Del Paperon De’ Paperoni monaco medievale si sapeva da decenni, ma risulta anche che l’omonimia con lo zione è stata casuale.
Cosa sappiamo, eccetto gli ovvi Gambadilegno, Topolino, etc., delle traduzioni dei nomi dei personaggi? A chi sono dovute? Sono davvero azzeccate? O sono addirittura migliori dell'originale?
Pico de' Paperis > Ludovico GermanoQuesta è bellissima: "Germano" sia come "germano reale" che per la sua origine tedesca.
A mio avviso le traduzioni dei nomi dei personaggi in italiano sono state fatte ottimamente, e almeno ad un "orecchio italiano" suonano anche meglio rispetto alle versioni originali. Forse le traduzioni meno adatte sono proprio quelle di Topolino e Paperino, troppo semplici rispetto all'originale, ma ormai fanno parte di noi (e chiamarli Michele Topolini o Donato Quack non sarebbe stato poi meglio ;D.Curiosamente, in alcune traduzioni d'epoca Mickey Mouse era stato tradotto in Micchi Topolino:
Con una traduzione alla lettera alcuni dei personaggi principali si sarebbero potuti chiamare...
Topolino > Michele Topolino
Minni > uguale o Minerva Topolino
Ma qualcuno sa da dove è venuto fuori il nome Amelia? Voglio dire, non credo fosse associabile alle streghe ;D e poi, il nome Pluto? Avevo sentito che fosse un omaggio al dio romano della ricchezza :oSu Amelia non saprei, ma per Pluto è stato ipotizzata un'ispirazione al pianeta Plutone, che in inglese si chiama Pluto e che era stato scoperto e aveva ricevuto questo nome pochi mesi prima che il cane di Topolino venisse chiamato così nella sua terza apparzione, dopo essere stato senza nome nella prima e Rover nella terza. L'animatore Ben Sharpsteen ha dichiarato che il nome provvisorio Rover era troppo comune ma non ricorda come fu scelto Pluto. Negli archivi Disney non ci sono prove nè per confermare nè per smentire la connessione tra Pluto e Plutone, anche se molti animatori Disney hanno dato per scontato che una connessione ci fosse. Comunque Pluto ha lo stesso nome sia in inglese che in Italiano, quindi in questo caso siamo un po' fuori tema.
Immagino che Magica DeSpell sia stata chiamata da noi Amelia per assonanza con la frase a lei collegata,Vero, come ho fatto a dimenticarlo? :(
"la strega che ammalia".
Non so se tale frase compariva anche nei testi originali di Barks o sia stata una invenzione dei traduttori italiani (forse Martina).È un'invenzione dei traduttori italiani, anche se non so se negli anni '60 fosse ancora Martina ad occuparsene. Io la ricordo nella forma "la fattucchiera che ammalia", ma potrei sbagliarmi. O, più probabilmente, sono state usate entrambe.
I vari collegamenti fatti inizialmente fra lei e la maga Circe (che 'ammaliava' i navigatori col suo canto) potrebbero aver contribuito alla scelta del nome italiano.Questo lo possiamo escludere, infatti Amelia aveva già ottenuto il suo nome italiano prima ancora che Barks stabilisse il suo collegamento con la maga Circe.
Riguardo a Pippo, Wikipedia riporta che inizialmente fu chiamato Medoro, ma l'informazione è citata come senza fonte. Qualcuno ne sa trovare riscontro?Il nome Medoro dovrebbe essere apparso nei libri dell'editore Salani, gli stessi in cui Gambadilegno veniva chiamato Moncone. Purtroppo però non possiedo quei libri e non sono in grado di fornire immagini.
Ma per caso siamo in grado di risalire ai nomi di quegli sciocchi o geni (a seconda dei gusti ;D) che hanno concepito traduzioni come "Pippo", "Qui, Quo, Qua", "Tip e Tap", "Chiquita", "Basettoni", "Manetta"?Considerando che sono tutti personaggi ribattezzati dal Giornale degli anni '30, sarebbe da vedere se nel suo sommario ci sono i nomi dei redattori o collaboratori. Non credo che Martina (grande 'ribattezzatore' del dopoguerra) collaborasse già con la Mondadori per i fumetti. Comunque sono tutti nomi che mi piacciono, collegabili a fattori fisici, di lavoro, se non ai balli dell'epoca. Clara Cluck potrebbe aver avuto un nome 'esotico' latino americano per il suo piumaggio folto e colorato, oltretutto coerente con ciò che accadrà nei '40, incontrando Panchito ed avendo una 'liaison' con il galletto messicano.
Stando a questa (http://www.lfb.it/fff/fumetto/aut/m/martina_guido.htm) e questa (http://www.guidafumettoitaliano.com/guida/persone/persona/67) fonte, Martina avrebbe iniziato la sua attività di traduttore Disney già nel 1938. Ricordo di aver sentito citare anche Cesare Pavese come uno dei traduttori Disney d'epoca, ma non saprei dire cosa ha tradotto o in che periodo abbia svolto tale attività.Ma per caso siamo in grado di risalire ai nomi di quegli sciocchi o geni (a seconda dei gusti ;D) che hanno concepito traduzioni come "Pippo", "Qui, Quo, Qua", "Tip e Tap", "Chiquita", "Basettoni", "Manetta"?Considerando che sono tutti personaggi ribattezzati dal Giornale degli anni '30, sarebbe da vedere se nel suo sommario ci sono i nomi dei redattori o collaboratori. Non credo che Martina (grande 'ribattezzatore' del dopoguerra) collaborasse già con la Mondadori per i fumetti.
