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Fumetti Disney => Commenti sugli autori => Topic aperto da: Grrodon - Sabato 23 Giu 2007, 02:38:22

Titolo: Walt Disney
Inserito da: Grrodon - Sabato 23 Giu 2007, 02:38:22
(http://img118.imageshack.us/img118/9131/disney10009cq1.jpg)
No, non voglio parlare di aria fritta. Ritengo che uno dei grandi meriti di Walter Elias Disney sia stato quello di trasmettere la sua filosofia da New Deal rooseveltiano, in modo sempre efficace e mai banale. La miglior pedagogia è quella che diverte e non camuffa maldestramente i suoi intenti, e sicuramente se Walt ha voluto comunicarci qualcosa l'ha sempre fatto con grande sincerità e simpatica schiettezza. Walt del resto era figlio del suo tempo, un tempo, la Grande Depressione, che ha lasciato nel suo personaggio-ritratto Mickey Mouse un impronta ben precisa. E basta leggersi il Topolino di Gottfredson o qualunque storia di Scarpa per capire quali siano i valori che dovrebbero stare alla base di quello che al giorno d'oggi è diventato un vero e proprio impero. Eppure gira e rigira le tematiche affrontate rimangono le stesse. Lo scopo di questo topic è quello di  tracciare un vero e proprio elenco di nuclei tematici comuni, presenti nelle opere di Walt Disney e dei suoi eredi.


1. E' quello che fai con quello che hai che conta: Innanzitutto dall'intero operato di Walt emerge una filosofia fortemente meritocratica, che elogia quelli che si sanno dar da fare. E in special modo quelli che riescono ad arrivare da qualche parte utilizzando al meglio le proprie risorse, unendo l'utile al dilettevole e volgendo i propri handicap in punti di forza. Walt Disney dal nulla ha tirato su un impero che dura ormai da un secolo, e ci è riuscito facendo le cose che più gli piacevano e più lo divertivano. E la reinterpetazione che fa in The Grasshopper and The Aunts della fiaba della Cicala e la Formica è il punto focale di questo suo modus operandi: se nella fiaba originale la Cicala veniva mandata via dalla formica e andava incontro alla morte, qui le cose vanno ben diversamente e la Cavalletta viene invece incentivata dalle formiche a continuare la sua attività di violinista mettendola però al servizio della comunità e trasformando così il suo vagabondaggio in un legittimo lavoro. Un altro esempio è Dumbo, il film per eccellenza in cui le capacità vengono utilizzate al meglio, visto che per l'intera durata quegli stessi mezzi non sembravano essere altro che un intralcio, uno scherzo di madre natura. E non è il solo  elefante ad aver messo a frutto i propri mezzi in tal modo: un altro celebre "diverso" disneyano è Elmer, nella Silly Simphony Elmer Elephant che si riscatta proprio grazie alle caratteristiche che l'avevano reso lo zimbello della giungla. E infine come non ricordare il film a scrittura mista Tanto Caro al Mio Cuore, deliziosa commediola che offre uno spaccato di quella che può essere stata l'infanzia di Walt. In questo film implicitamente autobiografico, a far da mentore al protagonista Jerry è un gufo animato che insegna che il valore di un trionfo è dato proprio dalla penuria di mezzi a propria disposizione.

2. C'è una stella su nel ciel che ogni sogno può appagar: Aiutati che il ciel t'aiuta, e infatti una piccola componente della filosofia di Walt è deliziosamente esoterica. E' giusto darsi da fare ma nel frattempo anche sperare non guasta. Bisogna avere fede, dice il gatto Rufus alla piccola Penny, triste perchè non viene adottata in Le Avventure di Bianca e Bernie (La fede è un uccellino blu che vedi distante, è fermo e sicuro come un astro brillante. Non puoi averlo o comprarlo, non si fa catturare, però c'è ed è proprio lui che fa tutto avverare). L'ultimo film d'animazione creato dalla old school disneyana porta avanti una filosofia nata già con Biancaneve e i Sette Nani e portata a perfezionamento da Pinocchio e Cenerentola. Le canzoni principali di questi tre lungometraggi, Il Mio Amore un Dì Verrà, Una Stella Cade e I Sogni Son Desideri, guarda caso  sono infatti completamente dedicate a chiunque creda che al cadere di una stella i sogni diventino realtà. E il principio più famoso dello Zio Walt è stato portato avanti negli anni fino a lambire lavori più recenti come La Sirenetta e Atlantis - L'Impero Perduto.

3. A volte l'uomo si crede un gigante: You are never too old, to be young, fa una canzone scartata da Biancaneve e i Sette Nani. Ed è tutta una questione di target. Sbaglia chi dice che Disney si rivolgeva ai bambini, perchè tutto ciò che ha fatto in vita sua puntava a trovare quella via di mezzo, quel modo di raccontare le cose che potesse essere perfettamente intelleggibile per un bambino e allo stesso tempo interessante per un adulto. Trovare un punto di contatto tra adulto e bambino, suscitare in entrambi le stesse emozioni e abbattere infine le barriere era il vero obiettivo di Disney. Non dimentichiamo che Disneyland nacque perchè Walt si annoiava a portare sua figlia ai giardinetti e sognava qualcosa che potesse coinvolgere anche lui. Ma se un bambino è assolutamente più avvicinabile dal punto di vista emotivo, con gli adulti è più difficile, perchè col tempo si sono inariditi e hanno perso di vista concetti astratti come la fantasia. Incantarli, meravigliarli e farli ridere è la strada che Disney intraprende in età matura, con la creazione di quei tre punti d'arrivo che sono Le Avventure di Peter Pan, Disneyland e Mary Poppins. La condanna all'ingrigimento e all'inaridimento è già presente però, in tono minore, in Alice nel Paese della Meraviglie, in cui si suggerisce l'esistenza di un proprio mondo ideale da contrapporre alla grigia realtà di tutti i giorni. Questo mondo, che verrà poi incarnato da Peter Pan l'anno dopo, inizierà a contaminare il mondo degli adulti ponendosene decisamente in contrasto grazie alla memorabile figura del Sig. Darling, un adulto fatto e finito che solo nel finale si concederà un momento di meraviglia, nello scorgere in cielo un oggetto che non vedeva da quando era bambino. E infine Mary Poppins nella sua lucida follia consacrerà questo principio riuscendo a convertire gradualmente l'adulto per antonomasia George Banks. Sarà quindi Mary Poppins, con i suoi voli nel soffitto, le sue gitarelle all'interno dei quadri e "una gamba di legno di nome Smith" che raccoglierà questa meravigliosa e definitiva eredità.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Grrodon - Sabato 23 Giu 2007, 02:39:10
4. Guardiamo oltre, aprendo nuove strade e facendo cose nuove: Poco prima di morire Walt Disney aveva cambiato la faccia del cinema d'animazione, creando il primo corto sonoro, il primo cartone a colori, il primo lungometraggio d'animazione, il primo film stereofonico, il primo film in cinemascope e via dicendo. Nei suoi ultimi anni aveva promosso in lungo e in largo Tomorrowland, la sezione di Disneyland dedicata al futuro, proponendo documentari divulgativi in televisione e specificando che il suo mondo non si componeva di sola Fantasyland, ma andava ben oltre. Questo chiodo fisso del futuro, questa paura di non essersi spinto abbastanza in là, questo terrore di essere infine arrivato ad un limite si rifletteva bene nei suoi discorsi. Di qui l'invito ad andare sempre avanti, non accontentandosi mai dei propri successi e anzi vedere di buon occhio anche i fallimenti, dai quali si impara sempre qualcosa di buono. Si può fare di più e di meglio per migliorare il mondo dell'intrattenimento, era il messaggio che cercava di dare alle future generazioni. La morte lo colse nel Natale del '66 proprio mentre si apprestava ad approdare nelle sale cinematografiche Il Libro della Giungla, che con un ceto distacco si prendeva gioco di una filosofia di vita come quella di Baloo (Lo Stretto Indispensabile) diametralmente opposta ai veri principi del buon senso, incarnati invece da Bagheera. Ma di certo, nè Baloo, nè l'In Fondo al Mar di Sebastian, nè Timon & Pumbaa che col loro Hakuna Matata avrebbero portato avanti l'antifilosofia disneyana del pensare in piccolo, vanno visti negativamente, ma con una certa dose di humor. Certo è che la vera voce di Walt la si può sentire nelle parole di Long John Silver de Il Pianeta del Tesoro e nei I Robinson - Una Famiglia Spaziale, lungometraggio esplicitamente dedicato a Walt e al suo Tomorrowland che fa del Keep Moving Forward la sua stessa ragione d'esistere.

5. Non è quello che si vede ma quello che c'è dentro che conta: Pare che la lezione sia stata imparata bene dagli artisti della Walt Disney Feature Animation, che negli anni 90 hanno prontamente provveduto ad aggiungere un nuovo principio alla lista, usandolo in dosi ingenti. L'invito a non fermarsi alle apparenze è ben presente infatti ne La Bella e la Bestia, Aladdin, Il Gobbo di Notre Dame, Hercules e Mulan, mentre si traduce nella spinta a trovare un punto di contatto tra due realtà differenti in Pocahontas, Tarzan, Lilo & Stitch e Koda, Fratello Orso.

da La Tana del Sollazzo (http://www.elikrotupos.com/sollazzo/viewtopic.php?p=9976#9976)
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Pegleg - Sabato 23 Giu 2007, 14:08:54
Ben fatto!! :) Clap clap clap
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Doctor Einmug - Venerdì 4 Lug 2008, 15:37:01
4. Guardiamo oltre, aprendo nuove strade e facendo cose nuove: Poco prima di morire Walt Disney aveva cambiato la faccia del cinema d'animazione, creando il primo corto sonoro, il primo cartone a colori, il primo lungometraggio d'animazione, il primo film stereofonico, il primo film in cinemascope e via dicendo. Nei suoi ultimi anni aveva promosso in lungo e in largo Tomorrowland, la sezione di Disneyland dedicata al futuro, proponendo documentari divulgativi in televisione e specificando che il suo mondo non si componeva di sola Fantasyland, ma andava ben oltre. Questo chiodo fisso del futuro, questa paura di non essersi spinto abbastanza in là, questo terrore di essere infine arrivato ad un limite si rifletteva bene nei suoi discorsi. Di qui l'invito ad andare sempre avanti, non accontentandosi mai dei propri successi e anzi vedere di buon occhio anche i fallimenti, dai quali si impara sempre qualcosa di buono. Si può fare di più e di meglio per migliorare il mondo dell'intrattenimento, era il messaggio che cercava di dare alle future generazioni. La morte lo colse nel Natale del '66 proprio mentre si apprestava ad approdare nelle sale cinematografiche Il Libro della Giungla, che con un ceto distacco si prendeva gioco di una filosofia di vita come quella di Baloo (Lo Stretto Indispensabile) diametralmente opposta ai veri principi del buon senso, incarnati invece da Bagheera. Ma di certo, nè Baloo, nè l'In Fondo al Mar di Sebastian, nè Timon & Pumbaa che col loro Hakuna Matata avrebbero portato avanti l'antifilosofia disneyana del pensare in piccolo, vanno visti negativamente, ma con una certa dose di humor. Certo è che la vera voce di Walt la si può sentire nelle parole di Long John Silver de Il Pianeta del Tesoro e nei I Robinson - Una Famiglia Spaziale, lungometraggio esplicitamente dedicato a Walt e al suo Tomorrowland che fa del Keep Moving Forward la sua stessa ragione d'esistere.
Secondo me questo principio nei fumetti si esaurisce prima con l'ultima striscia di Topolino e il ritorno di Davy Crocket (http://coa.inducks.org/story.php?c=YM+139) e ritorna con Topolino e la dimensione Delta (http://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL++206-AP&search=).
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Maniac Cop - Lunedì 22 Dic 2008, 22:31:37
In un vecchio libro si diceva che Walt era una spudorata spia del governo, in un libro recente (mi pare fatto da una sua parente) viene smentito tutto. A chi credere? [size=18]MAH..........................[/size]
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Doctor Einmug - Martedì 23 Dic 2008, 13:32:19
In un vecchio libro si diceva che Walt era una spudorata spia del governo,
Il modo migliore per rispondere a questo commento credo sia postare questo splendido di Grrodon, sempre attuale.
e con ciò? si sapeva che in giro si sparla di Walt Disney e chiunque abbia un briciolo di cervello sa che bisogna giudicare le cose obiettivamente.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Maniac Cop - Martedì 23 Dic 2008, 13:47:22
Non voglio accusare nessuno: anzi, mi sono posto con umiltà a chiedere a qualcuno se sapesse come fosse la faccenda in realtà, visto che sono poco esperto di Walt, in definitiva.

Potrebbe essere anche stata una spia del governo (come lo era più o meno John Wayne), e a me non me ne importerebbe nulla: faccio questa domanda poiché nel nuovo libro veniva smentito TUTTO quello detto nel precedente.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Pidipì - Martedì 23 Dic 2008, 13:49:02
Non voglio accusare nessuno: anzi, mi sono posto con umiltà a chiedere a qualcuno se sapesse come fosse la faccenda in realtà, visto che sono poco esperto di Walt, in definitiva.

Potrebbe essere anche stata una spia del governo (come lo era più o meno John Wayne), e a me non me ne importerebbe nulla: faccio questa domanda poiché nel nuovo libro veniva smentito TUTTO quello detto nel precedente.

Se ti interessa questo argomento guarda questo topic

https://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?num=1228408802
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Paperinika - Martedì 23 Dic 2008, 13:51:02
In un vecchio libro si diceva che Walt era una spudorata spia del governo, in un libro recente (mi pare fatto da una sua parente) viene smentito tutto. A chi credere? [size=18]MAH..........................[/size]
Potrebbe essere utile indicare quali sono questi due libri, magari...
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Maniac Cop - Martedì 23 Dic 2008, 13:57:10
Uno è un vecchio libro di Marc Eliot, in cui si parlava addirittura di vignette con svastiche nascoste; l'altro libro è recentissimi (credo 1 o 2 anni fa) e mi pare di ricordare che fosse scritto proprio da una nipote di Walt: non ho letto però questo secondo libro, ho solo letto le premesse.

Poi ho anche saputo dalla rivista FILMTV che in realtà un Topolino e Minni esistevano già come pupazzi animati dal 1919 (all'incirca). Quindi la paternità assoluta dell'invenzione di Mickey a Disney e Iwerks si è rivelata veramente priva di fondamento (hanno preso in prestito un'ideuzza.....)

Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Paperinika - Martedì 23 Dic 2008, 14:12:21

Poi ho anche saputo dalla rivista FILMTV che in realtà un Topolino e Minni esistevano già come pupazzi animati dal 1919 (all'incirca). Quindi la paternità assoluta dell'invenzione di Mickey a Disney e Iwerks si è rivelata veramente priva di fondamento (hanno preso in prestito un'ideuzza.....)

