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Post - piccolobush

Pagine: [1]  2  3  ...  459 
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Commenti sugli autori / Re:Claudia Salvatori
« il: Lunedì 18 Dic 2023, 19:06:31 »
Dopo quello del 1 dicembre, Claudia Salvatori ci dedica e ci invita a leggere anche il nuovo redazionale (uscito venerdì, scusate il ritardo da parte mia), una sorta di sequel del precedente:
https://borderfictionzone.blogspot.com/2023/12/iperwriters-e-allora-ve-la-do-io.html?m=1
Grazie di nuovo a Claudia per l'affetto che ci dimostra

2
Commenti sugli autori / Re:Claudia Salvatori
« il: Venerdì 1 Dic 2023, 15:01:20 »
La gentile Claudia ci dedica l'editoriale di oggi, sul blog borderfictionzone.
Potete trovarlo all'indirizzo: https://borderfictionzone.blogspot.com/2023/12/iperwriters-altro-e-la-letteratura.html

Ancora una volta uno spaccato di vita editoriale vissuta e anche una testimonianza di come, nonostante i passi fatti avanti dal nostro medium preferito, ci siano ancora sacche di resistenza arroccate in uno snobistico isolamento ;D

Ancora un grazie all'autrice per la sua cortesia e disponibilità

3
Commenti sugli autori / Re:Claudia Salvatori
« il: Domenica 19 Nov 2023, 16:05:04 »
Invece, ho provato a guardare il blog, ma è letteralmente illeggibile: le scritte gialle su sfondo nero mi fanno male agli occhi dopo pochi secondi! :minishock:
Vero, la scelta cromatica non è delle più felici, ma si tratta comunque di letture molto interessanti.
A titolo di esempio, questo è il post in cui racconta il suo ingresso tra gli autori di Topolino:

http://borderfictionzone.blogspot.com/2023/07/iperwriters-cannibalismo.html?m=1

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Commenti sugli autori / Re:Claudia Salvatori
« il: Venerdì 17 Nov 2023, 15:36:33 »
Questo thread è ovviamente poco frequentato dato che la Salvatori ha smesso di scrivere per Disney prima ancora che il Papersera nascesse, ma basta sfogliarlo per capire come l'autrice abbia lasciato dietro di sè un buon numero di ammiratori che non solo ricordano le sue storie con gran piacere, ma si chiedono anche perchè non scriva più per Topolino o che cosa abbia fatto in questi anni.
Bene, a queste domande oggi risponde lei in persona: abbiamo infatti intervistato Claudia Salvatori, che ha risposto a tutto con grande disponibilità.
L'intervista la trovate qua.
Per chi volesse saperne di più, a questo indirizzo https://borderfictionzone.blogspot.com/p/iperwriters-di-claudia-salvatori.html trovate gli editoriali che Claudia scrive nel blog "Borderfictionzone": un sacco di interessanti racconti su di sè, sulla letteratura e sul mondo editoriale, compresi alcuni aneddoti del suo periodo in Disney.
Buona lettura a tutti

5
Topolino / Re:Topolino Speciale Anteprime - 2023
« il: Venerdì 6 Ott 2023, 15:22:13 »

E con le ultime due parole direi che non hai fatto molto per tenere il tuo commento a un livello superiore al mio, tutt'altro.
Dato che non volete perdere tempo direi che posso risparmiarvi la fatica di attivare la procedura di ban.
Alla fine, qui come in altri siti, la moderazione rimane incriticabile (nel bene e nel male) per definizione
Tu non stai criticando la moderazione, stai affermando il falso. E il fatto che non te ne renda conto (o fai finta di) non depone a tuo favore.
Sull'educazione, vuoi che riporti qui tutti i tuoi interventi sotto accusa o vuoi vedere la mia mail piena di segnalazioni di altri utenti riguardo i suddetti post?
Perché io non sono arrivato su questa discussione per caso, né perché attirato dall'argomento casty