Comunque sono tutti nomi che mi piacciono, collegabili a fattori fisici, di lavoro, se non ai balli dell'epoca. Clara Cluck potrebbe aver avuto un nome 'esotico' latino americano per il suo piumaggio folto e colorato, oltretutto coerente con ciò che accadrà nei '40, incontrando Panchito ed avendo una 'liaison' con il galletto messicano.L'origine del nome Chiquita è spiegata in vari articoli, tra cui il profilo del personaggio alla fine del volume 27 de "La grande dinastia dei paperi". Tutto ha origine in questa storia americana del 1943 (https://inducks.org/story.php?c=W+WDC++38-03), scritta e disegnata da Ken Hultgren. Nella stora compare anche Panchito, che pur parlando inglese usa spesso parole spagnole, e il galletto si rivoge a lei chiamandola ripetutamente "chiquito", letteralmente "bambinetto" in quanto diminutivo di "chiquito". Si tratta di un errore, in quanto chiquito è un sostantivo maschile, ed è un errore che in America fanno spesso dato che non sono abituati a cambiare la lettera finale di una parola per cambiare il genere, cosa che invece avviene in lingue come lo spagnolo o l'italiano. Nella traduzione italiana il personaggio parla italiano con l'aggiunta di parole occasionali in spagnolo, mantenendo dunque una coerenza con l'originale, e inoltre l'errore viene corretto, per cui "chiquito" diventa "chiquita", e la storia da noi viene intitolata "Panchito e la bella Chiquita". Il vezzeggiativo deve essere stato poi scambiato per il nome proprio, e da allora è stato usato come tale.
Sono d'accordo con Aoimoku nel ritenere le traduzioni 'peggiori' proprio quelle dei personaggi principali: Topolino e Paperino (oltre a Paperina) per non parlare di Paperone che però 'si rifà' con il nome intero di Paperon de' Paperoni. Per quanto ormai ci si sia abituati e siano anche apprezzati, ritengo che Mickey e Donald (non Michele e Donaldo, soprattutto il secondo!) sarebbero stati migliori (la Francia, per esempio, li ha mantenuti originali sebbene Donald dovrebbe essere utilizzato anche in francese).Come dicevo nella pagina precedente, un tempo Mickey Mouse era stato italianizzato in Micchi Topolino, ma poi il "Micchi" si è perso per strada. In qualche caso Mickey aveva anche mantenuto in Italia il suo nome originale, ma la cosa non durò a lungo.
se non ai balli dell'epoca.
Immagino si riferisca a Tip e Tap, il cui nome sembra ispirato al tip-tap (https://it.wikipedia.org/wiki/Tip-tap).se non ai balli dell'epoca.
Ti riferisci a Qui quo qua? Pensavo che il ballo del qua-qua fosse molto più recente.
Immagino si riferisca a Tip e Tap, il cui nome sembra ispirato al tip-tap (https://it.wikipedia.org/wiki/Tip-tap).Confermo SmRoll
Confermo SmRoll
Non male l'idea di collegare i nipotini di Paperino al ballo di Romina Power (a parte la distanza temporale) ;D
Comunque segnalo che Wikipedia, nella pagina relativa a Paperone, riporta l'informazione: "nella prima traduzione italiana della sua storia d'esordio il nome del personaggio è stato tradotto in Paperone de' Paperini", tuttavia priva di fonte. Qualcuno la può confermare?Quell'informazione l'avevo aggiunta io su Wikipedia, citando come fonte una scansione di una vignetta della prima edizione italiana di "Paperino e il natale sul Monte Orso" che avevo trovato in un messaggio su Facebook. Il messaggio con quella vignetta poi è stato cancellato (o è stato reso pubblicamente inaccessibile, non ricordo), per cui quella fonte è stata cancellata ma l'informazione è rimasta. Essendo al momento segnata come senza fonte chiunque potrebbe cancellarla, ma in tal caso potrei impedire la cancellazione citando come fonte "La grande dinastia dei paperi" che in almeno un'occasione ha citato quel nome. Non ricordo quante volte è successo, ma di sicuro una citazione si trova nell'ultimo numero, quando c'è il riassunto di quella storia.
davvero splendida veduta d insieme dei personaggi Disney intorno al tavoloAnche perché testimonia di rapporti più stretti fra personaggi oggi lontani fra loro o addirittura spariti.
Anche perché testimonia di rapporti più stretti fra personaggi oggi lontani fra loro o addirittura spariti.
Se Ezechiele e Lupetto sono alla tavola di Paperino (probabilmente sua la casa in cui si sono ritrovati, sebbene non sia specificato nell'introduzione alla storia) è perché vivono nelle campagne attorno Quack Town (all'epoca non esistente in quanto 'nata' con PP8) e dunque sono dei 'vicini' di Nonna Papera e Ciccio, come anche Compare Orso e Compar Volpone, i Tre Porcellini, Dinamite Bla, Cip e Ciop e altri ancora (fra cui Maga Magò, che viveva in una catapecchia al centro di una foresta non lontana da Paperopoli).
Non mi dispiacerebbe che nelle storie della fattoria ricomparissero questi personaggi, facendoli interagire con Elvira e Ciccio senza però riproporre il classico plot che caratterizzava i rapporti fra Ezechiele e Timmy, Tommy e Jimmy: il fatto che il 'lupo cattivo' disdegnasse i maiali animali ma fosse 'goloso' di quelli antropomorfi sa di cannibalismo fra personaggi comunque 'umani' che non mi è mai piaciuto, anche in epoche politically poco correct. Oggi sarebbe comunque improponibile ma ci sarebbero tante altre situazioni che pure erano sviluppate anche all'epoca.