Eh? :-?
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Malachia - Martedì 23 Dic 2008, 14:14:50
Poi ho anche saputo dalla rivista FILMTV che in realtà un Topolino e Minni esistevano già come pupazzi animati dal 1919 (all'incirca). Quindi la paternità assoluta dell'invenzione di Mickey a Disney e Iwerks si è rivelata veramente priva di fondamento (hanno preso in prestito un'ideuzza.....)
Ma che dici? Sarà che i cortometraggi pre-1928 erano zeppi di topolini animati, tra cui i cartoni del coniglio Oswald e le Alice Comedies, ma guarda che questi erano di Disney...
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Doctor Einmug - Martedì 23 Dic 2008, 14:16:55
Uno è un vecchio libro di Marc Eliot, in cui si parlava addirittura di vignette con svastiche nascoste; l'altro libro è recentissimi (credo 1 o 2 anni fa) e mi pare di ricordare che fosse scritto proprio da una nipote di Walt: non ho letto però questo secondo libro, ho solo letto le premesse.
Le notai anche io quelle svastiche :o Però non credo siano opera di Disney, poichè io ne notai due in Topolino e gli zingari (http://coa.inducks.org/story.php?c=YM+010) e una in Topolino nella valle infernale (http://coa.inducks.org/story.php?c=YM+002)
Citazione
Poi ho anche saputo dalla rivista FILMTV che in realtà un Topolino e Minni esistevano già come pupazzi animati dal 1919 (all'incirca). Quindi la paternità assoluta dell'invenzione di Mickey a Disney e Iwerks si è rivelata veramente priva di fondamento (hanno preso in prestito un'ideuzza.....)
Si, sono a conoscenza di quei due pupazzi, altro non sono che dei pupazzi che assomigliano a Topolino e Minni. Poi se uno vuole vedere misteri e segreti a ogni costo..... ::)
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Vito - Martedì 23 Dic 2008, 14:19:34
Ma poi... FILMTV? :P

E chissenefrega!
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: ZioPaperone - Martedì 23 Dic 2008, 14:21:01
Ma che dici? Sarà che i cortometraggi pre-1928 erano zeppi di topolini animati, tra cui i cartoni del coniglio Oswald e le Alice Comedies, ma guarda che questi erano di Disney...

Anche a me risulta lo stesso. Oswald the black rabbit somigliava abbastanza al futuro Mickey Mouse, ma appunto era di Disney e collaboratori. Però poi, dato che gli avevano fregato i diritti, lo mollarono e ricominciarono da capo inventando Topolino. Ma questa è una storia che sanno tutti.
Se poi maniac cop intende che esistevano topi anche in altri cartoons, questo credo sia vero, perché si dice che i colleghi di Disney gli rimproverassero che l'idea di un topo non era molto originale e ce n'erano già troppi in giro.
Questo comunque non significa niente. Non basta la specie animale a fare un personaggio.

Va anche detto, secondo me, che tutti "copiano".
Nel senso che tutti si ispirano a qualcosa di preesistente, il punto è cosa ne fanno.
La creazione non sta nell'orginialità assoluta dell'idea, ma in come è realizzata. Di solito anzi quelli che hanno avuto l'idea più originale (meno copiata da precedenti) non producono granché di buono. Sia detto con le debite eccezioni
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Doctor Einmug - Martedì 23 Dic 2008, 14:22:51

Anche a me risulta lo stesso. Oswald the black rabbit somigliava abbastanza al futuro Mickey Mouse, ma appunto era di Disney e collaboratori. Però poi, dato che gli avevano fregato i diritti, lo mollarono e ricominciarono da capo inventando Topolino. Ma questa è una storia che sanno tutti.
Se poi maniac cop intende che esistevano topi anche in altri cartoons, questo credo sia vero, perché si dice che i colleghi di Disney gli rimproverassero che l'idea di un topo non era molto originale e ce n'erano già troppi in giro.
Questo comunque non significa niente. Non basta la specie animale a fare un personaggio.
Comunque credo che si riferisse a pupazzi nel senso di...bambole. Vero maniac cop?
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Paperinika - Martedì 23 Dic 2008, 14:24:06
Comunque credo che si riferisse a pupazzi nel senso di...bambole. Vero maniac cop?
I "Pupazzi animati"... delle bambole?
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Doctor Einmug - Martedì 23 Dic 2008, 14:26:28
I "Pupazzi animati"... delle bambole?
Non avevo letto "animati" :-[. Comunque da qualche parte ho letto che davvero esistevano dei pupazzi che somigliavano molto a Topolinoe Minni.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: ZioPaperone - Martedì 23 Dic 2008, 14:27:43
Comunque queste bambole (?) mi hanno incuriosito
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Vito - Martedì 23 Dic 2008, 14:29:12
Vabbè, un burattino coi fili è comunque un pupazzo animato... :P
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Paperinika - Martedì 23 Dic 2008, 14:31:38
Vabbè, un burattino coi fili è comunque un pupazzo animato... :P
Quanto sei pignolo Atto II :P
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Maniac Cop - Martedì 23 Dic 2008, 16:06:20
FILM TV non specifica bene: dice solo "pupazzi animati": cercherò di ritrovare questo numero della rivista per riprendere l'articolo. comunque qui viene detto che i due topolini si chiamavano proprio Mickey e Minnie
Titolo: Walt Disney...
Inserito da: SirNuts - Mercoledì 18 Giu 2008, 16:47:00
spero di non aver sbagliato sezione...

secondo voi,il grande Walt sarebbe contento di come si sono evolute le cose e di tutto ciò che ruota attorno al suo nome al giorno d'oggi? secondo voi, quali cose/scelte approverebbe e quali assolutamente no? ad esempio i film in animazione 3D li avrebbe mai approvati?
Titolo: Re: Walt Disney...
Inserito da: NuttyIsa - Mercoledì 18 Giu 2008, 17:54:54
allora, dopo aver studiato alcune cose riguardo i parchi Disney posso dire con certezza che è proprio vero che "quando il gatto nn c'è i topi ballano", secondo me si starà rivoltando nella tomba....e molte cose oggi Disney in circolazione nn ci sarebbero state ;D
Titolo: Re: Walt Disney...
Inserito da: Vito - Mercoledì 18 Giu 2008, 18:10:07
Questa è una domanda tosta, direi...

Credo che tutti noi pensiamo a come Disney si sentirebbe "estraneo" al giorno d'oggi, confrontando la vera magia che c'era ai suoi tempi...
Più che animazione in 3d, secondo me Walt rimarrebbe "deluso" dalle trame e dai messaggi invani che la Disney trasmette. I suoi erano sogni, non lavorava maggiormente per i soldi. Sì, d'accordo, passi un film alla Chicken Little, ma non credo che Walt l'avrebbe voluto. Lui i suoi film li sceneggiava mimicamente fotogramma per fotogramma, c'era la poesia e la favola vera. Principesse, sentimenti, cattivi veri. Una trama valida. Oggi i cattivi sono gli alieni di Little e il critico di Ratatouille... :-X
Vabbè l'evoluzione, ma che centra Cars con i messaggi che voleva Disney? Lui che portò sullo schermo i fratelli Grimm, Collodi... lui che ci ha regalato capolavori come Fantasia, la strega Malefica (cattivissima, a mio giudizio)... e oggi fanno le figurine, astucci, macchinine telecomandate, riguardo Cars... boh!
E il suo marchio è commerciale purtroppo, c'è troppa gente che specula a suo nome... (vedi High School Musical)

Anche i parchi Disney, che lui intendeva come posti spensierati per tutti, dove divertirsi e sognare, in realtà sono luoghi "attira soldi", dove la gente spende senza accorgersene grazie a manovre subliminali di chi dirige... :'(
Titolo: Re: Walt Disney...
Inserito da: Brigitta MacBridge - Giovedì 19 Giu 2008, 10:31:05
Io penso che Disney avrebbe approvato i film in 3d, non foss'altro perché è sempre stato un innovatore che non fuggiva, anzi, inseguiva e assai spesso anticipava, le novità e le sfide delle nuove tecnologie.
Le trame gli sarebbero piaciute? Difficile a dirsi, senza disporre di un medium. Ma a parte qualche (rara) eccezione, penso di sì. Da quell'innovatore e creatore di mondi che era, non avrebbe di certo continuato a fare cloni di Biancaneve per sempre. Quindi credo che un film come I Robinson, o uno qualsiasi dei film Pixar, avrebbe avuto la sua approvazione (primo fra tutti Monsters&Co, che è il mio preferito e che quanto a "vera magia" non ha niente da invidiare a nessuno).
Titolo: Re: Walt Disney...
Inserito da: Schroeder - Giovedì 19 Giu 2008, 13:25:00
Il 3D è un nuovo strumento, un'innovazione, come a suo tempo furono il colore e il sonoro, non una maledizione...
Titolo: Re: Walt Disney...
Inserito da: paperissimo - Venerdì 20 Giu 2008, 13:27:03
Sono certo che walt disney di fronte al 3d si sarebbe lasciato entusiasmare vista la sua tendenza a lasciarsi corteggiare da ogni nova techica o esperimento nel  campo dell animazione.SIcuramente non avrebbe approvato le trame di cars,primo film disney dove mi sono annoiato,o di  una giungla in fuga,primo film disney che addirittura ho visto a metà x la troppa noia.
Sicuramente avrebbe sputato in faccia a chi gli proponeva i sequel,e non avrebbe mai permesso che si realizzassero cartoni in nord corea abbassando di molto la qualità per la quale la disney è conosciuta.
Per non parlare di high school music che equivale a bestemmiare,mi spiegate che valori porta ? l ocaggine? la stupidaggine ?il voler essere divi se no sei uno sfigato?
La verità è una sola: che ormai alla disney ci stanno persone che con questa non c entrano nulla,magari di tanto in tanto si farà un bel film,ma piu che all arte si sarà sempre interessati al dio denaro,perche oramai la disney è una multinazionale fagocita soldi.Un esempio per tutti sono quelle schifezze di merchandising di le principesse disney ,manco le riconosco,anche loro ormai si sono prostituite ahime
Titolo: Re: Walt Disney...
Inserito da: Sprea - Venerdì 20 Giu 2008, 14:02:26
Citazione da: paperissimo link=1213800420/0#5 date=1213961223
Per non parlare di high school music che equivale a bestemmiare,mi spiegate che valori porta ? l ocaggine? la stupidaggine ?il voler essere divi se no sei uno sfigato?

Ancora? Lungi da me voler trovare particolari valori in quello che è un filmettino musicale di puro trattenimento che non pretende certo di averne, ma se proprio devo andare a cercarli col lanternino ci vedo il (classico) tema del "fai quello che vuoi fare veramente e non quello che gli altri vogliono da te" (in questo caso "canta, anche se tuo padre vuole che giochi solo a basket"). Francamente l'ocaggine, la stupidaggine e il voler essere divi non saprei proprio dove li hai visti. Forse perché non studiano tutti tutto il tempo? Ah, be'...

E visto che si parla di Walt Disney... chiaro che se ci fosse ancora lui non ci sarebbero molte delle cose che ci sono, e ce ne sarebbero molte altre, forse e probabilmente migliori, ma non possiamo sapere cosa e come. Io per esempio ritengo che una cosa come HSM avrebbe divertito WD (pur essendo una robetta, certo non un capolavoro... non è che WD facesse solo capolavori), ripensando alle decine e decine di produzioni televisive, sostanzialmente con lo stesso spirito, degli anni '50.
Titolo: Re: Walt Disney...
Inserito da: alec - Mercoledì 13 Mag 2009, 06:28:34
Credo proprio che Walt non approverebbe il ciarpame fighetto che abbonda nel palinsesto di DC.  Quando voleva fare un musical, puntava al massimo risultato, non certo a roba come "High School Music": mica era la De Filippi.  Penso che, tra le produzioni più recenti, avrebbe gradito "Come d'incanto".  D'accordo, lanciò anche divi adolescenti, ma Annette Funicello sapeva cantare, ed Hayley Mills era una brava attrice.
Titolo: Re: Walt Disney...
Inserito da: Paperone 96 - Mercoledì 13 Mag 2009, 15:20:45
non conoscendo walt parlo come la penserebbero molti di quell'epoca.
il 3d li avrebbe affascinati,ma i pantaloni a vita bassa...NO
poi tutta questa tecnologia è utile e forse lo avrebbe aiutato in un modo o nell'altro...
sicuramente i disegnatori con il computer avrebbero(e hanno tutt'oggi smesso)a colorare :-/ :-/in bianco e nero(coloratura che a me non piace tra l'altro).
insomma tutti abbiamo ottrnuto molti vantaggi dalla tecnologia e non penso che walt sarebbe scontento...
Forse preferirebbe i vecchi metodi di un tempo [smiley=grandpa.gif]
Titolo: Re: Walt Disney...
Inserito da: alec - Mercoledì 13 Mag 2009, 22:40:05
Walt era attratto dalla tecnologia e dal futuro: basta vedere film come "The magic Highway" o "The man and the moon" per notare quanto fosse in anticipo con i tempi (talvolta anche con i NOSTRI).
Sicuramente la tecnologia informatica lo avrebbe divertito, ma non avrebbe mai abbandonato l'animazione tradizionale: bene hanno fatto i realizzatori di opere come "La sirenetta" o "La bella e la bestia", che hanno usato il computer per rendere possibili alcuni effetti scenici altrimenti irrealizzabili.  Trattasi di un uso della CG decisamente compatibile con lo spirito disneyano: dopo il sonoro, il colore, il suono stereo, la multiplane, lo xerox, Walt avrebbe certamente accolto queste innovazioni con un certo favore.   Quanto al 3d, è impossibile azzardare un'ipotesi.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Pacuvio - Sabato 19 Giu 2010, 16:18:34
Riporto da tvblog (http://www.tvblog.it/post/20344/come-formare-gli-animatori-i-consigli-di-walt-disney-in-una-lettera-del-1935#show_comments):

Citazione
Walt Disney ci ha lasciato da parecchio tempo ma ancora oggi i suoi insegnamenti dovrebbero essere alla base della formazione di chiunque voglia avvicinarsi ai cartoni animati e all’ universo dell’animazione. Il 23 dicembre del 1935 Disney scrisse una lettera di otto pagine a Don Graham, un insegnante di animazione presso l’Istituto d’ Arte di Chouinard, con suggerimenti su come formare gli animatori e prepararli all’intenso corso di animazione agli studi della Disney.

Questa lettera contribuisce ad elevare la produzione Disney al livello successivo, nel periodo d’oro della animazione (tra le seconda metà degli anni ‘30 e la prima metà degli anni ‘40), quando nasceranno capolavori che hanno fatto la storia del cinema di animazione prima e hanno ispirato i cartoon televisivi poi. Se aspirate a diventare animatori, leggere la lettera é fondamentale (io l’ho fatto avidamente!). Le pagine fanno capire i meccanismi di produzione dell’azienda Disney e ci immerge nella filosofia del creatore di Topolino. Leggetela su LettersofNote (http://www.lettersofnote.com/2010/06/how-to-train-animator-by-walt-disney.html), e iniziate ad imparare. Sembra un corso di formazione ben strutturato all’interno del quale Disney descrive quale debbano essere le qualità di un buon animatore. Buona lettura.