6
Topolino / Re:Topolino Speciale Anteprime - 2023
« il: Venerdì 6 Ott 2023, 14:38:06 »
No, Gumi, non è malafede. Perché non posso leggere "spostiamo la discussione nel cestino" quando il dibattito è stato aperto per leggere opinioni in merito e comprendere dinamiche. E, guarda caso, riguardo uno specifico autore.
Però facciamo passare commenti su Bertani dipinto come un egocentrico megalomane borioso. Quello non è grave.
Allora: a nominare il cestino sono stato io ed era solo una battuta (ho messo un'emoticon apposta).
Battuta fatta con l'intento di comunicare come la discussione fosse diventata il classico muro contro muro che non porta a nulla e che nulla avrebbe aggiunto.
Evidentemente mi aspettavo troppo.
Ma quello che non è ammissibile è la malafede delle tue affermazioni.
Insinuare che si cancellino o censurino post per indirizzare a proprio piacimento le discussioni è una cosa che in altri siti sarebbe costato il ban immediato.
Qua nessuno lo fa e lo ha mai fatto (né l'una, né l'altra cosa) e anzi perdiamo anche tempo a rispondere a persone senza educazione

7
Topolino / Re:Topolino Speciale Anteprime - 2023
« il: Venerdì 6 Ott 2023, 12:32:06 »
E questo non è normale.
Concordo su tutto.
E dico anche che non è normale nemmeno riprendere una polemica vecchia di 10 anni (anno più, anno meno), sterile e infondata oggi come allora.
L'acriticità esiste indubbiamente, ma ha molte facce, come uno zircone...

8
Topolino / Re:Topolino Speciale Anteprime - 2023
« il: Venerdì 6 Ott 2023, 11:44:45 »


Comunque, come al solito, siamo andati pesantemente fuori tema! Forse è il caso di spostare tutto da un'altra parte...

Questo sicuramente, non ho ben deciso ancora dove però. Mi prendo del tempo per valutare.
Nel cestino? 😁

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Topolino / Re:Topolino Speciale Anteprime - 2023
« il: Giovedì 5 Ott 2023, 22:32:43 »
Semplicemente una maggior presenza di Casty sarebbe un arricchimento per il Topo e non si comprendono i motivi di questa mancanza.

Certo, ma quello che voglio dire è che posso sostituire il nome di Casty con quello di uno degli sceneggiatori che ho citato e per me la frase varrebbe lo stesso.
Ma quelli che hai citato (tranne Vitaliano e, parzialmente, faraci, ormai in altre faccende affacendati), sono ancora tutti attivi sul topo come sceneggiatori.
La situazione di casty è diversa ed è stato spiegato anche il perché.
Mi sembra una polemica fine a se stessa, questa
Anzi, faraci tornerà anche

10
Topolino / Re:Topolino Speciale Anteprime - 2023
« il: Giovedì 5 Ott 2023, 17:44:54 »
"Alta"?!?
Come sei riduttivo... a me sembra stratosferica e incontenibile...

Che può anche spingerti a non leggere il Topo e a evitare questi commenti, il che sarebbe cosa buona e giusta.
A meno che il medico non ti abbia raccomandato di attaccare Bertani come attività fisica per la salute.
Ognuno ha le proprie idee e i propri gusti, però qua ci piace che vengano espresse nel rispetto (anche formale) delle idee e dei gusti altrui.
Questo richiamo, vale ovviamente per tutti, è un invito a moderare i toni e a interagire tra noi in maniera educata, anche e soprattutto in presenza di opinioni differenti.
Non dovrebbe essere difficile, è la base di ogni convivenza civile.
In caso, ci sono altri strumenti per riportare la pace

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Recensione Le grandi saghe Disney 1 - Topolino e la Spada di Ghiaccio 1


Copertina inedita del primo volume realizzata da Andrea Freccero.

C’era una volta Tesori Disney, una testata che incarnava una proposta intelligente e intrigante ma che è durata appena 16 numeri, inciampando in una serie di grossolani errori di realizzazione e di scelte editoriali.

 Per chi volesse saperne di più, la triste parabola della testata viene ripercorsa in questo articolo, mentre qua ci interessa principalmente l’idea alla sua base, che resta estremamente valida, ovvero quella di raccogliere le molte saghe del fumetto Disney in maniera organica e filologicamente curata.

 Le grandi saghe Disney (per l’appunto), che debutta questa settimana con la prima parte di quella che è, forse, LA saga Disney per definizione, e idealmente raccoglie il testimone di quella avventura di un decennio fa.

