolo: Re:Topolino 3356
Inserito da: Cornelius - Mercoledì 18 Mar 2020, 12:03:20
                                                 Con il numero 3356 è uscita la seconda parte del Nautilus
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(https://www.topolino.it/wp-content/uploads/2020/03/news_nautilus_gadget_interna3-1024x858.png)
Titolo: Re:Topolino 3356
Inserito da: Devis91 - Mercoledì 18 Mar 2020, 16:12:35
Molto in linea con la tematica di questi giorni la one page "che aria tira a paperopoli" ;D
Titolo: Re:Topolino 3356
Inserito da: Vito65 - Mercoledì 18 Mar 2020, 16:17:18
Posto un mio commento sulle storie di questo albo, che menziono in ordine di (mio) gradimento: interessante la seconda parte di "19999 leghe sotto i mari", dove troviamo un Macchia Nera in costume che in due occasioni particolari mostra di essere un vero cattivo, così come è nella sua natura più genuina. Gli elementi di tensione determinati dalle azioni e dalle intenzioni dei due cattivi, soprattutto Faraboot, vengono abilmente miscelati con atmosfere comiche e divertenti. Inoltre scopriamo nel finale che il dialogo fra Topolino e il mondo di Verne non finisce qua.
"Paperino e l'approdo sfortunato della dollaro bucato" è una semibreve di Rota con echi barksiani, che porta impresso il marchio d'autore: Rota dimostra anche in una storia di carattere medio di avere sempre grande stoffa. La quarta vignetta della tavola conclusiva mi ha fatto ricordare un'altra storia (credo di Cimino) in cui Paperone sta con la palandrana aperta al vento per liberare i pori della sua pelle intossicati dall'oro. Qui l'ambientazione è diversa, ma la suggestione è la stessa.
Simpatica la "Banda Bassotti e la concorrenza di quartiere": storia di stampo umoristico che riesce nel suo intento di intrattenere e di strappare qualche sorriso.
Le altre storie dell'albo, le prime tre, non hanno suscitato il mio interesse.
Interessante, nella sua essenzialità, l'articolo di approfondimento sul gelato e la sua storia.
Stuzzicante l'articolo promozionale del film Mulan.
Simpatica la gag dell'ultima pagina.
Titolo: Re:Topolino 3356
Inserito da: Cornelius - Giovedì 19 Mar 2020, 12:55:07
Topolino. Le Origini - Vita vera
Gira e rigira sempre al giornalismo si torna. Sotto certi aspetti lo si potrebbe interpretare come una sorta di 'continuity', considerando il 'Topolino Giornalista' del '35 e la serie Topolinia 20802 di quest'ultimo decennio. Cronologicamente questa nuova serie la si può collocare poco dopo 'Young Donald Duck' dove nella Jeremy Ratt High School gli ancor più giovani Topolino, Pippo e Paperino avevano frequentato il 'liceo' (per semplificare). In mezzo gli anni universitari che non credo siano stati ancora spulciati. Dopo i quali un Mickey poco più che ventenne (considerando che in America i laureandi sono mediamente più giovani rispetto a quelli italiani) ritrova l'amico Pippo e inizia a cercarsi un lavoro (non sappiamo esattamente in 'cosa' si sia laureato ma immagino un mix fra Scienze Politiche e Scienze della Cominicazione, considerando il suo pallino per il giornalismo). In teoria tutto ciò potrebbe essere interessante, in pratica mi procura qualche sbadiglio (a parte il momento in cui Pippo non da importanza ad alcune arachidi che ha in giardino, non sapendo a cosa avrebbe portato, in futuro, la loro deglutizione).
Area 15 - Qui Quo Qua e la collezione dei ricordi
Se anche la Garufi si confonde fra Qua (nipotino protagonista dell'episodio fin dal titolo dove il suo nome è cerchiato in verde) e Quo (erroneamente citato nell'intro alla storia, avendo un look blu e non verde come nelle vignette collegate) non ne verremo mai a capo sui colori personalizzati dei nipotini (Qui è rosso, per intenderci). A parte questo il soggetto è piacevole, tra fiere di Toys & Games, collezionisti, nuovi giovanissimi personaggi e altri più 'datati' ma comunque coinvolti in situazioni solo apparentemente lontane da loro.
Un tipo che tutti sembrano riconoscere si rivela essere un attore di fantasy quando il suo aspetto mi faceva pensare addirittura a Don Rosa! Sciarrone al top: questa serie la seguirò con più interesse di quanto avevo previsto anche grazie alle sue tavole.
PippoSpot - Alta pressione
Questa poteva essere l'occasione per creare un nuovo cugino o parente di Pippo che non mi convince molto come pubblicitario esperto di campagne stampa, cartellonistica, televisione. Anche il particolare look sembrerebbe fatto apposta per una altro pippide che avrebbe potuto continuare il suo percorso anche dopo questa serie, infoltendo il parterre di Topolinia.
La Banda Bassotti e la concorrenza di quartiere
Ottimo soggetto di Gabriele Panini che approfondisce i movimenti della malavita paperopolese regalando ai Bassotti nuova linfa in plot che non devono necessariamente essere incentrati sul Deposito da svaligiare. Sperando che i personaggi creati per l'occasione non vengano subito cestinati (come solitamente accade nei fumetti Disney) ma considerati per altre storie del genere. Perfetto Limido per dare il giusto ritmo illustrativo alla narrazione.
Paperino e l'approdo sfortunato della 'Dollaro bucato'
Al momento una delle migliori storie di Marco Rota recuperate dagli archivi della Egmont. Il racconto fatto dal 'comandante' Paperino ai nipotini alla fine si ricongiunge al presente che potrebbe portare grossi guai a lui e grandi vantaggi allo zione. Nel titolo avrei preferito un 'del' piuttosto che un 'della': per quanto possa essere più corretto (riferendosi a una nave) mi suona male.
19999 leghe sotto i mari   (seconda parte)
Questa parodia (che sarà la prima di una serie) non mi è dispiaciuta: trama a parte (non so quanto fedele all'originale che non conosco) ho apprezzato soprattutto i rapporti e i dialoghi fra i vari personaggi, ricondotti alla verve delle loro origini e le attraenti tavole di Pastrovicchio che illustra al meglio le atmosfere e le situazioni storiche del soggetto.
Titolo: Re:Topolino 3356
Inserito da: Flash X - Giovedì 19 Mar 2020, 13:44:31
Se per me lo scorso Topolino era uno dei migliori numeri del 2020, allora questo fa un tuffo decisamente in basso, e mi dispiace... Precisando meglio, la migliore storia del numero (19999 leghe sotto i mari) alza molto il livello del numero, infatti onestamente io vi consiglio tantissimo questo numero, anche se uno dei peggiori, proprio per questa storia. Una trama lineare che alterna i momenti di risate a quelli di tensione; sono strafelice inoltre che non sia finita qui e che vogliono portare sul settimanale un continuo (anche se dovrebbe essere una parodia, speriamo che vogliano farla diventare una saga vera e propria di Topolino, che compare ogni tanto sul giornale, perché tra disegni di Pastrovicchio e sceneggiatura di Artibani, è un gran bel capolavoro!). L'altra (e ultima) storia valida del numero è la storia straniera di Marco Rota, che rispetto alle precedenti è molto più riuscita: l'attenzione è tutta rivolta al flashback di Paperino e ciò che racconta ai nipotini è molto interessante, ma è meglio che lo Zione non sappia nulla... veramente una buona storia. A parte queste 2 storie secondo me le altre sono veramente brutte, non nei disegni, nella sceneggiatura (al limite si può salvare leggermente la storia dei Bassotti). Mi dispiace per Pippo Spot, che aveva un primo episodio eccezionale, e si è rovinato con questo secondo. La seconda storia di Qui Quo Qua era proprio monotona, in cui loro dovevano semplicemente recuperare questo giocattolo... . Saranno miei gusti, ma a me non piace vedere Topolino giovane: invece di questa storia si poteva mettere un bel giallo in stile "Guardie e Ladri" sempre con Topolino come protagonista. Come dicevo prima, ho il coraggio di consigliarvi questo numero semplicemente per 19999 leghe sotto i mari e la storia di Marco Rota.
Titolo: Re:Topolino 3356
Inserito da: Vincenzo - Giovedì 19 Mar 2020, 17:27:59
Invece trovo che questo numero non abbia molto da invidiare allo scorso, a partire da un ottimo primo episodio delle origini di Topolino, che nonostante la breve durata riesce a intrigare per quello che sarà il prosieguo. Ottima la continuità con Young Donald e ben riuscite le gag, che vertono soprattutto sulle difficoltà nel trovare impiego, argomento con cui è facile empatizzare col protagonista. Fa piacere inoltre rivedere alle matite un artista che mancava da tempo come Petrossi.
Il secondo episodio di Area 15 si fa apprezzare specilamente per il bel messaggio finale in stile Toy Story.
Della buona parte centrale del numero spiccano i sempre eccelsi disegni di Rota, al servizio di una trama esigua ma simpatica.