Probabilmente in originale era Pato Donald , come è conosciuto in America Latina, anche se il biglietto era in inglese.Sì e no. In originale il messaggio è inizialmente scritto in spagnolo, e quando Paperino fatica a leggerlo a causa della lingua il biglietto "magicamente" diventa in inglese, e a quel punto Paperino lo legge facilmente. Nelle versioni internazionali, il messaggio in spagnolo è rimasto invariato, mentre quello in inglese è stato tradotto nelle rispettive lingue (nella versione spagnola ovviamente il biglietto rimane invariato, per cui ad un certo punto Paperino torna a leggerlo dall'inizio senza motivo apparente, e nel rileggerlo non ha problemi anche se il testo è lo stesso di prima).
Nel video che hai linkato mi sembra di sentire il seguente testo, letto da Clarence Nash:Anche a me sembra che dica "Tanti auguri", ma in tal caso ci sarebbe una parola prima di "Tanti" che non capisco. In alternativa l'inizio di frase potrebbe essere "Congratulazioni", anche se "Tanti auguri" mi sembra più probabile.
“Tanti auguri Dorino (???) Paperino (...) al giorno del suo compleanno, da parte dei suoi amici dell’America Latina!”
Il testo del doppiaggio è stato chiaramente scritto distaccandosi dall’originale versione americana (vedi tutta la menzione al giorno “venerdì 13” eliminata), per cui suggerirebbe una realizzazione italiana poi consegnata ai doppiatori originali che dovevano impegnarsi a leggere il testo in italiano... peraltro, questo spiegherebbe perché il testo italiano letto è diverso da quello italiano scritto, probabilmente inserito da una diversa mano.Su un altro forum mi hanno spiegato pochi giorni fa che questa cosa succede in molti film: chi traduce le scritte è una persona diversa da chi traduce i dialoghi, e spesso non c'è collaborazione, per cui si creano incongruenze.
Non riesco pur con tutti gli sforzi a capire cosa dica Clarence dopo la parola “Paperino”, ma mi sembra che abbia cercato di pronunciare una parola in italiano senza riuscirci, anzi rinunciando, con il risultato di un’accozzaglia di suoni incomprensibili. Inoltre, sono certo che non chiama Paperino né “Donald Paperino”, né “Paolino Paperino”.Se dopo "Paperino" non dice Donald non capisco cosa potrebbe dire... forse "gloria"?
Mi sembra strano che i traduttori italiani non abbiano inserito il nome “Paolino”, che è stato ideato apposta per colmare il vuoto dovuto alla differente lunghezza di pronuncia tra “Donald Duck” e “Paperino”Siamo sicuri che sia stato ideato per questo? Su questo argomento so poco, per cui ignoro se il "Paolino" fosse presente subito o sia arrivato in seguito, e inoltre non ho mai visto un cortometraggio di Paperino con il doppiaggio d'epoca, ammesso che venissero doppiati. L'unico mio ricordo del nome completo in un cortometraggio è in un programma TV che registrai da piccolo, mi pare uno speciale contenente numerosi corti, in cui ho ancora presente un tipo minaccioso che entra alla porta di casa di Paperino e dice "È lei il signor... Paolino Paperino?"; si tratta però evidentemente di un doppiaggio moderno.
quindi potrebbe essere che Clarence abbia creduto che “Paolino” fosse un errore perché gli sembrava troppo diverso da “Donald”, per cui ha cercato di pronunciare un nome che fosse una sorta di ibrido fonetico. Oppure semplicemente, pur volendo pronunciare “Paolino”, ha pensato che si sarebbe notata la differenza con l’improbabile “Donald Paperino” scritto sul biglietto, per cui ha biascicato un nome comunque ibrido che fosse incomprensibile confidando nel fatto che lo spettatore non vi avrebbe prestato attenzione, nel marasma del solito berciare di Paperino.Possibile, anche se non sappiamo se sia siano stati registrati prima i dialoghi in italiano o se sia stata prima modificata l'immagine per tradurre la lettera, quindi non sappiamo se Nash abbia visto la lettera in italiano.
Comunque, in realtà io ho sempre sentito José chiamare Paperino “Paperinu”, così come fa nei fumetti come L’Inferno di Topolino e probabilmente (anche se non l’ho letto) nella traduzione italiana della versione a fumetti de I tre caballeros, che fu pubblicata su Topolino Giornale.Nei film mi sembra "Paperino" con accento brasiliano piuttosto che "Paperinu", mentre hai ragione sui fumetti. Non so come su Topolino Giornale abbiano tradotto la trasposizione del film, ma ne "L'inferno di Topolino" Josè tende ad aggiungere molte "u" alle parole, soprattutto alla fine: "Oh, Topolinu, amigu miu, comu somu cuntentu de trovarti in infernu!" e "Paperinu!! Paperinu!! Fermati!"
Scusate se m'intromettoNon c'è bisogno di scuse: è una discussione pubblica aperta a tutti, quindi ben venga il tuo contributo, più persone si "intromettono" meglio è.
io sento: " Ah! Tanti auguri Dorino Paperino [parola incomprensibile] gioia dai suoi amici dell'America Latina!"Sei la seconda persona che sente Dorino, forse dice davvero così.