 L’editoriale del direttore Bertani testimonia non solo l’intenzione di recuperare quel modello, ma inoltre di arricchirlo andando a considerare storie ed epopee meno conosciute e persino inedite in Italia, aprendo anche agli eventuali suggerimenti dei lettori.

 Sempre il direttore, nella nota stampa Panini, non nasconde l’orgoglio nel presentare questa nuova iniziativa, non solo rivendicando il grande impegno che vi è stato profuso, ma definendo quello che dovrebbe essere il risultato finale: “Quella che andremo a comporre sarà una specie di “enciclopedia sui fumetti Disney” come mai, forse, si è visto prima”.

 Ovviamente la neonata testata presenta nuove caratteristiche che si spera la rendano appetibile per il pubblico cui si rivolge. Oltre all’apertura a materiale di provenienza estera ed inedito, quella che più di tutti colpisce è la periodicità: fatta eccezione per l’ammiraglia e per le collane abbinate ai quotidiani Le grandi saghe Disney è la prima iniziativa editoriale con uscita settimanale dai tempi degli Albi di Topolino.

 
Mappe e favole nordiche: benvenuti nella terra dell’Argaar.

 Altro elemento distintivo importante è che ogni volume conterrà un singolo ciclo di ogni saga (o, nel caso di avventure uniche come Storia & Gloria della dinastia dei paperi, un certo numero di episodi).

 A queste si uniscono un prezzo abbordabile, una foliazione variabile ma comunque commisurata (questa prima uscita consta di 120 pagine), un formato più grande di quello del settimanale (18x24cm), copertine inedite e soprattutto edizioni in versione integrale e con un corposo apparato redazionale, veri elementi di discrimine per operazioni di questo tipo.

 Il risultato è una proposta editoriale molto interessante che permette di ottenere diversi obiettivi: volumetti agili e maneggevoli ma di ampio formato, prezzo in linea con i contenuti, un tempo ragionevole per concludere una qualsiasi saga, la possibilità di “saggiare” eventuali storie che non si conoscono per valutare se completarle o no, evitando un esborso esagerato per un qualcosa che potrebbe non essere nelle proprie corde.

 E veniamo quindi al volume che esce questa settimana.

 Come anticipato, si parte con una delle epopee più famose del fumetto Disney, quella della “Spada di ghiaccio”, opera di Massimo De Vita, che vede la luce sul settimanale in tre Natali consecutivi nei primi anni Ottanta.

 
De Vita realizza quadruple spezzate con linee non rette per creare movimento, come faceva Carl Barks.

 Scrivere qualcosa su questa storia credo sia pressoché inutile, essendo celeberrima e con moltissime ristampe.

 Il consiglio per chi non l’avesse ancora mai letta è, banalmente, comperarla, approfittando anche del prezzo di lancio (€ 5,90 abbinata a Topolino n. 3486, € 2,90 da sola).

 Nonostante festeggi proprio nel 2022 i 40 anni dalla prima uscita, non è assolutamente un’opera datata ma ancora perfettamente godibile con tutti i suoi diversi livelli di lettura: il fantasy, o per meglio dire l’high fantasy, che è il genere cui è più immediato associarla, è infatti oggi estremamente popolare (basta guardare un qualunque scaffale di libreria o i palinsesti dei vari network) e conosce il suo momento di svolta proprio sul finire degli anni Settanta, con la pubblicazione de La spada di Shannara, l’opera che ha contribuito a tirare il genere fuori dalla sua nicchia per portarlo a conquistare un pubblico sempre più ampio.

 E l’opera di Terry Brooks è, per ammissione dello stesso De Vita, una delle ispirazioni principali della saga ma ovviamente non l’unica, dato che l’autore attinge un po’ a tutto l’immaginario di quegli anni, compreso le Star Wars di Lucas, altro esempio di fenomeno che ha superato le barriere del tempo.

 Ma l’esame del contesto in cui l’opera ha visto la luce, qui solo brevemente accennato, è uno dei punti focali dei ricchi e interessanti redazionali curati da Davide Del Gusto. Tre pagine per inquadrare la saga della Spada di ghiaccio nella cornice di quegli anni con una panoramica che spazia tra letteratura, cinema e animazione.

