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Le Pubblicazioni => Topolino => Topic aperto da: Kim Don-Ling - Mercoledì 20 Mag 2020, 11:43:12

Titolo: Topolino 3365
Inserito da: Kim Don-Ling - Mercoledì 20 Mag 2020, 11:43:12
Indice:

- Topolino Giramondo: Topolino e le 2000 palme (G. Zironi)
- Zio Paperone e il Giro da capogiro (B. Enna/M. Mazzarello) - ep. 2
- Le GM in Operazione Alaska (F. Rossi Edrighi/F. D'Ippolito) - ep. 4
- Miao, Cronache feline: Fino all'ultimo dispetto (E. Faccini)
- Zio Paperone e il ritardo marziano (A. Sisti/M. Ferracini)

Allegato in edicola a € 8,90 la seconda parte della statuetta delle Giovani Marmotte!
Titolo: Re:Topolino 3365
Inserito da: Flash X - Mercoledì 20 Mag 2020, 19:42:54
Allegato in edicola a € 8,90 la seconda parte della statuetta delle Giovani Marmotte!
Che dalle mie parti ancora non si vede...
Titolo: Re:Topolino 3365
Inserito da: Paperinika - Giovedì 21 Mag 2020, 20:24:23
Ho finito da poco di leggere questo numero, e devo dire, che, come spesso accade ultimamente, ho sentimenti un po' contrastanti in merito.

Inizio subito col dire che la storia di Zironi di Topolino giramondo, stavolta, mi è davvero piaciuta! A differenza delle altre che mi sono sembrate, per un motivo o per un altro, troppo artefatte, questa si è fatta leggere in un lampo e mi ha lasciato molto soddisfatta. Forse il merito è anche dovuto al fatto che, a differenza delle precedenti avventure, si tratta a tutti gli effetti di un resoconto di un viaggio, e non del viaggio in sé, per cui  la struttura probabilmente ha contribuito a smussare o eliminare quegli aspetti che - a mio parere - finora rendevano le storie precedenti troppo artefatte. Ho trovato anche molto centrato il tratto di Zironi, stavolta, a differenza del solito dove non riesco ad apprezzarlo a pieno.

Passiamo ora al punto dolente, ovverosia la conclusione della storia delle GM.
Nel raro caso in cui qualcuno stia leggendo il topic senza aver ancora letto il Topolino, occhio: non mi metto a coprire il testo, ma ci sono ovviamente SPOILER sulla trama.

Che il tutto fosse un'espediente per raffigurare su tavola le dinamiche relazionali tra i tre fratelli era abbastanza chiaro fin dal primo episodio (**), però oltre a questo aspetto, nel primo episodio e in tutto il battage che lo ha accompagnato in queste settimane si è puntato molto anche su altri punti: l'Alaska aspra e selvaggia, il complotto del cattivo di turno, la rara fauna locale da proteggere.

E che fine hanno fatto questi tre aspetti? L'Alaska si è vista poco, graficamente parlando. Sì, abbiamo visto boschi e monti innevati, ma di veramente caratteristico poco o nulla. La cosa che ha rappresentato davvero l'Alaska in questi numeri è stato l'editoriale di accompagnamento del primo episodio, pieno di curiosità e fotografie, ma di quello illustrato in quelle pagine, tra le tavole della storia è filtrato pochissimo. Forse, a voler esagerare, una decina di vignette su quattro settimane. Un po' troppo poco. Il tratto di D'Ippolito, invece, quello mi è piaciuto parecchio.
La fauna locale: di fauna autoctona dell'Alaska, come detto poco sopra, neanche l'ombra. Quanto ai bamballocchi, fanno la parte delle mascotte e basta, e in fondo ci sta, dato che non sono loro i protagonisti della vicenda.
L'aspetto della minaccia da sventare, invece, è quello che mi ha convinto di meno. In pratica, mentre il Mogol passa l'intera missione a configurare un hotspot (la cui utilità non si capisce bene dove sia ai fini dello svolgimento effettivo della vicenda, visto che alla fine si parla chiaramente di videocamere requisite e prove distrutte), la truppa si barcamena tra sorveglianza più o meno attiva della zona e dei bamballocchi, fino a che, dopo tre settimane (nostre) di preparativi, vanno alla ricerca delle motivazioni del cattivo e, per fermarlo, non trovano di meglio che sversare nel bel mezzo della riserva naturale che sono andati a proteggere il contenuto delle tubature della raffineria di metallo, materiale che era persino stato definito poco prima come pericoloso. Ma veramente?
Cioè, capisco che l'obiettivo sia prima di tutto scrivere storie fruibili dai bambini e che quindi non siano ostiche per loro, ma credo che ci siano modi di farlo anche senza semplificare (per usare un eufemismo) così tanto la narrazione. Anzi, più che semplificazione, qua parlerei proprio di stravolgimento, vista la risoluzione finale per fermare il cattivo. Al di là dei gusti personali, resto davvero non poco perplessa del risultato finale.

Infine, un appunto anche sulla durata dell'intera operazione: dato che, come abbiamo già assodato, più che di una missione si tratta a tutti gli effetti di una rappresentazione delle dinamiche di gruppo dei nipotini e dei loro compagni, la domanda mi sorge spontanea: ma c'era davvero bisogno, a questo punto, visti i risultati, di spedirli in capo al mondo per fargli fare quelle (belle, per carità, questo è senza dubbio l'aspetto più riuscito di tutta questa storia. Anzi, oserei quasi dire l'unico.) lezioni di autostima che magari potevano fare tranquillamente anche in una qualsiasi altra location anonima o anche nella stessa Paperopoli, occupandosi magari di qualcosa di più concreto che non presupponesse tutti quegli aspetti che invece sono stati solo presentati ma non trattati come si deve? Insomma, a parer mio c'era troppa carne al fuoco, e il problema è che di mangiabile ne è rimasta solo una parte: il resto, metà è bruciato e metà è rimasto crudo. Nel complesso, non mi sembra un così buon risultato.

Sulla storia del Giro rimando il giudizio, ma per il momento non mi convince chissà quanto, complice il ritmo blando e privo di mordente, ma spero ovviamente di essere smentita.
La breve di Malachia e la spaziale di Paperone, invece, nella norma, niente di eccezionale, ma senza dubbio letture piacevoli, di quelle che comunque dovrebbero sempre essere presenti sul settimanale.



**
Anzi, a voler ben guardare, fin da un anno fa, visto che nelle storie nate in questi ultimi mesi si sta spingendo sempre di più sulla diversificazione dei tre, e la cosa di per sé non mi dispiace: personalmente ho delle riserve sulle modalità, ma lì è anche abbastanza evidente come io non sia certamente inclusa nel target primario per cui queste storie vengono create e indirizzate, per cui per quanto non apprezzi più di tanto i risultati finora ottenuti, me ne faccio una ragione e vado avanti.
Titolo: Re:Topolino 3365
Inserito da: luciochef - Venerdì 22 Mag 2020, 00:37:04
Ecco il mio commento settimanale al Topolino 3365  :D
- Questa settimana si inizia con una bella storia di Zironi che, anche questa volta, centra l'obiettivo con la saga di "Topolino giramondo".
Effettivamente si sta rivelando una serie di racconti piacevoli che non stanno avendo cali qualitativi tra l'uno e l'altro.
Anche in questo episodio viene rimarcata la voglia di conoscere, il preferire il viaggio alla meta come fonte di arricchimento personale. Ottimo anche l'espediente del racconto fuori campo che permette di variare la costruzione tipica degli episodi.
- Ecco poi il nuovo episodio del "Giro da capogiro".
E, secondo me, nuovo passaggio a vuoto per questa serie che non mantiene il confronto con quella di Raffaello.
Episodio troppo attaccato ai soliti cliché
Spoiler: mostra
(Paperino = sfortuna; Gastone = toh chiamato con jet supersonico per rappresentare la fortuna...)
e con un villain che sembra ricalcare le fattezze caratteriali di Rockerduck
Spoiler: mostra
(compresa gag finale a tema "alimentare"... ).

- Buona la puntata di chiusura della saga delle GM che, anche questa volta, lega il canovaccio della trama agli iniziali battibecchi tra i componenti della squadra.
Disaccordi che vengono poi smussati in nome del bene comune.
Leggermente affrettata però la risoluzione finale del problema con un investitore che si accerchia di mercenari piuttosto inetti : pericolosi nelle minacce ma incapaci nei fatti.
- Storia di Malachia che, come al solito, mi lascia piuttosto indifferente.
- Davvero molto interessante il connubio finale tra articolo e storia dedicati a Marte.
Come al suo solito Sisti riesce ad imbastire una trama molto scorrevole infarcendola di nozioni e curiosità che si apprendono dilettandosi nella lettura.
Bellissima l'espressione di Paperone :
Spoiler: mostra
"Mi chiameranno il Derelitto dei due mondi"

Quindi un Topolino settimanale riuscito a metà che basa le sue fortune su Zironi, Sisti ed un episodio finale delle GM buono, anche se non privo di difetti.
Voto finale di 3 stelle
Titolo: Re:Topolino 3365
Inserito da: dr. Paperus - Venerdì 22 Mag 2020, 11:09:20
Ho finito da poco di leggere questo numero, e devo dire, che, come spesso accade ultimamente, ho sentimenti un po' contrastanti in merito.