Comunque sia per me nei fumetti Paperino non parla così! È orribile!Su questo sono d'accordo con te, il Paperino dei corti classici ci può stare che parli con quella voce, d'altra parte è nato sulla base di quella, ma il Paperino dei fumetti è per molti versi un personaggio diverso pur essendo basato agli esordi sulla sua controparte animata, e me lo immagino con una voce normale. Del resto questa è un'idea condivisa anche da alcuni autori Disney, tra cui Don Rosa, e da molti lettori. C'è un canale YouTube americano in cui hanno giocato a "doppiare" molte storie a fumetti dei paperi imitando le voci dei cartoni, e pur apprezzando lo sforzo bisogna dire che il risultato è improponibile, se non fosse per il fatto che hanno scelto storie note, e in più i balloons con i dialoghi rimangono in bella vista, il risultato sarebbe uno strazio. Ma è un bene che abbiano fatto questo esperimento, dato che da tempo mi chiedevo come sarebbe stato il risultato.
io sento: " Ah! Tanti auguri Dorino Paperino [parola incomprensibile] gioia dai suoi amici dell'America Latina!"Sei la seconda persona che sente Dorino, forse dice davvero così.
A me sembra che dica "giorno [del suo compleanno]" invece che "gioia", anche se in effetti quella parola è molto biascicata. Comunque "dai suoi amici" lo possiamo escludere, qui si capisce che dice "da parte dei suoi amici".
Alla Disney hanno avuto il coraggio di far parlare normalmente prima Paperina e poi Qui, Quo e Qua, per cui dovrebbero prima o poi trovare il coraggio di far parlare normalmente anche Paperino, sia pure in progetti particolari come un adattamento fedele dei fumetti, altrimenti il personaggio sarà sempre costretto a sparire o avere ruoli minori in storie con trame più complesse e maggiori dialoghi.
No, l'incongruenza sta nel fatto che Paperina, QQQ, Zio Paperone e gli altri paperi parlano normalmente, mentre Paperino è l'unico che fa quegli orribili versacci. SmShame2
Nei film mi sembra "Paperino" con accento brasiliano piuttosto che "Paperinu", mentre hai ragione sui fumetti. Non so come su Topolino Giornale abbiano tradotto la trasposizione del film, ma ne "L'inferno di Topolino" Josè tende ad aggiungere molte "u" alle parole, soprattutto alla fine: "Oh, Topolinu, amigu miu, comu somu cuntentu de trovarti in infernu!" e "Paperinu!! Paperinu!! Fermati!"
Se l'uso di "Paperinu" è diffuso anche in altri fumetti, allora può darsi che il suo utilizzo nelle versioni italiane delle storie di Don Rosa fosse un riferimento a questa tradizione. Avevo pensato che fosse un modo per adattare il "Donaldo" originale, anche se in effetti una cosa non esclude l'altra.
Anche a me sembra che dica "Tanti auguri", ma in tal caso ci sarebbe una parola prima di "Tanti" che non capisco. In alternativa l'inizio di frase potrebbe essere "Congratulazioni", anche se "Tanti auguri" mi sembra più probabile.
Può darsi che prima di "Paperino" Nash provi a dire "Paolino", non ci avevo pensato, anche se in tal caso deve averlo effettivamente storpiato in qualcosa di simile a "Dorino".
Prima di "giorno" io sentivo "nel" invece di "al", ma qui è difficile da capire.
Comunque è strano anche il modo in cui dice "America", quasi mangiandosi la sillaba "ri" nonostante il termine sia pronunciato uguale nelle due lingue: in originale questa sillaba era ben scandita.
No, l'incongruenza sta nel fatto che Paperina, QQQ, Zio Paperone e gli altri paperi parlano normalmente, mentre Paperino è l'unico che fa quegli orribili versacci. SmShame2
Ah, ho capito. Perché quei versacci? A me non fanno ridere, anzi, mi fanno pensare a una malattia.
No, l'incongruenza sta nel fatto che Paperina, QQQ, Zio Paperone e gli altri paperi parlano normalmente, mentre Paperino è l'unico che fa quegli orribili versacci. SmShame2
Invece no, come dice Clinton c'è stato un periodo in cui Paperina e QQQ parlavano anche loro coi "versacci", in linea con Donald, nella versione originale in inglese: Paperina fu doppiata anche lei da Clarence Nash fino al corto Cured Duck del 1945, dove sfoggia per la prima volta una suadente voce femminile in linea con il ruolo di maggiore importanza assunto dal suo personaggio, mentre QQQ addirittura assumeranno una voce da bambini veri, se non mi sono perso qualcosa, solo in "Scrooge McDuck and Money" del 1967, quindi solo appunto quando abbinati allo Zio Paperone; e credo anche di averli sentiti parlare ancora come Paperino in qualche corto moderno, ma non vorrei dire una cavolata.
In DuckTales si è fatto l'esperimento di convertire la voce di Paperino grazie a delle pillole, si potrebbe rendere la cosa permanente dopotutto... secondo me gli sceneggiatori ci stanno già pensando, ma dipende da quanto hanno intenzione di sfruttare il personaggio nei prossimi episodi/stagioni.Ah, ho capito. Perché quei versacci? A me non fanno ridere, anzi, mi fanno pensare a una malattia.