 
Immagine promozionale per la nuova testata, con l’accento sui ricchi contenuti editoriali.

 A questa segue una attenta analisi della storia che, sotto la patina della facile parodia, cela invece molto altro, dai rimandi al folklore scandinavo, all’influenza del lavoro di Uderzo, fino al ruolo centrale di Pippo di cui vengono esaltate le sue “peculiarità”.

 Completa l’apparato redazionale un dettagliato riepilogo della vicenda editoriale di tutti i cicli che compongono la saga, ospitati sulle varie testate Disney edite in Italia.

 In definitiva un volume imperdibile per chi non conoscesse le avventure vissute da Pippo e Topolino nei territori dell’Argaar, ma consigliato anche per il lettore più esperto o il collezionista dato che le pur numerose edizioni che l’hanno riproposta, raramente sono andati oltre la semplice ristampa delle storie, mancando quasi sempre di qualsiasi approfondimento.

 N.B.: al momento l’editore non ha ufficialmente comunicato quale sarà l’ordine di uscita, e quindi di alternanza, tra i vari titoli e per una collana del genere non credo sia esattamente la cosa migliore. Comunque, per chi fosse intenzionata a seguirla e volesse essere sicuro di non dimenticare proprio il numero che gli interessa, può consultare il calendario del Papersera, sempre aggiornato con le ultime anticipazioni



Voto del recensore: 5/5
Per accedere alla pagina originale della recensione e mettere il tuo voto:
https://www.papersera.net/wp/2022/09/16/le-grandi-saghe-disney-1-topolino-e-la-spada-di-ghiaccio-1/

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Il sito del Papersera / Re:Luca Boschi
« il: Mercoledì 4 Mag 2022, 17:46:29 »
Luca Boschi era una persona squisita.
Mi capitava spesso di incontrarlo per le fiere, ma il mio appuntamento fisso con lui era a Reggio: lo incontravo puntualmente, con cappellino e trolley, sull'autobus dalla stazione alla fiera.
Lui non credo sapesse il mio nome, ma sapeva che ero del gruppo del papersera e tanto gli bastava per riconoscermi ogni volta e salutarmi sempre per primo.
Quel quarto d'ora d'autobus era prezioso perché lo avevo quasi sempre tutto per me (una manna per uno col mio carattere introverso) e lui non si sottraeva mai, anzi, si vedeva che era contento di parlare di quello che, di fatto, era la sua vita.
Ma in generale, ogni volta che lo incontravo non si negava mai.
Davvero un peccato che la pandemia abbia fatto saltare gli ultimi due appuntamenti sul 5 di Reggio Emilia: da oggi viaggerò un po' più da solo, sull'autobus e sulle strade del fumetto

13
Il sito del Papersera / Re:Ciao Francesco (New_AMZ)
« il: Mercoledì 2 Mar 2022, 21:45:59 »
Cosa dire di Francesco?
Che, nonostante le sue insistenze, nonostante le sue provocazioni, le danesi continueranno a farmi tendenzialmente schifo e i supereroi Disney li troverò sempre un'aberrazione.
Non ho comprato nemmeno un numero delle sue testate e non glielo ho mai nascosto.
Però domani prenderò quello attualmente in edicola.
Perché i gusti personali sono opinabili ma la qualità del lavoro è perfettamente misurabile e quella di Francesco era di alto livello.
È un riconoscimento che devo alla sua bravura.
Quelle testate sono la testimonianza migliore della sua passione per questo incredibile mondo a fumetti che amava più di tutto, che finalmente aveva raggiunto e che, troppo, troppo presto ha dovuto lasciare.
Un pensiero e un abbraccio virtuale alla mamma che in pochi anni ha vissuto una tragedia dopo l'altra

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Topolino / Topolino 3414
« il: Domenica 2 Mag 2021, 19:29:16 »
Recensione Topolino 3414


 Numero discreto che si apre con la prima puntata di Mi chiamo Paperinik, il nuovo capitolo delle avventure scritte da Marco Gervasio con cui l’autore romano continua il suo recupero delle atmosfere del Paperinik martiniano. Sebbene infatti permanga a tutti gli effetti la visione del personaggio come supereroe cittadino, in questa occasione il papero mascherato è ancora una volta chiamato all’azione per motivazioni personali, dovendo difendere la propria immagine da chi cerca di sporcarla.