[via TheDisneyBlog (http://thedisneyblog.com/2010/06/17/walt-disneys-secret-sauce-how-to-train-an-animator/)]
Qualcuno potrebbe tradurre, o farne un sunto? :)
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Lyla - Sabato 19 Giu 2010, 17:47:25
Certo che è lunghissima da tradurre... io potrei anche farlo (adoro tradurre), ma forse sarebbe pi semplice chiedere un sunto a chi l'ha letta :P
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: V - Sabato 19 Giu 2010, 18:53:06
Ehi Lyla, dove l'hai trovata quella bella immagine per il tuo avatar?
E la firma, l'ho già letta da qualche parte ma non ricordo dove...
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Lyla - Sabato 19 Giu 2010, 19:03:11
La firma l'avevo anche scritta male, sono dovuta andarla a ripescare al posto giusto per correggerla. :D Comunque è Shakespeare, citato a sua volta nella prima pagina di Trauma (PKNA #10)
L'immagine invece proviene dall'Eracolatore, quello che ritengo sino ad ora il miglior numero di PK frittole (è veramente bello, all'altezza di PKNA...), ti ho uppato la tavola (http://i46.tinypic.com/rc8xv6.jpg).
Scusate l'OT :P
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: V - Sabato 19 Giu 2010, 19:35:05
Grazie mille: ecco dove avevo letto quella frase, ora ricordo (con l'evroniano che si chiede "Orazio?").
Formidabile quella tavola, quasi quasi lo cerco anch'io l'Eracolatore. E a te consiglio Tutto e Niente: merita.
Scusta l'OT.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Hon-ki-ton - Domenica 22 Mag 2011, 19:57:34
Un articolo su Repubblica (http://www.repubblica.it/persone/2011/05/22/news/disney-16587564/?ref=HREC2-9) edizione on-line di oggi parla dell' apertura del museo dedicato a Walt Disney a San Francisco, curato dalla figlia primogenita Diane Disney Miller.
È annunciata una presentazione, in prima europea, il 16 giugno al Biografilm di Bologna con la partecipazione virtuale della stessa Diane.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: cianfa88 - Venerdì 13 Gen 2012, 11:40:50
82 anni fa! (Lo so, è un anniversario come tutti gli altri, ma mi faceva voglia di festeggiarlo :P)

E festeggio diventando anche Cugino di Alf :D 0,48 messaggi per giorno
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: piccolobush - Domenica 10 Feb 2013, 12:20:17
Su cortese segnalazione dell'avvocato, satsera su rai 5 mandano un interessante documentario: "Walt y el grupo" (http://lucaboschi.nova100.ilsole24ore.com/2012/09/walt-disney-e-el-grupo-in-rai.html)
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: ZioWalt - Giovedì 5 Dic 2013, 14:10:23
Stanco di aspettare, prese un pezzo di carta e cominciò a disegnarci sopra. E come per incanto, quel pezzo di carta dalle tonde orecchie prese vita. Perché? Perché chi sceglie di donare al mondo qualcosa di così magico, e al contempo così necessario, non può fare altrimenti che trasmettere un po’ della sua stessa esistenza ai suoi sogni.

Proprio per questo quell’odore di carta stampata è ancora qui.
Le sue idee e i suoi colori sono ancora qui.
Walt Disney, e Topolino, sono ancora qui.

Auguri.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: ele684 - Giovedì 5 Dic 2013, 15:59:01
senza topolino la nostra vita sarebbe stata molto più vuota..grazie walt..
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: pkthebest - Giovedì 5 Dic 2013, 16:27:15
Senza Walt, probabilmente questo mondo sarebbe diverso, in senso deteriore.

Perché in un'epoca di spettacolarizzazione totale, di individualismo estremo, di raziocinio tecnologico, i suoi personaggi ci fanno sognare.

E l'uomo moderno ne ha tanto bisogno.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Paolo - Lunedì 16 Dic 2013, 00:20:41
Ho "lisciato" di pochi minuti il giorno giusto, ma volevo condividere con voi questa copertina di una rivista inglese pubblicata in occasione della scomparsa di Walt Disney, avvenuta appunto il 15 dicembre 1966, ma con una flemma ed una calma tipicamente "british" pubblicata solo nel febbraio dell'anno seguente!

Il brutto ricalco del Topolino di Carpi (http://coa.inducks.org/s.php?c=IC+EPO+848) è un capolavoro al confronto del Paperino in secondo piano!

  - Paolo
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Andreinik - Lunedì 16 Dic 2013, 17:15:13
E'Notevole vedere che abbiamo pensato più noi Italiani a Walt quando è morto che non gli inglesi...

Ps:Ma quel Paperino,manco perego..Perego paperino lo disegna 10.000 volte meglio.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: papsuper - Martedì 17 Dic 2013, 16:53:48
Disney ha rivoluzionato le nostre vite.E' entrato e non è più uscito dalle nostre teste.Ormai ogni disegno o cartone animate viene confrontato con quelli di Walt Disney "Ah,non è di qualità come Topolino".Questo si pensa spesso e con motivazioni uniche e inconfutabili.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Ebenezer.scr - Sabato 25 Gen 2014, 23:44:51
http://tg24.sky.it/tg24/spettacolo/2014/01/24/documentario_walt_disney_e_l_italia_cinema.html :)

Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Special Mongo - Domenica 16 Feb 2014, 13:18:30
Parlano Topolino e Walt Disney in questo trafiletto sul Yonkers Statesman del 16 Febbraio 1931.

(http://oi58.tinypic.com/2gv63wx.jpg)
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Maximilian - Sabato 20 Dic 2014, 18:53:58
Secondo me, alla fine, il più grande merito di Disney è aver iniziato "Topolino nella valle infernale"
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Grrodon - Sabato 20 Dic 2014, 19:19:54
Risposta errata.

Direi che con questa affermazione hai dimostrato di non avere la minima cognizione né di chi fosse Disney, né della storia del cinema e dell'intrattenimento in genere.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Maximilian - Domenica 21 Dic 2014, 12:18:28
con questa affermazione hai dimostrato di non avere la minima cognizione né di chi fosse Disney, né della storia del cinema e dell'intrattenimento in genere.
I credo che questa affermazione denoti semplicemente una questione di gusti
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Grrodon - Lunedì 22 Dic 2014, 15:17:50
Ci sono verità oggettive, che non si possono ricondurre al De Gustibus, rifugio di chi ha poche argomentazioni.

Nel tuo caso non hai espresso un parere derivato dal tuo gusto, ma dalla tua semplice scarsa conoscenza del soggetto in esame.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: La Spia Poeta - Lunedì 22 Dic 2014, 15:22:49
Ci sono verità oggettive, che non si possono ricondurre al De Gustibus, rifugio di chi ha poche argomentazioni.

Nel tuo caso non hai espresso un parere derivato dal tuo gusto, ma dalla tua semplice scarsa conoscenza del soggetto in esame.
Non esageriamo: tu intendi che il maggiore interesse di Disney è stato quello di produrre cartoni (i Classici, i corti, le Silly Simphonies etc.), forse anche dei film (o quelli sono stati fatti dopo la sua morte? Non ricordo bene). Al soggetto in questione i cartoni animati a marchio Disney non piacciono, ergo considera il più gran merito di Disney l'aver iniziato una delle sue storie preferite.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Grrodon - Lunedì 22 Dic 2014, 16:31:49
Qui c'è tanto da ricostruire in termini di cultura disneyana, troppo mi sa.

Disney ha creato l'intrattenimento "ad ampio raggio" come oggi lo conosciamo.

Tanto per cominciare, ebbene sì, l'animazione. Disney la portò allo stato dell'Arte, mediante l'introduzione del sonoro, del colore e infine del lungometraggio.

Non è poco e non la si può ricondurre al "de gustibus", perché è stato attraverso l'animazione che venne finalmente dimostrato che con il disegno era possibile suscitare ben di più delle classiche "quattro risate". Si poteva emozionare, commuovere, spaventare, affascinare il pubblico. Si potevano utilizzare diversi registri e dunque "raccontare". E prima di Biancaneve questo non era ritenuto minimamente possibile.

Questioni di registro a parte, c'è anche quella del target. Disney aveva sempre pensato che targettizzare un prodotto sarebbe stato come limitarlo. Per tutta la sua vita con le sue opere puntò, non ai bambini, ma alle famiglie, creando difatto materiale universale e fruibile su più livelli e inaugurando quindi un "linguaggio" che viene impiegato ancora oggi.

Se oggi negli stessi fumetti troviamo materiale narrativo sostanzioso, che va oltre il puerile, lo dobbiamo alla filosofia artistica di Disney.

Ma ovviamente questa non è che una piccolissima parte del totale. Disney fu un pioniere a 360°. Ridefinì i canoni dell'intrattenimento avventurandosi nel cinema live action, realizzando documentari naturalistici e persino scientifici, affrontando anche lo "spauracchio" della televisione. Poi ci sono i parchi. Disneyland fu il suo punto d'arrivo, il luogo dove questa filosofia trovò compimento. Di progetti così prima del suo non ne erano mai stati realizzati, e fu la prova che aveva ragione lui e che era possibile riuscire a conquistare in un colpo solo persone di ogni età.

E se Disney non fosse morto così presto, avrebbe avuto un ruolo importante anche in altri campi, come l'urbanistica e la scienza. Mi riferisco al futuristico progetto EPCOT, l'ideale città "degli scienziati", su cui lui puntò tutto, pochi mesi prima di morire.

Infine l'eredità. In America c'è una scuola, il CalArts, fondata da Disney. Nelle sue intenzioni avrebbe dovuto essere un accademia artistica multidisciplinare, in cui i giovani talenti avrebbero potuto influenzarsi tra loro coltivando diverse arti in uno stesso ambiente. Non andò esattamente così, ma oggi quella scuola ha dato i natali artistici ad alcuni dei più importanti animatori, registi e fumettisti di sempre.

Perdonami se una manciata di strisce su un quotidiano mi fanno sorridere di fronte alla portata di tutto questo.

D'altra parte non saprei nemmeno se una tanto scarsa conoscenza di un genio come Disney sia oggi da considerare così strana. Molto, troppo si è perso in un presente nel quale Disney è sinonimo di "messaggi subliminali" o nel migliore dei casi di frasette da Baci Perugina tipo "se puoi sognarlo, puoi farlo".

http://www.ilsollazzo.com/c/disney/perche

Un progetto del genere l'ho varato proprio per mettere una toppa a tutto questo, ma temo che lo strappo sia ormai fuori da ogni controllo.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Delco - Lunedì 22 Dic 2014, 16:33:33
Sbaglia nella forma: se avesse detto "la cosa che più mi è piaciuta dell'operato di Disney" sarebbe stato un conto, ma dire "il più grande merito di Disney è stato iniziare Topolino nella valle infernale" è un vero insulto a tutti gli studenti di Cinema (compreso il sottoscritto; per questo mi infervoro tanto). È un'affermazione arrogante e che denota totale ignoranza sull'argomento, e sinceramente mi sono un po' stufato di chi fa queste sparate per poi giustificarle col "de gustibus". Alcune cose godono di oggettività e non sono opinabili.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Maximilian - Lunedì 22 Dic 2014, 17:07:19
Ho iniziato la frase con "secondo me"; non basta?

Perdonami se una manciata di strisce su un quotidiano mi fanno sorridere di fronte alla portata di tutto questo.
La storia nata in quel caso (oltrechè bella) rappresenta l'inizio del fumetto disney. Per te può non significare nulla, ma per me è molto: d'altronde se io sono qui a commentare in un forum di fumetti anzichè di cartoni un motivo ci sarà.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Grrodon - Lunedì 22 Dic 2014, 17:36:30
Non basta.

Avresti dovuto dire "la cosa di cui io personalmente sono più grato a Walt Disney è la Valle Infernale". Allora avrebbe quasi avuto un senso. Altrimenti è come dire "secondo me il peggior demerito di Hitler erano quei baffetti antiestetici".


Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Monkey_Feyerabend - Lunedì 1 Feb 2016, 11:06:14
Non avevo  mai tentato veramente di approfondire la figura di Disney. Più che altro perché non sono particolarmente legato ai lungometraggi ante-guerra, quelli su cui Disney ha riversato gran parte delle sue energie, del suo talento e della sua rivoluzionaria visione dell'animazione (ok, forse lo stesso può dirsi dei parchi, ma quelli mi interessano ancor meno).

Però qualche settimana fa ho visto un documentario biografico di quattro ore alla tv. E sono rimasto veramente impressionato dalla grandezza del personaggio. Non che lo avessi in cattiva stima, ci mancherebbe, ma l'uomo era più notevole di quanto credessi. La spinta verso un'animazione elevata e senza compromessi - arte in un senso profondo, era in Walt Disney qualcosa di fenomenale. Poi tanti altri aspetti sorprendentemente positivi: la sua meravigliosa mania per i trenini, il personaggio televisivo da zio buono (che lui stesso ammetteva avere poco in comune col vero Walt), la capacità di trovare sempre nuovi interessi e proiettarli in visioni di portata megalomane. Il più grande e più megalomane dei suoi progetti, quello della città del futuro, era ovviamente votato al fallimento, perché le agglomerazioni urbana sono entità che fioriscono e si sviluppano autonomamente, le si può orientare, ma non imporre artificialmente. Ma anche questo suo essere naif è rappresentativo del genio, nel bene o nel male.
Certo ci sono anche gli aspetti negativi della sua impresa, il suo essere un po' vendicativo, il paternalismo aziendale, l'incapacità di ascoltare certe legittime rivendicazioni dei suoi impiegati - anzi il rifiuto  di ascoltarle, confondendole paranoicamente con complotti orditi ai suoi danni da presunte forze gauchiste. Ma era un imprenditore del suo tempo, e anche questi aspetti vanno messi un poco in prospettiva  storica.

L'intervento lungo di Grrodon qui sopra pare sintetizzare bene i meriti di Disney. Però c'è una frase che non mi torna, questa:

Se oggi negli stessi fumetti troviamo materiale narrativo sostanzioso, che va oltre il puerile, lo dobbiamo alla filosofia artistica di Disney.

Questa cosa non mi convince. Siamo tutti d'accordo nel dire che Disney ha liberato l'animazione dai limiti settari del "roba per bambini", mostrando al mondo che avesse non solo piena dignità cinematografica, ma che anzi contenesse in sé i mezzi per travalicare i limiti del cinema tradizionale. Ma che questo abbia avuto un analogo effetto sui fumetti, non mi pare proprio. La storia del fumetto sta lì a dimostrarlo. A differenza che nell'animazione, nel caso del fumetto non c'è unanimità sul "momento in cui il fumetto inizia a mostrarsi come arte a tutto tondo, e non solo intrattenimento per i più giovani". C'è chi fa risalire la cosa già alla scuola franco-belga, c'è chi parla delle riviste Pilote o di Metal Hurlant in Francia (anni 60-70), chi più americanofilo individua il grande passaggio nella metà degli anni '80 con i successi di Miller, Moore, Spiegelman e dell'ultimo Will Eisner. Ma in ogni caso nessun legame diretto con l'opera di Walt Disney. Il fumetto ha dovuto combattere da solo la sua battaglia per conquistarsi il rispetto della società.