Come sarebbe a dire "perché"? ;D è un papero, e lo si è fatto parlare con la voce di un papero. Alla lunga questo è diventato un'ostacolo per la sua popolarità, soprattutto dagli anni '60 in poi quando l'animazione dei personaggi disney dei corti si fece più didascalica o iniziò a raccontare storie più complesse, ma originariamente fu proprio la voce il punto di forza di Paperino: il personaggio venne "promosso", dopo la sua prima apparizione, a entrare a far parte della cricca di Topolino proprio perché gli animatori avevano intuito le potenzialità di una parlata così buffa, coniata dal geniale e talentuoso doppiatore Clarence Nash, e proprio su questa impostarono anche il temperamento burrascoso di Paperino, che trovava la massima espressione proprio nel suo iconico "starnazzare": in La Gallinella Saggia, Paperino non era ancora iracondo, per cui è quasi come se fosse nata la voce prima del personaggio!
Ti invito ad ascoltare bene: nella versione che ho io, ad esempio José dice chiaramente "Ma di' PaperinU, sei mai stato a Bahìa?"... se non è così, penso di potermi accomodare presso un bravo otorino ;D comunque, considerando la scarsità di storie italiane in cui compare Josè, ritengo fortemente plausibile che per la traduzione di quelle donrosiane si sia fatto riferimento alla storica tradizione de L'Inferno di Topolino e I tre Caballeros.Ho riascoltato la scena in un ambiente più silenzioso e con volume più alto, e ora sento "Paperinu" anch'io. Strano invece il "Donaldo" usato da Rosa in originale, dato che questo "Donald" non viene mai storpiato.
Io non sento alcuna parola prima di "tanti". Se ti riferisci all'esclamazione, dice semplicemente "Oh!!" di sorpresa, perché il testo è ora per lui diventato inaspettatamente comprensibile.È possibile che dica "Tanti tanti" oppure "Tantissimi"? Perchè tra l'esclamazione di sorpresa "Oh!" e la parola "auguri" mi sembra ci siano troppi suoni per essere un semplice "Tanti".
Storpia la parola "America", ma penso più per la difficoltà di parlare in paperesco (oltre che in italiano) che per l'estraneità alla lingua: mi sembra che alla fine arrivi quasi senza fiato.Vero, anche a me sembra che arrivi quasi senza fiato alla fine, senza contare che tra "Latin America" e "America Latina" cambia anche l'ordine delle parole.
Io non sento chiaramente un "nel", a meno che la N non si sia persa nei suoni precedenti, che ancora non riesco a decifrare; "gloria" non penso, perché più che la sequenza vocalica "o-i-a" io sento "a-o-i-a", dove la ultima A, che potrebbe essere una E, fa parte della preposizione "nel" o "al" che sia. Quindi "a-o-i" io lo comprenderei al massimo come "da noi", solo che stride un po' con il resto del testo e risulta inutile, dato che il mittente viene indicato subito dopo. Quindi mi viene in mente un'altra ipotesi: che abbia voluto dire "Paolino Paperino Donald", storpiando sia il primo che l'ultimo nome?Riascoltandolo adesso, sento "[...] Paperino Donald nel giorno del suo compleanno [...]", ma in tal caso il "nel" è stato pronunciato insieme a "Donald" invece che insieme a "giorno".
Invece no, come dice Clinton c'è stato un periodo in cui Paperina e QQQ parlavano anche loro coi "versacci", in linea con Donald, nella versione originale in inglese: Paperina fu doppiata anche lei da Clarence Nash fino al corto Cured Duck del 1945, dove sfoggia per la prima volta una suadente voce femminile in linea con il ruolo di maggiore importanza assunto dal suo personaggio"Cured Duck"/"Paperino e la pazienza" è la terza apparizione di Paperina, ma lei parlava con una voce normale già nella seconda apparizione in "Donald's Crime"/"Il reato di Paperino". L'unico cortometraggio in cui parla con una voce simile a Paperino è il cartone in cui fa il suo esordio, "Mr. Duck Steps Out"/"Paperino e l'appuntamento". E prima di Paperina, anche la papera messicana Donna Duck apparsa in "Don Donald"/"Don Paperino" parlava con sonorità anatresche. A quanto mi risulta, l'unica volta a parte il corto d'esordio in cui Paperina ha la voce da papera è nello speciale tv "Down and Out with Donald Duck"/"Le disavventure di Paperino" del 1987, in cui ha la voce di Tony Anselmo.
mentre QQQ addirittura assumeranno una voce da bambini veri, se non mi sono perso qualcosa, solo in "Scrooge McDuck and Money" del 1967, quindi solo appunto quando abbinati allo Zio Paperone; e credo anche di averli sentiti parlare ancora come Paperino in qualche corto moderno, ma non vorrei dire una cavolata.La prima volta in cui QQQ parlano con una voce normale dovrebbe essere "Donald's Fire Survival Plan" del 1966, ma ho scoperto adesso che anche qui c'è stato un ridoppiaggio: nella prima versione non si sa chi li abbia doppiati, anche se qualcuno nei commenti di YouTube suggerisce che siano i The Mellomen come in "Scrooge McDuck and Money", mentre nella riedizione del 1984 hanno le voci di Randy Josselyn, Mark-Paul Gosselaar e Josh Miller.
In DuckTales si è fatto l'esperimento di convertire la voce di Paperino grazie a delle pillole, si potrebbe rendere la cosa permanente dopotutto... secondo me gli sceneggiatori ci stanno già pensando, ma dipende da quanto hanno intenzione di sfruttare il personaggio nei prossimi episodi/stagioni.La speranza è che come hanno avuto il coraggio di far parlare con voce normale all'occorrenza personaggi come Paperina e QQQ prima o poi facciano lo stesso anche con Paperino. Devono solo evitare di farsi condizionare da reazioni negative di chi conosce il personaggio esclusivamente per le sue apparizioni animate.