Mi trovo abbastanza in sintonia per quanto riguarda questi sentimenti contrastanti. Inizialmente, terminata la lettura, avrei detto che era un numero semplicemente un po' piatto, ma ripensandoci ci sono cose che mi sono piaciute parecchio, anche se poi non coincidono necessariamente con quelle apprezzate da Paperinika.

- Topolino Giramondo: Topolino e le 2000 palme (G. Zironi): la copertina, come avevo già scritto nel topic anteprime, mi manda in visibilio. Il trend di qualità inaugurato da Freccero e in generale con le copertine della prima vera annata Bertani (dopo la prima di riorganizzazione e assestamento) continua, senza strilli o codici a barre che tengano. La storia poi me la sono lasciata per ultima perché già la vedevo come pezzo forte del numero; del resto ho avuto modo di apprezzare anche le precedenti della serie, quindi le aspettative erano medio-alte, anche perché se c'è di mezzo un Topolino (personaggio) gradevole o comunque scritto bene, visto che da tempo immemore il vero Topolino soffre una condizione di "esilio" dal suo settimanale (a parte straordinari ma purtroppo brevi ritorni in grande stile grazie a Casty o a qualche saga), mi fiondo sul numero in questione del settimanale senza esitare, come invece faccio alle prese con qualsiasi altra saga o serie generalmente. In ogni caso, dal punto di vista visivo sono rimasto sostanzialmente appagato, e d'altronde mi piace un sacco il tratto di Zironi sui personaggi; se l'è cavata egregiamente anche con i paesaggi, e la storia segue un ottimo ritmo intrigante come del resto anche le precedenti, solo che... in questo caso mi è sembrata mancare di un po' di mordente; probabilmente il fatto che non ci fossero
Spoiler: mostra
dei veri e propri antagonisti mi ha fatto storcere il naso; è vero che "Topolino a che fare con dei malviventi" sia uno canovaccio risalente al paleolitico, ma in fondo il personaggio ha proprio il pregio di saperci fare: lui non è solo simpatico e "ogni tanto" coraggioso -come Paperino-, è proprio in gamba, per cui perché non sfruttarne le potenzialità anche questa volta? Probabilmente perché non si voleva dare l'impressione di un'irrealistica presenza di traffici criminali dovunque Mickey si diriga, solo che... purtroppo il mondo reale è pieno di traffici criminali (soprattutto quando ci sono di mezzo operazioni ecologiche). La differenza è che un papero magari non ci si imbatte, ma Topolino vede al di là delle apparenze e gli piace "scavare" quando conosce una realtà nuova, è per questo che li pesca sempre. E poi, il risultato in questa storia è quello di troppi personaggi buoni, che non restano in alcun modo nella memoria del lettore (tranne il buon Adid, con quel pizzico di diffidenza verso il prossimo che lo rende quasi comico).
E' mancato qualcosa insomma che rendesse il reportage di Topolino davvero indimenticabile, di quelli che se guardi le foto già sorridi rievocando il ricordo, e lo dico perché l'ambientazione ostile aveva delle potenzialità alte IMHO.

- Zio Paperone e il Giro da capogiro (B. Enna/M. Mazzarello) - ep. 2: contrariamente all'impressione di altri, a me questa storia a puntate piace: innanzitutto perché ogni episodio è abbastanza autoconclusivo, raggranellando il giusto numero di gag e personaggi per un buon andamento della narrazione; ottimo a mio parere l'uso di Paperoga, dei nipotini e di
Spoiler: mostra
Gastone
, ma anche di Paperino e Paperone; sembra scontato, è vero, ma in verità ci sono molte altre storie dove i personaggi in questione non vengono interpretati bene, oppure si dà ai cugini di Paperino ruoli da protagonisti che li snaturano (non per il ruolo in sé, ma perché lo interpretano come "sosia" di Paperino quanto a carattere e atteggiamento, giusto per renderli simpatici; ma si veda ad esempio come Faccini rende protagonista Paperoga pur con tutta la sua disarmante personalità)... invece qui la famiglia dei paperi è perfettamente calata nei propri panni, Paperino si tiene il ruolo principale senza intoppi, e questa "buona gestione" dei personaggi rende piacevole l'ennesima storia sul Giro d'Italia, persino ora che il giro non c'è. Merito del buon Enna senza dubbio, ma spezzo una lancia anche a favore di Mazzarello, il cui tratto mi sembra stia un po' evolvendosi, e i personaggi mi appaiono più gradevoli a vedersi e anche più dinamici.

- Le GM in Operazione Alaska (F. Rossi Edrighi/F. D'Ippolito) - ep. 4: In questo caso invece la storia è decisamente a puntate, e guarda caso! non regge la suddivisione. Sono un sostenitore del nuovo equilibrio e approfondimento personale dei tre nipotini, ma non se concentrarsi su questo significa tralasciare il resto; la storia resta più una vicenda loro che una delle GM, e ha una trama abbastanza noiosa, pur con tutte le inquadrature e gli ottimi disegni che la impreziosiscono: anche lì, però, come già è stato detto, manca qualcosa che renda meno anonimo il paesaggio... insomma si ha quasi l'impressione che gli autori abbiano saltato un'ultima "revisione" del lavoro che svolgevano, prima di procedere. Personalmente avrei apprezzato se, in occasione di questo recupero delle Giovani Marmotte, ci si fosse concentrati di più sulla truppa GM come un tutt'uno, magari dando più spessore al Mogol e facendogli coordinare le azioni senza bisogno di delegare... del resto l'impostazione intergenerazionale è sempre stata un fascino di queste storie, laddove si sbaglia tutti insieme e anche il Mogol si caccia nei pasticci, ma rimane una figura paterna da seguire, e i paperotti sono intraprendenti e in gamba comunque perché hanno trovate geniali e risolutive.

- Miao, Cronache feline: Fino all'ultimo dispetto (E. Faccini): La precedente mini-avventura di Malachia dal veterinario mi aveva fatto ridere, in questo caso manca quel "quid pluris".
Spoiler: mostra
Personalmente mi aspettavo un apice della comicità con Malachia che cadeva dentro l'acquario e le prendeva di santa ragione con tanto di "Gnao-Fzzz!"
, invece ho avuto l'impressione che l'autore si sia un po' trattenuto stavolta.

- Zio Paperone e il ritardo marziano (A. Sisti/M. Ferracina): Anche qui, c'è qualcosa che mi ha lasciato perplesso. Soggetto molto interessante, intelligenti "altarini svelati" di Paperone, ma il clima generale non mi ha preso... forse mi aspettavo qualche scaramuccia in più tra i personaggi, che invece lavorano in maniera solidale senza avere granché di comicità... o almeno non la comicità che questi personaggi potrebbero avere; mi chiedo se la censura non abbia bandito anche le randellate di Paperone a Paperino e le liti tra i due. Oltretutto i disegni non mi convincono; ci sono delle imprecisioni (ad esempio, nella prima vignetta di pag.147 dove sta guardando Paperone?) e per quanto i lineamenti dei personaggi siano gradevoli, le loro movenze mi sembrano poco naturali.
Titolo: Re:Topolino 3365
Inserito da: Flash X - Venerdì 22 Mag 2020, 12:32:44
Un numero che si apre con il nuovo capitolo di Topolino Giramondo. In realtà non ho niente da dire sulla storia: abbastanza interessante, anche se ne avevo preferite altre del ciclo come quella dell'Australia e quella del treno. Devo concordare il fatto che è strano che non ci siano dei veri e propri antagonisti all'interno della vicenda. Il secondo episodio del giro da capogiro invece secondo me è molto meglio rispetto al primo, in cui si avevano le basi. In questo vediamo Paperino avere a che fare con la sua sfortuna e si viene a creare una trama interessante. Il finale delle GM mi ha lasciato perplesso: troppo affrettato e confuso! E ora che ho letto tutti gli episodi posso dire che la miniserie non mi ha lasciato lo spirito delle GM, perché come detto da Volkabug, sembra quasi voler approfondire solo e soltanto i caratteri di Qui Quo e Qua, anziché concentrarsi sulla missione GM che dà il titolo alla storia. Insomma, dei 4 episodi l'ultimo è il più brutto. Anche sulla breve di Malachia questa volta non sono del tutto convinto, perché manca la gag finale che rende la serie riconoscibile. O meglio, la gag c'è, ma non è il solito marchio utilizzato per questa serie, quello che ci farebbe dire: <<Ah! La storia finisce così: allora è per forza una storia del nuovo ciclo di Malachia!>> (ovviamente dal finale si può capire che è una storia del famoso gatto perché lui è presente, però non è di quei finali che mi sarei aspettato in questo ciclo, considerando che ho letto tutti gli altri episodi che sono decisamente migliori). Insomma, è la prima storia di Malachia di cui parlo male: non per la storia in sé, ma proprio per il finale. In ogni caso è normale che in una serie ci siano dei flop, come ci sono dei top, ed è giusto che sia così. Sta di fatto che comunque tifo per l'autore, Enrico Faccini, che è bravissimo! La storia di chiusura non l'ho apprezzata più di tanto, forse perché non mi piacciono molto in generale le storie dedicate allo spazio che non siano saghe fantascientifiche come ad esempio PK. In ogni caso ho trovato strano l'atteggiamento di Paperone quando, pur di ritornare sulla Terra per fermare i Bassotti che lo stavano derubando al Deposito, lascia senza stremarsi troppo la Numero Uno su Marte. Il Paperone che conosco io avrebbe detto: <<Okay! Prima mi riprendo la Numero Uno, dopodiché subito a Paperopoli, così vediamo di sistemare i Bassotti: penserò dopo a come fare!>>. Una volta aver fatto ciò, arrivato a Paperopoli avrebbe escogitato un piano perfetto, da bravo Papero che ne ha vissute di tutti i tipi nel Klondike.
Dunque, un numero che mi ha deluso. Se gli scorsi numeri mi avevano convinto in tutte le storie presenti al loro interno, questo mi ha deluso in tutte le storie, tranne il giro da capogiro (che secondo me è la storia migliore del numero), e si salva di poco anche il nuovo capitolo di Topolino Giramondo.
Titolo: Re:Topolino 3365
Inserito da: Dippy Dawg - Venerdì 22 Mag 2020, 14:08:36
Topolino Giramondo: Topolino e le 2000 palme
Questa serie, a mio parere, è davvero una delle novità più belle degli ultimi tempi!
Finora le storie mi sono piaciute tutte, e spero che continuino per parecchio! :)

Sulla mancanza di antagonisti, la penso esattamente al contrario di quanti hanno scritto prima di me! ;)
Anzi, non sopporto più quando viene infilato a forza un cattivo nella storia (chi ha detto Kranz?), solo perché deve esserci un cattivo! Le avventure possono essere infinitamente variegate anche senza la presenza per forza (e stonata) di un avversario...