Certo involontariamente Disney ha dato un enorme contributo allo sviluppo del fumetto, producendo strisce umoristiche di alta fattura (Silly Symphonies, Donald Duck), dando spazio a un gruppo di persone che ha inventato un nuovo genere che mischia umorismo e avventura (il Mickey Mouse di Gottfredson e collaboratori), permettendo la carriera di uno dei più influenti fumettisti di tutti i tempi (Carl Barks), e diffondendo il fumetto in maniera capillare nella società occidentale (paradossalmente questo fuori dagli States). Ma tutto questo non ha niente a che vedere col discorso di cui sopra.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: brigo - Lunedì 1 Feb 2016, 12:10:59
Certo involontariamente Disney ha dato un enorme contributo allo sviluppo del fumetto, producendo strisce umoristiche di alta fattura (Silly Symphonies, Donald Duck), dando spazio a un gruppo di persone che ha inventato un nuovo genere che mischia umorismo e avventura (il Mickey Mouse di Gottfredson e collaboratori), permettendo la carriera di uno dei più influenti fumettisti di tutti i tempi (Carl Barks), e diffondendo il fumetto in maniera capillare nella società occidentale (paradossalmente questo fuori dagli States). Ma tutto questo non ha niente a che vedere col discorso di cui sopra.

Ha a che vedere eccome, nel momento stesso in cui le strisce di Gottfredson non sono più soltanto avventurose e umoristiche, ma anche estremamente satiriche. Riferimenti alla WWII e a Hitler stesso non possono considerarsi messaggi votati ai soli lettori piccoli. Forse ci son stati segnali più grandi di questo, in passato, da parte di altri autori: ma credo appartenessero più al circuito delle vignette, che non a vere e proprie storie a fumetti, per giunta con personaggi ricorrenti.

Comunque, lascio la parola ai più esperti. :)
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Monkey_Feyerabend - Lunedì 1 Feb 2016, 14:23:42
E dunque? Gottfredson scriveva sempre per gli adulti prima che per i più giovani, erano strisce di giornale.  Mica solo quando lui e Walsh parodiavano la Germania Nazista o l'Unione Sovietica. Anzi un po' di tono satirico nei confronti della società americana c'era sempre.

I fumetti Disney contengono alcuni dei punti più alti dell'arte fumettistica apparsi fin'ora (Gottfredson, Barks), non ci piove. Ma questo non implica che

Citazione
Se oggi negli stessi fumetti troviamo materiale narrativo sostanzioso, che va oltre il puerile, lo dobbiamo alla filosofia artistica di Disney.


Non so quale fosse l'opinione di Disney sul medium "fumetto", quindi non cadrò nel luogo comune per cui il fumetto Disney ha fatto grandi cose nonostante Walt Disney lo considerasse solo un ramo del settore merchandising, come qualcuno ritiene (il che è possibilissimo, anzi mi piacerebbe avere qualche testimonianza a proposito di questo). Però da qui a dare dei meriti a Disney per il fumetto ce ne passa.


Chiariamo bene: quando parlavo di
"momento in cui il fumetto inizia a mostrarsi come arte a tutto tondo, e non solo intrattenimento per i più giovani"
intendevo dire
"momento in cui il fumetto inizia a convincere i non addetti ai lavori e i non super appassionati di essere arte a tutto tondo".
Perché di giganti del fumetto ce n'erano già stati a iosa a partire dall'inizio dell'800
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Grrodon - Lunedì 1 Feb 2016, 14:56:50
Ma guardate che io mi riferivo al solo fumetto Disney...
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Cornelius - Lunedì 1 Feb 2016, 15:40:11
Se oggi negli stessi fumetti troviamo materiale narrativo sostanzioso, che va oltre il puerile, lo dobbiamo alla filosofia artistica di Disney.
Istintivamente sento di darti ragione perché parli di una filosofia artistica che va oltre lo specifico dei media diversi; però poi penso che nell'animazione una certa maturità di narrazione la ritroviamo nei lunghi (dunque dal '37 in poi) mentre i corti fino ad allora erano stati più che altro delle gag infantili che magari piacevano anche agli adulti.

Al contrario il fumetto Disney che parte nel '30, già nei suoi primi anni mostrava una sostanza che i paralleli cartoni non avevano: e questo lo si deve più che altro a Gottfredson e ai suoi collaboratori. Walt accettò di estendere la poliedricità di Mickey Mouse anche ai fumetti dei quotidiani, mettendo l'uomo giusto (Floyd) nel posto giusto: però egli considerava questo media già abbastanza obsoleto (le strisce giornaliere esistevano da almeno un quarto di secolo, sebbene ancora non fossero nati i comic book che qualche anno dopo rivoluzioneranno il  mondo del fumetto) e concentrò tutte le sue energie nell'animazione che rappresentava il futuro.

Per cui, secondo me, la complessità di narrazione volta a tutta la famiglia caratterizza sicuramente l'animazione dei lunghi ma che il fumetto ne abbia beneficiato
(in senso stretto e non generalizzato) non mi pare esatto, visto che cominciò qualche anno prima questa particolare cura del racconto (che influenzerà anche gli autori successivi, americani ed europei). Poi, nel prosieguo, è probabile che i due media si siano influenzati a vicenda e, dunque, che il fumetto disneyano, già maturo di suo, possa essersi ulteriormente arricchito da ciò che veniva dal grande schermo.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Mason - Lunedì 1 Feb 2016, 16:21:13
Ora, non cerco di ridimensionare Floydd e tutto il baraccone, ma di per sé le sue storie sono materiale nella media delle strisce a fumetti dell'epoca, osannarli come capolavori di trama e ritenerli più maturi dei corti (che infantili un corno, anche) o i lunghi, che hanno tutt'altro registro, non ha senso; ha senso invece riconoscere che oltre i diversi formati e gli stilemi seguiti da ognuno, sia i fumetti che i prodotti animati seguivano la stessa filosofia di fondo.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Monkey_Feyerabend - Lunedì 1 Feb 2016, 18:19:24
Ora, non cerco di ridimensionare Floydd e tutto il baraccone, ma di per sé le sue storie sono materiale nella media delle strisce a fumetti dell'epoca, osannarli come capolavori di trama e ritenerli più maturi dei corti (che infantili un corno, anche) o i lunghi, che hanno tutt'altro registro, non ha senso;

Su questo con me sfondi una porta aperta. Gottfredson&co. facevano un lavoro straordinario ma non stavano rivoluzionando il fumetto. I corti Disney, sia quelli dei '20 sia quelli degli anni '30 (con Babbitt, Hannah etc...), erano invece qualcosa di meraviglioso e mai visto prima.


ha senso invece riconoscere che oltre i diversi formati e gli stilemi seguiti da ognuno, sia i fumetti che i prodotti animati seguivano la stessa filosofia di fondo.

Sì ma quanto merito ha Disney in questo? Io ho l'impressione che sia quasi una specie di effetto collaterale.   
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Maximilian - Lunedì 1 Feb 2016, 18:43:12
mentre i corti fino ad allora erano stati più che altro delle gag infantili che magari piacevano anche agli adulti.

Al contrario il fumetto Disney che parte nel '30, già nei suoi primi anni mostrava una sostanza che i paralleli cartoni non avevano
Caro Cornelius, quando vuoi ti offro da bere [smiley=beer.gif]

osannarli come capolavori di trama e ritenerli più maturi dei corti (che infantili un corno, anche) o i lunghi, che hanno tutt'altro registro, non ha senso
Certo che ha senso confrontarli. Se qualcosa teme il confronto, significa che la sua qualità non è poi tanto alta.

Comunque, riguardo alla questione su quale sia il merito effettivo di Disney riguardo ai fumetti, secondo me il suo ruolo non è stato quello di un artista ma di un imprenditore lungimirante (volevo definirlo mecenate, ma poi ho pensato che prima di chiamarlo così sarebbe stato meglio conoscere lo stipendio dei suoi dipendenti).
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Cornelius - Lunedì 1 Feb 2016, 20:46:20
Caro Cornelius, quando vuoi ti offro da bere [smiley=beer.gif]
Un tè freddo al limone, grazie! ;D

Ora, non cerco di ridimensionare Floydd e tutto il baraccone, ma di per sé le sue storie sono materiale nella media delle strisce a fumetti dell'epoca, osannarli come capolavori di trama e ritenerli più maturi dei corti (che infantili un corno, anche) o i lunghi, che hanno tutt'altro registro, non ha senso
Riguardo i corti 'infantili un corno', sicuramente erano dei gioiellini di animazione e trovate umoristiche, di qualità migliore di quelli usciti fino ad allora: rivolti ai bambini  ma apprezzati anche dagli adulti e per questo molto popolari e di successo.
Però restavano fondamentalmente delle gag (deliziose) fini a se stesse, 10 minuti o poco più di puro divertimento senza lo sviluppo di un racconto più lungo e approfondito con una varietà di tematiche, come avverrà successivamente con i lunghi e come già stava avvenendo nelle strisce quotidiane del Gott, rivolte soprattutto agli adulti in quanto pubblicate sui quotidiani.

I fumetti del Gott potevano essere di qualità comparabile a molti altri autori suoi contemporanei che però si occupavano di esseri umani e non di animali antropomorfi, fino ad allora trattati per quelli che erano e cioè soprattutto animali.
Qui sta il genio del Gott: aver umanizzato talmente Mickey & friends da poterli tranquillamente affiancare per qualità di trame e di situazioni oltre che per approfondimento delle personalità ai loro colleghi personaggi umani di altri grandi autori americani.
Pochi anni dopo Barks farà lo stesso coi paperi contribuendo al successo dei comic books, confermando una speciale caratteristica della Disney: quella, appunto, di rendere degli animali talmente antropomorfi da vedersela alla pari con i loro colleghi umani. Non credo che altri 'funny animals' di altre case abbiano mai raggiunto questi traguardi (neanche quelli della Warner). 
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Zio Sam - Martedì 2 Feb 2016, 17:44:38
Secondo me fate una gran confusione sui ruoli : WD è stato sicuramente un innovatore, un grande manager, uno che  sapeva captare i gusti della gente  e sempre aperto alla sperimentazione, ma non un autore a tutto tondo.
Era sopratutto un uomo d'affari che sapeva circondarsi di gente di talento che riusciva a  (s)fruttare  abilmente ( e infatti non solo gli fregava i copyright delle creazioni, ma firmata tutto lui).
Insomma, come un bravo allenatore che sa amalgamare  una squadra di  campioni e fargli vincere il campionato.
Ma nulla più.
E anche Gottfredson, qui gli si continua a dare i meriti delle storie delle strisce, che in realtà erano scritte da altri; semmai i complimenti per la sceneggiatura dovrete farli  a questi ultimi.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Cornelius - Martedì 2 Feb 2016, 18:18:37
Era sopratutto un uomo che sapeva circondarsi di gente di talento che riusciva a  (s)fruttare  abilmente ( e infatti non solo gli fregava i copyright delle creazioni, ma firmata tutto lui).
Evidentemente la lezione di Oswald gli servì. ;D

E anche Gottfredson, qui gli si continua a dare i meriti delle storie delle strisce, che in realtà erano scritte da altri; semmai i complimenti per la sceneggiatura dovrete farli  a questi ultimi.
Il Gott ha scritto e sceneggiato le prime storie fino al '32 e poi solo le trame sceneggiate da altri autori (Osborne, De Maris) fino al '43; negli ultimi dodici anni fino al '55 ha solo disegnato testi e sceneggiature di Walsh.
 

Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Zio Sam - Martedì 2 Feb 2016, 20:20:24
Evidentemente la lezione di Oswald gli servì. ;D

A volte mi chiedo  se fu questa esperienza  a renderlo un uomo avido e truffaldino   o se era già così prima.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Monkey_Feyerabend - Martedì 2 Feb 2016, 20:34:59
Secondo me fate una gran confusione sui ruoli : WD è stato sicuramente un innovatore, un grande manager, uno che  sapeva captare i gusti della gente  e sempre aperto alla sperimentazione, ma non un autore a tutto tondo.
Era sopratutto un uomo che sapeva circondarsi di gente di talento che riusciva a  (s)fruttare  abilmente ( e infatti non solo gli fregava i copyright delle creazioni, ma firmata tutto lui).
Insomma, come un bravo allenatore che sa amalgamare  una squadra di  campioni e fargli vincere il campionato.
Ma nulla più.

E invece è proprio questo luogo comune che stiamo cercando di smontare in molti qui. Quel tuo "e nulla più" non fa giustizia a un uomo che per anni ha lavorato davvero direttamente  più di ogni altro alle opere che ha firmato, perdendoci il sonno. Nei lungometraggi ante guerra* (Biancaneve, Pinocchio, Dumbo, Fantasia, Bambi), quelli in cui si è spinto più in avanti in termini di innovazione, il peso di Walt è enorme. La concezione, la sceneggiatura, le idee di animazione, lo sviluppo delle tecniche. Quei film erano davvero di Walt Disney prima ancora che degli Studios Disney. Considerazioni analoghe si possono fare credo per i cortometraggi degli anni '20. Meno per quelli degli anni '30, su quelli aveva di sicuro demandato ai suoi talenti, limitandosi al ruolo di "approvatore di gag".

C'è poi tutta l'idea della factory, del luogo ove gli animatori seguono seminari di arte contemporanea o studiano l'anatomia degli animali e degli attori. Anche quella è iniziativa sua. E vuoi mettere?

Io posso capire che uno dica "Art Babbitt ha sviluppato la personalità di Pippo e era a capo della squadra di animatori dei corti migliori e anche dei lungometraggi". Però Art Babbit non ve lo faceva Biancaneve, bisogna farsene una ragione. E Ub Iwerks senza Disney non la cambiava la storia dell'animazione. E lo so che Ub Iwerks ha disegnato il topo e ha disegnato come un mulo da soma da solo tutti i frame dei corti per mesi e mesi.

* Dopo la guerra grosso modo Roy disse "o la smetti di fare l'artista che non bada a spese o chiudiamo baracca", e lui inizio a interessarsi poco anche ai lungometraggi e a fissarsi coi trenini, relegandosi effettivamente al ruolo di semplice  "produttore e finanziatore" che più o meno mi sembra tu gli  attribuisca.



E anche Gottfredson, qui gli si continua a dare i meriti delle storie delle strisce, che in realtà erano scritte da altri; semmai i complimenti per la sdsceneggiatura dovete farli  a questi ultimi.


E chi è che non lo fa? Sul mistero del peso di Osborne e De Marris sulla produzione della squadra Gottfredson vi rimando al topic su Osborne aperto qualche giorno fa.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Maximilian - Martedì 2 Feb 2016, 20:50:35
Secondo me fate una gran confusione sui ruoli : WD è stato sicuramente un innovatore, un grande manager, uno che  sapeva captare i gusti della gente  e sempre aperto alla sperimentazione, ma non un autore a tutto tondo.
Era sopratutto un uomo d'affari che sapeva circondarsi di gente di talento che riusciva a  (s)fruttare  abilmente ( e infatti non solo gli fregava i copyright delle creazioni, ma firmata tutto lui).
Insomma, come un bravo allenatore che sa amalgamare  una squadra di  campioni e fargli vincere il campionato.
Ma nulla più.
Fin qui sono d'accordo.

Citazione
E anche Gottfredson, qui gli si continua a dare i meriti delle storie delle strisce, che in realtà erano scritte da altri; semmai i complimenti per la sceneggiatura dovrete farli  a questi ultimi.
Qui solo in parte. L'apporto di Gottfredson alle trame è fondamentale; che poi le sceneggiature sono merito di altri non si discute.