Ovviamente la seconda parte di 19999 leghe spicca sul resto, concludendo il solito ottimo lavoro della coppia Artibani-Pastrovicchio in attesa del prossimo rifacimento disneyano del ciclo di Verne.
Titolo: Re:Topolino 3356
Inserito da: Ladro Gentiluomo - Venerdì 20 Mar 2020, 13:17:40
Un numero veramente interessante specie per la storia ispirata al libro di Verne (che è tra i miei scrittori preferiti)
Mi dispiace soltanto che non verrà replicata l’intera trilogia dell’isola misteriosa dato che non è stato considerato i figli del capitano Grant eppure era una storia perfetta per l’universo di topolino avevo già in mente il titolo i nipoti di PaperGrant (Zio Paperone) [che tra parentesi è una mia vecchia fan fiction disney]
Titolo: Re:Topolino 3356
Inserito da: camera_nøve - Venerdì 20 Mar 2020, 16:07:15
La quarantena non ferma il The Fisbio Show ed anche questo venerdì sforna una nuova frizzante puntata tutta da gustare, dedicata al numero 3356 di Topolino: https://youtu.be/PSg4mb9K_pc
Titolo: Re:Topolino 3356
Inserito da: doppio segreto - Venerdì 20 Mar 2020, 19:20:12
La quarantena non ferma il The Fisbio Show ed anche questo venerdì sforna una nuova frizzante puntata tutta da gustare, dedicata al numero 3356 di Topolino: https://youtu.be/PSg4mb9K_pc (https://youtu.be/PSg4mb9K_pc)
Ho ascoltato la tua recensione ed ero molto interessato a comprendere come ti ponevi, da giovane lettore di Topolino molto però già esperto, nei confronti di quella che sarebbe la "storia vera" delle origini di Topolino ma, su questo argomento non ho sentito quello che cercavo a parte la battuta in cui tu affermi che ci stanno raccontando quello che era Topolino prima di diventare quel detective che noi conosciamo; battuta  che, in sé per sé, potrebbe già essere significativa sul come ti poni.