Zio Paperone e il Giro da capogiro
Mah...
Per essere una storia dedicata al Giro d'Italia e al ciclismo, si vede poco Giro, pochissima Italia, e il ciclismo è interpretato in maniera quantomeno fantasiosa (tanto per dire, da quando in qua le squadre devono avere obbligatoriamente un certo numero di atleti pena l'estromissione? ??? )...
Devo dire che sono abbastanza deluso... :(

Le GM in Operazione Alaska
In effetti, la storia finisce in un modo un po' equivoco, ma l'ho interpretato come se fosse solo un particolare secondario: quello che contava era mostrare l'interazione tra i personaggi, e in quello mi sembra riuscita!
Quanto al Gran Mogol, ho avuto l'impressione che l'hotspot (?!) sia stata solo una scusa per stare a guardare e mettere alla prova le sue Marmotte!

Miao, Cronache feline: Fino all'ultimo dispetto
Un po' più surreale rispetto alle altre (e infatti, questa vede Faccini come autore completo), ma le risate me le ha tirate fuori, quindi la promuovo! ;D

Zio Paperone e il ritardo marziano
Mi dispiace dirlo, ma stavolta Sisti mi ha deluso!
Da una parte, si parla di esplorazione di un pianeta lontano con i rover, dall'altra Paperone va e viene da Marte come se nulla fosse! Ma allora, a che servono i rover???
La mia sospensione dell'incredulità ha deciso che era troppo, ed è andata a farsi una passeggiata! ;D
Titolo: Re:Topolino 3365
Inserito da: dr. Paperus - Venerdì 22 Mag 2020, 15:13:54
Topolino Giramondo: Topolino e le 2000 palme
Questa serie, a mio parere, è davvero una delle novità più belle degli ultimi tempi!
Finora le storie mi sono piaciute tutte, e spero che continuino per parecchio! :)

Sulla mancanza di antagonisti, la penso esattamente al contrario di quanti hanno scritto prima di me! ;)
Anzi, non sopporto più quando viene infilato a forza un cattivo nella storia (chi ha detto Kranz?), solo perché deve esserci un cattivo! Le avventure possono essere infinitamente variegate anche senza la presenza per forza (e stonata) di un avversario...

Zio Paperone e il Giro da capogiro
Mah...
Per essere una storia dedicata al Giro d'Italia e al ciclismo, si vede poco Giro, pochissima Italia, e il ciclismo è interpretato in maniera quantomeno fantasiosa (tanto per dire, da quando in qua le squadre devono avere obbligatoriamente un certo numero di atleti pena l'estromissione? ??? )...
Devo dire che sono abbastanza deluso... :(

Beh sulla questione dei "cattivi" ovviamente c'è modo e modo di inserirli, e penso che Zironi saprebbe farlo bene, come dimostra la storia ambientata nell'Outback. Certo, nulla vieta di fare una storia senza cattivi, solo che in questo caso soprattutto la parte finale mi è sembrata un po' melensa... ma penso dipenda dai gusti, e comunque la storia la promuovo anche io nonostante questo particolare.

Per quanto riguarda la presenza di "poco giro" nella storia sul giro, devo ammettere che non me ne sono nemmeno accorto, e probabilmente la storia mi è piaciuta proprio perché l'ennesima vicenda sul giro d'Italia mi faceva sbadigliare, quindi sono contento di essermi gustato una semplice avventura dei paperi...
Titolo: Re:Topolino 3365
Inserito da: camera_nøve - Venerdì 22 Mag 2020, 16:40:20
Puntatona questa del The Fisbio Show dedicata al numero 3365 di Topolino: https://youtu.be/U9n7-ryS62c 💥

La storia "Topolino e le 2000 palme" mi ha spinto ad affrontare una lunga riflessione su questo progetto e operazione, un meritato plauso all'autore e a chi ha creduto fortemente in lui!
Titolo: Re:Topolino 3365
Inserito da: Vincenzo - Venerdì 22 Mag 2020, 20:18:21
[b

Zio Paperone e il ritardo marziano
Mi dispiace dirlo, ma stavolta Sisti mi ha deluso!
Da una parte, si parla di esplorazione di un pianeta lontano con i rover, dall'altra Paperone va e viene da Marte come se nulla fosse! Ma allora, a che servono i rover???
La mia sospensione dell'incredulità ha deciso che era troppo, ed è andata a farsi una passeggiata! ;D

Questo non è un problema che concerne solo questa storia.
Da Barks in avanti, i paperi (e ovviamente anche i topi) hanno viaggiato nello spazio innumerevoli volte e sono approdati su innumerevoli pianeti, ben oltre il nostro Sistema Solare, senza eccessive difficoltà. E senza bisogno delle agenzie spaziali.
Ovviamente nella nostra realtà non è così, e su Marte ci metteremo piede solo fra molti anni.
E' chiaro che quando un autore vuole produrre una storia più "aderente" alla realtà, come già Sisti ha fatto in diverse occasioni (vedi gli incontri con le versioni topolinizzate dei nostri astronauti) si venga a creare questo inevitabile contrasto.
Titolo: Re:Topolino 3365
Inserito da: GioReb - Sabato 23 Mag 2020, 18:31:12
Domanda: anche a voi capitano ultimamente albi pieni di sbavature, soprattutto nei balloons?

Mia personale rece:

- Topolino Giramondo: Topolino e le 2000 palme: A parte certe espressioni eccessivamente enfatiche, la storia mi è piaciuta. Bella la panoramica della città perduta. Voto 9.

- Zio Paperone e il Giro da capogiro: Se devo essere onesto, non ho trovato nulla di che in questo episodio. Trovo inoltre stancanti tutti quei becchi spalancati senza motivo (soffrono tutti di asma?). Voto sospeso anche se finora non mi è sembrata una storia memorabile.

- Le GM in Operazione Alaska: Tanto era ben riuscito il terzo episodio, tanto hanno voluto strafare in questo con meline e scuse fuori luogo (tanto ormai si erano già compresi tutti quanti!). E di nuovo posture  e becchi spalancati a profusione, evidentemente un vizio comune da parte degli autori disneyani di nuova generazione. La storia in sè, forse tutto sommato scontata, non sarebbe male ma secondo me la si poteva benissimo risolvere in due-tre episodi al massimo. Voto 7.

- Miao, Cronache feline: Fino all'ultimo dispetto: Classico muto facciniano e sempre gradito ritorno di Malachia. Voto 7/8.

- Zio Paperone e il ritardo marziano: Storia pertinente e lineare in omaggio alle varie sonde inviate su Marte. Inoltre ci sono stati risparmiati i soliti alieni. Unica cosa fuori luogo l'evitabilissimo cilindro appoggiato sul casco di Paperone (nelle storie di una volta ci poteva stare, ora un bel po' meno). Voto 8/9.