Segnalo a tal proposito questo articolo (https://www.ventennipaperoni.com/2020/04/30/perche-paperino-parla-male/) dei Ventenni Paperoni. Ne cito una parte:Ah, ho capito. Perché quei versacci? A me non fanno ridere, anzi, mi fanno pensare a una malattia.Come sarebbe a dire "perché"? ;D è un papero, e lo si è fatto parlare con la voce di un papero. Alla lunga questo è diventato un'ostacolo per la sua popolarità, soprattutto dagli anni '60 in poi quando l'animazione dei personaggi disney dei corti si fece più didascalica o iniziò a raccontare storie più complesse, ma originariamente fu proprio la voce il punto di forza di Paperino: il personaggio venne "promosso", dopo la sua prima apparizione, a entrare a far parte della cricca di Topolino proprio perché gli animatori avevano intuito le potenzialità di una parlata così buffa, coniata dal geniale e talentuoso doppiatore Clarence Nash, e proprio su questa impostarono anche il temperamento burrascoso di Paperino, che trovava la massima espressione proprio nel suo iconico "starnazzare": in La Gallinella Saggia, Paperino non era ancora iracondo, per cui è quasi come se fosse nata la voce prima del personaggio!
È il 1933 e la bozza del corto La gallinella saggia circola da un po’ negli studios. Anche l’idea di inserire un papero è nell’aria. Così Walt Disney incarica Wilfred Jackson di iniziare a fare dei provini per individuare i doppiatori dei vari personaggi.Da notare che ne "La gallinella saggia" la voce animalesca non è un'esclusiva di Paperino, dato che anche la gallina del titolo e Meo Porcello parlano con delle sonorità che richiamano i versi dei rispettivi animali. Immagino che abbiano fatto questa scelta perchè i tre personaggi erano stati pensati come "usa e getta", e dunque non sapevano che Paperino sarebbe stato riproposto in seguito. I personaggi nati per essere ricorrenti hanno voci normali, a parte QQQ e Paperina che all'inizio avevano voci da paperi per ricalcare il modello di Paperino.
Un signore, trasferitosi da poco a Los Angeles, per guadagnarsi da vivere lavora come lattaio e promoter di latte per la ditta Adohr Milk Company (andava letteralmente in giro con un carretto di latte facendo i suoi tipici versi di uccellini e regalando snack a base di latte ai bambini). Un giorno però partecipò al programma radio The Merry Makers che lo aveva già ospitato quando viveva a San Francisco con l’imitazione dei versi degli animali cui era tanto affezionato.
Questo signore era Clarence Nash e non sapeva che Walt Disney in persona lo aveva ascoltato.
Clarence Nash, prima di approdare al provino alla Disney, aveva scoperto un modo particolare di parlare tentando di imitare la sua capretta Mary. E con questa voce si esibiva in alcuni spettacoli di Vaudeville e a San Francisco dove partecipava al programma radiofonico The Merry Makers.
Nash racconta che sentì da degli amici che agli studi Disney si stavano tenendo audizioni per delle voci di animali. Un giorno mentre si trovava a spasso con il suo carretto di latte vide un cartellone che raffigurava Topolino e decise di provarci. Fu così che si presentò alla reception degli Studios con una lettera che pubblicizzava il suo lavoro alla Adohr Milk Company ed eseguì alcuni dei suoi versi, chiedendo di far avere quella lettera a qualcuno che poteva essere interessato al suo lavoro.
Qualche giorno dopo ricevette la chiamata da Jackson per partecipare ai provini.
Durante il provino Nash sfoggiò tutti suoi versi e concluse l’audizione con Mary aveva un agnellino, imitando appunto la voce della sua capretta Mary, suo cavallo di battaglia. Jackson lo interruppe un secondo per attivare l’interfono con Disney e gli disse di proseguire. Walt irruppe immediatamente nell’ufficio di Jackson esclamando “Questo è il nostro papero parlante!”. La sua imitazione fu interpretata come un’anatra (e Nash si guardò bene dal dire che si trattava di una capra) e si aggiudicò così la parte del papero nel corto che fu distribuito nel 1934.
Ho capito. Grazie!
P.S.: Non mi dirai che ti piace quella voce? SmShame2 SmShame2
Ciao!
Il Grande Tiranno
La speranza è che come hanno avuto il coraggio di far parlare con voce normale all'occorrenza personaggi come Paperina e QQQ prima o poi facciano lo stesso anche con Paperino. Devono solo evitare di farsi condizionare da reazioni negative di chi conosce il personaggio esclusivamente per le sue apparizioni animate.
Ho riascoltato la scena in un ambiente più silenzioso e con volume più alto, e ora sento "Paperinu" anch'io. Strano invece il "Donaldo" usato da Rosa in originale, dato che questo "Donald" non viene mai storpiato.
È possibile che dica "Tanti tanti" oppure "Tantissimi"? Perchè tra l'esclamazione di sorpresa "Oh!" e la parola "auguri" mi sembra ci siano troppi suoni per essere un semplice "Tanti".