 L’intreccio appare coinvolgente mostrando, tra le altre cose, quanto ondivago possa essere l’umore delle folle stuzzicate dai social network, anche se il nemico in azione, il miliardario Red Duckan, non ha esattamente il fascino di un villain di primo piano.

 Per quanto “stancanti” in numero così elevato, i continui rimandi a storie del passato sia recente che (molto) remoto si rendono necessari, dato che l’autore richiama diversi episodi per arrivare a creare una continuity che inglobi il maggior numero di avventure possibili. Una riserva la esprimo infine sui disegni di Cesarello e in particolare sul character design dei personaggi, non sempre accattivante. Per il resto non ci resta che aspettare di vedere come evolverà la storia nelle puntate successive.

 La seconda parte di Area 15: La combo perfetta perde un po’ della freschezza della precedente. Stavolta le continue insicurezze di Quo, costantemente spronato dagli amici e catechizzato dallo zio, appesantiscono la lettura, anche se immagino sia voluto per cercare o provocare l’empatia con il lettore di riferimento.

 Il lettore più anziano invece non dovrebbe essere sorpreso né dalla troppa sicurezza di Rockerduck, né da un Paperone che, a dispetto di quanto visto in precedenza, sembra mostrare una perfetta padronanza della situazione, come se sapesse o avesse già previsto cosa accadrà. Insomma, tutto sembra andare spedito in una direzione fin troppo nota, con lo schianto del primo e il trionfo a sorpresa del secondo con il contributo dei suoi giovani partner.

 La speranza è che Sciarrone ci sorprenda con qualcosa di più originale: i coetanei di Quo non ne hanno forse bisogno, i miei ne sarebbero invece felici.

 Dall’editoriale, invece, apprendo dei 90 anni di Pluto e della volontà del Direttore di festeggiarli. L’idea alla base della doppia storia Topolino/Pluto e il trionfo della macchia nelle intenzioni era anche interessante: raccontare una vicenda prima dal punto di vista di Topolino, poi ripercorrerla guardandola con gli occhi di Pluto.

 Il problema è che, come a volte succede, è l’apparente mancanza di cura ad emergere prepotentemente. Sorvolando sul fatto che la storia in sé è davvero poca cosa, “ripercorrere gli stessi eventi, guardandoli con gli occhi di Pluto” vuol dire qualcosa di diverso rispetto al riproporre pedissequamente quasi tutte le stesse tavole limitandosi ad aggiungere i balloon dei pensieri del cane.

 
A sinistra la versione di Topolino, a destra quella di Pluto… ed è quasi tutta così!

 Il tutto dà l’impressione, quindi, non di un qualcosa di progettato con attenzione ma piuttosto realizzato in fretta, al risparmio, contando forse su un effetto “novità” che non è neanche tale: esattamente tredici mesi fa, ad esempio, Paperino e Paperoga in: Una notte al deposito presentava un’idea simile ma costruita in maniera ben diversa e molto più efficace.

 Pollice verso quindi per tutta l’operazione, che non spicca né per l’idea, né per la storia – troppo elementare -, né per la resa grafica di alcuni personaggi.

 Il numero è completato da altre due storie. La prima, Zio Paperone e l’albergo senza stelle, di Pier Giuseppe Giunta e Mattia Surroz, si presenta come una classica storia del filone Paperone vs Rockerduck ma si chiude piuttosto in fretta (11 tavole appena), prima ancora che la rivalità tra i due deflagri come di consueto. La breve di X-Mickey è invece solo una raccolta di gag unite insieme.

 Per la parte redazionale, oltre a uno speciale su Pluto, anche un articolo su Lorenzo Musetti, giovane e promettente tennista, e un’intervista a Enrico Dalla Rosa, personaggio radiofonico



Voto del recensore: 3/5
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https://www.papersera.net/wp/2021/05/02/topolino-3414/


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Topolino / Topolino 3409
« il: Lunedì 29 Mar 2021, 17:55:10 »
Recensione Topolino 3409


 E per l’ennesima volta la montagna Vertigo ha partorito un topolino.