Felice fine settimana a tutti

GioReb
Titolo: Re:Topolino 3365
Inserito da: Gumi - Domenica 24 Mag 2020, 16:08:16
Praticamente concorde su tutto con il buon Dippy, salvo per il fatto che non mi è piaciuta nemmeno la muta di faccini, soprattutto per il finale un po' meh. Ad esclusione del sempre ottimo Beppe Zironi, il resto, stavolta, non mi ha particolarmente entusiasmato.
Titolo: Re:Topolino 3365
Inserito da: Flash X - Domenica 24 Mag 2020, 18:16:17
Domanda: anche a voi capitano ultimamente albi pieni di sbavature, soprattutto nei balloons?
A me sì, soprattutto in quest'ultimo. Comunque succede sempre in determinate pagine, nel senso che non capita mai in una vignetta sola in una tavola, ma, se succede, la sbavatura è in tutta la tavola (sempre mi riferisco al lettering dei baloon). Va be': l'importante è che si legga.
Titolo: Re:Topolino 3365
Inserito da: Cornelius - Domenica 24 Mag 2020, 18:17:20
Topolino e le 2000 palme
Una storia ecologica con un inizio quasi all'Alberto Angela ma che, attraverso alterne fasi di ambientazione scolastica (dove Topolino è stato invitato in veste di divulgatore) e di racconto, realistico nonostante la clamorosa scoperta casuale di una antica città perduta, scorre molto bene anche grazie ai personaggi locali. L'ottimo Zironi, qui autore completo, si omaggia inventandosi il villaggio sahariano di El Ziron. Interessante questo ruolo di Mickey come divulgatore scolastico e come reporter per non si sa quale giornale (il Daily?). La sua figura ultimamente criticata è invece ben strutturata fra giornalismo e investigazioni, sperando che alla qualità segua una certa 'quantità' (non solo per lui ma per tutti i personaggi di Topolinia).
Zio Paperone e il Giro da capogiro    (secondo episodio)
Interessante notare come in questa saga ciclistica Paperino si consideri non solo sfortunato ma anche 'portatore di sfortuna' (verso chi lo circonda) e si allontani dagli altri per preservarli da sicuri insuccessi.
Tema delicato, questo, trattato comicamente tanti anni fa con un altro nipote dello zione, Oscar (il cui look faceva presagire il 'ruolo') dove effettivamente certe dicerie non erano semplicemente tali. In questo caso è solo Paperino che ci crede, per fortuna, visto che nessun altro gli da credito (né i compagni di squadra, né lo zio) ma, anzi, lo stimolano a superare la crisi e a partecipare. Se Paperino non porta sfortuna, però è sempre meglio richiamare un sicuro e storico porta fortuna: ed ecco Gastone, suo malgrado, trasvolare l'oceano in fretta e furia per fungere unicamente da amuleto (come dice Battista). E la cosa funziona.
Le GM in : Operazione Alaska   (quarto e ultimo episodio)
Penso che le mie recenti critiche su questa lunga storia si basino, più che altro, su rapporti psicologici tra ragazzi anche ben sviluppati ma che, interessando QQQ (in questo caso senza colori che li distinguano, dando per scontato che ormai li sappiamo abbinare ai nipotini), mi riesce difficile seguirli senza confondermi fra loro (in casi del genere una certa, seppur minima, caratterizzazione estetica e fisica sarebbe utile). Chi è geloso di chi, chi è che delude il Mogol, che è che subentra a chi? Devi fare mente locale e tornare indietro di qualche vignetta o pagina, per sicurezza. Detto ciò la pioniera Amka non poteva non conoscere un certo papero scozzese ma la sua deduzione, collegata ai suoi nipoti, cade lì, senza ulteriori approfondimenti.
Miao - Fino all'ultimo respiro
Malachia ha trovato in Faccini un meraviglioso regista che sa come esaltare le sue 'doti'. Sebbene ultimamente mi sia piaciuto anche in storie parlate di altri autori, questo corto muto è un altro gioiellino da aggiungere al suo 'curriculum', tornato a splendere dopo mezzo secolo dai tempi di Kìnney e Hubbard.
Zio Paperone e il ritardo marziano
Alessandro Sisti riesce ad unire diversi storici plot (viaggi su Marte, ricerca dell'oro, Deposito attaccato dai Bassotti...) intersecando le varie vie narrative in modo agile e interessante, creando una storia scorrevole e godibile, come le tavole di Mario Ferracina.
Titolo: Re:Topolino 3365
Inserito da: MiTo - Lunedì 25 Mag 2020, 11:45:17
Buon numero quello di questa settimana, in cui tutte le storie si attestano su un'ottima media

Topolino Giramondo: Topolino e le 2000 palme
Ottima serie, questa, che mostra Topolino sotto una luce diversa (e lontana dall'investigatore metropolitano, più simile al giovane Topolino che girava il mondo in cerca di avventura) e mostra parti meravigliose del pianeta con le loro problematiche. L'assenza di un vero e proprio antagonista non è rilevante, perchè il "nemico" esiste già: il deserto e l'avanzare delle sabbie. Se non è un antagonista questo...

Zio Paperone e il Giro da capogiro
Premesso che non sono mai impazzito né per il giro né per le storie a esso dedicate, la saga procede bene mostrando anche un lato umano di Paperino. Ovviamente è ancora impossibile giudicare la storia nella sua interezza. Mazzarello si comporta bene.

Le GM in Operazione Alaska
La trama di questa saga è stata pressoché inesistente (o comunque molto stereotipata) ma non è una mancanza che ha pesato sull'economia della storia. Che è un ottimo pretesto per sviluppare ulteriormente il carattere di QQQ (aspetto che alla nuova direzione sembra stare molto a cuore) e dei lorl compagni di avventura. Ottimi i disegni per tutti gli episodi

Miao, Cronache feline: Fino all'ultimo dispetto
Ottima breve, Malachia usato bene, Faccini una garanzia.

Zio Paperone e il ritardo marziano
Una storia ben scritta che mi ha lasciato perplesso su due punti. Il primo è quello già evidenziato da altri utenti, ossia vedere le agenzie spaziali che spediscono sofisticati rover su Marte quando poi Paperone può permettersi di fare avanti e indietro come nulla fosse con la sua astronave. Il secondo punto che mi lascia perplesso è il cambiamento tutto "di botto" del disegnatore, che da una storia all'altra sembra diventato Freccero.
Titolo: Re:Topolino 3365
Inserito da: LolloPippinide - Lunedì 25 Mag 2020, 12:07:51
Per chi ha preso il gadget... Avete notato che la bandierina con la lettera A è rossa, invece nella foto del plastico finito è verde? Ne sono state fatte diverse versioni? Mumble mumble
Titolo: Re:Topolino 3365
Inserito da: Kim Don-Ling - Lunedì 25 Mag 2020, 13:19:01
Per chi ha preso il gadget... Avete notato che la bandierina con la lettera A è rossa, invece nella foto del plastico finito è verde? Ne sono state fatte diverse versioni? Mumble mumble
Sì ho notato la differenza tra i colori della foto e la bandierina reale, ma non credo ne esistano varie versioni… cmq questo è il luogo giusto perché qualcuno lo dica, nel caso!
Più che altro, il mio nipotino verde ha la testa quasi staccata dal corpo… già sfiorandolo sembra possa cadere da un momento all'altro ???
Titolo: Topolino 3365
Inserito da: piccolobush - Martedì 26 Mag 2020, 11:25:00
Recensione Topolino 3365


 Sarebbe molto comodo derubricare Le GM in: Operazione Alaska a semplice storia promozionale concepita unicamente per il lancio del nuovo mensile dedicato ai ragazzini (https://www.papersera.net/wp/2020/05/13/il-manuale-delle-giovani-marmotte-1/). Purtroppo, trattandosi di un progetto che si dipana per ben quattro puntate e che vede coinvolti un disegnatore affermato e uno sceneggiatore relativamente giovane, ma che gode di molto credito nel mondo dei fumetti, scrivendo non solo per Panini, ma anche per Bao e Bonelli tra gli altri, non si può non soffermarsi su di essa per un esame più attento.

 Giunti quindi alla conclusione della storia, si può dire che essa fallisce sotto quasi tutti i punti di vista. Il soggetto è piuttosto semplicistico ma questo ha una importanza relativa dato che una sceneggiatura ben scritta può valorizzare il tutto. Peccato che non accada: dopo Foglie rosse (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+3336-1P), Area 15 (https://inducks.org/subseries.php?c=Area+15), X-Music (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+3341-1P), l’intento è ancora quello di valorizzare i “giovani” della banda Disney, coinvolgendoli in trame con ruoli da protagonisti, cercando di dotare ciascuno di una propria personalità e immergendoli in contesti assimilabili a quelli dei loro coetanei del mondo reale.

 I dubbi, le insicurezze, le gelosie tipiche di quella età, enfatizzate dalla rincorsa alla leadership della squadra, in questo caso vengono però rese in maniera superficiale e confusa da Federico Rossi Edrighi. Abbastanza curioso poi, che in una storia che mira a caratterizzare e differenziare i tre fratelli, non ci sia stato nessun accorgimento per distinguerli tra loro, col risultato che si fa spesso fatica a capire chi di essi sta parlando (sarebbero bastate delle mostrine sul cappello o qualcosa di simile per individuare a colpo d’occhio almeno il caposquadra del momento, con un notevole miglioramento nella comprensione dei dialoghi).

 A questo si aggiungono poi delle facilonerie di sceneggiatura etichettabili in realtà come veri e propri errori. Già è difficile credere che le condotte di un impianto di raffinazione siano tenute insieme da degli stracci, ma che i paladini della natura risolvano la situazione facendole esplodere nel bel mezzo di un’area protetta… boh, non so, non riesco a capacitarmi del fatto che una cosa del genere sia passata indenne tra le diverse fasi di lavorazione della storia e nessuno abbia avuto nulla da dire.

 L’unico aspetto positivo sono i disegni: D’Ippolito, nel character design ligio ai nuovi dettami dell’art director, ha continuato a giocare brillantemente con il layout della tavola, trovando soluzioni accattivanti e diverse dal solito ma senza mai perdere di vista la leggibilità.

 
Brave GM, ottimo lavoro davvero…

 Un mezzo punto interrogativo anche per il nuovo episodio di Topolino giramondo di Giuseppe Zironi. Bei disegni, belle ambientazioni, un po’ di didattica senza invasività, però manca sostanza. È una storia in cui, di fatto, non accade nulla, sembra quasi un documentario. Piacevole comunque, anche se chi si aspetta qualcosa di più avventuroso rimarrà piuttosto deluso.