Dunque la domanda te la pongo allora qui e la estendo anche a tutti i vari recensori settimanali di Topolino: come vi ponete rispetto allo svelamento delle "vere" origini di Topolino rapportate a quelle che sono invece le ... reali. :blank:


 La domanda è in realtà, rivolta a chiunque voglia dire la sua in merito

Titolo: Re:Topolino 3356
Inserito da: archipapero - Sabato 21 Mar 2020, 04:34:37
Nessuno si è ancora accorto dello strafalcione da penna blu nella storia di Marco Rota?

È vero che il lettering è (odiosamente)  digitale ma appunto per questo l'errore non doveva passare al correttore ortografico.

Secondo me è stato segnalato ma è stato poi ignorato come se fosse un falso allarme.

Una volta si imparava a leggere e scrivere sul Topolino...
Titolo: Re:Topolino 3356
Inserito da: Atius - Sabato 21 Mar 2020, 09:49:22
Di cosa si tratta? Non ho ancora letto la storia..
Titolo: Re:Topolino 3356
Inserito da: Devis91 - Domenica 22 Mar 2020, 11:35:37
Nessuno si è ancora accorto dello strafalcione da penna blu nella storia di Marco Rota?

È vero che il lettering è (odiosamente)  digitale ma appunto per questo l'errore non doveva passare al correttore ortografico.

Secondo me è stato segnalato ma è stato poi ignorato come se fosse un falso allarme.

Una volta si imparava a leggere e scrivere sul Topolino...

Quale strafalcione? sinceramente non me ne sono accorto  :o
Titolo: Re:Topolino 3356
Inserito da: Shootout - Domenica 22 Mar 2020, 13:27:07
Nessuno si è ancora accorto dello strafalcione da penna blu nella storia di Marco Rota?

È vero che il lettering è (odiosamente)  digitale ma appunto per questo l'errore non doveva passare al correttore ortografico.

Secondo me è stato segnalato ma è stato poi ignorato come se fosse un falso allarme.

Una volta si imparava a leggere e scrivere sul Topolino...

"Metereologiche" a pag. 116 invece di  meteorologiche?

Trucchetto delle elementari di 'anta anni fa, ma vecchio come il cucco: ricordatevi che la meteorologia ed i suoi derivati contengono gli orologi.
Titolo: Re:Topolino 3356
Inserito da: Gancio - Lunedì 23 Mar 2020, 18:50:02
Seppur posizionata in coda, la storia che spicca di più, a mio avviso, è la seconda e conclusiva (ma non del tutto) parte dell'ottima parodia di 20.000 leghe sotto i mari: come già detto per la prima parte, i personaggi sono ben calati nei ruoli e quindi "recitano" bene; a parte, forse, una sensazione di rapidità nella conclusione della vicenda, posso dire che il mio giudizio su questa parodia è veramente positivo, ed i complimenti ai due autori più che meritati.
Altra storia che mi è piaciuta è quella disegnata da Marco Rota: a parte il suo tratto così particolare e barksiano, che per me è sempre un valore aggiunto, la storia ha uno sviluppo semplice ma molto originale, con quella narrazione di un fatto passato che ritorna e conferisce significato al presente; l'idea funziona bene, è piacevole da leggere, per cui la promuovo con ottimi voti.

Andando avanti, invece, il discorso merita qualche considerazione in più.
Inizio dalla storia d'apertura, dedicata alla giovinezza del protagonista: personalmente nutro sempre parecchi dubbi su queste operazioni, oserei dire esperimenti, che provano a narrare fatti accaduti nel passato di personaggi che, per definizione, vivono un eterno e statico presente; forse l'esempio più famoso in tal senso è l'opera di Don Rosa dedicata alla vita di Paperone, un capolavoro frutto di un certosino lavoro di ricostruzione (e completamento) degli indizi disseminati qua e la da Barks nelle sue storie. Ovviamente non è l'unico caso, seppur forse uno dei meglio riusciti per coerenza col personaggio analizzato. Qui, ovviamente, si tratta di qualcosa di diverso, a cominciare dal fatto che il periodo preso in considerazione è ben determinato e non copre l'intera vita; siamo ancora al primo episodio, che introduce il protagonista, fresco di laurea, ed il reincontro con l'amico Pippo che non vedeva da anni: quindi, un episodio introduttivo. Vedremo come evolverà, per adesso questo assaggio oscilla, a mio avviso, tra momenti più coinvolgenti ed altri meno, ma tutto sommato lo promuovo. Mi auguro solo che l'operazione non faccia troppo patire, ad un personaggio nato quasi 100 anni in tutt'altro contesto, le ristrettezze degli attuali vincoli narrativi cui sono costretti gli autori...