Riascoltandolo adesso, sento "[...] Paperino Donald nel giorno del suo compleanno [...]", ma in tal caso il "nel" è stato pronunciato insieme a "Donald" invece che insieme a "giorno".
non piace molto neanche a me in verità, anche se in determinati contesti, o meglio in determinati cortometraggi non riuscirei a farne a meno; sicuramente, se mi proponessero un ridoppiaggio dei cortometraggi classici, griderei allo scandalo.Ma parli di ridoppiaggi delle versioni in inglese o in italiano? In Italia i corti sono stati doppiati molte volte, e spesso in passato Paperino aveva voci normali, ad esempio quella di Franco Latini che pur essendo un po' sputacchiata era comprensibile. Se invece parli dei corti in inglese, come dicevo nel messaggio precedente ci sono già stati dei ridoppiaggi parziali di molti cartoni tra il 2009 e il 2012, ma hanno mantenuto la voce paperosa sia per Paperino che QQQ.
Concorso che non sia lo stesso, infatti quello che piacerebbe a me è che ogni tanto si vedesse nell'animazione anche il Paperino dei fumetti.La speranza è che come hanno avuto il coraggio di far parlare con voce normale all'occorrenza personaggi come Paperina e QQQ prima o poi facciano lo stesso anche con Paperino. Devono solo evitare di farsi condizionare da reazioni negative di chi conosce il personaggio esclusivamente per le sue apparizioni animate.
Il punto è che... a me la voce di Paperino in DuckTales non dispiace, ora come ora, visto che non è il Paperino dei fumettI
Non immaginerei mai questa voce per un fumetto di Scarpa o Cimino o Martina, o per le storie con Paperinik o DD.Su questo possiamo essere tutti d'accordo, abbiamo visto come la versione doppiata di "Paperinik il diabolico vendicatore" sia fastidiosa da seguire con le voci paperose, soprattutto nelle scene in cui Paperino diventa Paperinik: il personaggio perde completamente di credibilità.
Riguardo a Barks... sinceramente le ten-pages me le sono sempre immaginate con la voce da papero, mentre dove il Paperino di Barks ha raggiunto davvero spessore è stato nelle storie lunghe, in cui peraltro abbondano le nuvolette con i pensieri del personaggio, l'ultima cosa che potrei voler sentire doppiata in paperesco.Sicuramente alcune ten-pages risentono l'influenza dell'animazione, soprattutto le prime, però davvero pensi che nelle storie brevi la voce da papero funzioni? Prova a guardare la versione doppiata di "Paperino e la banda dei segugi":
Donaldo è stato coniato nei fumetti: José chiama così Paperino nella trasposizione a fumetti de I tre Caballeros.Grazie dell'informazione, non lo sapevo. Dunque Rosa si sarebbe basato sul Donaldo usato nei vecchi fumetti?
Allora, forse quello che tu senti in più in realtà è dovuto al fatto che non riconosci quel "Dorino" che Clarence pronuncia prima di "Paperino". Le vocali lasciano dedurre: "Tanti auguri *** Paperino Donald nel ecc."Il fatto che io sia incerto su "Dorino" conta poco, dato che questa parola verrebbe dopo "auguri", mentre io sento un suono di troppo prima di "auguri".
*** io lo percepisco tutt'al più come "Dorino". L'insieme di "Donald" e "nel", però, è talmente storpiato e con vocali in più che non sarei mai riuscito a riconoscerlo.
Comunque grazie per le preziose precisazioni sul doppiaggio di Paperina e QQQ, e per la testimonianza su Nash, anche se la conoscevo già! :)Non ne dubitavo, visto il tuo messaggio precedente, la testimonianza su Nash era più diretta a Grande Tiranno che aveva chiesto il perchè di quella voce. Io stesso fino a poco fa conoscevo solo a grandi linee la storia di come Nash fosse stato assunto dalla Disney.
Ma parli di ridoppiaggi delle versioni in inglese o in italiano? In Italia i corti sono stati doppiati molte volte, e spesso in passato Paperino aveva voci normali, ad esempio quella di Franco Latini che pur essendo un po' sputacchiata era comprensibile. Se invece parli dei corti in inglese, come dicevo nel messaggio precedente ci sono già stati dei ridoppiaggi parziali di molti cartoni tra il 2009 e il 2012, ma hanno mantenuto la voce paperosa sia per Paperino che QQQ.
Grazie dell'informazione, non lo sapevo. Dunque Rosa si sarebbe basato sul Donaldo usato nei vecchi fumetti?
Il fatto che io sia incerto su "Dorino" conta poco, dato che questa parola verrebbe dopo "auguri", mentre io sento un suono di troppo prima di "auguri".
Sisi, parlavo dei doppiaggi in inglese.Quelli credo non i ridoppieranno mai con voci normali. In effetti, non so nemmeno perchè li abbiano ridoppiati con le voci moderne.
Riguardo alle tenpages non ho pensato a tutti i casi nello specifico, mi riferivo in generale alle classiche storie con Paperino e QQQ come cast assoluto, e non solo quelle degli anni '40, perché anche quelle degli anni '60 le vedrei bene con il Paperino che "starnazza". E' chiaro che in mezzo ci stanno le storie in cui Paperino si relazione con ZP, e già qui mantenere la voce paperesca sarebbe molto difficoltoso.Anche limitandoci alle ten-pages senza Zio Paperone, continuo a pensare che la voce che starnazza ci stia malissimo. Due esempi:
Beh se José non chiama mai Paperino "Donaldo" né in Saludos Amigos né in I Tre Caballeros (l'hai scritto tu se non sbaglio, io non ho visto la versione in inglese), allora direi che è basato inequivocabilmente su quelli.Ho riletto l'articolo introduttivo di Don Rosa alla prima delle sue storie con i Tre Caballeros, e dice che pur non avendo letto in passato le vecchie storie a fumetti con quei personaggi ha voluto farlo prima di scrivere le sue: questo spiegherebbe l'uso di "Donaldo". Confermo che in entrambi i film Josè non dice Donaldo, e questo lo si può verificare anche nella versione italiana: le parti in cui dice "Pato Donald" parlando in portoghese non sono state tradotte, e la parte del primo film in cui legge "Donald Duck" nel primo film è rimasta anch'essa in originale pure da noi.