 Anche la storia sul Giro d’Italia fatica ad appassionarmi. Decisamente la sceneggiatura di Enna non appare particolarmente brillante e i disegni di Mazzarello non hanno quel qualcosa in più in grado di dare una scossa alle vicende, risultando abbastanza scialbi. Riflettendoci un po’, c’è anche un’altra cosa che mi è mancata: in genere in questo tipo di operazioni è tipico parodiare i veri protagonisti dell’evento (sia esso sportivo o di altra natura) il che serve non solo ad aggiungere un tocco di umorismo in più, ma anche ad aiutare a calarsi nel contesto, a renderlo più familiare.

 In questo caso invece abbiamo una serie di comprimari anonimi che non destano più di tanto l’interesse e la storia scorre via senza impressionare.

 Dopo una simpatica (e niente più) muta di Faccini, l’albo si chiude con Zio Paperone e il ritardo marziano, di Sisti e Ferracina, storia che avrebbe potuto essere molto migliore, sfruttando il fenomeno fisico da cui prende spunto, mentre invece si perde tra un preambolo artificioso, un intermezzo inutile e, arrivata al punto cruciale, si risolve senza l’intervento dei protagonisti. Un’occasione sprecata.

 Riguardo l’apparato redazionale, oltre alla pagina di presentazione per ogni storia (escluse le brevi), troviamo un servizio sulla fauna avicola dei laghi, la consueta rubrica calcistica e un approfondimento su Marte legato alla storia in chiusura



Voto del recensore: 2/5
Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
https://www.papersera.net/wp/2020/05/26/topolino-3365/
Titolo: Re:Topolino 3365
Inserito da: doppio segreto - Martedì 26 Mag 2020, 19:06:31
Un mezzo punto interrogativo anche per il nuovo episodio di Topolino giramondo di Giuseppe Zironi. Bei disegni, belle ambientazioni, un po’ di didattica senza invasività, però manca sostanza. È una storia in cui, di fatto, non accade nulla, sembra quasi un documentario. Piacevole comunque, anche se chi si aspetta qualcosa di più avventuroso rimarrà piuttosto deluso.


Confesso che dopo aver letto le varie recensioni di chi ti ha preceduto su questa storia ho dovuto aumentare le dosi di antidepressivo e ansiolitico e rassegnarmi definitivamente sul presente e sul futuro di Topolino.


La tua recensione non cambia molto il mio umore ma, quanto meno, mi dà la forza di provare a scrivere.


Topolino ha fatto il giornalista per la prima volta nel 1935 e l'ha fatto per combattere per la libertà di stampa contro lo strapotere mafioso. Questa è la missione del Topo più celebre della storia, combattere il male ovunque sia e senza guardare in faccia a nessuno. Negargli questo vuol dire renderlo inutile e farlo morire.


Nel 2020 Topolino fa il giornalista attraversando il mondo. Uno come Topolino che, ripeto, ha come vocazione combattere il male ovunque si annidi, di qualsiasi colore esso sia, in un mondo come è quello attuale, avrebbe solo l'imbarazzo della scelta, a qualsiasi latitudine e longitudine si trovi del globo terrestre, per mettere in luce le sue qualità di giornalista che combatte, spesso, o quasi sempre,  invano, contro la parte peggiore dell'umanità: quella dei potenti e prepotenti.


Invece Topolino, nella peggiore delle ipotesi trova ladruncoli da quattro soldi o ... il bene assoluto, incarnato da personaggi encomiabili, senza che queste storie mettano in evidenza che, contro la buona volontà di queste tantissime brave persone, si muovono interessi guidati dal profitto più sfrenato e dal cinismo assoluto coperto da gran parte dei politici che governano questo mondo


Il problema del clima, dell'inquinamento, del futuro ecologico, è il problema principe del nostro pianeta e del nostro (VOSTRO) futuro e questo problema si accompagna ad una accentuazione sempre più marcata di diseguaglianze e ingiustizie che presto diventeranno insostenibili e ingovernabili.


Chi sta dietro a Topolino e che ha giustamente fatto suo questo problema non può limitarsi a raccontarci che è piantando alcune palme nel deserto che si aiuterà a risolvere le cose: è come dire che una goccia d'acqua ci toglierà la sete.


Se non si ha il coraggio di andare ben oltre e di cominciare a denunciare i veri cattivi, il vero male di oggi, il fine di aiutare la buona causa della salvezza del pianeta si va tranquillamente a far friggere e col lei, tutti noi e soprattutto, Voi.


Dico soprattutto Voi perché io ho già quasi 62 anni e, al massimo, la mia depressione, non potrà che accelerare la mia dipartita da questo favoloso Eden.


Quello che mi amareggia di più e, di gran lunga, è leggere che delle persone giovani o relativamente giovani, si sentano soddisfatte da queste storie veramente insipide, assolutamente piatte e sostanzialmente inutili e non pretendono, invece, dal loro fumetto, molto di più anche perché, questo di più, quel fumetto l'ha saputo dare e fare in un passato ormai molto  remoto


Un fumetto che vorrebbe essere educativo e faro nei confronti dei giovanissimi e che fa dell'ecologismo una sua punta di diamante, non può assolutamente farlo all'acqua di rosa, facendo credere, ai bambini e anche a quelli che bambini non sono più che al mondo esistono tantissime brave persone che lo salveranno, senza mostrare però il terribile rovescio della medaglia che esiste.


Questo mondo è pieno di cattivi, è pieno di male e tutto questo male non si deve nascondere ai bambini col fine di non turbarli - o scemenze del genere - e, il male, si annida in quelli che negano i problemi climatici legati all'inquinamento per i loro profitti, in quelli che continuano a distruggere la foresta amazzonica per i loro profitti, in quei politici che non cercano, a fianco della Scienza, di salvare il salvabile ma pensano che tutto ciò sia solo di intralcio al loro assolutamente putrido, profitto.


Bene, ora posso andare a prendermi l'Alprazolam e comunque... vi saluto con affetto.
Titolo: Re:Topolino 3365
Inserito da: luciochef - Martedì 26 Mag 2020, 19:50:59
Ricordate il "solito" problema che affligge già da un po' di tempo (dagli anni 80/90 ad oggi) Topolino ?
Quel problema che quasi tutti riconoscono e sottolineano che ha reso Topolino perennemente un detective che ha la meglio sempre e con estrema facilità ?
Ecco, qui si sta facendo l'errore opposto. A mio umile avviso....
Questa storia di Zironi parte con lo scopo di illustrare uno dei viaggi intorno al mondo di Topolino. Adesso, dove sta scritto che in ogni movimento di Topolino ci debba essere un cattivo, una gang o una organizzazione da combattere ?
Questo non significa non ammettere la malvagità della razza umana ed i modi loschi con cui si ottengono i profitti, anche a discapito degli altri.
Semplicemente succede che in alcuni frangenti della nostra esistenza non si hanno fisiologicamente e tassativamente incontri di questo tipo. Anche perchè, come in questo caso, il "cattivo" di turno è un fenomeno naturale inesorabile e atavico.
Possiamo concordare che l'uomo, con i suoi porci comodi, abbia accelerato molti cambiamenti climatici. Ma, soprattutto in questo caso, non è il "colpevole" primario ed unico.
L'avanzamento del deserto a discapito del verde è un processo che, nel Sahara, risale a milioni di anni fa. Infatti, anche ad inizio episodio, Topolino rivolgendosi agli studenti dice che "Una volta il Sahara era una savana ricca di fiumi e animali".
Ad avvalorare questa tesi ci sono numerosi studi scientifici :
https://www.focus.it/ambiente/animali/il-sahara-era-pieno-di-pesci
https://www.focus.it/cultura/storia/il-primo-orto-nel-sahara-10-mila-anni-fa
https://www.ilmessaggero.it/primopiano/esteri/deserto_sahara_studio_universita_la_sapienza_roma_vegetazione-3575311.html
Insomma qui si parla di mettere in una storia delle nozioni scientifiche che hanno alla base studi comprovati.
Quindi non bisogna gridare allo scandalo se non si vedono pistoleri senza scrupoli, contrabbandieri che sversano liquami oppure ladri che tramano alle spalle dell'umanità.
Ci sono ugualmente pericoli di stampo naturale che mettono in difficoltà le popolazioni di luoghi "complicati" in quanto a collocazione geografica.
O almeno provate a chiedere a loro se li vedono o meno come avversari più che temibili....
Titolo: Re:Topolino 3365
Inserito da: Vincenzo - Martedì 26 Mag 2020, 21:13:17
Nella storia di Zironi, come ha già giustamente detto luciochef,  il male è rappresentato dalla natura stessa.
E così come nell'umanità si nasconde il marciume, al tempo stesso si cela una forza positiva che le permette di migliorarsi, di andare incontro alle difficoltà con uno spirito solidaristico. Certo, il male affascina molto di più, ma non esiste solo quello, per fortuna.
E pretendere che Topolino debba combattere solo la corruzione umana significa limitarlo.

In ogni caso quello di cui ha parlato doppio segreto si ritrova nella storia delle Gm, con un imprenditore senza scrupoli che letteralmente ha mandato a quel paese la natura in nome dei suoi biechi profitti.
Titolo: Re:Topolino 3365
Inserito da: dr. Paperus - Martedì 26 Mag 2020, 21:36:04
Invece Topolino, nella peggiore delle ipotesi trova ladruncoli da quattro soldi o ... il bene assoluto, incarnato da personaggi encomiabili, senza che queste storie mettano in evidenza che, contro la buona volontà di queste tantissime brave persone, si muovono interessi guidati dal profitto più sfrenato e dal cinismo assoluto coperto da gran parte dei politici che governano questo mondo.
Il problema del clima, dell'inquinamento, del futuro ecologico, è il problema principe del nostro pianeta e del nostro futuro e questo problema si accompagna ad una accentuazione sempre più marcata di diseguaglianze e ingiustizie che presto diventeranno insostenibili e ingovernabili.
Chi sta dietro a Topolino e che ha giustamente fatto suo questo problema non può limitarsi a raccontarci che è piantando alcune palme nel deserto che si aiuterà a risolvere le cose: è come dire che una goccia d'acqua ci toglierà la sete.