A volte mi chiedo  se fu questa esperienza  a renderlo un uomo avido e truffaldino   o se era già così prima.
Adesso esageri, anche perchè non credo che tu l'abbia conosciuto, quindi non puoi criticarlo così pesantemente sul piano personale.

Nei lungometraggi ante guerra* (Biancaneve, Pinocchio, Dumbo, Fantasia, Bambi), quelli in cui si è spinto più in avanti in termini di innovazione, il peso di Walt è enorme.
Manco a farlo apposta, alcuni dei classici disney più brutti, eccetto Pinocchio
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Monkey_Feyerabend - Martedì 2 Feb 2016, 21:00:31
Fin qui sono d'accordo.

[...]


Manco a farlo apposta, alcuni dei classici disney più brutti, eccetto Pinocchio


Ma ti può fare schifo quanto vuoi te quello che ha fatto, ci mancherebbe. Però non puoi contraddire il dato storico che lo ha fatto. Ci ha lavorato su quei film, come sceneggiatore, come capo dei capo-animatori, come supervisore della colonna sonora, etc...  Era solo il produttore di Cenerentola e Peter pan, e lo ammetteva. Ma non era solo il produttore di Pinocchio e Biancaneve. Ma perché negarlo?
 


Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Monkey_Feyerabend - Martedì 2 Feb 2016, 21:09:32
Cambiando discorso un attimo, visto che siamo nella sezione fumetti...
Cosa ne pensate del fatto che la sola volta (attestata) che Floyd ha chiesto un suggerimento a Walt, quest'ultimo gli ha consigliato di fare di Mickey un (imbranatissimo) suicida?

A me 'sta cosa viene sempre in mente (e fa sghignazzare pure) quando leggo qualcuno ergersi a difesa di un non meglio precisato canone del fumetto disneyano (espressione che mi pare spesso usata per indicare quello che io chiamerei ciminismo o something like that... ::) )
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Rockerduck87 - Martedì 2 Feb 2016, 21:24:19
Cambiando discorso un attimo, visto che siamo nella sezione fumetti...
Cosa ne pensate del fatto che la sola volta (attestata) che Floyd ha chiesto un suggerimento a Walt, quest'ultimo gli ha consigliato di fare di Mickey un (imbranatissimo) suicida?

A me 'sta cosa viene sempre in mente (e fa sghignazzare pure) quando leggo qualcuno ergersi a difesa di un non meglio precisato canone del fumetto disneyano (espressione che mi pare spesso usata per indicare quello che io chiamerei ciminismo o something like that... ::) )

Intuizione che diventa genialità, come è accaduto quasi sempre nella sua vita. Una manciata di vignette indimenticabili.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Zio Sam - Martedì 2 Feb 2016, 21:36:47
Citazione
Adesso esageri, anche perchè non credo che tu l'abbia conosciuto, quindi non puoi criticarlo così pesantemente sul piano personale.
Non lo conoscevo no, ma non credo di esagerare.
Sono abituato a giudicare il prossimo non in base alle chiacchere , ma ai fatti .
E un tizio che crea un impero multimiliardario fregandosi le creazioni dei suoi collaboratori ( quelli che chiamava ipocritamente "famiglia")  ha solo un nome.
E non dico quale per educazione.

Citazione
Però non puoi contraddire il dato storico che lo ha fatto. Ci ha lavorato su quei film, come sceneggiatore, come capo dei capo-animatori, come supervisore della colonna sonora, etc...  Era solo il produttore di Cenerentola e Peter pan, e lo ammetteva. Ma non era solo il produttore di Pinocchio e Biancaneve. Ma perché negarlo?
 
A un cartone  lavorano decine di persone che  contribuiscono con idee e suggerimenti.
Come puoi sapere quanto è davvero farina del sacco di Walt ?
Perché come firmava i fumetti di Barks e Gott a suo nome  lascinado gli altri nell' anonimato, chi mi dice che anche in molti film il suo apporto era molto minore di quello che si diceva essere ?

Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: McDuck - Martedì 2 Feb 2016, 21:39:31
Manco a farlo apposta, alcuni dei classici disney più brutti

(http://www.superstarz.com/wp-content/uploads/2015/10/topolino-meme-occhi.jpg)
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Cornelius - Martedì 2 Feb 2016, 21:44:28
A volte mi chiedo  se fu questa esperienza a renderlo un uomo avido e truffaldino o se era già così prima.
Sicuramente lo rese molto più accorto ma da qui a giudicarlo avido e truffaldino...
Devo ancora leggere dei libri che ho su Walt Disney (Prima Stella a sinistra, WD e l'Impero disneyano, uno speciale Paralleli di parecchi anni fa...) per poter dare un giudizio più elaborato.
Comunque ricordo d'aver letto (non chiedetemi dove) che Disney non era contrario al fatto che alcuni suoi disegnatori e sceneggiatori mettessero le firme sulle loro storie; furono alcuni suoi collaboratori che lo sconsigliarono dicendo che la sua firma avrebbe comunque attirato molti più lettori di quanto le altre avrebbero potuto fare.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Rockerduck87 - Martedì 2 Feb 2016, 21:53:04
Sicuramente lo rese molto più accorto ma da qui a giudicarlo avido e truffaldino...

sicuramente sono cose che ti segnano profondamente, io mi sono infuriato perchè fuori dall'ospedale ho dato 10 euro a quello che ho poi saputo essere una finta associazione di beneficenza, figurati quando toccano una tua creazione.
Mi sono poi sempre chiesto se la vicenda abbia avuto a che fare con il presunto e chiacchierato (sottolineo presunto, perchè non ci ho mai creduto in realtà) antisemitismo di Walt.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Zio Sam - Martedì 2 Feb 2016, 22:29:59
Citazione
Sicuramente lo rese molto più accorto ma da qui a giudicarlo avido e truffaldino...
Scusa, ma se tu crei  Paperone e compagni e Walt diventa miliardario  con le tue creazioni senza darti un centesimo ( manco i diritti per le ristampe dei tuoi fumetti, ti paga)  , tu come lo definiresti ?
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Rockerduck87 - Martedì 2 Feb 2016, 22:37:54
Scusa, ma se tu crei  Paperone e compagni e Walt diventa miliardario  con le tue creazioni senza darti un centesimo ( manco i diritti per le ristampe dei tuoi fumetti, ti paga)  , tu come lo definiresti ?

era il modo di intendere l'impresa in quel periodo. Non sto scusando, anzi, è un modus operandi che odio. Ma al tempo in america questo era il prototipo dell'uomo d'affari. Pensa a Rockfeller, a Carnage... abbiamo esempi anche più recenti...
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Zio Sam - Martedì 2 Feb 2016, 22:51:28

era il modo di intendere l'impresa in quel periodo.
E lo è ancora oggi, non solo alla Disney, putroppo. :-[
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Cornelius - Martedì 2 Feb 2016, 23:38:25
E lo è ancora oggi, non solo alla Disney, putroppo. :-[
Oggi è Don Rosa a rivendicare diritti sulle sue storie, sebbene abbia a sua volta sfruttato l'enorme popolarità di personaggi creati da altri autori.
Barks, ai suoi tempi, da un lato sembrò 'accontentarsi' del normale stipendio previsto per un autore (in quanto completo sarà stato comunque adeguato) per poi rifarsi con i dipinti e gli oli attraverso i quali sicuramente arrotondò molto bene la sua pensione (nonostante alcuni tira e molla con la Disney).
Un autore che decide di lavorare per Disney sa quali sono le regole: se gli sono andate bene all'inizio, per quante ragioni oggettive possa avere, dovrebbe accettarle anche alla fine.
Perché se è questo uno dei motivi per cui Don Rosa ha smesso di scrivere e disegnare (il principale resta comunque quello dei problemi agli occhi), dispiace vedere un autore così capace interrompere la sua attività per delle cose di cui doveva essere già a conoscenza.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: brigo - Martedì 2 Feb 2016, 23:50:14
Un autore che decide di lavorare per Disney sa quali sono le regole: se gli sono andate bene all'inizio, per quante ragioni oggettive possa avere, dovrebbe accettarle anche alla fine.

This. 8-)
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Zio Sam - Martedì 2 Feb 2016, 23:51:35
Oggi è Don Rosa a rivendicare diritti sulle sue storie, sebbene abbia a sua volta sfruttato l'enorme popolarità di personaggi creati da altri autori.
Barks, ai suoi tempi, da un lato sembrò 'accontentarsi' del normale stipendio previsto per un autore (in quanto completo sarà stato comunque adeguato) per poi rifarsi con i dipinti e gli oli attraverso i quali sicuramente arrotondò molto bene la sua pensione (nonostante alcuni tira e molla con la Disney).
Un autore che decide di lavorare per Disney sa quali sono le regole: se gli sono andate bene all'inizio, per quante ragioni oggettive possa avere, dovrebbe accettarle anche alla fine.
Perché se è questo uno dei motivi per cui Don Rosa ha smesso di scrivere e disegnare (il principale resta comunque quello dei problemi agli occhi), dispiace vedere un autore così capace interrompere la sua attività per delle cose di cui doveva essere già a conoscenza.
Don rosa non rivendica nulla : ha solo imposto alla Disney di non usare il suo nome gratis  per spingere le vendite dele ristampe realizzate da lui.
E' vero che chi scrive e disegna per Disney sa a cosa va incontro , ma è anche vero che molti lo fanno solo per pagare le bollette o perché affabulati da qualche bravo direttore che gli prometterà in futuro i diriti su questo e quello.
Lo stesso Barks, chissà quante promesse non mantenute avrà sentito.
Promesse da marinaio , ovviamente.
Poi lo scontro con la dure realtà , quando un giorno qualcuno viene a dirti che sei troppo vecchio per lavorare, che c'è crisi nel settore , che ti mandano a casa senza pèensarci 2 volte mentre le tue  creazioni che hanno fruttato miliardi rimangono.


Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Zio Sam - Martedì 2 Feb 2016, 23:57:37

This. 8-)
Se ragionassero tutti così, tutti  noi dovremmo lavorare 12 ore al giorno, senza alcun diritto  sindacale  e umano come una volta ( anche se piano paino stiamo tornando a quei tempi)
Le regole vanno cambiate e nona ccettate supinamente.
Certo , a regalare per anni personaggi nuovi  alla Disney e poi lamentarsi dei soldi mancati  non ci fai certo la figura del furbo.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Rockerduck87 - Mercoledì 3 Feb 2016, 00:01:04
Oggi è Don Rosa a rivendicare diritti sulle sue storie, sebbene abbia a sua volta sfruttato l'enorme popolarità di personaggi creati da altri autori.
Barks, ai suoi tempi, da un lato sembrò 'accontentarsi' del normale stipendio previsto per un autore (in quanto completo sarà stato comunque adeguato) per poi rifarsi con i dipinti e gli oli attraverso i quali sicuramente arrotondò molto bene la sua pensione (nonostante alcuni tira e molla con la Disney).
Un autore che decide di lavorare per Disney sa quali sono le regole: se gli sono andate bene all'inizio, per quante ragioni oggettive possa avere, dovrebbe accettarle anche alla fine.
Perché se è questo uno dei motivi per cui Don Rosa ha smesso di scrivere e disegnare (il principale resta comunque quello dei problemi agli occhi), dispiace vedere un autore così capace interrompere la sua attività per delle cose di cui doveva essere già a conoscenza.

Diciamo che questo è vero (o meglio giusto), fino ad un certo punto. Un imprenditore corretto, e forse anche lungimirante, sa trattarli bene i suoi dipendenti, e ne riconosce i meriti. Alla fine di Biancaneve per esempio c'è una dedica ai suoi lavoratori, però poi il riconoscimento deve essere anche sostanziale, la gloria non paga i conti...
Faccio un esempio estremo: un minatore di Rockfeller sapeva a che vita andava incontro, quindi le lotte per il miglioramento delle condizioni erano tutto sommato pretenziose perché all'inizio era così? La flessibilità dovrebbe essere la parola d'ordine di un'azienda di successo, quando un'azienda guadagna tanto dovrebbe ridistribuire parte di quel successo a chi ha lo contribuito a renderlo possibile, cioè i lavoratori. Se gli Usa hanno patito la crisi del '29 era perché in gran parte non avevano capito questo...
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: brigo - Mercoledì 3 Feb 2016, 00:04:54
Se ragionassero tutti così, tutti  noi dovremmo lavorare 12 ore al giorno, senza alcun diritto  sindacale  e umano come una volta ( anche se piano paino stiamo tornando a quei tempi)
Le regole vanno cambiate e nona ccettate supinamente.

Si è mai saputo di qualcuno che sia stato costretto a lavorare per Disney? Ti prego, se ne sai più di me, ragguagliami.

Per inciso, mi risulta anche che Disney non fosse avaro di bonus economici elargiti ai collaboratori più meritevoli.

ieri sera ho scritto 'avido' cambiando il senso della frase, ma intendevo 'avaro'.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Grrodon - Mercoledì 3 Feb 2016, 00:44:33
Molte cazzate da queste parti.

Walt era artista, per inciso. Non è un'opinione, ma un fatto. Il *vero* regista di Biancaneve era lui, poche storie.

Sulla questione "valutazione dell'uomo", consiglierei il Barrier, che ne traccia un quadro a tutto tondo, senza risparmiarsi sulle ombre. Ne esce comunque un quadro positivo, quello di un uomo con le sue nevrosi ma fondamentalmente corretto, e idealista fino al midollo.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Cornelius - Mercoledì 3 Feb 2016, 10:28:36
Don rosa non rivendica nulla : ha solo imposto alla Disney di non usare il suo nome gratis  per spingere le vendite dele ristampe realizzate da lui.
E perché la Disney non dovrebbe usare il suo nome se questo autore ha lavorato per loro?
Ragionando così non potrebbero più fare il nome di nessuno, allora.
Ripeto: Don Rosa avrà le sue buone ragioni ma sapeva a cosa sarebbe potuto andare incontro.

Lo stesso Barks, chissà quante promesse non mantenute avrà sentito.
Promesse da marinaio , ovviamente.
Poi lo scontro con la dure realtà , quando un giorno qualcuno viene a dirti che sei troppo vecchio per lavorare, che c'è crisi nel settore , che ti mandano a casa senza pèensarci 2 volte mentre le tue  creazioni che hanno fruttato miliardi rimangono.
Ho sempre letto che quando Barks raggiunse l'età della pensione furono più che altro quelli della Western se non proprio la Disney a cercare di convincerlo a continuare a scrivere e disegnare storie.
Lui decise di no anche se qualche anno dopo scrisse dei testi per storie delle GM.
Immagino che gli avranno promesso degli aumenti retributivi ma, evidentemente, non aveva più voglia di continuare (e non perché sapeva che potevano essere 'promesse da marinaio', come scrivi che in passato ricevette, cosa per altro tutta da appurare).
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Monkey_Feyerabend - Mercoledì 3 Feb 2016, 11:07:07

Perché se è questo uno dei motivi per cui Don Rosa ha smesso di scrivere e disegnare (il principale resta comunque quello dei problemi agli occhi), dispiace vedere un autore così capace interrompere la sua attività per delle cose di cui doveva essere già a conoscenza.

Però oh giovani, informarsi un attimo prima di dire cose completamente false. C'è on line il lungo testo di Rosa in cui spiega perché ha smesso. Non certo perché vuole i diritti sulle sue storie, ci mancherebbe che fosse così ingenuo.