 Siamo già alla quarta avventura in otto mesi con protagonista questo fantomatico personaggio e ancora una volta resto profondamente deluso. La prima storia, che “analizzava” il fenomeno delle fake news e che si concludeva in maniera piuttosto banale, mi aveva portato a pensare che potesse essere semplicemente un prologo più corposo della media, un modo per preparare nel modo migliore l’entrata in scena del nuovo villain nell’avventura successiva. In seguito, L’incubo di Mister Vertigo trasportava a Topolinia il caso di guerriglia marketing legato a “This man” e, per la seconda volta, ero rimasto perplesso: Vertigo ancora non si palesava direttamente ai suoi avversari ma, soprattutto, non faceva nulla di veramente illegale.

 La storia che si conclude questa settimana poi, Topolino e l’ombra di Mister Vertigo, sembra quasi una completa divagazione dal tema generale raccontando una vicenda, almeno apparentemente, del tutto slegata dalla trama principale. Io voglio ancora concedere il beneficio del dubbio a Nucci che, nella sua ancor breve carriera di sceneggiatore Disney, ha fatto vedere anche cose interessanti, ma non so se l’eventuale plot twist che prima o poi spero arriverà sarà così forte da risarcirmi di tanto tempo sprecato. Perché la delusione non è l’unica sensazione che queste storie lasciano. C’è anche una discreta dose di noia: vicende che dovrebbero essere intriganti per natura vengono invece raccontate senza molto pathos, col risultato di una narrazione piuttosto piatta e non coinvolgente.

 A questo si aggiunge una scelta non ottimale dei disegnatori: Petrossi e Panaro hanno uno stile che poco si adatta alle ambientazioni ricche di suspense che ci si aspetta dalle storie di Vertigo e l’effetto è quindi quello di “disinnescare” il potenziale gotico delle vicende narrate. En passant, come se non bastasse, stavolta cade nel ridicolo anche Macchia Nera, l’unico tra i cattivi storici di Topolinia ad avere ancora della credibilità: vederlo spalleggiato da Sgrinfia e rubacchiare come un Gambadilegno qualsiasi fa molto male.

 Di topolini, comunque, da un po’ ne vengono partoriti diversi. Un altro esempio è Zio Paperone, Battista e i segreti del deposito, storia di Sisti dallo spunto molto classico che nelle canoniche trenta tavole o giù di lì, in un’unica soluzione, avrebbe fatto la sua figura. In questa occasione invece, complice la promozione del gadget abbinato, viene dilatata oltre misura fino a ben tre puntate. Facciotto ha quindi la possibilità di illustrare con dovizia i tanti angoli del deposito ma, per via anche del plot non originalissimo, il risultato è un brodo allungato.

 
Un’altra storia si sarebbe conclusa qua, ma non questa

In soccorso del numero arriva per fortuna Mastantuono, con le sue Papersera News. L’autore romano riprende ottimamente una vicenda narrata un anno fa e che sembrava conclusa già allora. In più non si limita a darle un seguito, ma fa chiarezza sia su quanto accaduto all’epoca, sia sull’episodio della giovinezza di Paperone che fa da sfondo ad entrambe le storie. Il risultato è molto apprezzabile perché, proprio nelle battute finali, quella che sembrava dover essere l’ennesima riproposizione del cattivo redento si rivela per ciò che è davvero: la storia di un’amicizia sincera, vittima di incomprensioni ma mai tradita. Il finale è solo apparentemente lieto, virando piuttosto sulla malinconia.

 A completare il numero una breve di Malachia scritta da Gagnor con i disegni di Faccini e la ristampa di Messer Papero e il ghibellin fuggiasco della coppia Martina/Carpi, prima puntata delle sette che compongono la saga di Messer Papero. Il motivo della riproposizione di questa storia è la presenza, nel ruolo di co-protagonista, di Dante Alighieri, di cui ricorrono i 700 anni della morte. A Dante è dedicata anche ampia parte dei redazionali



Voto del recensore: 3/5
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https://www.papersera.net/wp/2021/03/29/topolino-3409/


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