Nonostante il discorso un po' troppo enfatico, queste specifiche frasi di doppio segreto non mi sembrano prive di fondamento, e del resto mi trovo pienamente d'accordo con la recensione che Piccolobush ha scritto della storia in questione. Saranno gusti, ma per me che forse sono più amante delle storie avventurose, questa tappa di Topolino Giramondo manca di sostanza (adoro Zironi, infatti le altre invece mi erano piaciute); del resto anche il mio punto interrogativo, come quello del recensore, è solo a metà: comunque è una lettura piacevole, anche se sul finale mi ha fatto assopire... e tuttavia i disegni sono ottimi! Anche la narrazione si dipana bene, mancano solo dei personaggi interessanti IMHO. Non che ci volessero i cattivi, ma se uno ci pensa non è che possono essere
Spoiler: mostra
tutti angelici come si scopre sul finire della storia... almeno qualche difettuccio di cui ridere...

Del resto il fatto che il bimbo prenda in prestito il camion per fare bella figura mi sembrava un piccolo spunto interessante, che se ampliato avrebbe permesso almeno di apprezzare una realtà diversa dalla nostra, in cui si è tutti più poveri e si condivide più facilmente... invece rimane solo uno spunto appena abbozzato.

Poi se si fa una storia che parli di emergenza climatica, scusate ma quanta importanza ha in fondo che il Sahara sia in via di desertificazione da millenni? Per lanciare un messaggio di denuncia bisogna concentrarsi su quello che succede ora... ma forse lanciare un tale messaggio non era l'obiettivo dell'autore, e va bene così; però ciò alleggerisce un pochetto la storia quanto a importanza, non mi sentirei di definirla la migliore del ciclo.

In conclusione, se per le compagnie di Topolino si trovasse una via di mezzo tra i feroci criminali e gli amici teneri, sarebbe un arricchimento per le storie in questione.
Titolo: Re:Topolino 3365
Inserito da: piccolobush - Martedì 26 Mag 2020, 22:27:53
Anche la narrazione si dipana bene, mancano solo dei personaggi interessanti IMHO. Non che ci volessero i cattivi, ma se uno ci pensa non è che possono essere
Spoiler: mostra
tutti angelici come si scopre sul finire della storia... almeno qualche difettuccio di cui ridere...

Del resto il fatto che il bimbo prenda in prestito il camion per fare bella figura mi sembrava un piccolo spunto interessante, che se ampliato avrebbe permesso almeno di apprezzare una realtà diversa dalla nostra, in cui si è tutti più poveri e si condivide più facilmente... invece rimane solo uno spunto appena abbozzato.
Concordo in generale con quanto scritto da doppio segreto. In questo caso specifico mi sento però più vicino a quanto espresso da volkabug, in particolare nel pezzo citato. Giustamente non sempre ci deve essere un cattivo da combattere, si può fare ottimo giornalismo anche con dei reportage.
In effetti l'entrata in scena del bimbo e della sua comunità avrebbe fornito uno spunto per mostrare altro, una società diversa, come scritto.
L'autore ha preferito però muoversi in altra direzione. Anche per me resta una occasione persa e certo la lettura non è stata molto più che gradevole.
Aspetto di vedere come continuerà questa serie per dare un giudizio più completo, al momento ho due episodi di cui uno bello e l'altro così così
Titolo: Re:Topolino 3365
Inserito da: doppio segreto - Mercoledì 27 Mag 2020, 19:26:35
Ricordate il "solito" problema che affligge già da un po' di tempo (dagli anni 80/90 ad oggi) Topolino ?
Quel problema che quasi tutti riconoscono e sottolineano che ha reso Topolino perennemente un detective che ha la meglio sempre e con estrema facilità ?

Possiamo concordare che l'uomo, con i suoi porci comodi, abbia accelerato molti cambiamenti climatici. Ma, soprattutto in questo caso, non è il "colpevole" primario ed unico.
L'avanzamento del deserto a discapito del verde è un processo che, nel Sahara, risale a milioni di anni fa. Infatti, anche ad inizio episodio, Topolino rivolgendosi agli studenti dice che "Una volta il Sahara era una savana ricca di fiumi e animali".
Ad avvalorare questa tesi ci sono numerosi studi scientifici :
https://www.focus.it/ambiente/animali/il-sahara-era-pieno-di-pesci (https://www.focus.it/ambiente/animali/il-sahara-era-pieno-di-pesci)
https://www.focus.it/cultura/storia/il-primo-orto-nel-sahara-10-mila-anni-fa (https://www.focus.it/cultura/storia/il-primo-orto-nel-sahara-10-mila-anni-fa)
https://www.ilmessaggero.it/primopiano/esteri/deserto_sahara_studio_universita_la_sapienza_roma_vegetazione-3575311.html (https://www.ilmessaggero.it/primopiano/esteri/deserto_sahara_studio_universita_la_sapienza_roma_vegetazione-3575311.html)
Insomma qui si parla di mettere in una storia delle nozioni scientifiche che hanno alla base studi comprovati.
Quindi non bisogna gridare allo scandalo se non si vedono pistoleri senza scrupoli, contrabbandieri che sversano liquami oppure ladri che tramano alle spalle dell'umanità.
Ci sono ugualmente pericoli di stampo naturale che mettono in difficoltà le popolazioni di luoghi "complicati" in quanto a collocazione geografica.
O almeno provate a chiedere a loro se li vedono o meno come avversari più che temibili....
Primo punto.
Chiedere ad un personaggio come Topolino di non fare il detective è come chiedere a Zio Paperone di non essere più il papero più ricco del mondo.
Topolino non è come Paperino che è un personaggio assai duttile - ed è anche per questo che quasi tutti gridano viva Paperin - è viceversa, un personaggio che è nato per l'avventura ed in particolare è nato per fare il detective. Chiedere e imporre a Topolino di non fare più il detective è come chiedere a Holmes, Poirot, Maigret di non fare più i detective e il commissario.
Se ad un personaggio come Topolino non fai più fare il detective equivale a renderlo inutile e farlo morire. Topolino non fa ridere, Topolino se sta a casa è di una noia pazzesca, Topolino se va in giro per il mondo senza agire fa
  assopire.

nonostante i disegni siano ottimi. :o
Topolino è l'eroe del New Deal, è l'eroe americano della seconda guerra mondiale, è l'eroe americano dell'inizio della Guerra fredda ma, quando negli Stati Uniti d'America, nasce il maccartismo (https://it.wikipedia.org/wiki/Maccartismo) è l'eroe che si riempe di dubbi: chi sono i buoni e i cattivi? Il male è tutto da una parte o è anche dall'altra?
Nel 1955, l'eroe Topolino, votato a combattere i cattivi e il male diventa improvvisamente molto scomodo e dunque, fine delle storie a strisce e vai con infinite gag auto-conclusive dove a far ridere però sono gli altri, non Topolino che deve solo fare quella faccia da eterno stupito e sconvolto di fronte alla battuta che qualcun altro fa.
In Italia gli va molto meglio perché la scuola italiana porta avanti con molta sapienza il suo essere detective, in anni dove il giallo furoreggia dappertutto a cominciare dalla Televisione e dai tanti libri gialli della Mondadori che riempiono le edicole.
Ma anche questo filone comincia a battere il passo e le nuove generazioni di lettori degli anni ottanta e novanta prediligono il Fantastico. Quello che salva parzialmente in quel periodo Topolino è il convertirsi a quel mondo ma, dagli anni 90, Topolino è già praticamente in una crisi senza precedenti.
Arriva Tito Faraci e con lui Topolino rinasce e a farlo rinascere sono i racconti di MMMM che sono dei capolavori assoluti. Ma, l'errore bestiale che fu fatto fu quello di esiliarlo in questa forma, dal Topolino settimanale per fare un mensile a lui dedicato. Topolino, inviso da molti, troppi lettori, non può reggere da solo una testata e come tutte le altre a lui dedicate, MMMM dopo soli 12 numeri, chiude i battenti.
La grande intuizione di Faraci non sta certo nel decidere se Topolino deve o non deve fare il detective - su questo non si può neanche discutere - ma come Topolino deve fare il detective e, il detective di MMMM è assolutamente rivoluzionario rispetto al passato e, soprattutto, stupendo. Quella era la strada maestra, quello è il terreno per Topolino e non certo fare il giornalista da quattro calzette, come fin'ora ha fatto nelle tre storie di Zironi.
Poi arriva Castellan e, ancora una volta, il mondo di Topolino si riapre a nuove lusinghevoli prospettive ma, Castellan da solo non può farcela a salvarlo, soprattutto oggi poi che le restrizioni sempre più ampie "sconsigliano" - verbo usato da Castellan nella sua intervista - di poter presentare tanti di quei progetti che giacciono fermi lì, nei suoi cassetti.