Abbastanza deludente tutto il resto...
La storia con Pippo mi ha trasmesso poco, se non che la vicenda si risolve bene grazie ad una mera casualità. Peraltro, un Pippo così esperto di marketing dall'oggi al domani sembra un po' troppo tirato per la giacchetta, ma tant'è; resta da capire quante storie si vorranno proporre su questo canovaccio che, così a sensazione, temo non abbia tantissimo da dire.
Proseguendo la discesa troviamo la storia con i Bassotti: ora, comprendo il fine del mero intrattenimento fine a se stesso, però così è forse un po' troppo. I Bassotti sono ritratti come dei perfetti idioti, dove l'unico che si salva è solo il Nonno Grazia; all'inizio vengono individuati ma riescono a scappare per poi rifugiarsi al solito posto dove a nessuno passa per la mente di cercarli; il fatto che la città sia piena di poliziotti solo per acchiappare due semplici truffatori, nemmeno si trattasse di pericolosi criminali, poi, la dice lunga sul livello medio della malavita paperopolese... Insomma, tutto troppo scontato, come ovviamente la responsabilità dei due truffatori. Ah, solo per quella "orzata amara" al bar il voto è ancora più basso: si sarebbe benissimo potuto far ordinare genericamente "da bere" o "il solito", senza alcuna specificazione del contenuto alcolico, ma l'imperante opera di rincretinimento frutto del peggior politicamente corretto impone certe uscite veramente assurde...
Infine, Area 15: che dire, se il primo episodio aveva lasciato in me un giudizio sospeso, questo che ruota interamente attorno alla spasmodica ricerca di un pupazzetto mi ha deluso per l'eccessiva "nerdizzazione" della vicenda. Spiacente, ma tutto ciò non fa per me, al pari delle action figures.
Titolo: Re:Topolino 3356
Inserito da: Andy98 - Martedì 24 Mar 2020, 00:00:56
Dunque la domanda te la pongo allora qui e la estendo anche a tutti i vari recensori settimanali di Topolino: come vi ponete rispetto allo svelamento delle "vere" origini di Topolino rapportate a quelle che sono invece le ... reali. :blank:


 La domanda è in realtà, rivolta a chiunque voglia dire la sua in merito

A mio modo di vedere, queste "origini" altro non sono che parte di una recente tendenza - in cui inserirei senza problemi anche Young Indiana - inseguita allo scopo, probabilmente, di far breccia su un pubblico più giovane, che tuttavia è controproducente almeno per due ragioni: da una parte, perché non aggiungono niente di nuovo ai personaggi, mentre dall'altra perché denotano quasi una paura da parte degli autori di spingersi verso il futuro, di prendere  le creature di Topolino e cercare di realizzare qualcosa di diverso. Ma ciò sarebbe meglio farlo con i veri personaggi, non con la loro versione giovanile di turno.

Altra tendenza, forse più marcata, è la sovrabbondanza di storie non auto-conclusive: nel numero precedente finiva Paperinikland di Gervasio, e intanto iniziavano Area 15 di Gagnor - che forse può essere fruibile separatamente - e 19.999 leghe sotto i mari di Artibani; in questo numero, invece, finisce la storia di Artibani, vi è un'altra puntata della serie di Gagnor, e nel mentre comincia già una nuova serie sulle "origini" di Topolino. Da lettore abitudinario, non risento troppo di questa scelta, però comprendo che il lettore occasionale potrebbe essere infastidito dallo spendere tre euro per poi trovarsi magari tre storie su cinque che sono continuazioni di altre iniziate nei numeri precedenti.
Però rimango sempre dello stesso parere: non è all'aumentare della quantità che viene fuori una nuova qualità: preferisco di gran lunga più auto-conclusive come l'ottima storia di Rota - che, vuoi per i disegni, vuoi per l'impianto narrativo, mi ha fatto proprio fare un bel tuffo nel passato - rispetto a serie come Area 15, che oltre a non incontrare il mio gusto, non riesce proprio a lasciarmi nulla se non la sensazione di noia - ma ciò potrebbe anche essere dovuto al fatto che non rientro nel pubblico di riferimento, dunque potrei essere molto di parte nel mio giudizio.

Noto, inoltre, sempre a riguardo della serie di Gagnor, che iniziano ad aleggiare gli effetti della piccola saga di Enna, dato che Qua è di nuovo al centro della vicenda, si allontana temporaneamente dai suoi fratelli e stringe nuove amicizie, che a questo giro brillano più per caratterizzazione grafica che per altro - non che gli altri quattro avessero tutto questo gran spessore, eh. Sopravvissuta, invece, la tendenza di fare di Quo l'animo romantico tra i tre, mentre Qui resta poco definito.

A parte la già citata storia di Rota, dunque, il numero per me non ha molto da offrire.
Purtroppo, non ho mai letto il romanzo di Verne - nonostante ne abbia una versione a fumetti presa con Il Giornalino riposta in qualche polveroso meandro della mia mansarda - quindi non posso apprezzare in pieno la versione Disney di Artibani, mentre le storie centrali di produzione nostrana sono decisamente dimenticabili.
Titolo: Re:Topolino 3356
Inserito da: archipapero - Martedì 24 Mar 2020, 03:36:25
Però rimango sempre dello stesso parere: non è all'aumentare della quantità che viene fuori una nuova qualità
...soprattutto se spezzi una storia di 60 tavole in 3 puntate da 20 tavole, o una da 30 in due da 15.
Personalmente non la comincio nemmeno e la inizio quando ho tutte le puntate da leggere.

C'e' stata una volta, ai tempi delle "foglie rosse" e degli "Young", che non ci ho capito nulla per un po'... avevo fuori scaffale qualcosa come 8 numeri tra episodi a puntate e intrecci vari fra storie "young".
C'erano anche episodi che venivano presentati prima come spin-off e poi come episodio 4 di una serie che era ormai finita col 3: una confusione indicibile che continuava anche negli indici che non riportavano il titolo corretto.

