Questa è la copia acquistata con l'allegato.
Il Manuale è largo neanche 1 cm in più ed alto poco più di 1 cm rispetto al Topolino libretto affiancato.
Sembra molto più "cicciotto" alla vista, sicuramente per la qualità e lo spessore della carta, dato che le 144 pagine del volume sono ampiamente minori rispetto alle 164 pagine del libretto.
Vale la pena di acquistare entrambi? Il rapporto qualità/prezzo mi sembra invitante.Assolutamente sì !
Non so voi, ma secondo me se Topolino tornasse ad essere bimestrale ...
Bimestrale? E' stato bimestrale?
Volevi dire bisettimanale o mi sono perso qualcosa?
ci sono stati cambiamenti di statuto nel corso degli anni o è la solita concessione al politically correct?
Dopo aver letto la storia delle Giovani Marmotte mi sto chiedendo: nelle prossime storie delle GM vedremo mai degli animali più selvatici oppure il massimo rappresentabile oggi sono animaletti di piccola taglia che sembrano degli affettuosi peluche?
Continuo a ritenere peccaminoso il fatto che Guerrini appaia così poco sul Topo. Un artista davvero di altissimo livello.
Nell'ultima storia, Cesarello, in qualche vignetta, mi ha ricordato l'ultimo Massimo De Vita: anche a qualcun altro ha fatto questa impressione?
Nell'ultima storia, Cesarello, in qualche vignetta, mi ha ricordato l'ultimo Massimo De Vita: anche a qualcun altro ha fatto questa impressione?Anch'io ho notato un disegno piuttosto brillante e 'ritmato' (a cominciare dalle orecchie di Topolino) con posture e movenze simini a quelle di DeVita. Visto che il grande Massimo è andato in pensione, Cesarello potrebbe essere un suo degno erede.
Un altro paragone che ho fatto tra disegnatori nuovi e storici (sempre riguardante Pippo) è stato quello tra Baldoni e Scarpa per la seconda vignetta di "Quando Pippo... entra in libreria". Quella bocca piccolissima come un neo e quella postura mi hanno ricordato come Scarpa disegnasse il personaggio a metà dei '60 (ma solo in quella vignetta)
Probabile che Scarpa sia stato influenzato dai cartoni dei primi '60Un altro paragone che ho fatto tra disegnatori nuovi e storici (sempre riguardante Pippo) è stato quello tra Baldoni e Scarpa per la seconda vignetta di "Quando Pippo... entra in libreria". Quella bocca piccolissima come un neo e quella postura mi hanno ricordato come Scarpa disegnasse il personaggio a metà dei '60 (ma solo in quella vignetta)Mah io ripenso ai disegni animati, in cui spesso Pippo ha quella posa interrogativa.
Probabile che Scarpa sia stato influenzato dai cartoni dei primi '60
Certo, fatto sta che Scarpa ha disegnato un Pippo più snello e dinoccolato solo a partire dalla metà dei '60 (vent'anni dopo i cartoni) e forse più che questi a influenzare il suo tratto sarà stato il nuovo ripassatore di chine Giorgio Cavazzano, subentrato ad un Cimino che ha dato il meglio di se sicuramente nelle sceneggiature piuttosto che nei ripassi a china alquanto pesanti. Probabile che Cavazzano si sia rifatto a quei cartoni per il personaggio di Pippo.