Secondo punto.
Al netto di tutta la mia gigantesca ignoranza, so la storia del Sahara e, ai tuoi interessantissimi articoli aggiungerei però anche questo (https://www.lifegate.it/persone/news/sahara-cresce-cambiamenti-climatici).
Il rimboscamento della Terra è visto come un aiuto per fermare l'aumento del riscaldamento globale e, in questa ottica, si inseriscono le palme del deserto e gli alberi che i ragazzi vanno a piantare dopo la lezione di Topolino ed è del tutto evidente che la storia di Zironi, oltre a raccontarci di come è nato il più grande deserto del mondo, devia alla fine ad un appello per rimboscare il Sahara e anche il resto del pianeta e in primis la nostra amata Italia (https://www.lifegate.it/persone/news/sahara-cresce-cambiamenti-climatici).
Ma, ripeto, se si pensa che sia sufficiente piantare qualche alberello per risolvere tutto ... ciao!
Titolo: Re:Topolino 3365
Inserito da: Vincenzo - Mercoledì 27 Mag 2020, 19:52:24
E chi ha chiesto che non faccia più il detective?
Al massimo si vuole che non faccia sempre e SOLO quello, quando vive un'avventura.
Certo, MMMM è fantastico, ma...lo è anche la serie di Topolinia 20802 o Topolino e il passaggio al Tor Korgat.

Titolo: Re:Topolino 3365
Inserito da: Zironi - Mercoledì 27 Mag 2020, 22:17:52
Oh, ma che bella discussione.
Mi va di intervenire e potrei scrivere un poema, ma sarò lapidario.
Temo che nel 2020 sia  ingenuo pensare che un topo possa ridare la vista ai ciechi e portare la pace nel mondo, ma nei '30 andava benissimo è ogni tanto va bene anche adesso.
O meglio...
Credo che un buon modo per salvare non il mondo ma noi stessi (e quindi il mondo) sia dare un senso ai dettagli che scorrono tra le pieghe dei grandi eventi globali, di cui in effetti nessuno di noi sa quasi nulla. Quella famosa parte di realtà che NON sta in un telefonino.
Questa ricerca di senso richiede una visuale dal basso e ravvicinata, non offre molte risposte ma in compenso può generare domande su domande.
Topolino Giramondo è stato pensato per offrire quella visuale. Ai ragazzini, non ve lo dimenticate, brutti vecchiacci che non siete altro SmBho2
Chiaro che poi ci si trova un po' di tutto, ma il concept è esattamente questo.
Titolo: Re:Topolino 3365
Inserito da: doppio segreto - Mercoledì 27 Mag 2020, 22:19:14
E chi ha chiesto che non faccia più il detective?
Al massimo si vuole che non faccia sempre e SOLO quello, quando vive un'avventura.
Certo, MMMM è fantastico, ma...lo è anche la serie di Topolinia 20802 o Topolino e il passaggio al Tor Korgat.
Io rispondevo all'incipt iniziale di Luciano.
Per il resto, siamo d'accordo sul fatto che quando Topolino vive un'avventura non deve fare SOLO quello, lo ha sempre fatto fin dalle strisce giornaliere e dunque perché mai dovrei essere contrario?
L'importante però è che ci sia AZIONE, se ad un'avventura togli quella fa venire il latte alle ginocchia, come accade con questa.
Poi, mi ripeto, se si decide a Topolino di fare girare il mondo come giornalista - che è un mestiere che è nel suo DNA - non possiamo fare storie dove, al più, incontra dei banditucoli da quattro soldi, o fargli girare il Sahara - una delle polveriere più pericolose al mondo -  come se stesse camminando sulla Via Franchigena!
Titolo: Re:Topolino 3365
Inserito da: doppio segreto - Mercoledì 27 Mag 2020, 22:33:40
Oh, ma che bella discussione.
Mi va di intervenire e potrei scrivere un poema, ma sarò lapidario.
Temo che nel 2020 sia  ingenuo pensare che un topo possa ridare la vista ai ciechi e portare la pace nel mondo, ma nei '30 andava benissimo è ogni tanto va bene anche adesso.
O meglio...
Credo che un buon modo per salvare non il mondo ma noi stessi (e quindi il mondo) sia dare un senso ai dettagli che scorrono tra le pieghe dei grandi eventi globali, di cui in effetti nessuno di noi sa quasi nulla. Quella famosa parte di realtà che NON sta in un telefonino.
Questa ricerca di senso richiede una visuale dal basso e ravvicinata, non offre molte risposte ma in compenso può generare domande su domande.
Topolino Giramondo è stato pensato per offrire quella visuale. Ai ragazzini, non ve lo dimenticate, brutti vecchiacci che non siete altro SmBho2
Chiaro che poi ci si trova un po' di tutto, ma il concept è esattamente questo.
In realtà, caro Zironi, qui l'unico brutto vecchiaccio - e non so dei due quale di più - sono io che, fra l'altro, non so nemmeno usare il telefonino. :)


Permettimi di fare quella che in Musica si chiamerebbe una Variazione sul tema.


Temo che nel 2020 sia impossibile per qualsiasi autore di Topolino, affrontare temi che vadano a ledere anche minimamente il politically correct, cosa già molto più possibile negli anni 30.


Per il resto, è vero, Topolino giramondo è stato ideato per i ragazzini come del resto tutto quello che il settimanale ormai passa. Quei ragazzini poi, dopo aver letto la storia su Topolino, prendono in mano il famoso telefonino che loro sanno usare già molto bene a differenza di me e lì, vanno a vedere ben altre cose. C:-)


Zironi, sarebbe molto meglio se Topolino ritornasse al suo spirito originale, quello che dettò Walt Disney: non un fumetto per bambini ma un fumetto per adulti per il bambino che rimane in ognuno di noi e che, in quanto tale, piacerà molto probabilmente di più anche ai ragazzini.
Titolo: Re:Topolino 3365
Inserito da: Zironi - Giovedì 28 Mag 2020, 08:04:12
Sopra ai 25 siamo tutti vecchiacci, e ahinoi la nostra attitudine alla suggestione passa in fretta.
Tra l'altro sto scrivendo dal mac, che col telefono sono orbo e i miei ditinini vanno dove sanno loro ;)

L'accenno ai ragazzini non è, naturalmente, la confessione che si scrivono cose sciocche, ma solo semplici.
Al di là che gli eventi narrati siano più o meno spettacolari (nel Sahara si poteva incontrare una carovana di profughi braccati dagli schiavisti, o sventare un piano dei cattivi per rubare tutta l'acqua sotterranea), qualsiasi storia è buona per tutti se contiene un po' di verità e ti assicuro che lo sforzo va in quella direzione. Il deserto un po' lo conosco e ci ho viaggiato in autonomia e con mezzi di fortuna, non ho incontrato predoni ma sono rimasto colpito dalla quotidianità e dalla lotta continua, millenaria, contro la sabbia. E dalla stratificazione, dalla capacità del deserto di conservare.
So benissimo che ogni paragone può suonare pretestuoso e essere rivoltato per dimostrare il contrario, ma non è che Kerouak in Sulla Strada abbia raccontanto chissa quali peripezie e scommetto che a metà romanzo sia facile trovarlo noioso.
Nel caso della mia serie ogni puntata ha la pretesa di esplorare una parte del mondo nel modo sincero possibile, a volte con sequenze rocambolesche e altre lasciando che sia il viaggio lento a svelarne i segreti. Tanto per citarmi, nella prima avventura si parla chiaramente di una multinazionale che vessa gli abitanti dell'Amazzonia, di soprusi, di avvocati, di cooperative popolari e di stampa libera.Tuttavia lo sviluppo di queste rivelazioni è lasciato al dopo, semplicemente non sono il fulcro della storia, che è invece l'istruzione di un ragazzino che - un giorno - potrà fare qualcosa per la sua gente.  Ogni volta sta all'autore decidere cosa gli interessa raccontare e come raccontarlo. Per le 2000 Palme ho scelto il punto di vista delle piccole comunità a fronte dell'immenso problema della progressiva desertificazione e indifferenza del mondo, nelle prossime lo vedrete  8)
Chiudo ribadendo il supremo diritto del lettore a non gradire, irritarsi o annoiarsi, lo do per scontato ma non si sa mai.
Titolo: Re:Topolino 3365
Inserito da: dr. Paperus - Giovedì 28 Mag 2020, 09:32:01
Sopra ai 25 siamo tutti vecchiacci, e ahinoi la nostra attitudine alla suggestione passa in fretta.
Tra l'altro sto scrivendo dal mac, che col telefono sono orbo e i miei ditinini vanno dove sanno loro ;)

L'accenno ai ragazzini non è, naturalmente, la confessione che si scrivono cose sciocche, ma solo semplici.
Al di là che gli eventi narrati siano più o meno spettacolari (nel Sahara si poteva incontrare una carovana di profughi braccati dagli schiavisti, o sventare un piano dei cattivi per rubare tutta l'acqua sotterranea), qualsiasi storia è buona per tutti se contiene un po' di verità e ti assicuro che lo sforzo va in quella direzione. Il deserto un po' lo conosco e ci ho viaggiato in autonomia e con mezzi di fortuna, non ho incontrato predoni ma sono rimasto colpito dalla quotidianità e dalla lotta continua, millenaria, contro la sabbia. E dalla stratificazione, dalla capacità del deserto di conservare.
So benissimo che ogni paragone può suonare pretestuoso e essere rivoltato per dimostrare il contrario, ma non è che Kerouak in Sulla Strada abbia raccontanto chissa quali peripezie e scommetto che a metà romanzo sia facile trovarlo noioso.
Nel caso della mia serie ogni puntata ha la pretesa di esplorare una parte del mondo in modo il più sincero possibile, a volte con sequenze rocambolesche e altre lasciando che sia il viaggio lento a svelarne i segreti. Tanto per citarmi, nella prima avventura si parla chiaramente di una multinazionale che vessa gli abitanti dell'Amazzonia, di soprusi, di avvocati, di cooperative popolari e di stampa libera.Tuttavia lo sviluppo di queste rivelazioni è lasciato al dopo, semplicemente non sono il fulcro della storia, che è invece l'istruzione di un ragazzino che - un giorno - potrà fare qualcosa per la sua gente.  Ogni volta sta all'autore decidere cosa gli interessa raccontare e come raccontarlo. Per le 2000 Palme ho scelto il punto di vista delle piccole comunità a fronte dell'immenso problema della progressiva desertificazione e indifferenza del mondo, nelle prossime lo vedrete  8)
Chiudo ribadendo il supremo diritto del lettore a non gradire, irritarsi o annoiarsi, lo do per scontato ma non si sa mai.