Chiede solo il diritto di controllare che non ci siano inesattezze a riguardo della sua persona e della sua opera negli editoriali dei volume che hanno in copertina il suo nome. Il che non mi sembra esattamente chiedere la luna. Comunque il suo risentimento era soprattutto per la Disney americana, che definisce "bully", non tanto per gli editori europei. E adesso che la Disney ha dato i diritti di pubblicazione della sua integrale alla Fantagraphics, casa editrice di proprietà da un suo amico di vecchia data, può ritenersi abbastanza contento.
Credo però restino invariati gli altri motivi per cui ha smesso, su tutti uno molto rilevante: è sempre stato un workaholic, una persona che non può fare a meno di lavorare gran parte del giorno tutti i giorni senza prendersi vacanze. Negli ultimi anni ha deciso di provare a imparare a godersi l'ozio. Lasciamolo in pace.

L'ho incontrato questa settimana in una libreria a una sessione di dediche. Divertentissimo vederlo commentare gli aspetti più strani delle vecchie pubblicazioni francesi che i fan gli portavano da autografare. È rimasto a bocca aperta nello scoprire in una di queste una sua foto...ricolorata! I capelli in particolare erano colorati di nero. "Io non ho mai avuto i capelli neri, sono passato filato dal rosso al bianco!"  ;D
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Monkey_Feyerabend - Mercoledì 3 Feb 2016, 11:47:02
Sulla questione "perché Walt firmava da solo tutti i fumetti", un po' di chiarezza a vantaggio di chi lo crede un diabolico ingrato megalomane schiavista.  ::)

Il fumetto Disney esiste non per volere di Disney, ma per richiesta di qualcuno di molto più potente. In quegli anni (e ancora a lungo per decenni a venire) la più grande azienda al mondo di produzione di strisce era la King Features Syndacate, di proprietà del più celebre paperone della storia, quel William Randolph Hearst che ispirerà il C. Foster Kane di Orson Welles. Fu Connolly, l'uomo a capo del Syndacate, a scrivere direttamente sia a Disney che a Ub Iwkers per convincerli a buttarsi nell'impresa, 'che c'era da guadagnar dei bigliettoni. Gran parte delle scelte di marketing e di gestione delle strisce era dunque nelle mani del Syndacate (ci mancherebbe, erano loro a spendere il grosso dei soldi, oltre che a guadagnarli). Quando mesi dopo l'inizio della pubblicazione la supervisione delle strisce passò a Gottfredson, Walt Disney chiese al Syndacate se fosse il caso di far apparire anche il nome di questi da qualche parte. Il Syndacate rispose chiaro e tondo "non se ne parla proprio, c'è rischio di perdere guadagni". Da allora hanno deciso di lasciare la stessa iconografica firma ovunque e non se n'è più discusso.

Va poi tutto inquadrato storicamente. Il fumetto americano si è sviluppato mettendo sempre in secondo piano l'autore , e privilegiando la nozione di personaggio (esempio: l'uomo ragno) o di brand (esempio: marvel). È un meccanismo di autodifesa delle case editrici (gli autori si possono cambiare, e se non li citi anzi è meglio ancora, i personaggi restano). Quindi niente di impressionante. La Disney ha iniziato a far apparire i nomi di sceneggiatori e disegnatori dalla fine degli anni '80. Un po' in ritardo rispetto alla media forse, ma non molto in ritardo rispetto all'andamento delle altre case mainstream (americane).
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Monkey_Feyerabend - Mercoledì 3 Feb 2016, 11:51:24
(comunque se qualche tempo fa mi avessero detto che un giorno sarei finito a difendere la memoria di Walt Disney su un forum di disneyani lo avrei guardato come si guarda un alieno muahahaahahaha)
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Zio Sam - Mercoledì 3 Feb 2016, 11:55:59
Citazione
Walt era artista, per inciso. Non è un'opinione, ma un fatto. Il *vero* regista di Biancaneve era lui, poche storie.
Ma seriamente, qualcuno ha mai visto un solo disegno fatto da Disney ?
Perché io ho sempre visto personaggi di Iwerk s e co. , mai niente di Walt.
Sapeva disegnare, almeno ?
A me ha sempre dato l'idea di un artista mediocre con grande senso degli affari  e che sapesse ciircondarsi delle persone giuste ( che poi sapeva valorizzare al meglio).

Citazione
E perché la Disney non dovrebbe usare il suo nome se questo autore ha lavorato per loro?
Ragionando così non potrebbero più fare il nome di nessuno, allora.
Ripeto: Don Rosa avrà le sue buone ragioni ma sapeva a cosa sarebbe potuto andare incontro.
Rosa ha ragione  a non permettere di non usare il suo nome aggratis.
Visto che la Disny non solo gli frega i diritti di qualsiasi personaggio che crea, e pure  gli nega soldi per le ristampe  in qualsiasi parte del Mondo, perchè diavolo dovrebbe pure permettergli di intitolare una testata " Don Rosa collection" in modo da spingere le vendite grazie al suo nome ?

Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Zio Sam - Mercoledì 3 Feb 2016, 12:03:29


Citazione
Sulla questione "perché Walt firmava da solo tutti i fumetti", un po' di chiarezza a vantaggio di chi lo crede un diabolico ingrato megalomane schiavista.
E lo era.
Ora, lasciando stare la versione ufficiale  del motivo per cui firmava tutto lui ( che poi bisogna vedere se vera o se una scusa di Walt per tenere buoni i suoi colaboratori ) cosa rimane alla fine ?
Un tizio che fregava i diritti delle creazioni ai suoi dipendenti e che gli negava pure qualsiasi percentuale sulle vendite dei fumetti che realizzavano ( cosa che accade ancora oggi).
Se questo non fa di te un affarista avido e senza scrupoli non so cosa altro possa farlo !
E poi chi se ne frega se all' epoca era uso comune comportarsi così ?
Non è che se lo fanno tutti , sia una cosa giusta.
Io mi stupisco che ci sia qualcuno  che difenda  gente simile.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Mason - Mercoledì 3 Feb 2016, 12:17:02
Questi ricchi, no?
Sono tutti ladri.
Meno male che ci sei tu a difendere la verità.
Eroe.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Grrodon - Mercoledì 3 Feb 2016, 12:31:03
Walt sapeva disegnare ma era davvero poca cosa.

Ma non è che allora non sei artista. Ruoli come lo sceneggiatore, il regista e via dicendo non ti rendono artista?

E Disney era uno dei migliori nell'avere la visione d'insieme di quelle che dovevano essere le sue opere. Biancaneve se l'è inventato praticamente tutto lui, scena per scena, battuta per battuta. Ne fu L'AUTORE, diciamo. E la cosa vale anche per i film immediatamente successivi. Poi dopo gli anni 40 diventò essenzialmente un coordinatore, ma continuò ad essere artista in altri campi.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: La Spia Poeta - Mercoledì 3 Feb 2016, 12:33:07
Ma seriamente, qualcuno ha mai visto un solo disegno fatto da Disney ?
Perché io ho sempre visto personaggi di Iwerk s e co. , mai niente di Walt.
Sapeva disegnare, almeno ?
Va be', ma non è che Tito Faraci sia tutto 'sto granché a disegnare.

Eppure è un famoso autore di fumetti, fra i più bravi.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Rockerduck87 - Mercoledì 3 Feb 2016, 12:36:25
(comunque se qualche tempo fa mi avessero detto che un giorno sarei finito a difendere la memoria di Walt Disney su un forum di disneyani lo avrei guardato come si guarda un alieno muahahaahahaha)

premesso che io non ho una posizione a riguardo, poiché non sono abbastanza edotto sull'argomento, non lo trovo così strano. Niente impedisce ad una persona intelligente e capacissima di essere anche un perfetto *******.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Cornelius - Mercoledì 3 Feb 2016, 12:38:59
(comunque se qualche tempo fa mi avessero detto che un giorno sarei finito a difendere la memoria di Walt Disney su un forum di disneyani lo avrei guardato come si guarda un alieno muahahaahahaha)
Ciò non è strano in un forum disneyano di fumetti, media che Walt non ha mai davvero considerato se non quando veniva in Europa a incontrare Mondadori, Gentilini e altri direttori.
Lo sarebbe sicuramente in un forum disneyano di cartoni animati.

La Disney ha iniziato a far apparire i nomi di sceneggiatori e disegnatori dalla fine degli anni '80. Un po' in ritardo rispetto alla media forse, ma non molto in ritardo rispetto all'andamento delle altre case mainstream (americane).
Su Topolino i nomi dei collaboratori in senso generico (tra i quali molti disegnatori), senza che fossero collegati a precise storie, comparirono all'inizio del 1969 (in seconda di copertina).
Solo con il passaggio Mondadori-Disney Italia nel 1988 comparvero esattamente i nomi di autori di testi e disegni sotto la prima tavola di ogni storia.

Sul fatto che Walt avrebbe voluto che anche i nomi dei disegnatori fossero citati, lo avevo già scritto per quanto non con l'esattezza del tuo post, parlando genericamente di 'collaboratori' e non del KFS.

Comunque ricordo d'aver letto (non chiedetemi dove) che Disney non era contrario al fatto che alcuni suoi disegnatori e sceneggiatori mettessero le firme sulle loro storie; furono alcuni suoi collaboratori che lo sconsigliarono dicendo che la sua firma avrebbe comunque attirato molti più lettori di quanto le altre avrebbero potuto fare.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Zio Sam - Mercoledì 3 Feb 2016, 12:57:53
Walt sapeva disegnare ma era davvero poca cosa.

Ma non è che allora non sei artista. Ruoli come lo sceneggiatore, il regista e via dicendo non ti rendono artista?

E Disney era uno dei migliori nell'avere la visione d'insieme di quelle che dovevano essere le sue opere. Biancaneve se l'è inventato praticamente tutto lui, scena per scena, battuta per battuta. Ne fu L'AUTORE, diciamo. E la cosa vale anche per i film immediatamente successivi. Poi dopo gli anni 40 diventò essenzialmente un coordinatore, ma continuò ad essere artista in altri campi.

Bè , intanto Biancaneva non lo aveva inventato lui in quanto era una fiaba  vecchia di secoli ( anch se la Disney ha pure provato a metterci il copyright come fosse loro).
Poi ripeto, nessuno sa quanto ci fosse davvero di suo a livello di sceneggiatura  e regia e se non fosse aiutato da qualche collaboratore con idee e suggerimenti ( cosa sicura al 100% , per chi sa come si realizza un cartone ).
Di sicuro l'impostazione del film , la sua ideazione  e altri apporti fondamentali erano di certo opera sua , nessuno lo nega .
Ma a parte questo, voglio vede che cosa veniva fuori se non avesse avuto vicino  gente come i nine old men.
Però alla fine firmava tutto lui  e ancora oggi, nell' immaginario popolare, si crede che Walt abbia inventato , scritto e disegnato tutto lui .
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: brigo - Mercoledì 3 Feb 2016, 13:05:29
Ma seriamente, qualcuno ha mai visto un solo disegno fatto da Disney ?
Perché io ho sempre visto personaggi di Iwerk s e co. , mai niente di Walt.
Sapeva disegnare, almeno ?
A me ha sempre dato l'idea di un artista mediocre con grande senso degli affari  e che sapesse ciircondarsi delle persone giuste ( che poi sapeva valorizzare al meglio).

Forse un direttore d'orchestra non ha meriti in campo musicale solo perchè dirige chi gli strumenti li suona al posto suo?


Bè , intanto Biancaneva non lo aveva inventato lui in quanto era una fiaba  vecchia di secoli ( anch se la Disney ha pure provato a metterci il copyright come fosse loro).

Qui poi siamo nel delirio.
A parte il fatto che una delle critiche che son sempre state mosse alle opere di Disney (ispirate a precedenti opere letterarie) è proprio lo stravolgimento che i film di Disney attuavano nei confronti del testo originale. Ma poi, a parte questo, se una cosa è stata già scritta o inventata da qualcuno allora non c'è più nessun merito in una successiva riproposizione o in un successivo adattamento?
A cosa servono le cover musicali, se c'è già qualcuno che ha scritto e cantato prima quelle canzoni? Che bravura ha un cuoco, se la ricetta che sta cucinando non l'ha inventata lui? Che merito hanno gli sceneggiatori e i disegnatori di "Topolino" se lavorano con personaggi non inventati da loro stessi?
Via, su... questo è semplice accanimento.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Special Mongo - Mercoledì 3 Feb 2016, 13:48:20
Di per sé è bene che tali discussioni avvengano. A volte mi chiedo se questo sia un forum di discussione/critica o un forum agiografico (avete presente le Vite dei santi?).
Per esempio, sono rimasto molto amareggiato sapendo che Rodolfo Cimino era una persona totalmente diversa nella vita pubblica, ma sono tutti elementi che contribuiscono a delinearne la figura e non vanno negati.
Riguardo il caso specifico, consiglio però ai "detrattori" di Walt Disney presenti in questo topic di leggere il libro recente di Michael Barrier, come già suggerito da Grrodon, che ne tratteggia luci ed ombre. Questo, prima di continuare la discussione, ché magari salteranno fuori supposizioni su faccende che già Barrier descrive nel suo libro.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: piccolobush - Mercoledì 3 Feb 2016, 14:07:49
Ma a parte questo, voglio vede che cosa veniva fuori se non avesse avuto vicino  gente come i nine old men.
Sarebbe interessante anche chiedersi cosa sarebbe stato dei nine old men, senza contare tutti gli altri a cui dava lavoro, senza disney, però forse richiede troppa onestà intellettuale. Perchè, vado a memoria, mi sembra che oltre disney, come studi di animazione di rilievo, cioè capace di dar lavoro per quarantanni e più (come molti degli animatori disney storici) ci fossero solo warner bros, gli studi fleischer (praticamente chiusero durante la guerra) e quelli di super mouse (non proprio la stessa cosa :P).
Puoi anche essere un michelangelo dell'animazione ma se nessuno ti da lavoro e se non hai capacità per mettere su un'impresa da solo che fai?
Non sto dicendo che disney fosse un benefattore, solo che:
- è assurdo sminuire il suo contributo artistico solo per portare avanti delle tesi per antipatia;
- è assurdo criticare il fatto che si comportasse da imprenditore, perchè quello era e certo non era differente da tanti altri. Anzi, il fatto che fosse tutto nelle sue mani rende la cosa ancora più "epica" per certi versi. Vedasi il caso degli studi fleischer, principale concorrente dell'epoca, che avevano le spalle coperte dalla paramount ma proprio per quello ne risultarono anche ostacolati per poi finire assorbiti dalla stessa casa di produzione
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: brigo - Mercoledì 3 Feb 2016, 14:40:33
Il fatto che Iwerks dopo Flip the frog sia tornato da Disney (o alla Disney), nonostante tutto, e abbia continuato sino praticamente alla morte, la dice lunga.
Puoi essere genio quanto vuoi, ma ciò comporta anche una certa quantità di sregolatezza. E Disney dava regole ai geni, tirando fuori da loro il meglio e imbrigliandoli nel giusto percorso. E' stato un negriero per questo?
Chi non era d'accordo, ha scioperato e se n'è andato.
Quanti di coloro che se ne andarono hanno avuto una giusta valorizzazione extra disneyana?
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Maximilian - Mercoledì 3 Feb 2016, 14:58:05
Però non puoi contraddire il dato storico che lo ha fatto. Ci ha lavorato su quei film, come sceneggiatore, come capo dei capo-animatori, come supervisore della colonna sonora, etc...  Era solo il produttore di Cenerentola e Peter pan, e lo ammetteva. Ma non era solo il produttore di Pinocchio e Biancaneve. Ma perché negarlo?
Mai detto il contrario.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Monkey_Feyerabend - Mercoledì 3 Feb 2016, 15:00:14
Per esempio, sono rimasto molto amareggiato sapendo che Rodolfo Cimino era una persona totalmente diversa nella vita pubblica.

