Molto 'collezionistici' e 'chiccosi' i redazionali in questo 66° fascicolo, per un pubblico d'élite:
si parla di
Cinabro Coot,, uno dei massimi architetti calisotiani di inizio '900, creatore del Teatro dell'Opera eretto nel 1916.
Zio di Nonna Papera, egli non compare nell'Albero di Don Rosa perché è Blasco Pisapia che ne fa cenno nella storia "Nonna Papera e il fantasma dell'Opera". Probabile cugino del padre Clinton. In quegli anni un altro importante architetto è
Henry Quackett, fratello di John, alias Fantomius! A lui di devono i progetti della Cattedrale di Notre Duck (purtroppo assente nel Plastico ma presente, a suo modo, nel mio personale) e di Villa Rosa. Henry non è un personaggio da poco essendo stato anche il famoso e misterioso 'Fantasma della Cattedrale', dopo essere tornato da altrettante misteriose missioni in Egitto e alla ricerca di Atlantide.
Il Teatro dell'Opera di Paperopoli è messo a confronto con il Teatro Alambrah di Topolinia:
mentre il primo ospita anche prime cinematografiche (come quella riguardante il film biografico su Fantomius interpretato da Ducklas Fairbarks), il secondo è utilizzato quasi esclusivamente per spettacoli dal vivo quali 'Il Visconte dimezzato' (di Calvino), 'Miseria e Nobiltà' (di Scarpetta), 'Le furberie di Scapino' (di Molière).
Ad inizio fascicolo si parla del quartiere dove sorge il teatro, collegando il fatto che sia spesso frequentato da Paperina e le sue amiche anche perché situato a poca distanza dal Club delle Ragazze, dallo Shopping Male e dalla boutique di Genialina Edison.
Chiquita viene nominata per lo shopping e mi vien da pensare che, essendo stata una cantante d'opera (e probabilmente essendolo ancora), si poteva accennare alla cosa in questo specifico numero.
Altro accenno che si poteva fare (sono incontentabile!) era riguardo al Teatro D.U.C.K. dove, nella saga di Fantomius, sono presenti le sorelle di Paperone Matlida e Ortensia, quest'ultima insieme al marito Quackmore (entrambi genitori di Paperino). Stanno assistendo ad uno spettacolo dal vivo del gorilla Gong. Magari tutto ciò verrà presentato nel fascicolo successivo collegato alla secondo pezzo del Teatro dell'Opera.