Io di anni ne ho 23 quindi mi ritengo sano e salvo :P comunque è un piacere poter parlare direttamente con lei maestro! Adoro il suo stile di disegno, anche in questa storia, perché sembra a tratti “grezzo”, ma poi saltano fuori paesaggi mozzafiato o espressioni facciali molto interessanti, quindi uno stile decisamente unico.

Sono stato tra quelli che si è un po’ annoiato leggendo la storia ;D ma prometto che la rileggerò a questo punto, per provare viverla un po’ più senza le pretese di una classica avventura di Topolino. Del resto anche io non sono più un ragazzino... al di là dell’avventura comunque mi era dispiaciuto non trovare personaggi che mi colpissero particolarmente, o forse semplicemente mi sarebbe piaciuto conoscere di più gli abitanti del villaggio, a partire dal bambino che prende in prestito il camion, per finire con il padre di Adid, che è limitato all’epilogo; giusto perché i bambini e gli anziani sono quelli che di solito donano le migliori perle di saggezza. A tal proposito, ci tengo a ricordare che una delle più belle storie natalizie che io abbia mai letto da bambino, e che volevo sul comodino la notte di Natale, era la sua Topolino e il Natale... numero 1999 (https://inducks.org/story.php?c=I+TL+2248-6), con quella commovente vicenda del padre furfante che si redime... una bella fiaba! :)
Titolo: Re:Topolino 3365
Inserito da: doppio segreto - Giovedì 28 Mag 2020, 19:36:33
L'accenno ai ragazzini non è, naturalmente, la confessione che si scrivono cose sciocche, ma solo semplici. 
Topolino Giramondo è stato pensato per offrire quella visuale. Ai ragazzini, non ve lo dimenticate, brutti vecchiacci che non siete altro SmBho2
Chiaro che poi ci si trova un po' di tutto, ma il concept è esattamente questo.
Bene, penso che sia arrivato veramente il momento di alzare la bandiera bianca e abbandonare il campo, mi sembra doveroso dirlo dopo alcuni anni passati assieme e non scomparire così nel nulla.


Penso sia a tutti chiaro che Zironi ci ha appena confermato che Topolino - il giornalino - è per i ragazzini e dunque grosso modo per quella fascia di età che va dai 7 agli 11 anni. Questa sua affermazione da dunque ragione al perdente - il sottoscritto - e cioè che la rivista non riguarda più le persone da una certa età in su.


Ho molti dubbi sul fatto che le storie attuali su Topolino interessino una grande quantità di ragazzini anche in quella fascia di età  ma, sono assai certo, che se Topolino, avesse raccontato storie sullo standard di quelle che oggi propone ai bambini degli anni 60, non avrebbe avuto quella popolarità e quel consenso che ha avuto. Sicuramente io, non l'avrei comprato, ho troppo bene impresso i motivi che mi legavano a quel settimanale.


Topolino allora era in effetti un'altra cosa e, se oggi continuo a comprarlo il motivo mi è ormai chiaro ed è legato esclusivamente a un fattore di amore verso quello che fu.


Dovrei però domandarmi come mai a tante persone più o meno giovani o più o meno attempate gli piacciano storie che sono destinate esclusivamente ai ragazzini.


Mi piace pensare che questo sia dovuto perlopiù all'amore che tutti noi ci lega a questo settimanale.!


Grazie e ... W Topolin (Paperin)! :)



Titolo: Re:Topolino 3365
Inserito da: Zironi - Giovedì 28 Mag 2020, 21:28:03
Ok, sei un troll.
O forse avrei dovuto spiegarmi come a un ragazzino.
In ogni caso è colpa mia.
Titolo: Re:Topolino 3365
Inserito da: Zironi - Giovedì 28 Mag 2020, 22:06:03
A tal proposito, ci tengo a ricordare che una delle più belle storie natalizie che io abbia mai letto da bambino, e che volevo sul comodino la notte di Natale, era la sua Topolino e il Natale... numero 1999, con quella commovente vicenda del padre furfante che si redime... una bella fiaba! :)

In effetti quello del padre è un bell'episodio, grazie per averlo ricordato.
Titolo: Re:Topolino 3365
Inserito da: Gumi - Venerdì 29 Mag 2020, 13:07:27
Continuo un secondo solo l'OT per dire che Beppe colle Fiabe di Natale ci ha sempre beccato: ricordo ancora oggi Topolino e il Babbo Natale Nero, che da piccoletto (a Zironi già lo dissi, ma conoscendolo l'avrà scordato), mi aveva particolarmente colpito e inquietato. :)

Ti immagini a volerlo pubblicare oggi? :P

Comunque a me la storia di questa settimana è piaciuta. Non è per sminuirla che dirò che non si tratta di una storia che mi ricorderò negli anni (come invece il Babbo Natale nero) ma sicuramente posso dire che si tratta di una storia che mi ha intrattenuto e mi ha divertito ("grazie agli artisti che ci fanno divertire!!" cit.). Poi trovo sempre interessante quando si riesce a far passare in maniera così leggere un messaggio, come in questo caso è il problema della desertificazione, e non ho trovato una cosa negativa l'assenza di un antagonista, dal momento che l'antagonista principale in questa storia può essere considerato il deserto e un Kranz della situazione sarebbe stato una presenza inadeguata e pretestuosa. Risulta tutto molto più naturale e credibile così. Detto ciò non mi hanno convinto del tutto invece le altre storie, e ho trovato un po' moscio il numero nel suo complesso.
Titolo: Re:Topolino 3365
Inserito da: Mr. Bunz - Venerdì 29 Mag 2020, 16:19:33
Per quanto riguarda la cessazione, nel 1955, delle storie a continuazione nelle strisce disegnate da Gottfredson, cito lo stesso Maestro dello Utah :
«La televisione aveva cominciato a sottrarre pubblico ai quotidiani, che erano in crisi, e le agenzie che distribuivano le strisce a fumetti facevano del loro meglio per promuoverle, cosicché decisero che per i fumetti di tipo umoristico fosse più adatta la struttura a gag, poiché la televisione era in grado di raccontare storie avventurose molto meglio di quanto potessero fare le strisce a continuazione di un fumetto umoristico.»
Per cui penso che la motivazione fu piu' di stampo commerciale, che non per una "supposta" scomodita' politica di Mickey come si accenna in precedenza in questo Topic. Ovviamente le Daily erano rivolte principalmente al pubblico adulto dei quotidiani,
e finche' le strisce furono a continuazione, le storie avevano ovviamente un target adulto. Poi e' arrivata la TV, e mi fermo qui con l'off Topic.
Devo dire che a me e' piaciuta la storia di Zironi (e badate, sono nato nel 1960). E' ovvio che sul Topolino odierno i canoni espressivi siano un po' piu' imbrigliati che in passato, ma comunque l'autore e' riuscito a "mostrare" situazioni inusuali per il settimanale. Poi, il fatto di non essere stato, una volta tanto, infilato il solito "Kranz" di turno me l'ha fatta ancor piu' apprezzare.Se Topolino, ogni tanto (ovvio che non si possa essere spesso cosi, dato il personaggio) si concede una pausa (e comunque pur sempre viaggiando nel deserto, non sul lungomare di Rimini. Ciao Garalla) non la vedo in modo negativo. Non so perche', ma questa storia mi ha ricordato per qualche verso il TinTin dei "gioielli della Castafiore", anche li niente "cattivi" per il Reporter belga (ovviamente tutt'altro tipo di narrazione. Nei "gioielli" non succede prorio nulla, infatti ha ispirato il  fumetto sperimentale seguente, un nome tra tra tutti : Moebius, al contrario nella storia di Zironi l'avventura e' comunque presente). Bene cosi. Attendo piacevolmente un prossimo capitolo di questa declinazione del Topo.
Titolo: Re:Topolino 3365
Inserito da: Zironi - Venerdì 29 Mag 2020, 19:58:01
ontinuo un secondo solo l'OT per dire che Beppe colle Fiabe di Natale ci ha sempre beccato: ricordo ancora oggi Topolino e il Babbo Natale Nero, che da piccoletto (a Zironi già lo dissi, ma conoscendolo l'avrà scordato), mi aveva particolarmente colpito e inquietato. :)

Ti immagini a volerlo pubblicare oggi? :P
OT pure io, ma smetto subito.
Mi ricordo alla grande... sarebbe carino un ritorno del Babbo nero. In fondo è un nemico classico.
Chiudo.