Non catturano il lettore di passaggio e disturbano quello affezionato.
Quindi: a che pro?
Titolo: Re:Topolino 3356
Inserito da: Flash X - Martedì 24 Mar 2020, 10:54:10
preferisco di gran lunga più auto-conclusive come l'ottima storia di Rota - che, vuoi per i disegni, vuoi per l'impianto narrativo, mi ha fatto proprio fare un bel tuffo nel passato - rispetto a serie come Area 15, che oltre a non incontrare il mio gusto, non riesce proprio a lasciarmi nulla se non la sensazione di noia - ma ciò potrebbe anche essere dovuto al fatto che non rientro nel pubblico di riferimento, dunque potrei essere molto di parte nel mio giudizio.
Ti dico una cosa: io sono un adolescente e concordo alla perfezione con la tua opinione. Anch'io non sto sopportando Area 15 e ho preferito la storia di Rota, nonostante io non abbia mai letto storie vecchie di decenni e decenni fa. Quindi secondo me la redazione, se pensa di attirare noi giovani con queste serie con i ragazzini, si sbaglia di grosso, perché, a dire la verità, io mi rispecchio di più in Paperino e Topolino (da adulti, che sia chiaro, non "young"), che in Qui, Quo, Qua e Tip, Tap. W le storie con gli adulti come protagonisti!
Titolo: Re:Topolino 3356
Inserito da: Atius - Martedì 24 Mar 2020, 16:26:36
Se da una parte è comprensibile la critica verso prodotti di "ringiovanimento", francamente non capisco questo odio rivolto ad Area 15, che si sta rivelando dal mio punto di vista una serie molto gradevole: la redazione è evidente che abbia cominciato un'operazione per dare più risalto a Qui, Quo e Qua, iniziata con Tre Paperi in Gioco, proseguita con X-Music e Area 15: e si sta anche rivelando interessante per capire finalmente i vari interessi e passioni dei nipotini, abbozzati da Bruno Enna e proseguiti da Roberto Gagnor. Io la vedrei anche sotto questo punto di vista, non partendo subito prevenuti perché "è un prodotto (o dovrebbe essere) per bambini".
Titolo: Re:Topolino 3356
Inserito da: Vincenzo - Martedì 24 Mar 2020, 18:01:56
preferisco di gran lunga più auto-conclusive come l'ottima storia di Rota - che, vuoi per i disegni, vuoi per l'impianto narrativo, mi ha fatto proprio fare un bel tuffo nel passato - rispetto a serie come Area 15, che oltre a non incontrare il mio gusto, non riesce proprio a lasciarmi nulla se non la sensazione di noia - ma ciò potrebbe anche essere dovuto al fatto che non rientro nel pubblico di riferimento, dunque potrei essere molto di parte nel mio giudizio.
Ti dico una cosa: io sono un adolescente e concordo alla perfezione con la tua opinione. Anch'io non sto sopportando Area 15 e ho preferito la storia di Rota, nonostante io non abbia mai letto storie vecchie di decenni e decenni fa. Quindi secondo me la redazione, se pensa di attirare noi giovani con queste serie con i ragazzini, si sbaglia di grosso, perché, a dire la verità, io mi rispecchio di più in Paperino e Topolino (da adulti, che sia chiaro, non "young"), che in Qui, Quo, Qua e Tip, Tap. W le storie con gli adulti come protagonisti!

Qui, Quo, Qua e Tip e Tap sono comunque pilastri del fumetto disneyano. Preferisco vederli sempre più protagonisti rispetto a personaggi sovrasfruttati storicamente come Paperino.

Titolo: Re:Topolino 3356
Inserito da: camminatadisney - Martedì 24 Mar 2020, 18:13:36

La vasta opera di riorganizzazione di larga parte del pantheon per via zoomorfa della Disney italiana, avviata sotto la gestione Bertani, è encomiabile.

Ma, mentre riesco a valutare la portata di un progetto di rifondazione / attualizzazione del mito di Paperinik, così come il nuovo corso impresso alle prime di copertina o ai redazionali molto accurati, al contrario la novità degli impianti narrativi che coinvolgono i cuccioli di Paperopoli e di Topolinia non riesco a decifrarla.

Cicli di avventure come 'Area 15' oggi, così come 'Tre Paperi in Gioco' a suo tempo, sembrano non lasciare alcuna curiosità al di là della fruizione immediata di una lettura lesta e distratta...
Nonostante la discesa in campo dei migliori Autori sulla piazza, questa invenzione narrativa (perché tale credo che sia) sfugge secondo me ad ogni valutazione.
Dovremmo rinunciare a tentare di interpretarla, semplicemente perché inintelligibile.
Dobbiamo invece prendere atto che avventure del genere ci sono, che esistono, ma che trascendono la nostra facoltà critica perché rifiutano l' uso delle categorie razionali...

Titolo: Re:Topolino 3356
Inserito da: Gancio - Martedì 24 Mar 2020, 19:34:16
Però rimango sempre dello stesso parere: non è all'aumentare della quantità che viene fuori una nuova qualità: preferisco di gran lunga più auto-conclusive come l'ottima storia di Rota - che, vuoi per i disegni, vuoi per l'impianto narrativo, mi ha fatto proprio fare un bel tuffo nel passato - rispetto a serie come Area 15, che oltre a non incontrare il mio gusto, non riesce proprio a lasciarmi nulla se non la sensazione di noia - ma ciò potrebbe anche essere dovuto al fatto che non rientro nel pubblico di riferimento, dunque potrei essere molto di parte nel mio giudizio.
Non v'è dubbio!

