Penso che l'età del direttore e la sua lunga carriera da un lato e i repentini cali di vendita di fine '70 (da un milione a 600.000 copie in pochi anni) abbiano comunque influito sulla scelta del passaggio di consegne: Gentilini rappresentava il passato (glorioso) e non era più in grado di affrontare il presente/futuro ricco di nuovi media concorrenti (tv private e videocassette in primis).
"3000 Volte Topolino in tasca" di Marco Barlotti e, sempre dello stesso autore "I fumetti Disney e l'immaginario - come Topolino ha influenzato il linguaggio italiano"Ho letto i contributi del nostro esimio Barlotti, cui faccio i complimenti per la breve, ma intensa e sentita analisi del primo articolo!