Questo topo ha due storie molto belle, è più celebrativo del precedente. Peccato perchè la storia di gamba secondo me poteva stare su quello precedente nobilitando di più l'albo.
Topolino e l'albero della verità è una ottima storia che ricorda anche i kolossal di casty se vogliamo, personaggi resi benissimo, ognuno è caratterizzato ottimamente. Mi fa strano non ci sia mai una pistola o che gamba non abbia manco lasciato legato topolino, che avrebbe comunque potuto ribellarsi, ma questo si sa che non è colpa degli autori, anche se rende meno credibile la storia.
Gamba qui si conferma molto scaltro tranne sul finale, non prevedendo la mossa (telefonata diciamo la verità) che potessero essere scambiati. Ma tolto questo è un ottima storia, compresa le quattro precedenti, che prima o poi vorrei raccolta in volume.
La storia di amelia e le streghe vulcaniche prosegue molto bene, azzardo a dire che è anche meglio anche della prima stagione questa storia, per dinamicità e interesse. Bello anche qui l'arrivo di un personaggio italiano troppo dimenticato che avrei voluto rivedere e che per fortuna c'è stato.
Trovo ottima anche la storia di vito stabile e rota, per quanto i disegni siano sempre ormai un pò troppo datati, gli spunti sono sempre molto interessanti anche sul personaggio di paperino.
Com'era prevedibile, Gambadilegno fa presto a tornare il consueto mascalzone
, scelta logica e corretta. La storia che chiude questo spin-off di Ducktopia è semplicemente la seconda parte di Topolino e i due volti della vendetta, difatti viene da chiedersi perché non ne abbiano fatto un lavoro unico in quattro puntate. In ogni caso consiglio una rilettura del precedente capitolo per non perdere il filo del discorso nello "spiegone" di otto (!) pagine con cui viene sbrogliata la matassa di questo thriller che sul più bello prende la triste via della fantascienza: così facendo, tutta la tensione accumulatasi si infrange in una mesta soluzione di comodo che disillude chi voleva risolvere l'enigma con Topolino e non rende giustizia a quanto letto in queste settimane. Va bene che si parla, comunque, di avventure derivate da una trilogia fantasy, ma per come l'aveva confezionata il poliedrico Artibani, tra un indizio e l'altro, sembrava un mystery drama di tutto rispetto.