Cicli di avventure come 'Area 15' oggi, così come 'Tre Paperi in Gioco' a suo tempo, sembrano non lasciare alcuna curiosità al di là della fruizione immediata di una lettura lesta e distratta...
Nonostante la discesa in campo dei migliori Autori sulla piazza, questa invenzione narrativa (perché tale credo che sia) sfugge secondo me ad ogni valutazione.
Dovremmo rinunciare a tentare di interpretarla, semplicemente perché inintelligibile.
Dobbiamo invece prendere atto che avventure del genere ci sono, che esistono, ma che trascendono la nostra facoltà critica perché rifiutano l' uso delle categorie razionali...
A mio modesto avviso, nella spasmodica ricerca dell'originalità si è, forse, giunti alla conclusione che i "cuccioli" di Paperopoli e Topolinia (che rappresentano personaggi perennemente in bilico tra i principali ed i secondari) potessero reggere la scena da soli al posto degli "adulti", al duplice fine di proporre contenuti che sapessero meno di già visto e, ad un tempo, magari risultare più d'attrattiva per quella fascia di giovani lettori che ad un certo punto tendono ad abbandonare l'ambito Disney (magari per farvi ritorno dopo alcuni lustri).
Titolo: Re:Topolino 3356
Inserito da: paolo87 - Martedì 24 Mar 2020, 20:33:23
Io non vedo di cattivo occhio il rinnovamento di Qui, Quo e Qua, anzi. Penso che si stiano finalmente iniziando a sfruttare delle sfaccettature del trio che fino ad oggi erano appena abbozzate. Questo può solo arricchire l'universo narrativo di cui fanno parte.
Titolo: Re:Topolino 3356
Inserito da: Flash X - Martedì 24 Mar 2020, 21:22:00
francamente non capisco questo odio rivolto ad Area 15
Perché ormai è un'esagerazione, nell'ultimo anno ci sono state veramente troppe storie con i giovani come protagonisti! Specifico: sarebbe bello tornare a vedere sul Topolino storie classiche dei nipotini, ma del livello per esempio della fantastica storia con Qui Quo Qua che dovevano scoprire chi fosse il rinnovatore del Manuale delle Giovani Marmotte, storia scritta da Marco Nucci. Quella sì che era una bella storia, perché era classica, ma contemporanea. Quello che voglio dire è basta con questa forzatura in cui debbano per forza esserci delle band di cui ne faccia parte solo uno dei nipotini, basta con queste infantilate come usare la musica per scopi "salva- mondo". Ripeto: se questo tipo di storie ci fossero ogni tanto, andrebbero bene, ma ormai è un continuo! Le storie dei nipotini devono essere contemporanee, ma classiche per poter attrarre maggior pubblico possibile, come il capolavoro di Nucci citato prima, perché chi è che vorrebbe vedere i nipotini che non sono più insieme nelle proprie storie? In fondo in "I nipoti di Paperino", il primo cortometraggio animato in cui si sono visti, nessuno riuscirebbe a immaginarseli separati! Quindi in conclusione, più storie con adulti (in cui ci si immedesima facilmente)! Meno storie con i giovani! Oppure, se ce ne devono per forza essere tante, allora BELLE storie, ciò significa classiche, ma contemporanee, in cui i nipotini sono ancora "fratelli" e non "amici in band musicali e squadre di calcio separate"! Tendo a precisare che ho voluto esprimere la mia opinione (spero di essere stato chiaro), senza offendere gli altri o le opinioni altrui.
Titolo: Re:Topolino 3356
Inserito da: Atius - Martedì 24 Mar 2020, 22:00:03
Nella prima parte del tuo post potrei anche essere d'accordo, in fondo tra YDD, Young Indiana e ora anche Topolino le origini si sono state fatte tante (forse troppe) serie che miravano a riscrivere la gioventù dei personaggi principali dell'universo disneyano, e la cosa comincia anche un po' ad annoiarmi.
Nella seconda parte del post, tu dici che le storie con i nipotini, per attrarre la maggior fetta di pubblico possibile, devono essere storie classiche con i nipotini come li abbiamo sempre conosciuti. Ma l'intento di questa operazione di caratterizzazione di Qui, Quo e Qua non credo sia "attrarre il pubblico", ma quella di mostrarci che i nipotini non sono, (perdonatemi l'immagine) tre facce della stessa medaglia, ma tre individui a sé. In storie come quella di Nucci va più che bene mostrare i nipotini come li abbiamo sempre visti: il focus deve essere sulla vicenda del diario in questo caso, ma questo progetto, di cui suppongo faccia parte anche area 15, ha evidentemente una finalità ben diversa. Stare sulla classicità va bene, è lo ha dimostrato la buona storia di Nucci, ma è giusto anche buttarsi in qualcosa di diverso come questa operazione di "divisione"(insomma, prima di Tre Paperi in Gioco sfido chiunque a ricordarsi che Qua fosse quello col berretto verde, Qui quello col berretto rosso e Quo quello col cappello blu).
Titolo: Re:Topolino 3356
Inserito da: Andy98 - Martedì 24 Mar 2020, 22:05:43
Se da una parte è comprensibile la critica verso prodotti di "ringiovanimento", francamente non capisco questo odio rivolto ad Area 15, che si sta rivelando dal mio punto di vista una serie molto gradevole: la redazione è evidente che abbia cominciato un'operazione per dare più risalto a Qui, Quo e Qua, iniziata con Tre Paperi in Gioco, proseguita con X-Music e Area 15: e si sta anche rivelando interessante per capire finalmente i vari interessi e passioni dei nipotini, abbozzati da Bruno Enna e proseguiti da Roberto Gagnor. Io la vedrei anche sotto questo punto di vista, non partendo subito prevenuti perché "è un prodotto (o dovrebbe essere) per bambini".