Non mi sono spiegato bene: ho formulato l'ipotesi per cui nella frase da te percepita tu abbia aggiunto un suono di troppo prima di "auguri" perché percepisci come se "auguri" iniziasse dopo, arrivando a comprendere anche un po' dei suoni che invece noi abbiamo interpretato come "Dorino", che per questo a te risulterebbe incomprensibile o proprio inesistente.Può essere... quando avrò più tempo proverò a riascoltare la scena al rallentatore.
Anche limitandoci alle ten-pages senza Zio Paperone, continuo a pensare che la voce che starnazza ci stia malissimo. Due esempi:
https://www.youtube.com/watch?v=RMrRqq5_tH8
https://www.youtube.com/watch?v=io5yCp2-hkI
Dunque il cerchio si restringe ulteriormente: prima abbiamo eliminato le storie lunghe, poi quelle brevi ma con Paperone, poi quelle brevi senza Paperone in cui Paperino fa degli “spiegoni” lunghi... di questo passo voglio vedere quante ne resteranno. ;)Anche limitandoci alle ten-pages senza Zio Paperone, continuo a pensare che la voce che starnazza ci stia malissimo. Due esempi:
https://www.youtube.com/watch?v=RMrRqq5_tH8
https://www.youtube.com/watch?v=io5yCp2-hkI
In effetti nella storia corrispondente al primo link la voce paperesca mi ha dato un po’ di fastidio, più che altro perché Paperino fa degli “spiegoni” lunghi...
invece nel caso della seconda storia, ti confesso che mi è piaciuta ;D mi rende ancora più comica la lettura... saranno gusti.Più comica sicuramente, ma la trovo comunque improponibile: se avessero tolto i dialoghi dalle nuvolette e avessi dovuto affidarmi unicamente sull'udito il prodotto sarebbe inascoltabile per me. Ma i gusti sono gusti, quindi se a te piace così buon per te.
Riguardo a Il Tempo che Fu, possiedo la versione in inglese ma non posso consultarla adesso, tuttavia sono quasi certo che dicesse “Donaldo”.Ho controllato, ed effettivamente dice "Donaldo":
Quindi chiaramente, il riferimento alle storie originali dei tre caballeros passa persino in secondo piano per un fanatico Barksiano come il Don ahahIn effetti è strano che abbia dato priorità al "Donaldo" degli adattamenti a fumetti piuttosto che al "Donald" dei film originali, anche se qui Barks c'entra nè con gli uni nè con gli altri. Forse quando si è documentato su quei fumetti non ha notato quella discrepanza e ha dato per buona la storpiatura del nome?
In effetti è strano che abbia dato priorità al "Donaldo" degli adattamenti a fumetti piuttosto che al "Donald" dei film originali, anche se qui Barks c'entra nè con gli uni nè con gli altri. Forse quando si è documentato su quei fumetti non ha notato quella discrepanza e ha dato per buona la storpiatura del nome?
Più comica sicuramente, ma la trovo comunque improponibile: se avessero tolto i dialoghi dalle nuvolette e avessi dovuto affidarmi unicamente sull'udito il prodotto sarebbe inascoltabile per me. Ma i gusti sono gusti, quindi se a te piace così buon per te.
Comunque preciso che la seconda storia dura sei pagine, ed è stato un mio errore indicarla come una ten-page senza controllare.
Sapendo quanto è mostruosamente di parte nel fare ricerche nel mare magno della letteratura disneyana, non credo si sia fatto problemi a riferirsi al solo Barks quando ha trovato questo “latinismo” che il Maestro aveva coniato... e dire che comunque potrebbe essere molto plausibile che lo stesso Barks abbia fatto riferimento a sua volta ai lavori sui tre Caballeros (per la serie, mi serve un nome latino per Paperino? Mi sa che qualcuno ci aveva già pensato). E poi, riflettendoci, si può ipotizzare che l’idea originale fosse quella di utilizzare il nome Donaldo sia negli adattamenti a fumetti che nei film, ma che abbiano cambiato idea perché quando pronunciato non suonava molto bene, e poi Pato Donald si adattava meglio come corrispettivo più o meno equisillabico di Donald Duck.Pato Donald come traduzione di Donald Duck per i paesi latini però non nasce nei due film sui Tre Caballeros, dato che da una veloce ricerca Inducks ho trovato utilizzi di questo nome già negli anni Trenta.
Pato Donald come traduzione di Donald Duck per i paesi latini però non nasce nei due film sui Tre Caballeros, dato che da una veloce ricerca Inducks ho trovato utilizzi di questo nome già negli anni Trenta.
Donaldo come storpiatura di Donald è qualcosa di immediato a cui più persone possono giungere in modo indipendente gli uni dagli altri, quindi è possibile che Rosa abbia tenuto a mente solo gli adattamenti del film senza necessariamente aver presente la storia del "tempo che fu", che pure ovviamente conosce. Idem per Barks, può benissimo aver usato "Donaldo" senza aver presente le versioni a fumetti del film.