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Cinema, musica e letteratura / Re: Consiglio su Tolkien
« il: Martedì 16 Mag 2017, 10:10:21 »Eh-ehm :Ho letto Notre Dame de Paris e conosco abbastanza bene la mitologia greca per notare le differenze.
Hercules è Superman in salsa greca.
Gli dei sono un repertorio da cui trarre suggestioni e spunti, così come le fatiche sono una base di partenza su cui modellare mostri iconici in nuove forme.
Notre Dame de Paris subisce gli influssi delle trasposizioni cinematografiche che si sono succedute a partire dai tempi del muto (Frollo giudice non è una novità) con tratti disneyani molto forti a causa di una vicenda obiettivamente molto difficile da rendere in un film d'animazione per famiglie.
Tanto per dirne una, Esmeralda di solito non è una ragazzina (lo è nel libro) neanche nei film per adulti, visto che la cosa aprirebbe ad una serie di problemi non indifferenti che il cinema e la televisione (di matrice soprattutto statunitense) di solito evitano ingaggiando ventenni nel ruolo di quattordicenni anche nei prodotti ambientati nei licei.
Però conserva la grandiosità della cattedrale, descrive il tormento interiore del gobbo e il rapporto straziante di Frollo col suo peccato. Anche le sole sequenze di Frollo di fronte al camino e dei passaggi iniziali cantati tra organi e Dies irae sotto una Notre Dame così magnificamente ben resa (per citare i due passaggi migliori) valgono tutto il film e richiamano la forza del materiale originale.
La direzione presa da Hercules è differente, più vicina ai più recenti film di Thor della Marvel (che non a caso già sussistevano come fumettistica fin dagli anni '60). Un film supereroistico in costume, che nulla c'entra e nulla vuol c'entrare col materiale di partenza, con l'eccezione di alcune interessanti suggestioni visive.
Il punto focale di Hercules è il dover decidere se il suo posto è tra i mortali o tra gli dei. Trovatemi un solo semidio greco che si ponga mai questo problema. E non lo evita perché la risposta è ovvia ma proprio perché il problema in un contesto mitologico non sussiste.
L'idea stessa che una forza eccessiva sia causa di emarginazione è completamente estranea al modo in cui i miti si costruiscono ma è una base di lavoro fondamentale per quanto riguarda il fumetto supereroistico.
Un'ottima resa del contesto mitologico greco di partenza si trova nel segmento della Pastorale di Fantasia. Ivi Zeus si sveglia di colpo e si diverte a tirar fulmini ove centauri e satiri stanno facendo una festa all'insegna del vino che scorre a fiumi. Vi sono chiare e necessarie modifiche, ma lo spirito originale sussiste ed influenza.
Un esempio estremo sull'altro versante è Frozen. Non v'è quasi nulla della trama della fiaba originale. La regina di ghiaccio non è una sorta di entità ma è tale per una maledizione, Kai e Gerda sono i servitori e quant'altro. Ma conserva l'idea per cui il gelo è una metafora della solitudine e per cui un gesto d'amore scioglie un cuore di ghiaccio.
Se si vuole una trasposizione perfetta sia nello spirito sia nella storia c'è già il film di Lev Atamanov che è perfetto, e quindi son contento che abbiano preso tutt'altra strada.
Nulla di storia ma molto di spirito.
Detto questo io apprezzo personalmente sia Hercules, sia Il gobbo di Notre Dame sia Frozen. Tutti e tre i film mi piacciono, anche se per ragioni differenti. E pur sapendo che presentano tre approcci tra loro diversi al materiale di partenza.
Ma temo di star andando OT e quindi mi fermo qui.