Diversa rispetto a cosa? 
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Zangief - Mercoledì 3 Feb 2016, 15:23:21
Rispetto ai sapienti delle sue storie, perché sai, era cosí che Mongo se lo immaginava.
Invece Rodolfo buttava le cartacce per terra.
Che delusione...
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Monkey_Feyerabend - Mercoledì 3 Feb 2016, 15:52:34
Eh beh, buon per lui. Non credo ne esistano al mondo di sapienti ciminiani.  ;D
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Zio Sam - Mercoledì 3 Feb 2016, 17:20:54
Citazione
A parte il fatto che una delle critiche che son sempre state mosse alle opere di Disney (ispirate a precedenti opere letterarie) è proprio lo stravolgimento che i film di Disney attuavano nei confronti del testo originale. Ma poi, a parte questo, se una cosa è stata già scritta o inventata da qualcuno allora non c'è più nessun merito in una successiva riproposizione o in un successivo adattamento?
Figliolo, un conto è rimaneggiare qualcosa di già fatto da altri, un conto è creare qualcosa dal nulla.
Ci sarà un motivo se si continua a rifare sequel e remake di prodotti anni 80 e 90 invece di inventarsi qualcosa di nuovo, no ?

Citazione
Sarebbe interessante anche chiedersi cosa sarebbe stato dei nine old men, senza contare tutti gli altri a cui dava lavoro, senza disney, però forse richiede troppa onestà intellettuale. Perchè, vado a memoria, mi sembra che oltre disney, come studi di animazione di rilievo, cioè capace di dar lavoro per quarantanni e più (come molti degli animatori disney storici) ci fossero solo warner bros, gli studi fleischer (praticamente chiusero durante la guerra) e quelli di super mouse (non proprio la stessa cosa Lingua).
Puoi anche essere un michelangelo dell'animazione ma se nessuno ti da lavoro e se non hai capacità per mettere su un'impresa da solo che fai?
Non sto dicendo che disney fosse un benefattore, solo che:
- è assurdo sminuire il suo contributo artistico solo per portare avanti delle tesi per antipatia;
- è assurdo criticare il fatto che si comportasse da imprenditore, perchè quello era e certo non era differente da tanti altri. Anzi, il fatto che fosse tutto nelle sue mani rende la cosa ancora più "epica" per certi versi. Vedasi il caso degli studi fleischer, principale concorrente dell'epoca, che avevano le spalle coperte dalla paramount ma proprio per quello ne risultarono anche ostacolati per poi finire assorbiti dalla stessa casa di produzione
 

O forse negato l'abilità di Walt come uomo d'affari e  "regista"  nel saper muoverei vari talenti dello studio verso risultati vincenti ?
No, e lo ho pure ribadito.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Rockerduck87 - Mercoledì 3 Feb 2016, 17:33:21
Figliolo, un conto è rimaneggiare qualcosa di già fatto da altri, un conto è creare qualcosa dal nulla.
Ci sarà un motivo se si continua a rifare sequel e remake di prodotti anni 80 e 90 invece di inventarsi qualcosa di nuovo, no ?


permettimi, ma questa visione è un po' limitante. Ok, ha preso "favole" già scritte da altri, ma come sono state rieditate? capolavori simili, e tutti in fila, non li infili per caso... era bravo lui e i suoi collaboratori. Se poi mi si dice che Biancaneve l'ha quasi concepita tutta lui, io mi tolgo il cappello e mi inchino pure.
Nell'universo dell'arte (anzi, ovunque direi...) più o meno nulla è "nuovo", tutto trae spunto da qualcosa.
Star Wars usa personaggi stereotipati di film western e di samurai, Ghostbusters di Aykroyd e Ramis è un rifacimento dei "filmation ghostbusters", il signore degli anelli di Tolkien è una rielaborazione di miti e leggende nordiche.
Ragionando così nessuno ha merito di niente perché non è mai un'idea completamente sua...
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Zio Sam - Mercoledì 3 Feb 2016, 17:39:56
Rispetto ai sapienti delle sue storie, perché sai, era cosí che Mongo se lo immaginava.
Invece Rodolfo buttava le cartacce per terra.
Che delusione...
E una metafora della sua carriera politica durata un batter ciglio ?
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Zangief - Mercoledì 3 Feb 2016, 17:49:12
No.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Sergio di Rio - Mercoledì 3 Feb 2016, 18:53:09
Ora, non cerco di ridimensionare Floydd e tutto il baraccone, ma di per sé le sue storie sono materiale nella media delle strisce a fumetti dell'epoca, osannarli come capolavori di trama e ritenerli più maturi dei corti (che infantili un corno, anche) o i lunghi, che hanno tutt'altro registro, non ha senso; ha senso invece riconoscere che oltre i diversi formati e gli stilemi seguiti da ognuno, sia i fumetti che i prodotti animati seguivano la stessa filosofia di fondo.

Posso annà controcorente?

A me invece piacciono più i fumetti dell'epoca Gottfredson che i corti.
Pur adorando i cartoni, le strisce mi sembrano più mature e più interessanti.

Erano innovativi? Non lo erano?
Estiqaatsi, direi... 8-)
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: brigo - Mercoledì 3 Feb 2016, 19:17:42
Figliolo, un conto è rimaneggiare qualcosa di già fatto da altri, un conto è creare qualcosa dal nulla.
Ci sarà un motivo se si continua a rifare sequel e remake di prodotti anni 80 e 90 invece di inventarsi qualcosa di nuovo, no ?

Stai negando una buona fetta, forse quella più grossa, dell'intero intrattenimento mondiale. E non parlo solo di cinema, ma di qualsiasi forma di intrattenimento (quante canzoni sono ispirate da fatti realmente accaduti?- per dire).
Lasciamo stare il fatto che oggi rifare qualcosa sia il mezzo più facile per fare soldi con poco sforzo, e questo a lungo andare lo aborro pure io (Disney o non Disney). Il fatto è che l'intera poetica disneyana si basa sul ri-narrare cose già narrate da altri, riaggiornando o cambiando a proprio piacimento: i Laugh-O-Grams e le Alice's Comedies sono nate così. Ma gli originali in Disney sono così diversi, che se si cambiassero i nomi potrebbe trattarsi tranquillamente di storie diverse. I nani e le loro personalità, per dire, son tutte frutto della trasposizione disneyana, e sono una delle cose più riuscite dell'intero progetto. Ma è solo un esempio. Quando i collaboratori di Disney vennero a conoscenza della realizzazione di un lungometraggio animato (e già solo per questa rivoluzione meriterebbe riguardo), fu solo lui a recitare per due ore l'intera sceneggiatura e a descrivere ogni singola scena e/o inquadratura. Son cose scritte, non le sto inventando io per fare l'avvocato del diavolo. Dopo son state apportate modifiche, son state eliminate scene, ok.. Ma ogni dettaglio presente in quel film, è stato voluto ed accettato da Walt stesso. Per me questo E' essere artisti.

PS: Kubrick- il mio regista preferito- non ha mai scritto un film partendo da soggetti originali. Era uno sfaticato o uno sfruttatore di idee altrui? ::)
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Zio Sam - Mercoledì 3 Feb 2016, 20:15:25
Citazione da: brigo link=topic=2609.msg157271#msg157271


PS: Kubrick- il mio regista preferito- non ha mai scritto un film partendo da soggetti originali. Era uno sfaticato o uno sfruttatore di idee altrui? ::)

Kubrick era un regista di film dal vero che sono unqa cosa diversa ( basti pensare che per i personaggi ingaggi degli attori e non crei il personaggio da te  facendolo muovere come più ti pare)
Ed era si un grande regista , ma  di sicuro non un grande soggetista ( se no le trame originali se le inventava da se ).
Disney.
Il problema di molti fan di Walt è che gli attribuiscono anche meriti non suoi, mentre lui faceva solo una parte del lavoro di equipe ( basti guardare come Biancaneve  è ricavato dagli storyboard di un sacco di artisti: gli storyboard sono praticamente la regia del film)
E ancora, Kubrick, i diritti  dei libri da cui traeva i film li pagava;Walt fu un furbone che  ebbe la grande idea di trasporre in animazione  racconti conosciuti da tutti e di cui non doveva sborsare un cent in diritti ( un gran bel guadagno, insomma).
Solo dopo , quando i film furono grandi successi al botteghino e la sezione film era ormai ben avviata e i miliardi entravano a valanghe , cominciò  a comprarei diritti  di proprietà intellettuali  più recenti e ad assicurarsi la collaborazione di artisti famosi.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Gumi - Mercoledì 3 Feb 2016, 20:18:26
Un genio del crimine, praticamente...
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: brigo - Mercoledì 3 Feb 2016, 20:29:21
[E ancora, Kubrick, i diritti  dei libri da cui traeva i film li pagava;Walt fu un furbone che  ebbe la grande idea di trasporre in animazione  racconti conosciuti da tutti e di cui non doveva sborsare un cent in diritti ( un gran bel guadagno, insomma).

Anche Kubrick era un volpone: spesso utilizzava musica classica proprio perché esente da diritti di copyright.

Ah: le trame dei primi corti di Disney, fino alla serie di Topolino, nonché delle prime strisce dei comics di Mickey Mouse, sono farina del suo sacco. ;)

Ehi, non si crea un Impero Economico  su scala Mondiale finendo in Paradiso ....

Charles Mintz si è sporcato le mani per molto meno.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Zio Sam - Mercoledì 3 Feb 2016, 20:32:05
Un genio del crimine, praticamente...
Ehi, non si crea un Impero Economico  su scala Mondiale finendo in Paradiso ....
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Cornelius - Mercoledì 3 Feb 2016, 23:10:15

Tanto per non farci mancare nulla sulle critiche al mitico Walt, linko un topic passato dove mi ponevo delle domande su che tipo di rapporto avesse Disney (che si faceva spesso vedere in compagnia di pupazzoni di diversi personaggi tratti dai cartoni) con un grande character però esclusivamente a fumetti (almeno fino al '67, l'anno successivo alla sua morte): Zio Paperone.
Ho sempre avuto l'impressione che non l'amasse molto, nonostante all'epoca i comic book americani dove appariva sfondassero i record di vendite (oltre tre milioni) e i direttori europei dei fumetti che ricevevano Walt sovente in visita da loro, lo accogliessero in saloni arredati con Depositi, Numero Uno e statue di Scrooge in bella vista.

https://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?num=1340756375/0
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Special Mongo - Mercoledì 3 Feb 2016, 23:22:04
Eh beh, buon per lui. Non credo ne esistano al mondo di sapienti ciminiani.  ;D

Sì,  certo. Non lo sapevate che Special Mongo è l'utente più stupido del forum e tanto stupido da pensare tali stupidità su Cimino e sugli altri? Ma guarda un po' che stupido, credeva alle veline. Certo però non vuole essere tanto stupido da continuare a dire di essere stupido nel topic di Walt Disney (che non c'entra nulla), altrimenti farebbe la figura del più stupido ancora. Detto questo,  leggete il post di Cornelius Coot e saltate tranquillamente questo.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Monkey_Feyerabend - Giovedì 4 Feb 2016, 10:46:54
Oh per quanto mi riguarda la faccina che ride non aveva nulla a che vedere con te (e la frase "Ah beh buon per lui" era riferita a Cimino, non a te). No lo dico giusto per essere chiaro, visto che quoti me...  :-?
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Maximilian - Giovedì 4 Feb 2016, 10:47:54
Sarebbe interessante anche chiedersi cosa sarebbe stato dei nine old men, senza contare tutti gli altri a cui dava lavoro, senza disney, però forse richiede troppa onestà intellettuale.
E' innegabile, ma dare lavoro non può essere classificato come un contributo artistico (un po' come dire che un dipinto di Leonardo o Botticelli sia merito del nobile che lo ha commissionato).

Il fatto è che in questo topic come pure negli altri bisognerebbe discutere delle persone in quanto autori, senza porre l'accento sull'integrità morale delle stesse, che mi interessano fino a un certo punto (non mi riferisco a piccolobush di cui quotato un messaggio, ovviamente). Siamo una comunità di appassionati, non un tribunale.

E Disney dava regole ai geni, tirando fuori da loro il meglio e imbrigliandoli nel giusto percorso. E' stato un negriero per questo?
Certo che no, si voleva solo sottolineare che parte del successo che gli viene attribuito è dovuto ad altri.

le trame dei primi corti di Disney, fino alla serie di Topolino, nonché delle prime strisce dei comics di Mickey Mouse, sono farina del suo sacco
Alcuni di quei corti (ma ammetto di averne visti pochi) hanno una trama pressochè inesistente.
Riguardo alle strisce, giudico Topolino nell'isola misteriosa una delle storie più brutte mai lette e in più diverse gag sono riprese da quei cartoni. La valle infernale ha invece incontestabili meriti, come quello di introdurre il personaggio di Lupo e di presentarci Orazio e Clarabella già con una buona caratterizzazione. Mi è rimasta la curiosità di sapere come si sarebbe sviluppata la storia se Disney se ne fosse occupato fino alla fine, ma non essendo successo tutto ciò che si potrebbe dire sarebbero mere supposizioni.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Mason - Giovedì 4 Feb 2016, 10:54:53

Posso annà controcorente?

A me invece piacciono più i fumetti dell'epoca Gottfredson che i corti.
Pur adorando i cartoni, le strisce mi sembrano più mature e più interessanti.

Erano innovativi? Non lo erano?
Estiqaatsi, direi... 8-)
Ripeto che il nocciolo della questione non era decidere se le strisce siano originali o meno, ma evidenziare come l'impronta creativa dei personaggi disney restasse la stessa, sia declinata nel contesto leggero e umoristico dei corti sia in quello delle strisce a fumetti dell'epoca, che invece prelidigevano l'avventura e la suspense

Il punto che volevo contestare era che Gottfredsonn avesse preso di punto in bianco dei personaggi vuoti e li avesse trasformati da solo in capolavori della letteratura, quando a conti fatti ha "solo" trasposto i personaggi e l'immaginario dei corti nel contesto tipico delle strisce e dei fumetti di avventura.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Monkey_Feyerabend - Giovedì 4 Feb 2016, 11:29:32
Il punto che volevo contestare era che Gottfredsonn avesse preso di punto in bianco dei personaggi vuoti e li avesse trasformati da solo in capolavori della letteratura, quando a conti fatti ha "solo" trasposto i personaggi e l'immaginario dei corti nel contesto tipico delle strisce e dei fumetti di avventura.

