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Fumetti Disney => Commenti sulle storie => Topic aperto da: Maximilian - Giovedì 11 Lug 2019, 16:25:07

Titolo: Topolino e gli orfani di guerra
Inserito da: Maximilian - Giovedì 11 Lug 2019, 16:25:07
(https://i.imgur.com/IWc5kTL.jpg)

https://inducks.org/story.php?c=YM+061 (https://inducks.org/story.php?c=YM+061)

Ecco una storia meravigliosa come poche.
Un thriller piacevolmente inquietante, costruito in uno spazio abbastanza limitato (sole 30 strisce).
Misteriosi attentati si susseguono ad un ritmo ansiogeno, mentre la città, teatro della vicenda, assume contorni claustrofobici in quanto non più sicura da infiltrazioni nemiche. Da paura l'agente segreto che spia dalla finestra, il poliziotto che si rivela un tedesco ma soprattutto la sparizione dei bambini, avvenuta da una vignetta all'altra che riprendono la stessa inquadratura apparentemente a pochi secondi di distanza ma durante i quali qualcosa di ignoto è successo. Anche una passante nei paraggi risulta sorpresa e non ha realizzato cosa di preciso sia avvenuto tanto da non avere la certezza che i ragazzini fossero stati veramente lì.

Non mancano comunque le risate, come quando Topolino mette il pannolino a Pluto o la lezione di inglese di Pippo. A tal proposito, quella striscia si conclude con Topolino che insegue arrabbiato e impugnando una scopa l'amico, una scena che si ripeterà in futuro.
Per quanto riguarda la vicina di casa ficcanaso, si noti che non è la stessa di questa striscia (https://inducks.org/story.php?c=YM+44-02-28), poichè i cognomi - Jones e Green - sono differenti, nonostante il ruolo del personaggio sia il medesimo (e anche l'aspetto non diverge più di tanto).

Una delle scene migliori si ha quando Topolino, per confortare e fare forza agli orfani, lancia il gelato contro il manifesto di Hitler

La storia termina con un finale stranissimo, in cui avviene un colpo di scena inaspettato in quanto del tutto scollegato alla trama.

Si tratta, purtroppo, dell'ultima occasione nella quale Topolino ha a che fare direttamente con i nemici di guerra. E' un gran peccato dato che dall'entrata degli Stati Uniti nel conflitto fino alla sua conclusione sono passati quasi 4 anni mentre le vicende più propriamente belliche nel fumetto sono durate soltanto alcuni mesi: sicuramente la formula si sarebbe potuto sfruttare di più.
Inoltre, questa è probabilmente l'ultima volta che Walsh utilizza stilemi/elementi narrativi gottfredsoniani e demarisiani: in seguito William Crozier intraprenderà una strada assolutamente personale.