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« il: Giovedì 8 Feb 2007, 18:42:13 »
Paperopoli è uno splendido esempio di città dove diverse “etnie” convivono tra loro, a quanto sembra, perfettamente integrate. Ci sono i paperi, che per molti autori sono una minoranza nonostante il toponimo faccia pensare il contrario. Ci sono i cani (concepiti in origine proprio per non “confondere” i personaggi principali in una folla di individui a loro troppo simili), la stragrande maggioranza (almeno secondo alcuni autori), che pure non sembrano considerare i paperi "diversi" sotto qualche aspetto, né avercela con loro (nonostante uno di questi ultimi abbia il potere assoluto della città). C’è qualche gatto, qualche maiale e pochi altri animali da cortile… e poi ci sono quelli che potrebbero definirsi “meticci”. Tipiche rappresentanti di questa categoria sono, per esempio, le “papere” alte e formose di Francesco Guerrini: volto tipicamente paperesco, ma statura alta (i paperi autentici, al contrario, sono molto più bassi della media dei paperopolesi) e, soprattutto, gambe simili a quelle umane, totalmente diverse dalle zampe palmate di Paperino e compagnia. Ho sempre pensato (lo so, a volte penso troppo) che questi paperopolesi siano nati da un genitore papero e uno non-papero, ma potrei sbagliarmi… Comunque trovo decisamente edificante e positiva (al contrario, purtroppo, di quanto spesso avviene nella realtà) la perfetta integrazione dei vari “tipi” di abitanti, nonostante la diversità esteriore. Qualcuno si è mai concentrato su questo aspetto di Paperopoli? Quali sono le vostre impressioni in proposito?