Ma nel trasporre i personaggi dei corti nel contesto delle strisce ha preso di punto in bianco dei personaggi fumettisticamente vuoti e li ha riempiti.

Per capirci, si prenda il Donald di Karp-Taliaferro (a proposito, visto? sono stato attento a non dire che è solo di Taliaferro  ::)). Loro sì che hanno "solo" trasposto il personaggio dei corti.
Adesso prendi il Paperino di Barks e prova a ripetere tra te e te la frase

Barks ha "solo" trasposto il personaggio e l'immaginario dei corti di Donald Duck nel contesto tipico dei fumetti di avventura.

Suona errata, eh?


(non ne faccio una differenza di merito, sia chiaro: anzi mi meraviglio sempre di come Karp e Taliaferro riuscissero a rendere su carta quello slapstick in maniera tutto sommato fedele...)
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Doctor Einmug - Giovedì 4 Feb 2016, 11:40:38
Suona errata, eh?
Per quanto mi riguarda, assolutamente.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Mason - Giovedì 4 Feb 2016, 11:43:06
Barks è mejo infatti  :P

Ma comunque ha risentito anche lui della uniformità stilistica della Disney dell'epoca. Barks era un vignettista satirico, esperto in caricature e belle donne, ed è stato costretto a smorzare ambedue nei suoi fumetti.

Non dimentichiamo che la tesi originale che sto difendendo è quella di grrodon secondo cui Disney con la sua visione artistica ha influenzato anche i fumetti relativi alle sue opere.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: brigo - Giovedì 4 Feb 2016, 12:20:10
Certo che no, si voleva solo sottolineare che parte del successo che gli viene attribuito è dovuto ad altri.

Ma lol (espressione che odio, ma qui ci sta benissimo), ma qualsiasi capo di azienda, o regista, o chiunque abbia dei sottoposti, deve il suo successo al lavoro dei suoi dipendenti!!! Ma di cosa stiamo parlando??

Alcuni di quei corti (ma ammetto di averne visti pochi) hanno una trama pressochè inesistente.

Sì, ma fino a poco sopra si diceva che Disney stava lì ad ordinare agli altri e stop. Mentre invece lui ha dato un imprinting. E l'imprinting, per quanto acerbo, è un passo primario e fondamentale, senza il quale dopo non avverrebbe niente.

E poi, avete mai sentito qualcuno parlare della bravura di Disney nel disegnare? Non credo.
I meriti che gli vanno totalmente riconosciuti (e se non lo fate siete delle persone brutte  :P ) è che ha cambiato il modo di intendere il disegno animato (e l'intrattenimento per ragazzi), facendolo assurgere a forma d'Arte, donandogli connotati psicologici, educativi, e inventando un nuovo stile di entertainment che non a caso viene definito disneyano. Una volta mostrata la strada, agli altri spettava il compito di continuare a percorrerla. Qualcuno può parlare di oppressione del lavoratore, io invece la trovo una prova di grande ed estrema fiducia nei suoi collaboratori.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: piccolobush - Giovedì 4 Feb 2016, 13:01:37
E' innegabile, ma dare lavoro non può essere classificato come un contributo artistico (un po' come dire che un dipinto di Leonardo o Botticelli sia merito del nobile che lo ha commissionato).
Sì ma non ha solo dato lavoro, il lavoro (inteso come attività degli studio) lo ha ideato, pianificato e progettato. La diatriba è sul contributo artistico di disney ai lavori che portano la sua firma, contributo che zio sam non vuole riconoscere o vuole sminuire ad ogni costo. E' una cosa anti storica, perchè, come hanno già detto altri prima, il ruolo di disney è ben chiaro e rilevante, anzi fondamentale, almeno nella prima parte della sua storia. Poi è ovvio che col crescere della sua creatura, sia stato risucchiato verso altre mansioni, non puoi fare il sognatore o l'artista a tempo pieno quando hai una azienda da mandare avanti
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Mason - Giovedì 4 Feb 2016, 13:25:05
Penso non ci sia altro da aggiungere. Magari smettiamo di ragionare in bianco e nero, ché si apre un mondo.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: McDuck - Giovedì 4 Feb 2016, 14:23:27
Tanto avete fatto (e detto), che è giunto tra noi per vendicarsi.

(http://i.imgur.com/xdcqdQ0.jpg)
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Doctor Einmug - Venerdì 5 Feb 2016, 09:23:42
Tanto avete fatto (e detto), che è giunto tra noi per vendicarsi.

(http://i.imgur.com/xdcqdQ0.jpg)
Si è fatto scongelare :P
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Ser Soldano - Venerdì 5 Feb 2016, 11:12:20
Ma seriamente, qualcuno ha mai visto un solo disegno fatto da Disney?
Io sì. In un mega librone (enorme per numero di pagine e per formato, non entra nemmeno nello scanner) L'Arte di Walt Disney, edito dalla Mondadori, ci sono numerosi esempi dei suoi disegni.
Poi viene spiegato chiaro e tondo: Disney ha disegnato per anni e anni mentre era Walter Disney. Diventato Walt Disney, ha appeso la matita al chiodo.

Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Special Mongo - Venerdì 5 Feb 2016, 11:37:16
Oh per quanto mi riguarda la faccina che ride non aveva nulla a che vedere con te (e la frase "Ah beh buon per lui" era riferita a Cimino, non a te). No lo dico giusto per essere chiaro, visto che quoti me...  :-?

E io ti rispondevo solamente, riferendomi all'arrampicata sugli specchi... ingannatori, direbbe lo stesso Cimino, delle risposte che ti sono arrivate, che usano la tattica vecchia come il cucco (o il romito?) di screditare l'interlocutore minimizzandone i contenuti.

[size=8]P. S. Se eravate tu e qualcun altro che volevate sapere qualcosa in merito, vi basta fare un viaggetto sull'archivio.agi, l'archivio de La Stampa, quello dell'Unità, quello della Repubblica e quello del Corriere, che trovate tutti online e prodighi di informazioni, nel periodo che parte dal 1985. Poi se ne può discutere privatamente anche perché questa pagina non è adatta.[/size]
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Monkey_Feyerabend - Venerdì 5 Feb 2016, 13:15:15
Uh, interessante. Vabbe' ma ditele apertamente queste cose. Non c'è niente di male a saperle eh. Siamo tra persone adulte  no? (http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/03/31/assolti-gli-amministratori-delle-busterelle-veneziane.html?ref=search).

Capisco adesso la tua reazione, una condanna (prescritta) per corruzione da assessore ai Lavori Pubblici non è esattamente "buttare le cartacce per terra".  ;D

Paradossalmente ora mi è un po' più simpatico, il tapiroide ;D (non sono un fan del ciminismo, si sarà capito, mai sopportato quel tono moraleggiante).

Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Gumi - Venerdì 5 Feb 2016, 13:31:05
Saremmo leggermente off topic...

Per parlare di Cimino (mi riferisco soprattutto a special mongo), vi chiedo di spostarvi nel topic apposito.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: pkthebest - Venerdì 5 Feb 2016, 16:33:43
Tanto avete fatto (e detto), che è giunto tra noi per vendicarsi.

(http://i.imgur.com/xdcqdQ0.jpg)

Ma non si era già iscritto e poi cancellato?
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Cornelius - Martedì 9 Ago 2016, 23:44:14

Walt Disney ospite del programma della tv americana "What's My Line?" in cui 4 personaggi dello show biz (in genere poco noti all'estero anche se in questo caso fra loro c'è Jerry Lewis), provvisti di mascherina per non vedere, pongono delle domande all'ospite Vip di turno (che in genere cambia tono di voce per non farsi riconoscere) per capire chi è.

https://www.youtube.com/watch?v=7FRpJZWhxso

Il mitico Walt entra in studio esattamente al minuto 17.45
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Sir Top de Tops - Giovedì 15 Dic 2016, 11:33:47
Non so se qualcuno l'ha gia detto , mi pare di no!
Oggi ricorre il 50° anniversario della morte di Walt Disney, 15 Dicembre 1966
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Lucandrea - Giovedì 15 Dic 2016, 12:38:58
Non so se qualcuno l'ha gia detto , mi pare di no!
Oggi ricorre il 50° anniversario della morte di Walt Disney, 15 Dicembre 1966

Voglio ricordare questo con questa famosa copertina
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Cornelius - Giovedì 15 Dic 2016, 15:32:09

Ho trovato diversi siti che scrivono dell'anniversario mentre nei Tg (che oggi ho intravisto) non mi pare si sia detto nulla. Chissà se i giornali avranno dedicato qualche pagina alla ricorrenza. Grazie Sir Top per avercelo ricordato.
Il fatto è che la Disney è ancor oggi talmente presente e 'viva' nei mass media con i suoi film d'animazione, il merchandising, i fumetti (questi ultimi almeno in Europa) che rammentare la morte di Walt potrebbe sembrare quasi un controsenso. 
Però è giusto che soprattutto nel nostro forum (che, come tante altre cose, non esisterebbe senza Walt) lo si faccia: per una persona eccezionale, un vero e proprio mito, capace di far diventare il suo cognome un aggettivo e un marchio ancor oggi popolarissimo e sempre sulla cresta dell'onda.

http://www.lastampa.it/2016/12/14/cultura/profeta-del-d-DSqXgj5FzIL541PbmnJPZK/pagina.html
http://www.badtaste.it/2016/12/15/walt-disney-vivo-50-anni-sua-morte/210835/
http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2016/12/14/news/walt_disney-154017887/
http://tg24.sky.it/tg24/spettacolo/photogallery/2016/12/15/walt-disney-50-anni-dalla-morte.html
http://www.panorama.it/cinema/walt-disney-50-anni-morte-foto/#gallery-0=slide-13
http://www.comingsoon.it/cinema/news/50-anni-fa-moriva-walt-disney-cosa-ci-rimane-del-suo-messaggio/n62371/
http://campus.mondadorieducation.it/home/campus/Campus-Storia-e-Geografia/Ieri-e-oggi/Ricorrenze-e-anniversari/50-anniversario-della-morte-di-Walt-Disney


(http://www.regnodisney.it/wp-content/uploads/2013/12/Walt-Disney-011.jpg)

Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Flintheart Glomgold - Giovedì 15 Dic 2016, 16:03:00
Colui che ha dato il via a tutto, colui che se potevi sognarlo potevi farlo.. grazie per aver creato il mondo Disney e grazie per tutta la magia che hai portato nei nostri cuori.
Titolo: Re: Walt Disney
Inserito da: Ser Soldano - Venerdì 16 Dic 2016, 18:07:19
Chissà se i giornali avranno dedicato qualche pagina alla ricorrenza.
Sì che ne hanno parlato, sto rileggendo l'articolo su La Nazione (e su tutto il QN) proprio ora. Ma hanno detto le solite cose: la consegna dei giornali, il conflitto col padre, la passione per il disegno e per il cinema, la prima serie di Alice, poi Oswald, Ub Iwerks, il fratello Roy, Topolino, Biancaneve...
Titolo: Re:Walt Disney
Inserito da: Cornelius - Mercoledì 7 Mar 2018, 15:35:17
Agli Oscar del 1954 Walt Disney vince due statuette nel giro di pochi minuti, per il documentario breve "The Alaskan Eskimo" e quello lungo "The Living Desert", ricevendoli da Elizabeth Taylor e Michael Wilding, all'epoca sposati (dal minuto 14.30).
Curioso il suo comportamento: li prende velocemente senza proferir parola, andando e venendo dalla platea al backstage in un silenzio quasi involontariamente comico, ringraziando sottovoce solo i premiatori.

https://www.youtube.com/watch?v=uc7lAJuNCDw

In effetti, nella stessa serata, Walt Disney ne aveva ricevuti altri, con pluri nomination anche nella stessa categoria che provocano risate negli stessi premiatori oltre che nel pubblico. Anche il presentatore Donald O'Connor lo guarda come fosse un marziano. All'inizio vediamo Paperino, vincitore per un cartone animato.

https://www.youtube.com/watch?v=f75U8IDjgpc
Titolo: Re:Walt Disney
Inserito da: Evose - Martedì 19 Mar 2019, 18:07:46
Cari utenti del papersera, torno a scrivere qui sopra per mostrarvi la mia ultima fatica: ho recuperato una vecchia intervista a Disney per i cinque anni di Topolino e ne ho fatto una traduzione amatoriale. Spero vi interessi, si tratta di un documento raro che non mi risulta sia mai stato tradotto in italiano
https://eros-evose.blogspot.com/2019/03/engita-intervista-walt-disney-per-i-5.html
Titolo: Re:Walt Disney
Inserito da: rikki-tikki-tavi - Martedì 19 Mar 2019, 21:26:53
Veramente interessante, è bello scoprire, raccontato da Walt Disney stesso, tutto il lavoro che c'era dietro solo 10 minuti di filmato. Le uniche cose strane che ho trovato sono quando parla di Oswald, riferendosi a lui come ad un gatto, e quando dice che per lo Studio Topolino e Minni sono sposati in certe storie e fidanzati in altre a seconda del copione richiesto.
Titolo: Re:Walt Disney
Inserito da: Specter - Martedì 19 Mar 2019, 21:45:37
Grazie mille, evose, per la splendida traduzione. È molto interessante ed anche, in un certo senso, malinconico leggere a distanza di più di 90 anni le parole del papà di Topolino. Secondo me, lui neanche se lo aspettava un successo planetario così travolgente, ma fino all'ultimo ha davvero creduto nel suo sogno; è un uomo da cui dovremmo tutti imparare qualcosa
Titolo: Re:Walt Disney
Inserito da: Cornelius - Lunedì 25 Mag 2020, 18:36:14
Non conoscevo il progetto Epcot nelle sue origini (quelle di una città 'perfetta' che in seguito chiameranno Celebration e che forse potrebbe aver ispirato film come "The Truman Show" o "Pleasantville") collegato a DisneyWorld e ideato da Walt Disney nel 1966 e da lui presentato in quella che può essere considerata la sua ultima apparizione video (due mesi prima della morte)

https://www.ventennipaperoni.com/2020/05/24/celebration-disney/?fbclid=IwAR1G2j-5JBIIsf9k7nuNwgRUu1-R92WhiXaLIoa5XSXmGsWPnruGgzRlFpo

(https://i2.wp.com/www.ventennipaperoni.com/wp-content/uploads/2020/05/una-fontana-di-Celebration.jpg?w=1180&ssl=1)

(https://i1.wp.com/www.ventennipaperoni.com/wp-content/uploads/2020/05/citt%C3%A0-di-Celebration-in-florida.jpg?w=937&ssl=1)

Titolo: Re:Walt Disney
Inserito da: Paperotto il mozzo - Domenica 19 Lug 2020, 21:28:42
Avevo letto di Epcot su Topolino da bambino, attorno al 1982 e mi aveva fatto grande impressione per come Disney avesse lanciato , tanto vicino alla morte, con enorme passione e precisi progetti, quel programma così da sogno, futuristico e impegnativo. Tra l' altro alle soglie di un periodo che avrebbe permesso un' agevole realizzazione.
Da allora un senso strano di meraviglia e sgomento mi prende osservando l' ultima fase della vita di tanti artisti, spesso feconda e ricca, condensando significativi avvenimenti in poco tempo.

Vero in cio' il detto latino 'Motus in fine velocior'.