Se devo essere sincero, da parte mia c'è abbastanza indifferenza verso Area 15.
Ammetto di aver criticato duramente la saga di Enna a suo tempo, e nonostante approvi l'idea di differenziare i nipotini, non riesco più a trovare motivi di interesse davanti a questi prodotti, evidentemente studiati per un pubblico in cui non rientro, vuoi per età, vuoi per testa, e in questo ci vedo il grande limite: a proporre una storia come quella citata da Flash X si riesce a coinvolgere un pubblico molto più vasto, mentre serie come quelle recenti - che hanno addirittura monopolizzato il Topolino ad un certo punto - non possono adempire a tale scopo proprio per come vengono concepite. Non è che partono in un modo e poi prendono una piega differente, bensì cominciano e proseguono uniformemente al pubblico selezionato.
In passato, avrei probabilmente analizzando più a fondo la storia, ma mi rendo conto che finirei col ripetermi in maniera odiosa, pertanto, ciò che mi resta della serie sono gli ottimi disegni di Sciarrone, che preferirei vedere su ben altri generi.

Io non vedo di cattivo occhio il rinnovamento di Qui, Quo e Qua, anzi. Penso che si stiano finalmente iniziando a sfruttare delle sfaccettature del trio che fino ad oggi erano appena abbozzate. Questo può solo arricchire l'universo narrativo di cui fanno parte.

Mi trovo d'accordo, però preferirei una soluzione diversa all'abbassamento del target di riferimento, perché a mio avviso è proprio questo il problema maggiore.

(insomma, prima di Tre Paperi in Gioco sfido chiunque a ricordarsi che Qua fosse quello col berretto verde, Qui quello col berretto rosso e Quo quello col cappello blu).

Hai appena perso la sfida...  ;D
Titolo: Re:Topolino 3356
Inserito da: Atius - Mercoledì 25 Mar 2020, 09:50:08
Se da una parte è comprensibile la critica verso prodotti di "ringiovanimento", francamente non capisco questo odio rivolto ad Area 15, che si sta rivelando dal mio punto di vista una serie molto gradevole: la redazione è evidente che abbia cominciato un'operazione per dare più risalto a Qui, Quo e Qua, iniziata con Tre Paperi in Gioco, proseguita con X-Music e Area 15: e si sta anche rivelando interessante per capire finalmente i vari interessi e passioni dei nipotini, abbozzati da Bruno Enna e proseguiti da Roberto Gagnor. Io la vedrei anche sotto questo punto di vista, non partendo subito prevenuti perché "è un prodotto (o dovrebbe essere) per bambini".

Se devo essere sincero, da parte mia c'è abbastanza indifferenza verso Area 15.
Ammetto di aver criticato duramente la saga di Enna a suo tempo, e nonostante approvi l'idea di differenziare i nipotini, non riesco più a trovare motivi di interesse davanti a questi prodotti, evidentemente studiati per un pubblico in cui non rientro, vuoi per età, vuoi per testa, e in questo ci vedo il grande limite: a proporre una storia come quella citata da Flash X si riesce a coinvolgere un pubblico molto più vasto, mentre serie come quelle recenti - che hanno addirittura monopolizzato il Topolino ad un certo punto - non possono adempire a tale scopo proprio per come vengono concepite. Non è che partono in un modo e poi prendono una piega differente, bensì cominciano e proseguono uniformemente al pubblico selezionato.
In passato, avrei probabilmente analizzando più a fondo la storia, ma mi rendo conto che finirei col ripetermi in maniera odiosa, pertanto, ciò che mi resta della serie sono gli ottimi disegni di Sciarrone, che preferirei vedere su ben altri generi.

Io non vedo di cattivo occhio il rinnovamento di Qui, Quo e Qua, anzi. Penso che si stiano finalmente iniziando a sfruttare delle sfaccettature del trio che fino ad oggi erano appena abbozzate. Questo può solo arricchire l'universo narrativo di cui fanno parte.

Mi trovo d'accordo, però preferirei una soluzione diversa all'abbassamento del target di riferimento, perché a mio avviso è proprio questo il problema maggiore.

(insomma, prima di Tre Paperi in Gioco sfido chiunque a ricordarsi che Qua fosse quello col berretto verde, Qui quello col berretto rosso e Quo quello col cappello blu).

Hai appena perso la sfida...  ;D

La mia critica nel post di Flash X stava nel fatto che è inutile accanirsi come prodotti come il blocco "Tre Paperi in Gioco-X Music-Area 15" per chiedere a gran voce storie come quella di Marco Nucci sul diario delle giovani marmotte, con i tre paperi uniti come li abbiamo sempre visti. Tralasciando il target e la frequenza con cui sono uscite queste saghe (su cui posso benissimo darti ragione), il mio discorso era un altro, lo stesso che feci a suo tempo per Tre Paperi in Gioco: storie classiche come quella sul diario delle giovani marmotte ci saranno sempre sul Topolino, ma ciò a cui punta questo "progetto di rinnovamento" di Qui, Quo e Qua è, come ho già scritto, fornire i nipotini di tre personalità proprie, sempre uniti, ma diversi, non attraendo, magari, la più ampia fetta di pubblico possibile.

P.s. per i colori sarà che sono io un disastro :D
Titolo: Re:Topolino 3356
Inserito da: Devis91 - Mercoledì 25 Mar 2020, 10:16:36
Nella prima parte del tuo post potrei anche essere d'accordo, in fondo tra YDD, Young Indiana e ora anche Topolino le origini si sono state fatte tante (forse troppe) serie che miravano a riscrivere la gioventù dei personaggi principali dell'universo disneyano, e la cosa comincia anche un po' ad annoiarmi.
Nella seconda parte del post, tu dici che le storie con i nipotini, per attrarre la maggior fetta di pubblico possibile, devono essere storie classiche con i nipotini come li abbiamo sempre conosciuti. Ma l'intento di questa operazione di caratterizzazione di Qui, Quo e Qua non credo sia "attrarre il pubblico", ma quella di mostrarci che i nipotini non sono, (perdonatemi l'immagine) tre facce della stessa medaglia, ma tre individui a sé. In storie come quella di Nucci va più che bene mostrare i nipotini come li abbiamo sempre visti: il focus deve essere sulla vicenda del diario in questo caso, ma questo progetto, di cui suppongo faccia parte anche area 15, ha evidentemente una finalità ben diversa. Stare sulla classicità va bene, è lo ha dimostrato la buona storia di Nucci, ma è giusto anche buttarsi in qualcosa di diverso come questa operazione di "divisione"(insomma, prima di Tre Paperi in Gioco sfido chiunque a ricordarsi che Qua fosse quello col berretto verde, Qui quello col berretto rosso e Quo quello col cappello blu).

quo l'ho sempre saputo, ma qui e qua li ho invertiti per tutta la mia vita, sarà un casino adesso riabituarmi
Titolo: Re:Topolino 3356
Inserito da: Gancio - Mercoledì 25 Mar 2020, 19:45:40
Se devo essere onesto, QQQ li ho sempre visti come un unicum, quasi un personaggio unitario seppur suddiviso in tre paperetti - sarà che sono ancora affezionato alle storie in cui i 3 parlavano scomponendo la frase in tre spezzoni, con un pezzo per ciascuno - per cui mi interessa davvero molto poco questa esasperata ricerca di una personalità differenziata "per colore di berretto"... ma a che pro, poi? Farli recitare separatamente e/o in competizione/contrasto tra loro? No grazie, ne risulterebbe una snaturalizzazione dei personaggi che non accetto!
Titolo: Re:Topolino 3356
Inserito da: Atius - Mercoledì 25 Mar 2020, 20:27:08
No, io non la vedo come un'operazione di questo tipo, che andrebbe sì a snaturare i nipotini. Penso che la finalità sia solo quella di introdurre nel loro mondo delle passioni, degli interessi (vedi quello di Qua per la musica, ad esempio) che vadano meglio a delineare le proprie personalità. Le storie in cui i nipotini sono un unicum ci sono (proprio sul 3357, nella storia dedicata a Newton, i nipotini agiscono come li abbiamo sempre conosciuti) e sempre ci saranno: trovo il tutto un tentativo di approfondimento, ecco.
Titolo: Re:Topolino 3356
Inserito da: Devis91 - Sabato 28 Mar 2020, 10:20:54
Comunque in questo numero devo dire che mi è piaciuta molto una particolare vignetta: nella storia di 19999 leghe sotto i mari, Pippo/Nemo ad un certo punto afferma (non cito testuale perché non ho il numero sotto mano) "se arrabbiarmi servisse a qualcosa darei già in escandescenza, ma visto che non serve affronto il problema con il sorriso".
Mi piace come insegnamento, bravi gli autori!
Titolo: Re:Topolino 3356
Inserito da: MatteZena - Giovedì 2 Apr 2020, 12:49:44
Questo numero mi è piaciuto molto, incarna bene lo spirito del tipo di Topolino che piace a me (storie semplici ma anche alcune storie di un certo spessore, vari personaggi coinvolti...)
Topolino, le origini ep. 1 Storia che promette abbastanza bene, anche perchè sembra molto meglio di Young Donald e con una sceneggiatura meno forzata rispetto a Young Indiana. Francamente, però, avrei iniziato questa saga in un altro numero, data la presenza già di un'altra saga sull'adolescenza (Area 15). comunque in generale buona, sceneggiatura non forzata e disegni interessanti
Voto sceneggiatura: 8+
Voto disegni: 8+
Voto storia: 8+
Area 15 Storia molto carina e abbastanza divertente. Così come per il primo episodio, Roberto Gagnor, da sceneggiatore eccellente, riesce a rendere interessante anche per i ragazzi e gli adulti una storia studiata per i più piccoli. Come per la scorsa puntata Sciarrone mi sembra avere un tratto molto più convincente del solito
Voto sceneggiatura: 8+
Voto disegni: 8
Voto storia: 8
PippoSpot ep. 2 Storia simpatica e con uno spunto interessante, ma non ha soddisfatto a pieno le aspettative create dalla storia prologo, che era ottima. Comunque disegni e sceneggiatura di Coppola rimangono molto molto validi
Voto sceneggiatura: 8+
Voto disegni: 8,5
Voto storia: 8
La Banda Bassotti e la concorrenza di quartiere
Storia originale e molto divertente, che mi ha ricordato, per genere e trama, le puntate con protagonisti i Bassotti della serie classica di Ducktales.
Gabriele Panini crea sceneggiature sempre migliori e Carlo Limido è perfetto per la storia, che è forse la migliore del numero.
Voto sceneggiatura: 8,5
Voto disegni: 8,5
Voto storia: 8,5
Paperino e l'approdo sfortunato della 'Dollaro bucato'
I sempre ottimi disegni del maestro Rota accompagnano una storia a cui sarebbe dovuto essere dedicato più spazio
Voto sceneggiatura: 7/8
Voto disegni: 9
Voto storia: 8+

La seconda parte di 19999 leghe sotto i mari non l'ho ancora terminata, ma comunque si tratta di una parodia ben fatta, anche se io l'avrei fatta uscire in estate (non saprei dire perchè)